Come tutti quelli che non sono impegnati in prima linea, mi sono ritrovata con un monte di tempo da spendere in casa, tra la montagna di cose che ho tralasciato ci sono queste pagine che urlano vendetta.
Da quando ho ricominciato a lavorare fuori casa, pare che mi desi delle arie picchì lassai fetere ‘stu blog, provo dunque a dare valore a questo tempo, considerandolo non come una imposizione dei tempi del Covid-19 ma come un regalo.
Allora nenti ficimu, Carli e io? Nnì misimu in cucina con il fantale e, a 4 mani, abbiamo preparato ‘stu piatticeddu di pasta.
Bella fu!
Mezze maniche rigate con crema di patate, finocchietto e senape.
per due cristiani:
160 g di mezze maniche rigate integrali (o qualunque altra pasta che ti piace)
100 g di pisellini surgelati
300 ml di acqua
1/2 cipolla tritata
100 g di patate sbucciate
70 ml di latte di cocco
2 rametti di maggiorana
qualche foglia di finocchietto selvatico
un cucchiaio scarso di senape delicata al miele
la scorza grattugiata di mezza arancia
una manciata di mandorle a lamelle
sale
pepe
olio extra vergine d’oliva
metti a bollire le patate in acqua fredda, quando saranno cotte e cederanno senza opporre resistenza ai rebbi di una forchetta, passale in uno schiaccia patate e mettile dentro una ciotola; versa il latte di cocco, la scorza dell’arancia, la senape al miele e le erbette aromatiche tritate finemente, fai riposare dopo avere amalgamato.
Nel frattempo trita la cipolla, ponila in un tegame con un cucchiaio d’olio e i piselli. Scalda leggermente e mescola prima di aggiungere l’acqua; porta a cottura sempre mescolando, l’acqua sarà evaporata. Aggiungi la crema di patate, aggiusta di sale e mescola. Cuoci la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolala al dente e versala nel tegame con il condimento, mescola e aggiungi un cucchiaio di acqua di cottura della pasta, se necessario, per fluidificare la salsa e amalgamare il tutto. Regala una macinata di pepe macinato al momento e impiatta distribuendo una manciata di mandorle a lamelle in ogni piatto.
Lavy
Ciao Claudia,
bentornata!! La cucina ci può fare tanta compagnia in queste giornate, sarà dura con la scarsa attività fisica ma ci inventeremo qualcosa!
Mi fa piacere leggerti, immagino che stiate bene e per fortuna stiamo bene anche noi, casalinghi ma operativi al lavoro!
Ti seguo sempre,
Lavy
Claudia Magistro
Lavinia,
che bello, grazie per essere qui.
Noi stiamo bene e ci inventiamo cose da fare. L’allenamento non lo molliamo perché in cucina si lievita in questo periodo, come una pagnotta ahahahahah!
Grazie ancora
vi abbraccio da qui.
Cla
LaRicciaInCucina
Che bella foto!! Per quanto io non ami il finocchietto selvatico, una seconda possibilità gliela darei assaggiando questo piatto ;-).
Vivere il tempo a casa come un regalo e non un’imposizione è davvero il modo più giusto per affrontare la situazione, seppur grave, con serenità e giusto senso civico.
In più ci regala il tuo rientro in scena sul tuo blog ;-).
Un abbraccio
Claudia Magistro
Io credo che puoi sostituire il finocchietto con un’erba aromatica che ti si confà.
Per quanto riguarda il tempo a disposizione penso che possiamo farne tesoro.
Grazie infinite per il tuo affetto
Cla
Chiara
bedda mia che bello rileggerti ! Ho tanto tempo anche io ma non mi annoio, sto facendo le pulizie di primavera e tra casa e B&B le giornate volano ! L’aspetto di questa pasta è molto intrigante, mi è venuta fame ! Baci a profusione
Claudia Magistro
Giuiuzza mia, grazie di cuore.
Penso che in questo periodo di clausura si cerca di dare valore a quelle “cose” che valore ne hanno già abbondantemente di loro, ma che abbiamo perso di vista.
Fermarci a soppesare il tempo ci farà bene.
Grazie assai
Ti abbraccio e buon lavoro
Cla