polenta con salsiccia e funghi


Era buonissima, ma non è cosa mia 😉
nel senso che il suo gusto non mi fa impazzire. Ho comprato la farina di mais per fare un bel dolcino, ma nel frattempo avevo anche della salsiccia (poca) da consumare… considerando che bisogna allargare i propri orizzonti, ho fatto un salto culinario al nord.
Spero che i cultori della polenta non me ne vogliano, non me ne intendo.
ecco cosa è venuto fuori
Ingredienti per 2:
200 g di farina di mais.
2 nodi di salsiccia
300 g di funghi misti surgelati
1/2 dado per brodo vegetale
1/2 cipolla
Fate imbiondire la cipolla tritata con un cucchiaio d’olio e una noce di burro, aggiungete i funghi, unite qualche mestolo di brodo quasi a coprire i funghi quindi stufateli; Quandi i funghi saranno cotti, togliete il budello alla salsiccia e aggiungetela ai funghi. Preparate la polenta seguendo la ricetta scritta sulla confezione. Servitela in un piatto fondo con una spolverata di pepe nero, e due mestoli di funghi e salsiccia.

Frittata al forno con quello che c’è

“Ma stasera che si mangia?”
classica domanda, fatta da mio marito quando vede me e i fornelli in ozio 😉 allora io:
“Ma se dopo pranzo hai detto:-Stasera non mangiamo!- Seeee! lo dici sempre a panza piena” 🙂
per la cronaca stasera abbiamo mangiato una frittata con quello che c’era nel frigo e fuori. Una frittata da riciclo. E’ il bello delle frittate!!!
Ingredienti per 4 persone
5 patate medie
3 uova
150 ml di panna
150 g di formaggio tipo galbanino
2 fette di prosciutto cotto
il condimento per una persona di pesto alla trapanese
sale
pepe
noce moscata
olio per friggere
pan grattato
burro per ungere la teglia

Pelate le patate, tagliate a cubetti e friggetele in abbondante olio caldo. Salatele e mescolate spesso. In una terrina sbattete le uova, aggiungete la panna e emulsionate ancora. Salate, pepate e grattugiate un po di noce moscata. Aggiungete il condimento del pesto alla trapanese, sbattete e unite il formaggio tagliato a cubetti. Imburrate una teglia, cospargete di pan grattato e versate le patate cotte. Aggiungete il prosciutto a pezzetti e la salsa di uova. Cospargete con una spolverata di pan grattato ed infornate per 25 minuti a 190°C

Spaghetti alla chitarra con ragù di zucca e noci




Avevo degli spaghetti alla chitarra, pasta fresca portata da mio marito dal ritorno dalla trasferta. Avevo una piccola zucca e delle noci, il freddo è ritornato, quindi urgeva un pasta prettamente invernale 🙂
Ingredienti per noi tre:
300 g di pasta fresca, formato spaghetti alla chitarra
150 g di salsiccia
un cucchiaino di semi di finocchio
un quarto di cipolla
uno spicchio d’aglio
100 ml scarsi di marsala semi secco
40 g di gherigli di noci
un cucchiaio di salsa di pomodoro
200 g di polpa di zucca
2 foglie d’alloro
100 ml di panna fresca
pepe
sale
noce moscata
3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

Tagliate a dadini la zucca e lessatela in acqua salata per una decina di minuti. Scolatela e mettetela da parte. In una padella soffriggete nell’olio l’aglio e la cipolla tritati, aggiungete 3 cucchiai d’acqua della cottura della zucca, fate appassire; aggiungete i semi di finocchio, unite la salsiccia spellata e sminuzzata, fate rosolare per 3-4 minuti, aggiungete il marsala e fate avaporare a fiamma alta. Abbassate la fiamma, unite la salsa di pomodoro e ancora un mestolino d’acqua della cottura della zucca, pepate, aggiungete una grattata di noce moscata e l’alloro. Aggiungete la zucca e fate cuocere il ragù per una decina di minuti, aggiungento la solita acquadi zucca se il sugo si dovesse stringere troppo. Tritate grossolanamente le noci e aggiungetele al sugo, versate la panna e amalgamate al ragù. portate a bollore abbondante acqua salata, versate la pasta e poi saltatela in padella con il sugo.

Buccellati per aspettando Natale con Francesca


Eccoci pronti, dopo due giorni di lavoro nella mia piccola cucina, per presentare un capolavoro! Un dolce, dolce assai! Ho vissuto una stupenda esperienza, sono andata a scuola di tradizione; le mani di nonna Claudia sono magiche, si muovono con leggerezza e maestria. E’ stato bellissimo!!!
Preparatevi ad un po’ di foto 🙂
intanto vi presento la nonnina, di spalle mentre lavora alacremente. E’ la nonnina di tre gemellini compagni di scuola di mia figlia.


