un abbraccio collettivo

quando leggete un titolo simile, cosa pensate? cosa vi viene in mente?
va beh vi dico cosa ho pensato io:

un gesto che esprime affetto oppure gioia, euforia
una o più splendide immagini
una qualche canzone di Baglioni (mai sentita)
un biscotto
un incontro favoloso tra quattro foodblogger e le loro famiglie 😀
tranne la canzone tutte queste cose accaddero ieri a casa di Patrizia 😀
abbiamo mangiato come…non mai ahahahahah e fatto fotografie e riso e chiacchierato marò…ma quanto abbiamo parlato? ahahahahah

Roberta di “I pasticci di Roby”

io in una foto “rubata” a Stefaniaduciezuccherata

Patrizia di “Dolcemente gustoso”
la padrona di casa 😉

abbracci gluten free

100 g di farina di riso
70 di maizena
100 g di zucchero Zefiro
100 g di burro a temperatura ambiente
70 g di farina di mandorle
1 tuorlo (codice 0 o 1)
la scorza grattugiata di un lime
10 g di cacao
un pizzico di sale

Nella planetaria sbattete il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema moBBida, unite il tuolo e, dopo averlo amalgamato, sostituite la frusta con il gancio K. Aggiungete le farine, il sale, la scorza del lime; dividete l’impasto in due parti, ad una delle due aggiungete il cacao lavorando velocemente fino ad amalgamarlo. Prelevate dei pezzetti dai due impasti, formate dei cilindretti che abbinerete formando un cerchio o meglio un abbraccio bianco e nero.
infornate a 160°C per 10 minuti, lasciate raffreddare qualche minuto nella teglia e poi poggiateli su una griglia per farli raffreddare completamente.

Torta fredda allo yogurt con abbracci gluten free

il laurino regalato da Patrizia 😉

una mousse che rapisce i sensi

dovete assaggiarla!
…dopo vi innamorerete, il mondo vi sembrerà più bello, vedrete tutto con occhi diversi e se, appena finito il primo bicchierino, vi sembrerà che il mondo perda il colore, afferratene un altro,
FUNZIONA! ahahahah
occhio però, perchè può dare dipendenza 😀

La ricetta è tratta da “I grandi libri degli ingredienti” “Cioccolato” de La Cucina del Corriere della sera
per una decina di bicchierini:
1/2 litro di panna fresca
170 g di cioccolato bianco
70 g di zucchero
1 limone
3 uova
10 g di gelatina in fogli
30 ml di limoncello (io ne ho messi 50 ml)
200 g di mirtilli freschi

mettete la gelatina a bagno in acqua fredda. Sciogliete a bagno maria il cioccolato bianco con un paio di cucchiai di panna, poi toglietelo dal fuoco e fate raffreddare. Con delle fruste lavorate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungete il cioccolato e mescolate con una spatola. Montate gli albumi a neve ferma e aggiungeteli delicatamente facendo attenzione a non smontarli. Scaldate il limoncello e aggiugete la gelatina, mescolate per farla sciogliere, dopo aggiungetela al composto di uova e cioccolato. Unite anche la scorza del limone grattugiata. Semimontate la panna ed incorporatela al TUTTO.
Distribuite una manciata di mirtilli sul fondo dei bicchieri, versate la mousse e ponete in frigorifero per almeno 5 ore, poco prima di servire cospargete con altri mirtilli freschi.
P.S.: presto vi farò sapere come viene se si utilizza il cioccolato al latte e le fragoline di bosco…vero Aida?
ahahahah

un dolcetto con i limoni del papà di Alessandra

…che poi è anche la figlia di Ot

detto così sembra un po’ ingarbugliato ahahahahah provo a semplificare?

