simil tapas

🙂
sempre sulla scia della Spagna un paio di antipasti scopiazzati da uno dei soliti libriccini di Sale&Pepe collection “piccoli antipasti” occhio che sono stati manomessi però eh?!

bocconcini di zucchine con polpa di granchio e prosciutto crudo
per 18 pezzi
3 zucchine genovesi
un cucchiaio di olio d’oliva
1 pomodoro pelato privato dei semi
un cuore di brodo o mezzo dado per brodo alle verdure sciolto in 2oo ml d’acqua bollente
una cipolla rossa di tropea
una presa di peperoncino
una scatoletta di polpa di granchio sgocciolata
pangrattato abbrustolito aromatizzato con pecorino, pepe, olio e zafferano

Lavate le zucchine, spuntatele e tagliatele in due nel senso della lunghezza. Con un levatorsoli asportate la polpa delle zucchine e mettetela da parte; affettate ogni mezza zucchina in tre pezzi, dopo saltate in padella con l’olio per un paio di minuti, poi aggiungete il pomodoro tagliato a cubetti e il brodo, coprite e cuocete per circa 15 minuti. Togliete il coperchio e fate stringere il sugo per un paio di minuti. Con delicatezza estraete i pezzi di zucchina e poneteli in un piatto da portata dal lato della buccia. Scaldate la salsa e unite la cipolla tritata finemente, il cuore delle zucchine sminuzzato e il peperoncino cuocete per pochi minuti, spegnete unite la polpa di granchio mescolate e togliete dal fuoco, pepate e solo se necessario salate, unite un po’ di pangrattato e distribuite il composto dentro le zucchine, servite caldo

Champignon arrostiti al prosciutto crudo e pistacchi
18 champignon
125 g di burro morbido
una cipolla rossa di tropea
50 g di prosciutto crudo
50 g di pistacchi più altri 20 g per decorare
pangrattato aromatizzato con pecorino, pepe, olio e zafferano

pulite i funghi togliete il gambo. Frullate il burro la cipolla e 50 g pistacchi; riempite le cappelle mettetete il prosciutto crudo a filetti il pangrattato e i pistacchi tritati grossolanamente. Ponete i funghi in una teglia con un filo d’olio sul fondo e uno su ogni cappella. Infornate a 200°C per circa 15 minuti. Servite anche tiepido.

io, in inglese, non ci parlo!

…al limite ma proprio al limite posso provare a interpretare in siciliano 😀
quindi ho deciso che questi, cestineddi li chiamo!
anche perché, parliamoci chiaro, se una cosa la propone la mia sister, non mi frega un fico secco (magari fresco visto che comincia la stagione dei fichi) se arriva dall’Inghilterra o dalla Papuasia. Ppi mia sunnu d’idda!
‘sti cosiceddi nichi sunnu favolosi!

cestineddi

 

La ricetta, per come la scrive la mercante, io te la scopiazzo qua:
per 12 cestini

125 gr di Farina 00
3 uova
285 ml di latte
sale
olio di semi di arachide

sbatti insieme tutti gli ingredienti, tranne l’olio di arachidi, poi metti la pastella ottenuta in frigo, per 40 minuti.
Accendi il forno alla massima temperatura, 230°C e inserisci una teglia per muffin sporcando ogni alloggiamento con tre cucchiaini ( da caffè) d’olio di arachidi. Quando l’olio comincerà a sfrigolare (da me non sfrigolò mai e dopo tanticchia 20 minuti che era nel forno mi dissi che nel mio forno non sfrigola una beneamata!) tira fuori la teglia dal forno facendo attenzione a non ustionarti, quindi versa la pastella in ogni incavo riempendo meno della metà. Cuoci per 15 minuti poi per altri 5 abbassando la temperatura a 160°circa. Seguendo i consigli di Lory, dopo 10 minuti ho aperto il forno e con un cucchiaio di legno ho abbassato il centro del cestinello, considera che, appena fuori dal forno, s’assettanu regalando dei deliziosi cestinelli da riempire 😉

cestinelli 2_00000

io li ho farciti utilizzando
2 pomodori rossi a grappolo belli grossi
1 melanzana viola media
basilico
sale
pepe
olio per friggere
due manciate di parmigiano grattugiato

Condite il pomodoro tagliato a dadini, pelato e senza semi, con un trito di basilico, sale e olio mettete da parte. Tagliate la melanzana a fette grosse un cm, salate e fate rilasciare l’acqua di vegetazione per circa un’ora, sciacquate il sale in eccesso, tagliate a dadini le fette e friggete in abbondante olio caldo. Quando la melanzana sarà fredda mettila in una ciotola con il pomodoro, il parmigiano e il basilico a pezzetti, aggiungi una macinata di pepe e mescola. Riempi i cestineddi e guarnisci con una foglia di basilico intera.