Ingredienti:
1 kg di farina 00
250 g di zucchero a velo
250 g di strutto
2 bustine di vanillina
2 bustine di lievito
3 tuorli
1 cucchiaino di bicarbonato
10 g di ammoniaca
1 arancia
1 limone
latte q.b.
per il ripieno:
250 g di mandorle
150 g di uva passa
100 g di cioccolata fondente
150 g di fichi secchi
50 g di miele di fichi o adi api
130 g di marmellata di arance
130 g di marmellata di fichi
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
una manciata di chiodi di garofano pestati nel mortaio
la scorza di mezza arancia
la scorza di mezzo mandarino
liquore all’arancia q.b.
zucchero al velo per decorare.

Impastate la farina con la vaniglia, il lievito il bicarbonato e l’ammoniaca. Realizzate una fontana e sbattete i tuorli con una forchetta.


Aggiungete la scorza grattugiata degli agrumi. Sciogliete in un tegamino lo strutto, quando è liquido aggiungetelo all’impasto, lavorate amalgamando gli ingredienti. Nel tegamino mettete lo zucchero con un po’ di latte, tanto quanto basta per sciogliere lo zucchero; aggiungete all’impasto di farina lavorando sempre. Bisogna lavorare a lungo, aggiungendo latte tiepido se la pasta tende a seccarsi.

Fate riposare l’impasto tutta la notte, coperto da un canovaccio.
Preparate il ripieno: passate in un tritacarne i fichi, l’uva passa e la zuccata. tostate in padella le mandorle e poi pestatele nel mortaio grossolanamente. Riducete a pezzetti la cioccolata e pestate anche quella. Riunite tutti gli ingredienti in una ciotola, lavorateli. Prelevate la scorza degli agrumi, tritatele ed aggiungeteli al composto, amalgamate bene il tutto aggiungendo un po’ di liquore all’arancia. Fate riposare tutta la notte.
Il giorno dopo: reimpastare la frolla con un po’ di latte tiepido, lavorate per renderlo ancora una volta elastico. Lavorate il ripieno con un po di liquore all’arancia e poco miele d’api.
Prelevate una parte di frolla, stendetela con il matterello, realizzate un rettangolo,



ritagliandolo con un coltello di circa 20 per 15 cm, disponete il ripieno su di un lato, ricoprite con l’atro lembo. Tagliate la pasta in rettangoli più piccoli e realizzate altri tagli a pettine,


realizzando 4 o 5 striscioline, arrotolateli a guisa di riccioli.


Infornate a 180°C per circa 20′. Poneteli su un vassoio e spolverateli, ancora caldi, di zucchero al velo. Con 1 kg di farina abbiamo sfornato 93 biscotti. *_*



Per dovere di cronaca devo aggiungere che, diversamente dalla ricetta di nonna Claudia, la tradizione palermitana prevede la preparazione della glassa da spennellare sul dolce nella fase finale, cospargendo di codette.

[…]E caddi come corpo morto cade


“[…]Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona

Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.

Quand’io intesi quell’anime offense,
china’ il viso e tanto il tenni basso,

fin che ‘l poeta mi disse: «Che pense?»

Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!»[…]”

una storia d’amore così emozionante, ti lascia senza fiato se raccontata così, come Lui la racconta…
il sommo poeta; il sommo interprete

Risotto rosso rubino al profumo di limone


Il risotto di Adrenalina che ha vinto la sfida di Iron Blog mi ha stuzzicato la gola, ed ho voluto gustarlo con alcune varianti. E’ buonissimo!…per me 😉

ingredienti per uno…io 🙂
1 melagrana
100 g di riso
un limone
un quarto di cipolla
250 ml di brodo vegetale
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
50 g di Camembert

aprite la melagrana a metà, una spremetela con uno spremiagrumi e conservate il succo, dall’altra liberate i chicchi. Affettate finemente la cipolla, soffriggetela con un paio di cucchiai d’olio, aggiungete il riso e tostatelo per un paio di minuti mescolando. Bagnatelo con il succo della melagrana e fatelo evaporare. Portate il riso a cottura unendo il brodo bollente, poco alla volta; regolate di sale. Al termine della cottura mantecate con il formaggio tagliato a piccoli tocchetti, aggiungete i chicchi di melagrana e la scorza del limone tagliata con il rigalimoni, pepate e servite.