C’è ‘na picciridda bedda, duci e zuccherata, precisa ‘intifica a mia, che sugnu la zia acquisitissima…chi avi pì patri e pì matri dù amici mei…’ni capemmu?
…in un misto tra palermitano, messinese e camillerese quasi non ho capito niente manco io
ahahahah

insomma lui, il papà di Alessandra, mi ha regalato un sacco bello grande di limoni appena raccolti…maria chi ciavuruuuuuu, quasi mi ero dimenticata il profumo che sprigionano i limoni appena raccolti, ho vissuto un ricordo 😀 grazie Fabrizio 😉
la ricetta è desunta dall’ennesimo libro di Sale&Pepe “dolci fatti in casa”

120 g di farina di mais
200 g di farina di mandorle
200 g di zucchero a velo
200 g di burro salato (non ne avevo) a temperatura ambiente
3 uova
il succo e la scorza di un limone
1/2 bustina di lievito
1 presa di sale

Scaldate il forno a 160°C (il mio, il vostro non so).
Lavorate con le fruste il burro e lo zucchero, aggiungete la farina di mandorlee poi le uova uno alla volta; aggiungete il succo del limone e la scorza grattugiata. Setacciate la farina con il lievito, aggiungete il sale e poi unite il tutto al composto di uova. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake, riempitelo con il composto e infornate per circa 30-40 minuti.
Se volete, spolverate con dello zucchero a velo.
Quando il dolce era ormai freddo, ho spennellato un velo di marmellata di arance prodotta dalla mia amica Ot 😉 e poi l’ho cosparso con delle mandorle a lamelle.

la torta della bontà

l’ennesimo contest, l’ennesima tortazza al cioccolato, l’ennesima bontà…perchè di questo si tratta 🙂
l’avevo promesso Genny, si in effetti ho “tolto” quella torta per metterne un’altra ma te la sei voluta tu ahahahah

faccio una piccola digressione per tutti i lettori di scorza d’arancia, per adesso latito da tutto ciò che è Internet e dintorni, non risponderò ai commenti a parte domande o chiarimenti; inutili le risposte a tutti i “che buona” i “che bella” e i “di che sa”…mi sono stancata quindi se non avete nulla di costruttivo da comunicarmi, si dispensa dal commento, per un attimo mi era balenata l’idea di non dare la possibilità di lasciare messaggi, ma Enza mi ha dissuaso 😉
sugnu n’anticchia strunza? mah può essere!

detto ciò, ecco la mia proposta per il contest “La torta bontà” di Genny

il solito libriccino sul cioccolato di “Sale&Pepe collection ” torte classiche pag 51
lasciatemi apportare le solite piccole modifiche, la ricetta originale prevede troppo zucchero per i miei gusti, quindi lasciatevi consigliare se volete, in caso contrario tra parentesi troverete le dosi originali 😉
la torta in questione, pesava tre kg, mi è stata commissionata per una bimba che compiva 11 anni con ben 23 piccoli amanti del cioccolato 😉
è finita tutta 😀
per le basi al cioccolato:
125 g di cacao amaro
500 ml di acqua bollente
385 g di farina autolievitante (oppure 375 g di farina 00 più mezzo cucchiaino di lievito)
2 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
250 g di burro morbido
4 uova grandi
360 g di zucchero semolato (500 g)
1 fialetta aroma vaniglia
Riscaldate il forno a 160°C (per la cottura affidatevi alla conoscenza del votro forno) imburrate e rivestite con carta forno tre stampi da 22 cm apribili…per me era troppo nicareddu quindi ho usato uno da 26, ho fatto alla femminina, appena cotto uno strato ho imburrato e rifoderato la teglia e via di nuovo in forno, il risultato è perfetto.
In una terrina mescolate il cacao setacciato con l’acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenete una crema liscia e omogenea, a questo punto fate raffreddare. Sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, un uovo alla volta e l’essenza di vaniglia, dovrete ottenere un composto omogeneochiaro e spumoso; aggiungete il composto di cacao e infine la farina con il bicarbonato, amalgamate senza sbattere troppo. Dividete l’impasto in tre e infornate una parte alla volta per circa 15′, fate la prova stecchino per verificare la cottura, fate raffreddare i dischi al cioccolato.

