Torte di mele si diventa

Se ci pinsate vero è, su una base qualunque ci potete ‘ncafuddare un paio di mele variamente tagliuzzate; fettine, dadini, grattugiate, centrifugate, di supra, di sutta  alla Tatin…‘nsumma mittitili come caddu vuliti e trasformate una semplice torta in una torta da amare.

per la torta
140 g di farina di mais fioretto
100 g di farina 0
180 g di zucchero di canna più una manciata
130 g di burro fuso
60 ml di succo d’arancia
1/4 di cucchiaino di sale
3 uova
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
60 g di noci tritate
3 mele
10 g di lievito chimico
per il caramello 
50 g di burro
50 g di zucchero di canna
45 ml di panna fresca
Scaldate il forno a 170°C; imburrate e infarinate uno stampo da 26 cm di diametro.
Sbattete  le uova con lo zucchero per dieci, quindici minuti nella planetaria o con un frullino elettrico, dovranno risultare belle gonfie e chiare. Unite il burro fuso ma non caldo e amalgamate. Aggiungete anche il succo d’arancia e spegnete la macchina. setacciate insieme le farine, la cannella e il lievito. Unite la miscela poco per volta amalgamandola con una spatola di gomma, unite il sale e la vaniglia. Infine incorporate le noci tritate a coltello. Versate l’impasto nella teglia, livellatelo e mettetelo da parte. Pelate le mele, tagliatele a metà, eliminate il torsolo e affettatele sottili con una mandolina, affondatele nell’impasto, distribuite la manciata di zucchero di canna e infornate per circa 45 minuti o fino a quando, infilzando l’impasto con uno stecchino questo ne uscirà asciutto e pulito. Sfornate e fate intiepidire leggermente prima di sformare la torta.
Preparate il caramello ponendo dentro un pentolino, lo zucchero con il burro, cuocete fino a ottenere un colore brunito. Spegnete e aggiungete la panna, fate attenzione agli schizzi. mescolate e decorate la torta.

rimase una sola fettina

Troppo tardi, finiu (quasi) tutta in un colpo, poi se la preparo la sera quannu c’è solo ‘u lustro di luna salta la fase “fotografica”, dunque se avanza bene perché l’indomani con la luce del giorno scatto qualche foto, s’annunca nenti. Non la pubblico oppure la rifaccio.
Torta di mele alla noce moscata
300 g di farina 00
150 g di zucchero
4 uova
1 bustina di lievito
100 ml di panna
2 mele
85 g di burro fuso
mezza noce moscata
un cucchiaio di zucchero di canna
sbattete il burro con lo zucchero, unite un uovo alla volta, la panna e la farina setacciata con il lievito e la noce moscata grattugiata. Versate l’impasto in una tortiera da 26 cm di diametro precedentemente imburrata e infarinata, distribuite le mele a raggiera affondandole leggermente nell’impasto, dopo averle sbucciate e affettate finemente. spolverate con lo zucchero di canna e infornate a 160°C per 40 minuti.Come sempre vi consiglio per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno. Servitela tiepida.

signori, si chiude…

una stagione, quella delle arance.Vi scantastuvu? Certo, se al titolo del post vi siete fiondati qui, vuol dire che vi siete scantati che vi mannavo i miei saluti, chiudendo queste pagine; oppure, vi siete fiondati, per l’alligrizza per la medesima notizia, chi lo sa? Ma niente ci fa, chi non vuole leggere cambia canale, agli altri che restano cu mmia ci dugnu ‘nà vasata  e gli regalo questa torta di fine stagione :*

 Torta di mele e arance alla vaniglia
questa torta la dedico alla mia amica Mia, che si è trasferita da pochi mesi qui, in Italia. L’ho progettata pensando alla delicatezza del suo animo e alla leggerezza della sua emozione quando guarda un tramonto dalla sua finestra umbra; utilizzando due degli ingredienti speciali che mi ha portato dall’America.
100 g di cranberries secchi
100 ml di succo d’arancia (due arance piccole)
160 g di burro morbido
180 g di zucchero semolato
4 uova
290 g di farina
2 arance piccole (prelevate la scorza da una delle due)
una bacca di vaniglia del Madagascar
100 ml di latte scarsi
una bustina di lievito
un pizzico di sale
una mela pink lady
q.b. sciroppo d’acero
una manciata di zucchero di canna