Vesuvio alla boscaiola


Ingredienti per noi 2:
200 g di pasta formato vesuvio
250 g di funghi misti surgelati (purtroppo)
una piccola melenzana
un piccolo spicchio d’aglio
250 g di pomodori pelati
una piccola cipolla
ricotta salata
25 g di pinoli
un ciuffetto di finocchietto di montagna
olio extra vergine d’oliva
un paio di fette di peperoncino fresco
sale
Spuntate la melenzana, tagliatela a dadini cospargeteli con il sale e lasciateli spurgare l’acqua di vegetazione, poi lavateli sotto l’acqua ed eliminate il sale, strizzateli e asciugateli. Friggeteli in abbondante olio caldo, scolateli e trasferiteli su un foglio di carta assorbente. Sbucciate la cipolla, tritatela finemente e fatela imbiondire in padella con un paio di cucchiai d’olio; unite il pomodoro, salate e aggiungete il peperoncino, cuocete per una decina di minuti. In un’altra padella con 2 cucchiai d’olio e lo spicchio d’aglio affettato, cuocete per 10 minuti i funghi ancora surgelati, salate ed aggiungeteli al sugo insieme con le melenzane e cuocete per una decina di minuti ancora. Tostate i pinoli in un padellino antiaderente; lavate e tagliuzzate il finocchietto. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il sugo, i pinoli e il finocchietto. Servite con una grattugiata di ricotta salata.
questo tipo di condimento, in genere quando posso, lo preparo un paio d’ore in anticipo per dare il tempo agli ingredienti di insaporirsi l’un con l’altro.

Aspettando aspettando…


…anch’io parteciperò ad “Aspettando Natale 2007” con una ricetta tipica palermitana. Per la quale andrò a scuola da nonna Claudia ad imparare come realizzarla, non vedo l’ora perchè lei è una maestra eccellente.

Fettuccine con vongole al pesto di mandorle e pistacchi


non è facile no!
questa qui è la prova numero 1, era buona ma per raggiure il top, dovrò riprovare azzizzando qua e là.
Ingredienti per 4:
350 g di fettuccine
1500 g di vongole
un mazzetto di prezzemolo
una decina di foglie di mentuccia
un mazzetto di timo
1 spicchio d’aglio
1 peperoncino
1 acciuga sott’olio
50 ml di vino bianco
60 g di mandorle
60 g di pistacchi
3 cucchiai d’olio
4 cucchiai di mollica di pane grattugiata
panna

Spurgate le vongole, ponetele in padella con uno spicchio d’aglio schiacciato e il peperoncino tagliato a rondelle, coprite con un coperchio e fatele aprire. Nel bicchiere del frullatore a immersione mettete le erbe aromatiche, 40 g di pistacchi, 40 g di mandorle, l’olio e il vino. Riducete in crema e aggiungete il pesto alle vongole, mescolate con un cucchiaio di legno; aggiugete poca panna per amalgamare. Tritate grossolanamente la frutta secca rimasta e tostatela in un padellino con un fondo d’olio e la mollica di pane. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente nella padella con il condimento saltate e servite con una manciata di mollica abbrustolita.



Bagels



Meritano le famose merendine certo le mie erano un tantinello pallide ma erano buonissime, quindi vi consiglio di prepararle, sono semplici, moBBide e buone. La ricetta me l’ha data lei…
ma ancora non lo sa 😉

Ingredienti per 12 merendine:

15 g di lievito di birra
un cucchiaino scarso di zucchero
una manciata di farina 00
poca acqua tiepida per sciogliere il lievito

500 g di farina manitoba
200 ml di acqua tiepida
100 ml di latte tiepido
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
15 g di zucchero
15 g di sale

per la pentola:
3 litri d’acqua
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di zucchero

per guarnire le merendine:
semi di papavero
semi di sesamo

Sciogliete il lievito con poca l’acqua tiepida, lo zucchero e una manciata di farina. Coprite con un telo e ponete a lievitare in forno spento per almeno mezz’ora. Versate in una ciotola la farina, lo zucchero, l’olio e il lievito lievitato; impastate e aggiungete l’acqua e il latte tiepidi, unite il sale e continuate ad impastare, otterrete un impasto molto morbido e appiccicoso. Ponete il contenitore a lievitare ancora almeno un’ora. Dividete l’impasto in 12 panetti, nei quali praticherete un foro. Disribuiteli su un piano di legno infarinato.
Ponete a bollire 3 litri d’acqua con 1 cucchiaio di sale e uno di zucchero, cuocete le ciambelline, poche alla volta e per pochi minuti da un lato e dall’altro, scolatele su un canovaccio. Adagiatele su una teglia foderata con carta da forno, cospargete con i semi di papavero o di sesamo e infornate a 200 °C per circa 15 minuti. Sfornate su una gratella e fate raffreddare. Serviteli conzati (farciti) con quello che vi piace di più.
P.s. per la cronaca, ho provato, seguendo il consiglio di Ida, a non immergere nella miscela di acqua bollente, una ciambellina per vedere che cosa succede…
che succede?
succede che se inforni la ciambellina senza il passaggio nell’acqua la ciambellina perde la forma di ciambellina 🙂