occhei!!!!!! vada per una cosa salata

un antipasto talmente:
semplice, veloce, buono, sfiziosetto, accattivante, fragrante (e chi più ne ha di aggettivi, più ne metta) al quale non potrete dire di no! Come si dice oramà, in un italiano poco ortodosso, una minchiata da realizzare, ma dal successo assicurato; vanno via come l’acqua, in questo periodo di caldo appiccicaticcio 😀
non mi credete? allora cosa aspettate? accattatevi un disco di pasta sfoglia, un tubetto di patè di olive e una manciata di semi di sesamo… il gioco è fatto 😀
se non sbaglio questo scherzetto l’ho visto su un numero di Sale&Pepe ma non mi ricordo sinceramente, vogliatemi bene lo stesso 😀

srotolate la pasta sfoglia, spalmate con il patè di olive. Riarrotolatela stringento bene, mettete in freezer per un quarto d’ora e poi tagliatela a fette di circa 5 mm di spessore. Disponete le girandole su una teglia foderata con carta forno distanziate l’una dall’altra perchè poi in cottura vunciano cioè gonfiano, cuocete in forno caldo a 180°C per 15 minuti, a metà cottura cospargete le girelle con i semi di sesamo. Provate anche la versione verde, di cui non ho la diapositiva 😉 spalmate al posto del patè di olive del pesto alla genovese e poi cospargete con dei semi di sesamo neri

per la cena…mica mia, ma quella della vicina, della mia amica GennyG

Quando le amiche chiamano, le amiche rispondono 😉
…è il bello di questo “nostro” mondo
Genny, questo come ti sembra? abbastanza semplice e goloso?
ahahahahah
26 ritz
250 g di stracchino
1 cucchiaino di pepe rosa in grani
2 cucchiai abbondanti (non siate di braccino corto eh?) di parmigiano grattugiato
qb di nocciole e pistacchi tritati.
Pestate il pepe in un mortaio, mettetelo in una terrina con i formaggi, lavorate per amalgamare. Con una spatola rigida mettete un po di composto su un biscotto, facendo attenzione perchè si rompe facilmente e poi ve lo dovete manciari accussi schitto . Ponete un altro biscotto sopra fate una leggerissima pressione e poi rotolate la coppia di biscotti sul trito di nocciole e pistacchi. Realizzate i biscotticeddi poco prima di servirli perchè se gli fate “vedere” il frigo s’ammosciano
😀

un ciuriddo trallallà, due ciuriddi trallallà, tre ciuriddi trallallà…

oggi è il compleanno di Comida de mama Auguriiiiiii! 😀
per festeggiarla voglio farle un regalino, in verità l’ha fatto lei a me pubblicando questi adorabili ciuriddi 😀
ahahahahahah

Dal blog di Comida de mama
pâte à quiche di Christophe Felder
200 g farina
90 g burro morbido
5 g sale
1 uovo
20 g acqua fredda
per il ripieno ho utilizzato:
200 g di caprino fresco
80 g di tonno in scatola
erba cipollina

pepe bianco

Preparate la pâte à quiche di Christophe Felder, lavorando tutti gli ingredienti nella planetaria con il gancio K. Stendete l’impasto ottenuto su un piano infarinato e tiratelo con un matterello ad uno spessore di circa 3 mm. Con uno stampino da biscotto a forma di fiore di 7-8 cm di diametro ricavate 24 fiori. Disponeteli in uno stampo da minimuffin, ponete in frigo per una decina di minuti, nel frattempo portate il forno a temperatura di 180°C cuocete per circa 8 minuti o fino a doratura, fate raffreddare nello stampo. Quest’impasto è fantastico lavorabile anche quando reimpasti i ritagli.

lavorate il formaggio con il tonno sgocciolato e una abbondante macinata di pepe bianco, realizzate 24 piccole palline e riempite i fiori. Sforbiciate qualche stelo di erba cipollina.

quanto mi sono divertita, oh quanto mi sono divertita!

anche perchè spuntò ‘u suli 😀
il busillis era: apparecchio dentro o fuori? brace o forno? Azz le previsoni erano funeste, avvalorate dalla pioggia battente già dalle 6 del mattino…va beh niente ci fa, 25 aprile tra le mura di casa l’importante è stare insieme no?
e invece ‘u Signuruzzu nenti fa? Fa nesciri un suli che spaccava le pietre 😉

se per il primo maggio andrete fuori porta (ma anche dentro la porta ahahahah) portatevi appresso sta focaccetta prima che finiscano le favuzze 😉
la ricetta è desunta dal Sale& Pepe di maggio 2005