 Scaldate il forno a 180°C, mettete dentro un pentolino i cranberries con il succo d’arancia, portate a ebollizione e cuocete fino a quando il succo viene assorbito dai frutti secchi. Affettate le mele con una mandolina, dopo aver eliminato il torsolo; sbucciate a vivo le arance piccole, tagliatele a metà e poi a fette sottili. Sbattete il burro morbido con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta amalgamandolo bene al composto. Unite a cucchiaiate la farina e il lievito setacciati, la scorza d’arancia grattugiata, i semi della bacca di vaniglia e il sale. In ultimo aggiungete i cranberries e il latte. Versate il composto in una teglia da 26 cm precedentemente imburrata e infarinata. Distibuite le mele e le arance alternate, spennellate con lo sciroppo d’acero, cospargete lo zucchero di canna e infornate per circa 45 minuti, a metà cottura abbassate la temperatura a 160°C, come al solito vi consiglio, per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno.

 

chi ha detto che non mi piacciono le torte di mele?

IO! L’ho detto proprio io in altri post…Dopo aver sfornato enne torte di mele posso asserire che mi piacciono e anche assai! Mi nnì stai facennu una scorpacciata di moriri per buona pace di tutte le diete del mondo. Per dimagrire c’è sempre tempo, e sinceramente mi nnì futtu, ora ho bisogno di cose duci e zuccherate.

 Torta di mele al pimento

2 mele Pink Lady
180 g di burro a temperatura ambiente
150 g di zucchero di canna più una manciata per spolverare
3 uova a temperatura ambiente
100 g di nocciole tostate
120 g di farina 00
un cucchiaino di lievito per dolci
100 ml di latte
6 bacche di pimento
un cucchiaio di marmellata di arance alla vaniglia 
un cucchiaio d’acqua

 Accendete il forno a 170°C. Polverizzate le nocciole nel tritatutto e unitele alla farina setacciata con il lievito. Pestate nel mortaio il pimento e aggiungetelo alla miscela di farine. Sbattete lo zucchero con il burro, aggiungete un uovo alla volta e infine gli ingredienti secchi alternati al latte. Distribuite il composto in una teglia da 26 cm di diametro e livellate con una spatola. Lavate bene le mele, tagliatele a quarti, eliminate il torsolo e affettatele sottili, con una mandolina. Distribuite le fettine di taglio a raggiera, spennellate con la marmellata di arance sciolta sul fuoco con l’acqua, spolverate con una manciata di zucchero di canna e infornate per 40 minuti circa. Per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno.

 una cosa la devo ancora dire…mi sono sbaciucchiata, picchì mi vinni accussì bona che per premio ero tutta da vasare 🙂

la primavera per me è

…rinascita, in siciliano potrei definirla ciavuru, cioè profumo, quello che si diffonde come un effluvio nell’aria al mattino appena apri le finestre. Coincide con il sole e le temperature tiepide, con il risveglio della natura, i fiori sbocciano, le foglie nuove si distendono pigre sotto i raggi invoglianti; è il preludio all’estate che, per me, è la stagione clou, il momento culminante dell’anno.
E’ leggerezza, se fosse una donna la definirei frivola, spensierata. E’ anche preparazione, se fosse un dolce l’assocerei alla bellezza e alla semplicità di una torta di mele.

Tarte tatin
Per la brisée alla vaniglia:
250 g di farina 00
1 uovo grosso
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
110 g di burro
100 g di zucchero semolato
4 g di sale
per il ripieno:
4 mele pink lady
per il caramello:
100 g di zucchero
4 cucchiai d’acqua
15 g di burro
Amalgamate gli ingredienti per la brisée con la punta delle dita, oppure utilizzate il vostro robot da cucina; realizzate una palla e ponetela in frigo avvolta nella pellicola per alimenti per almeno un’ora.  Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C. Imburrate lo stampo da tarte tatin che è in grado di resistere alla fiamma diretta, mettetelo su fuoco dolce e aspettate qualche minuto, versate lo zucchero e poi l’acqua. Realizzate il caramello roteando la teglia ogni tanto, tramite i manici. Non toccate il caramello, e non lasciatelo sul fuoco incustodito; quando raggiunge il colore ambrato togliete dal fuoco facendo attenzione a non poggiare la teglia su un piano freddo, disponete le mele sbucciate, private del torsolo e tagliate a ottavi, a cerchi concentrici.

