quel che c’è

Non mi capita spesso di partire e lasciare il resto della famiglia a casa, ma questa volta capitò per una causa splendida, non preoccupatevi vi racconterò…
Il problema, quando rientri dopo quasi 3 giorni di assenza, è: che c’è in frigo? In effetti nel frigo e nel congelatore ci sono ancora alimenti acquistati per il famoso evento.  Alla fatidica e puntualissima frase “che se magna?” rispondo, “quel che c’è!”
questa ricetta è senza dosi, ovvero, se vi sconfinfera fidatevi dell’occhiometro, funziona sempre.
per due cristiani pigghiati na picchiceddda di zucca rossa forsi 80 g, tagghiata sottilissima con una mandolina seria, n’anticchia di prosciutto crudo tagghiatu a filetti, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe, funghi misti congelati, 2 pomodorini datterino, uno spicchio d’aglio tritato, mezza cipolla di Tropea tagliata sottilissima e pecorino sardo tagliato a lamelle. Si l’aviti usate del vino bianco, sarebbe meglio, io avevo un liquore al limone ci misi chiddu ma n’anticchia per dare una nota alcolica leggera facendolo sfumare a fiamma alta.
Sporcate un wok con un’ideuzza d’olio, mettete il prosciutto crudo e croccantizzatelo 🙂 per pochi minuti, mettetelo da parte in una ciotolina. Scottate nella stessa padella e nell’olio del prosciutto, la zucca, mescolate e fate insaporire facendola appassire; mettete da parte.  Trifolate i funghi dopo aver soffritto l’aglio e la cipolla, sfumate con il vino e cuocete a fiamma alta per fare evaporare l’alcol. Aggiungete la zucca, i pomodori tagliati a piccoli cubetti e mescolate. Aggiustate di sale e pepate. Cuocete la pasta, circa 200 g, in acqua salata, scolatela al dente e mescolatela al condimento, aggiungete il prosciutto croccante e impiattate; finite con le lamelle di pecorino e servite.