Focaccia con le fave
500 g di farina manitoba
25 g di lievito di birra
1,700 g di fave da sbucciare 300 pulite
2 scalogni
1 cucchiaino di zucchero
olio extra vergine d’oliva
10 g di sale
pepe

sgranate le fave, scottatele e privatele della pellicina e tritatele grossolanamente. Stufate gli scalogni affetttati finemente con due cucchiai d’olio e due di acqua , unite le fave e fate cuocere per circa 15 minuti con il coperchio, aggiungete acqua bollente quando si asciugano, salate, pepate e fate intiepidire. Impastate la farina con il lievito sciolto in 250 ml di acqua tiepida con lo zucchero, unite 3 cucchiai d’olio, le fave tiepide e lavorate. Fate lievitare in forno spento luce accesa per circa un’ora. Stendete l’impasto in una placca da forno unta d’olio e fate lievitare ancora mezz’ora. Emulsionate 3 cucchiai d’olio con 4 d’acqua e una presa di sale, spennellate la superficie della focaccia. Infornate a 230°C per circa 20 minuti, servite tiepida con salumi e formaggi.

un cake da portarsi in giro campagne campagne…

un altro scopiazzamento in piena regola, senza alcuna (piccolissima, leggerissima, lievissima etc etc…) presuontuosa manomissione ahahahah
insomma avete presente copiata para para? ecco ‘dda cosa! il libriccino in questione è PICNIC i libri di Sale &Pepe
3 uova
150 g di farina
1 bustina di lievito per torte salate
100 ml di latte
100 ml di olio
100 g di gruyère grattugiato (che spande un olezzo pazzesco nell’istante in cui infornate ahahahah)
150 g di pancetta
1 mazzetto di erba cipollina
burro
sale e pepe
preriscaldate il forno a 180°C. Sbattete le uova, aggiungete la farina, l’olio, il latte e il lievito. Unite il formaggio grattugiato, la pancetta a dadini* ripassata in un po’ di farina per evitare che sciddichi in funnu alla toTTa e l’erba cipollina tagliuzzata. Assaggiate, salate e pepate a piacere vostro. Foderate uno stampo per plumcake, versate il composto, spolverate con del parmigiano grattugiato se volete, oppure con un po’ di gruyère e infornate per circa 40-45 minuti. Fate raffreddare nello stampo prima di affettare.
Se avete figli o mariti dall’odorato “fino” occhio alle parole che vi arriveranno come per esempio…”che puzza!” ( a picciridda) oppure “ma cos’è st’odore?” (lo sposo) e così via e così via…lassateli parrari, il sapore è eccellente e lode 😀

*nella ricetta non è specificato o forse iu un lu capivi come deve essere aggiunta ‘sta pancetta, se a dadini, intera, grattugiata, sminzata, a strisce, a pois…io a dadini c’ha misi

uno tira l’altro

miiiiii da quanto tempo non facevo ‘sti bicotticeddi, un secolo direi, li ho rubati a Sigrid, ne ho fatto una scorpacciata infinita, buonissimi sono 😉
a mia cu tutta sta farina mi nni vinniru ‘na trentina a idda, invece dudici…
…avìa ospiti ahahahahah
200 g di farina 00
130 g parmigiano grattugiato,
120 g di burro moBBido
130 g di farina di mais tipo fioretto
100 ml di latte
3 uova
1 cucchiaino di lievito per dolci non zuccherano ne vanigliato
1 cucchiaio di zucchero abbondante
1/2 cucchiaino di sale
1 presa di peperoncino in polvere

Setacciate la farina con il lievito, nella planetaria con la frusta K mettete le farine, il sale, lo zucchero, il peperoncino e il burro a pezzetti, azionate al minimo aggiungendo gradatamente il formaggio grattugiato. In una terrina sbattete 2 uova con il latte, versate sull’impasto fino ad ottenere un prodotto omogeneo. Stendete la pasta con un matterello a 2 cm di spssore con un coppapasta di 6 cm di diametroritagliate gli scones, poneteli distanziati, su una placca foderata con carta forno, spennellate con il terzo uovo sbattuto, infornate in forno caldo a 200°C per 20-25 minuti oppure se avete il forno potente come il mio controllate la cottura, quando sono dorati, sunnu cotti.
Avvertenza fateli raffreddare n’anticchia prima di assaggiarli ahahahahah