Togliete la frolla dal frigo; infarinate il piano di lavoro e stendete l’impasto a 5 mm di spessore, in modo uniforme e un po’ più largo del diametro della teglia. Adagiatelo sulla teglia rimboccandolo all’interno, tra la teglia e le mele. Fate cuocere per 30 minuti. Per la cottura basatevi sempre sulla conoscenza del vostro forno. Quando l’impasto avrà assunto un colore dorato tirate fuori la torta e fate raffreddare meno di 5 minuti.  Adagiate il piatto da portata associato alla teglia da tarte tatin sulla stessa, rigirate rapidamente. Fate molta attenzione al calore e al vapore che si sprigiona all’apertura della teglia.

 

Il cuore

 

Quando mi fisso su una cosa, diventa difficile distogliere la mia attenzione. Se si tratta poi di cucina è finita, non c’è speranza, le varianti diventano innumerevoli. Oggi in particolare mi riferisco alle torte di mele; ne esistono una infinità di versioni, confermate? Se parto poi dal presupposto che la torta di mele non mi piaceva si comprende quanto mi sia appassionata. Anche per questa ultima, la passione ha giocato il giusto tiro perché quando l’ho vista la mattina del 4 marzo sul tavolo della colazione al Bed and Breakfast Il Cuore a Massa mi sono innamorata, ma vi assicuro che in un posto simile non potete che immergervi in tanto love che vi circonda.

 

 Mi trovavo lì con la squadra di Cucinando, Riccardo e Valentina, Lory, MegumiSarah, Valentina, Paolo e Sara, Ramona, Maky, Laura e Agostina  nel cuore appunto, immaginate quindi quanto love possono scatenare tutti questi food bloggers insieme con i proprietari del negozio più bello del mondo...avete immaginato? Sempre poco è! La location poi è un tripudio di cuori e cavallini a dondolo gestito da personcine adorabili. Andateci perché vi innamorerete di tutto ciò che vi circonda anche del primo che passa tanto è lovvosa l’atmosfera 🙂
Ma vi stavo raccontando della torta. Appena sveglia lascio la mia camera-love e mi fiondo a fare colazione…AMORE A PRIMA VISTA! Una torta molto bassa che sembrava una tarte aux pommes, ma invece no, ancora intera mi faceva l’occhiolino. Un ciavuru spettacolare e un gusto strepitoso. L’aveva preparata per noi Daniela, che ringrazio sempre e per sempre per l’accoglienza e l’ospitalità familiare e perchè gentilmente e amorevolmente ha condiviso la sua ricetta che, dopo tutto sto panegirico vi regalo 🙂

 

Torta di mele di Daniela B&B Il Cuore (Massa)
100 gr zucchero
150 gr farina
100 gr burro (fuso)
2 uova intere
1 vasetto di yogurt bianco o 1 bicchiere di latte
mezza bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
mele circa 5 dipende dalla grandezza.
due cucchiai di zucchero per la finitura (anche di canna se vi piace)
Sbattete il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta, la farina setacciata con il lievito e infine il latte o lo yogurt .L’impasto sarà molto morbido, quasi liquido.
Foderate con la carta forno, una teglia da pizza di circa 34 cm di diametro con i bordi bassi  Sistemate a raggiera le mele tagliate sottili, spolverate con un paio di cucchiai di zucchero. Infornate a 180°C pe rcirca una ventina di minuti, ma per la cottura fidatevi della conoscenza del vostro forno.
Daniela dice, e mi fido ciecamente, che la stessa torta fatta con le pere è ancora più buona.Andate a curiosare sul blog  


è sempre un gran bel matrimonio!

Quello tra le mele e un impasto croccante, quello tra le mele e le mandorle, quello tra le mele e una crema morbida. Insomma le mele sono un buon partito, amate sempre da tutti anche dal medico 🙂
la teglia la potete trovare qui

Crostata frangipane con mele e marmellata di arance 
pasta sucrée di Michel Roux ( il maestro utilizza due uova)
250 g di farina 00
100 g di burro morbido a dadini
100 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
1 uovo grosso
Amalgamate tutti gli ingredienti con la punta delle dita oppure utilizzate il vostro robot da cucina. Realizzate una palla con l’impasto ottenuto e fatelo riposare in frigo, avvolto nella pellicola per alimenti per almeno un’ora.

 per la crema frangipane:
100 g di farina di mandorle
100 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo sbattuto
per il ripieno:
1 mela 1/4 croccanti
un cucchiaio di marmellata di arance

