Qua si commemorano si, ma con delle tradizioni speciali. Quand’eravamo piccoli, i nostri genitori la sera dell’uno novembre, coinvolgevano me e mio fratello nella preparazione della tavola. Predisponevamo un piatto per uno, con i nostri nomi e la letterina con ciò che desideravamo, indirizzata ai morticini, un vezzeggiativo amorevole per ricordare chi non c’è più fisicamente tra noi. Si chiudevano le porte di accesso al salone e si andava a dormire. La mattina dopo, secondo antica tradizione del nonno Peppino (mio bisnonno), la mamma bussava alla porta chiedendo permesso alle anime che fossero in ritardo…noi eravamo elettrizzati ma non volevamo disturbare le povere anime 😉
🙂
A Palermo si prepara in casa anche per coinvolgere i bambini, è davvero divertente!
questa è la ricetta a freddo, più facile e più veloce:
ingredienti
500 g di mandorle
500 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di glucosio
1 fialetta di aroma alla mandorla
1 fialetta di aroma alla vaniglia
1 tazzina e mezza di acqua
formine di gesso per i fruttini
coloranti alimentari in polvere
acqua o alcool per diluire i colori
Macinate le mandorle pelate e poi amalgamate la farina ottenuta con lo zucchero a velo, fate un foro al centro, aggiungete il glucosio e poco alla volta l’acqua. Impastate con un cucchiaio di legno per amalgamare ben bene e poi finite sulla spianatoia con una spolverata di farina di mandorle. Realizzate una palla velocemente perchè il calore delle mani scioglie l’olio contenuto nelle mandorle, fatela riposare mezz’ora in frigo. Foderate le formine con della pellicola, prelevate una porzione di impasto e fatela aderire nella formina con una spatola, estraetela e diponetela su una gratella per dolci, realizzate la frutta fino ad esaurimento dell’impasto e fate indurire per un giorno o due. Con dei pennelli per alimenti, sciogliete i colori che vi servono in base ai frutti scelti e rifinite la vostra pasta reale. I maestri pasticceri lucidano la frutta con la gomma arabica, sembra vera!
Ricetta a caldo:
Macinate le mandorle pelate fino a ridurle a farina. Sciogliete lo zucchero, in un tegame abbastanza grande da contenere la farina, insieme con l’acqua fredda e portate a bollore. Fuori dal fuoco aggiunte l’essenza di vaniglia e la farina di mandorle. Amalgamate bene fino a che il composto non avrà assunto una consistenza compatta, liscia e morbida che si staccherà dalle pareti del tegame.
Bagnate un piano di marmo con dell’acqua e adagiate la massa di mandorle ottenuta. Fate raffreddare leggermente e poi lavorate ancora un po’ per renderla ancora più liscia. Recuperate gli stampini in gesso; porzionate un salsicciotto sporcandovi le mani con dello zucchero a velo, realizzate una palla con la porzione dell’impasto e adagiatela dentro lo stampino, premendo bene, poi , delicatamente estraete la forma ottenuta ponetela a riposare per 24 ore prima di dipingerla, lucidarla e adornarla con piccioli e foglie decorative.
erika
Che nostalgia…i miei ricordi sono simili ai tuoi…E che infinita tristezza…questa festa pian piano sta scomparendo, sostituita da halloween. Questo perchè assorbiamo tutto senza essere capaci di conservare gelosamente le tradizioni.
Io non amo la frutta martorana, ma mia mamma, quando la compra, un fruttino me lo regala sempre, perchè la festa non è tale senza!
Proprio bella l’idea di farla a casa coinvolgendo i bimbi! Un modo per tener vive le tradizioni divertendosi :D.
:***
Pamy
è bello tenere vive le tadizioni di famiglia;))
Anonimo
W la festa dei morti!!!
Ho 30 anni e ancora oggi i miei genitori preparano per me il cesto con i frutti di martorana (amorevolmente preparati da mia mamma), i biscotti e caramelle…fino a qualche anno fa il mio nonnino (che purtroppo non è più fra noi)comprava a noi nipoti la pupa di zucchero!!!! Adoro le nostre tradizioni…e mi fa tristezza vedere tante streghette e tanti piccoli mostri in giro per la città a festeggiare halloween e che sconoscono la vera festa dei morti.
Maggie
Barbara
Accipicchia, la frutta martorana.. complimenti all’artista!!
enza
avrei voluto fare n post apposito ma il tempo non me lo ha permesso.
grazie claudia.
a maggie…i nonni la pupa di zucchero la comprano ancora.
🙂
Tintarella di... Luna
Veramente vi giuro,ma non ho mai sentito di questa usanza,dalle mie parti non si fa proprio.Cmq bella!Un piccolo assaggio del vicino Natale!
marcella candido cianchetti
che bello mi hai ricordato la mia infanzia bona iunnatedda
twostella il giardino dei ciliegi
Io tutti gli anni il 1° di novembre mi rifugio con la memoria nelle nostre tradizioni! Mi ha fatto veramente piacere leggere il tuo post, che da una parte rievoca il passato, dall’altra lo ripercorre compiendo gli stessi gesti tramandando e insegnando … Bravissima!