per il ripieno:
500 ml di panna fresca
30 g di zucchero a velo
1 fialetta di aroma vaniglia
montate la panna, unite lo zucchero a velo e la vaniglia. Ponete in frigo fino al momento di comporre la torta.
per la copertura:
200 g di cioccolato fondente (185 g)
200 ml di panna fresca (125 ml)
250 g di burro
300 g di zucchero a velo (350 g)
fondete a vapore il cioccolato con il burro e la panna, evitate il contatto del recipiente contente il cioccolato con l’acqua in ebollizione, amalgamate togliete dal fuoco trasferite in una ciotola, unite lo zucchero a velo, ponete in frigo a raffreddare per mezz’ora. Trascorso questo tempo montate con una frusta elettrica.
montaggio e decorazione:
200 g di granella di nocciole o mandorle
50 g di cioccolato fuso

adagiate il primo disco su un vassoio di cartone dello stesso diametro della torta, spalmate metà della panna montata, adagiare il secondo disco e spalmatelo con la parte rimanete di panna, appoggiate il terzo disco e con l’aiuto di una spatola glassate prima i lati e poi la superficie del dolce, con la granella di mandorle rivestite i bordi e con del cioccolato fuso decorate con scritte e ghirigori.
ponete in frigo almeno un’ora prima di servire.

…a favorire!

che in Sicilia vuol dire “prego, vogliate accettare e condividere con me questo cibo” con due parole “a favorire” invece risolviamo alla grande un gran giro di parole ahahahahah!
Ad una torta così come si fa a dire di no? Certo se sei a dieta gira al largo ahahahah, ma nulla osta di pigghiari un pizzinu e segnarisi la ricetta…no? quando decidi di ripigliare qualche etto fattilla!
è un consiglio spassionato, quando l’ho assaggiata mi sono sbaciucchiata tutta, è molto molto molto buona 😀
la ricetta è desunta quasi para para dal libro di Sale&Pepe collection “Cioccolato/Torte classiche”
molto molto molto facile da realizzare, sono due mousse una cotta e l’altra “cruda”, cos’altro aggiungere?…

FAVOLOSA

Accendete il forno a 170-180°C, imburrate uno stampo apribile di 23 cm di diametro e foderatelo con la carta forno, così s’impiccica ben bene 😀
preparate la prima mousse:
mettete in una ciotola a bagnomaria 150 g di burro a pezzetti e 150 g di cioccolato fondente ridotto anch’esso a piccoli pezzi, ponete sul fuoco appena comincia a bollire l’acqua del pentolino, spegnete e fate sciogliere gradatamente, poi mescolate e amalgamate. In una ciotola mescolate 5 tuorli a temperatura ambiente con un cucchiaio di cacao amaro (circa 13 g), poi aggiungete il composto di cioccolato e burro fusi, mescolate. Montate i 5 albumi a neve ferma azionando il mixer ad alta velocità, unite a poco a poco 175 g di zucchero semolato, montate fino a quando il composto diventa bello lucido e chiummusetto cioè sodo 😉
Aggiungete adesso gli albumi in due volte, al composto di cioccolato; versate nello stampo e infornate, cuocete per circa 20-25 minuti. In questo frattempo vedrete il composto gonfiare, gonfiare, gonfiare (una meraviglia) quando con la prova stecchino, il dolce sarà cotto, sformate la toTTa e quella niente farà? s’assetta! non preoccupatevi è tipico delle mousse, tra l’altro è un bene perchè farà l’incavo per ospitare la mousse “cruda”, si vede bene nella foto della fetta ;). Fate raffreddare la torta nello stampo.
Preparate la seconda mousse esattamente come la prima ma con diverse dosi
100 g di burro
100 g di cioccolato fondente spezzettato
3 uova grandi separate
2 cucchiai di cacao amaro
115 g di zucchero semolato
quando è il momento di incorporare gli albumi al composto di cioccolato aggiungete 1 cucchiaio di liquore al caffè io ho usato una crema di whisky e 2 cucchiaini di gelatina in polvere sciolta in 80 ml di acqua tiepida…io non l’ho sciolta in nessun liquido, l’ho messa direttamente nell’impasto. Versate dolcemente la mosse sul dolce oramà freddo; decorate se volete, con dei riccioli di cioccolato al latte. Mettete in frigo per almeno 3 ore o meglio ancora tutta la notte.