 Imburrate e infarinate uno stampo rettangolare 35×11 cm con fondo amovibile. Stendete la pasta con un mattarello su una superficie liscia leggermente infarinata; arrotolatela sul mattarello e srotolatela sulla teglia; con le dita fate aderire la pasta ai bordi dello stampo poi, facendo scorrere il mattarello sul bordo dello stampo ritagliate la pasta in eccesso. spingete ancora con le dita il bordo della pasta in modo da rialzare l’impasto e farlo fuoriuscire dal limite della teglia. Mettete in frigo per almeno una ventina di minuti prima di infornare. Accendete il forno a 220°C, bucherellate il fondo dell’impasto con i rebbi di una orchetta, foderatelo con carta forno e cuocete in bianco con dei legumi secchi per circa 10 minuti. Togliete la carta con i legumi e ripassate in forno ancora 5 minuti. Sfornate, abbassate la temperatura del forno a 180°C e preparate la crema. Sbattete il burro con lo zucchero fino a renderlo chiaro e spumoso, unite l’uovo e la farina di mandorle mescolando per ottenere una crema morbida. Sbucciate le mele, tagliatele a metà e togliete il torsolo, praticate delle incisioni sulla parte convessa, pennellate le mele con un cucchiaio di marmellata di arance leggermente stemperata sul fuoco con un goccio d’acqua.  Distribuite la crema dentro la crostata collocate le mele e rifinitele con delle strisce di impasto avanzato. Infornate per altri 20 minuti o fino a quando l’impasto apparirà dorato.

ho bisogno di cose rassicuranti

cose familiari, cose che rilassano lo spirito e la mente. Mi sembra  che la corsa al cenone abbia bisogno di una frenata, fermiamoci e rilassiamoci con una toTTa di mele; una torta pressochè classica, quasi una “torta della nonna”…io per fare aleggiare lo spirito di mia nonna Elsa, ho usato la sua teglia per la ciambella 🙂
Sono partita da una ricetta di Sale&Pepe del novembre 2008, ma poi lo sapete com’è e come non è, ci metto le mani e devo smurritiare fino a quando mi convince e inforno felice aspettando che il ciavuru inondi la casa.
attenti a mia.
1 mela e mezza della varietà Pink Lady o comunque una bella tritrigna (soda)
100 g di farina
100 g di farina di mandorle
3 uova
90 g di zucchero semolato
120 g di burro più un altro po’ per la finitura
la punta di un cucchiaino di cardamomo macinato
una bustina di lievito
un paio di cucchiai di latte
un pizzico di sale
una manciata di zucchero di canna

sbattete le uova insieme con lo zucchero semolato, aggiungete il burro morbido a pezzetti e amalgamate con le fruste. Aggiungete la farina e il lievito setacciati, la farina di mandorle, il sale e il cadamomo. Sbattete fino ad amalgamare bene aggiungendo infine il latte. Imburrate e infarinate uno stampo per ciambella di 24 cm di diametro,  distribuite il composto a cucchiaiate, considerate che avrà una consistenza poco fluida ma niente ci fa; sbucciate le mele e tagliatele a quarti, praticate delle incisioni a libro e affondatele nell’impasto ma non troppo, distribuite sulle mele lo zucchero di canna e un pezzettino di burro. Infornate a 170°C per circa mezz’ora poi quando la toTTa avrà assunto un bel colore brunito e le mele avranno tutt’intorno ancora l’impasto bagnato, spegnete il fuoco e fate raffreddare in forno spento.

ditemi voi se, a prima vista, non viene voglia di sedersi di fronte al caminetto con una bella tazza di the caldo in compagnia di persone care.

dued’ottobre

due d’ottobre, due d’ottobre, due d’ottobre, ma quando arriva l’estate? Comincio con il tormentone dell’autunno per poi proseguire per tutto l’inverno fino al_l’e_sta_te. Se vi scoccia sentire la solita tiritera dopo quattr’anni, canciati canale; con le giornate che si accorciano m’innervosisco, quindi OCCHIO!
Arrassatevi, allontanatevi dunque che mordo ahahahahah! Dai che sGherzo magari addento un pezzo di toTTa buona buona che d’autunno ha i colori. Qualcosa di buono c’è!

Chi la chiama tarte Tatin, generalizza; la tarte Tatin è una nota torta di mele rovesciata con pasta brisée realizzata (per errore) dalle sorelle Tatin alla fine del XIX secolo in Francia. Questa è una torta rovesciata ai mirtilli, farina di grano saraceno e granella di pistacchi.