Castagna e Albicocca
che bello questo tuffo nelle tradizioni nostrane… di questi tempi ci incolliamo addosso le tradizioni nordiche di halloween ma spesso le nostre neanche le conosciamo! io piemontese non avevo idea di questa tradizione. E l’idea della frutta dolce è divertentissima…decisamente da importare qui al nord! Buona domenica!
Albicocca
manu e silvia
Ma che strana tradizione a casa tua!!
Noi adoriamo questi dolcetti, anche se qui da noi sono poco diffusi…ed è un vero peccato!!
ci piacerebbe tanto imparare a farli da sole…tutti per noi due!!!
un bacio
emilia
Ma quante cosine mi sono persa !! Brava come sempre bedduzza cara. Buona domenica, un bacione.
Dida70
Buona domenica cara,
hai scritto un bellissimo post, è importante mantenere vive le nostre tradizioni soprattutto per i nostri figli, affinchè non crescano credendo che Natale sia solo il regalo sotto l’albero ecc. ecc., lo so che ormai sembrano parole di luoghi comuni ma dobbiamo insistere, come fai tu!!!
Come ho scritto nel mio ultimo post, anch’io Halloween non riesco proprio a sentirla come festa, perchè non ci appartiene, non abbiamo ricordi legati ad essa come questi tuoi, dolcissimi, che hai scelto di condividere con noi!
GRAZIE
dida
Anonimo
@ Enza: Mio nonno la pupa di zucchero non ce la compra più perchè è morto due anni fa…sono certa che se fosse in vita continuerebbe a farlo.
Maggie
SiLviA
che meraviglia questi fruttini, sono venuti benissimo! E che bella tradizione… a presto! Silvia
Elga
Tanta dolcezza in questa tradizione che non conoscevo, sei sempre tenerissima! Elga
VANESSA
io non l’ho ai vissutacome festa….forse a roma non usa molto o forse i miei non la consideravano e basta! però che bello leggere il tuoi ricordi e imparare qlc di più sulle vostre tradizioni!
Anonimo
Non mi rassegno i miei figli finchè campo troveranno la tavola imbandita e se dio vorrà spero di farlo per i miei nipoti, così come fecero i miei genitori e la mia nonna materna.
NIGHTFAIRY
Che bei ricordi..io non ne ho motlo riguardo a questa festa..un bacione!
Ciboulette
Ricordo che alle elementari c’era un brano sul libro di lettura in cui veniva descritta la tradizione siciliana per i morti…mi ha sempre colpito molto questo rapporto cosi’ sereno e gioioso con le persone che non ci sono più….altro che Halloween, mi sembra un messaggio bellissimo da trasmettere ai bambini….
Grandissime siete state a fare la frutta martorana..non sai le ore che ho passato in libreria a spulciare libri con le ricette e le tecniche (disoccupata e studentessa, mica potevo comprare tutti i libri che volevo!!! :P), ora mi salvo bello bello il tuo post….ho tanto glucosio, e lo faccio sempre scadere!!!
Un bacio grande a te, ma lo sai che quello più grande va alla tua meravigliosa opera d’arte che dipinge la frutta :*)
Ciao Cla!!
Pippi
Questa poi non la sapevo davvero!!!!!! chiamarli Morticini è davvero di una tenerezza infinita e trasformare una cosa che tutti sentiamo come triste in un momento di gioia pensando a loro lo trovo veramente fantastico! ……la tua principessa…..è troppo carina Claudia ! dalle un bacino da parte mia! 😉 Pippi
Claudia
Erika,
prima o poi le tradizioni si perderanno se non le alimentiamo
:*
cla
Pamy,
si hai proprio ragione 🙂
*
cla
Maggie,
la pupa di zucchero si regala da queste parti, cioè nella zona del palermitano e del trapanese, è una tradizione vivissima, a messina invece io non la conoscevo.
:*
cla
Barbara,
certo niente a che vedere con le produzioni di pasticceria, abbiamo esagerato con i colori, ma ci siamo divertite un mondo
🙂
*
cla
Enza,
con gli scioperi a scuola, le disinfestazioni, i consigli di circolo…carlotta ha avuto un bel po’ di vacanza, io di riflesso ho dovuto prendere quanche giorno di ferie e ne abbiamo approfittato per fare i fruttini
*****
cla
Tintarella,
con i morti si comincia il periodo natalizio, anche se qui con il caldo che fa tutto pensi fuorchè al Natale
😉
cla
Marcella,
sono felice di averti regalato un po’ di “memoria”
:*
Stella nel giardino,
anche quest’anno che Carlotta è oramai consapevole (grazie ai suoi compagni di classe) che i regali non li porta Babbo Natale, abbiamo conzato i piatti con i nomi la sera dell’uno novembre, e l’indomani erano colmi di dolciumi e regali
😉
****
Albicocca,
facciamo l’unità d’italia! Raccontami una tradizione piemontese 🙂
*
cla
Gemelle,
i fruttini sono semplici da realizzare, la cosa bella è che è divertente!