unu ‘ncapu all’autru

canapè non si traduce accussì? ‘nca perforza 😀
questo piatticeddu (che se lo preparate il giorno prima e poi lo ripassate in forno accussì com’è chiù bonu è), è facile facile, ‘na cosuccia che acchiappa l’occhi e te li fa stiddiari, io bella figura feci 😀 poi t’acchiappa l’anima appena l’assaggi…mmmh mi sta affacciando alla mente 😀
va beh ve lo conto manco per fare scarmazzo…
alla fine ‘na citazione fici; la fettina di paniceddu l’ho cangiato con una panella, poi ci misi uno sformatino di carciofi, ‘na fettina di prosciutto crudo, carciofi a spicchi e parmigiano a scaglie

per 10 persone

per le panelle:
250 g di farina di ceci
750 ml d’acqua
un mazzetto di prezzemolo tritato
sale e pepe

per lo sformato di carciofi, io l’ho fatto così:
10 carciofi
300 ml di acqua bollente
la scorza grattugiata di un’arancia
un paio di cucchiai di panna densa
una cipolla
uno spicchio d’aglio
5 bacche di cardamomo
4 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato
olio extra vergine d’oliva

10 fette di prosciutto crudo dolce
20 scaglie di parmigiano
olio per friggere

preparate le panelle mescolando fuori dal fuoco la farina di ceci con l’acqua, aggiunta poco per volta, amalgamate bene, ponete sul fuoco dolce sempre mescolando, aggiungete il prezzemolo tritato, il sale e il pepe, mescolando sempre fino a quando non si addensa, togliete dal fuoco e versate dentro una teglia a bordi bassi di 35 cm di diametro, livellate e fate raffreddare completamente.
Mondate i carciofi, eliminate le foglie esterne dure, le punte e infine tagliateli a spicchi ponendoli nella solita acqua acidulata con il limone o come dice Cinzietta in acqua e farina.
affettate finemente la cipolla e l’aglio, soffriggeteli in un paio di cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, aggiungete la scorza grattugiata dell’arancia e le bacche di cardamomo pestate. aggiungete i carciofi sgocciolati e l’acqua bollente, coprite e fate cuocere con il coperchio fino a quando la verdura sarà tenera. Scegliete una ventina di fette di carciofi, metteteli da parte e frullate il resto con la panna, unite il parmigiano grattugiato, regolate di sale e fate raffreddare completamente. Con un coppapasta di 8 cm di diametro tagliate le panelle, friggetele in abbondante olio caldo e ponetele nei piatti da portata. Adagiate un altro coppapasta più piccolo, 6 cm di diametro, sulle panelle e riempitelo con una parte di sformato di carciofi, sfilatelo delicatamente e continuate realizzando le altre “torrette”. Sopra adagiate una fettina di prosciutto crudo, 2 fettine di carciofo e infine le scaglie di parmigiano.

…e vidi chi manci 😉
Palermo d’inverno 😀

ho fatto i compiti per casa

la Maestra mi ha detto: -“compra un kg di pomodori belli matuti che poi ti dico
io ho comprato il pomodoro che qui si usa per fare la salsa e che ha pochi semi, un kg di farina di semola di rimacinato, il lievito, il basilico, l’aglio…e questo è il risultato 😀
copio e incollo il nome della ricetta di Pinella

Costedda cun tamata de Villasimius


per cominciare devo dire che ho realizzato l’impasto di base utilizzando solo 700 g di farina perchè un kg era davvero tanto per noi. Il giorno prima ho preparato la biga utilizzando 150 g di farina circa 100 g di acqua tiepida e 3 g di lievito di birra. Ho messo in frigo.
il giorno dopo ho sciolto 7 g di lievito in poca acqua tiepida e l’ho fatto riposare mezz’ora come da ricetta, ho ammorbidito la biga anch’essa con poca acqua tiepida, poi l’ho messa nella planetaria, con il gancio, velocità minima. Ho unito la farina poca alla volta, il lievito rimanente, i pomodori a temperatura ambiente, tagliati precedentemente a pezzetti e poi frullati grossolanamente nel mixer. Appena l’impasto era amalgamato ho aggiunto 17 g di sale, circa 100 g di olio 2 spicchi d’aglio tritati finemente e il basilico a pezzetti. Ho unto una teglia da forno e versato l’impasto, quello rimanente l’ho messo in dei pirottini. Ho fatto lievitare fino al raddoppio in forno spento con la luce accesa e poi l’ho cotto in forno caldo a 200°C per circa 30 minuti.
FAVOLOSO!

MAESTRAAAAAAA!!!!
ho studiato 😀