250 g di farina di grano saraceno
100 g di farina 00
150 g di burro
un pizzico di sale
125 g di zucchero semolato
1 uovo
25 ml di panna fredda (pochissima)
5 bacche di cardamomo
40 g di pistacchi non salati
500 g di mirtilli
per il caramello
50 g di burro più 50 g a fiocchetti
80 g di zucchero di canna più10 g per spolverare

impastate le farine con il burro freddo a pezzetti, lo zucchero, l’uovo e il sale; aggiungete la panna poco per volta, direi goccia a goccia, fate una palla e fate raffreddare per un’ora o meglio due, in frigo avvolta nella pellicola per alimenti. In un mortaio pestate i semi contenuti nelle bacche di cardamomo, aggiungete i pistacchi e continuate a pestare, lasciando il composto un po’ granuloso.
In una teglia dai bordi alti, di circa 24 cm di diametro, mettete 80 g di zucchero di canna e un cucchiaio di acqua e fate caramellare sul fuoco poi, lontano dalla fiamma, unite il burro e mescolate per amalgamare, aggiungete i mirtilli, il pesto di frutta secca, mescolate e fate raffreddare. Unite il burro a fiocchetti, spolverate con lo zucchero di canna rimasto e stendete l’impasto, realizzando un disco di diametro più grande di un cm rispetto a quello della teglia, bello spesso. Rivestite il ripieno rincalzando la pasta come se fosse una coperta del letto. Infornate in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti, date qualche minuto di grill  e fate intiepidire leggermente fuori dal forno. Sformarla tiepida perchè il caramello raffreddandosi si attaccherebbe alla teglia incollando la toTTa.

W la mamma!

Per te mamma :*
Viva le mamme, tutte le mamme del mondo! Evviva! Certo viva anche i papà ovvio, ma delle mamme se ne parla di più no? vuoi perchè tipicamente sono più presenti, vuoi perchè ti trascinano per nove mesi nella panza, vuoi perchè ti hanno dato la vita… Non è certo una bazzecola no? ahahahah
Mammina mia ti regalo questo dolcino mono porzione, gustalo virtualmente e guarda il lato positivo della cosa almeno non ingrasserai 😀
ti amo
Cla

Mini charlotte alla vaniglia
per 4 mamme

per il ripieno:
3 mele “Pink Lady”
30 g di burro
30 g di zucchero di canna
100 g di amarena Fabbri non sgocciolate
20 g di mandorle a lamelle
1 bacca di vaniglia
per il rivestimento:
330 g di colomba senza canditi
70 g di burro
zucchero a velo vanigliato

 

Tagliate le mele a dadini, dopo averle sbucciate e private del torsolo. In un wok, sciogliete 30 g di burro, mettete le mele e fate insaporire; aggiungete le amarene tagliate grossolanamente con lo sciroppo, i semi della bacca di vaniglia e le mandorle a lamelle. Mescolate e unite lo zucchero; cuocete a fiamma vivace per circa 10-15 minuti o fino a quando vedrete una leggera formazione di caramello, spegnete e fate raffreddare.
Tagliate 4 rettangoli di carta forno, bagnateli e strizzateli, infine foderate altrettanti stampini in alluminio tronco conici, da 250 ml di capacità o se preferite le misure: diametro maggiore 8,5 cm, diametro minore 6 cm, altezza 7 cm. Tagliate la colomba a fette da circa 1 cm di spessore, sciogliete il burro e con un pennellino, spennellate la superficie di ogni fetta. Con un coppa pasta da 6 cm di diametro, tagliate 4 dischi e poneteli alla base di ogni stampo con il lato imburrato rivolto verso l’esterno; ricavate strisce da 2 cm circa di larghezza e disponetele in verticale con la parte imburrata verso l’esterno. Riempite gli stampi con il ripieno di frutta, al quale avrete amalgamato tutti i rimasugli di colomba tagliati a pezzetti, che vi erano avanzati, realizzando i dischi di base. Pressate con le mani e richiudete con i pezzi di colomba che sborda. Spennellate ancora con il buro fuso e infornate a 180°C per 15 minuti circa o fino a quando vedete la superficie dorata. Fate raffreddare nello stampo poi sformate le charlotte su un piattino da portata, decorate con lo zucchero a velo e amarene a piacere.