:*
cla
Emilia,
buona settimana :*
cla
Dida,
grazie a te :*
un bacione Cla
SiLviA,
grazie per aver sbirciato da queste parti a presto
cla
Elga,
tu sei troppu bedda!
:*
cla
VANESSA,
questi post aiutano a mescolare un po’ le tradizioni 😉
ciao
Cla
Anonimo,
sano proposito!
ciao
Cla
Fatinamiabella,
e che ci sto a fare io?
a condidivider con te no?
:*
cla
Elvira,
oggi la televisione mette in giro solo mostri, morti viventi e menate varie, i bambini sembra che non abbiano paura e invece poi…hanno incubi notturni si spaventano del buio e dei morti. Dei vivi bisogna aver paura altrochè! Ci siamo divertite, anche se non siamo atate bravissime ma l’anno prossimo faremo meglio
😉
visto che carina la mia pittrice di martorana?
:*
**************
cla
Claudia
Pippi,
lo farò
**************
cla
Jelly
Ciao! Ho lanciato un blog event. Se ti va, vieni a vedere di cosa si tratta!
Gunther
cha lavoro ragazza mia, al mio paese la tradizione si è persa d anoi si facevo un pane con dentro i semi di papavero, non sappiamo neache più come si fa, ma halloween no non passa a casa mia
OtroTango
vero.. altro che halloween! deve essere bellissimo preparare queste cose con la tua bimba! 🙂
Viviana
sigghioraaaa!! la frutta di martoranaaaaa!!! che bella!
lo sai che ogni volta che racconto che a palermo si festeggia per il giorno dei morti e che qui non c’era il natale ma i morti mi guardano tutti terrorizzati? ah ah ah è che con questa festa noi li abbiam osempre amati e aspettati, perchè ci portavano i dolci, e .. i pupini di zucchero te li ricordi? 🙂
un bacioneeee
scorzadm
ecco questa sì che è una festa vera! bacioni cara! anche alla piccola pittrice :-))))
Betty
Che belle le tradizioni!
Ciao Claudia, passo per dirti che ho lasciato un premio per te sul mio blog.
A presto
Betty
Claudia
Ciao Jelli
verrò a vedere di che si tratta, ti ringrazio
cla
Gu,
io credo che se cerchi ben bene la ritrovi una ricetta di quel pane e magari la rimetti in giro
:*
Ot,
la riconosci la bimba in questione?
ahahahah
come farla stare ferma?
non esiste alcun rimedio!!!
ahahahahah
**********
Vi,
l’anno prossimo più bella sarà, staremo più accorte con i colori…si sa quelli fanno assai se azzexxati la frutta pare vera!
😉
I pupi di zucchero me li ricordo certo ma nella mia famiglia non si usavano *********
cla
Salsa,
una festa vera! si hai detto bene
***
grazie bacioni anche a te ***
cla
Betty,
ciao, passo a ritirarlo grazie molte
bacetti
cla
eleonora
Che nostalgia..il mio nonno e morto il 2 novembre e on sempre un bello ricordo di lui…Ti mando tanti bacci di Francia…ciao bella ragazza
Sara
Ciao Claudia, nella torta di patate il pangrattato va messo in ogni strato?
Dida70
Ciao ti ho assegnato un premio, se ti va puoi passare da me!
baci
dida
Claudia
Eleonora,
bella sei tu! :*
i nostri morti vivranno per sempre se li teniamo nei nostri cuori e nella nostra memoria
un bacio grande ***
Sara,
nella ricetta in effetti l’ho omesso, è negli ingredienti ma non nel testo della ricetta, adesso la modifico grazie per la segnalazione, il pangrattato spolveralo in ogni strato anche in quello finale
un bacio
Cla
Dida,
grazie verrò a trovarti
baci
cla
Claudia
sono proprio stonata, Sara nel testo c’è il pangrattato ma non è scritto che si dve mettere ad ogni strato
ah ah ah
:*
provvedo subito
***
Cuoche dell'altro mondo
Non conoscevo assolutamente questa tradizione. Da noi a Roma o in Abruzzo non conosciamo nulla di simile.
Che bella la vostra frutta. Una cosa meravigliosa che tramandi a tua figlia.
Un bacione
Alex
Sara
grazie Claudia per la risposta, anch’io ieri ho fatto così e il risultato è stato ottimo!!!!
Claudia
Alex,
questa è una tradizione abbastanza radicata qui da noi, la frutta è solo uno dei tanti dolcetti che si producono in quest’occasione 🙂
sbaciucchi
Cla ***
Sara,
ma di che figurati, mi fa immenso piacere ***
cla