…non fare orecchi da Mercante eh?

Questa donna favolosa qui, il giorno in cui ha messo piede nell’isola, ci ha letteralmente, ricoperto di regali, non è una figura retorica no, ci ha letteralmente ricoperto, aveva una valigia enorme e pesantissima. Mi ha rassicurato che sarebbe ripartita dopo i tre giorni stabiliti ahahahahah…arrivate a casa, ha spalancato la valigia e dentro c’erano due o tre cose contate per i tre giorni di soggiorno il resto erano doni, questo è uno di quelli e per il quale non trovavo una golosa collocazione; adesso l’ho trovata! questi biscotti sono un esperimento riuscitissimo e me ne vanto alla grande yuppi yeah yuppy yeah
splendida biondazza mia, bedda come poche, ritorno al titolo del post: non fare orecchie da Mercante…perchè se vuoi assaggiare questi biscottini…menza palora eh? chissà magari ti ritrovi un piccolo posticino nella tua magica valigia per un vasetto di perle rosse, ma t’impongo di portare un valigino nico la prossima volta occheiiii?
alloraaaaaaa, aprileeeeee ma quando arrivi che mi porti la Mercanteeeeeeeeeeee?


250 g di farina 00
125 g di burro morbido
140 g di zucchero
100 g di cranberry secchi
1 uovo
100 ml di brandy
una fialetta aroma vaniglia
8 g di lievito in polvere
un pizzico di sale

Mettete i cranberry a bagno nel brandy per circa un quarto d’ora. Nel frattempo con le fruste, lavorate il burro con lo zucchero fino a ottenere una crema, aggiungete l’uovo e l’aroma sbattete fino ad amalgamere bene i l composto; con una spatola o se avete la planetaria, montate il gancio K e continuate a lavorare l’impasto aggiungendo i cranberry sgocciolati, la farina e il lievito setacciati. Realizzate una palla, avvolgetela nella pellicola e ponte in frigo per almeno un’ora. Stendete l’impasto mantenendo uno spessore di 3-4 mm, con un tagliapasta realizzazte i biscotti poneteli in una teglia foderata con carta forno e infornate per 10 minuti in forno caldo a 160°C (regolatevi con il vostro forno)


giallo sicilia

gocce di Sicilia per questa torta che partecipa al contest per la Francia e l’Italia ” Ricette dolci con l’olio d’oliva”
una torta che sa di casa, molto semplice, ciavurusa colorata e soprattutto moBBidissima,
una torta che sprigiona una famiglia di profumi, è cosa comune che in Sicilia alla famigghia ci teniamo ahahahahah
ad ogni muzzicuni s’assaporano note agrumate, un sentore liquoroso e insieme il piccante dell’olio
bona è!

6 uova
150 g di zucchero
100 g di farina 00
130 g di farina di mandorle
50 ml di latte a temperatura ambiente
60 ml di marsala secco
75 ml di olio extra vergine d’oliva
la scorza grattugiata di 2 limoni (oppure 40 g di pasta di limone)
1 bustina di lievito
zucchero a velo
Imburrate e infarinate uno stampo di circa 24 cm di diametro ed accendete il forno a 160°C. Sgusciate le uova e separate gli albumi dai tuorli. Montate i tuorli con lo zucchero e fateli diventare bianchi aggiungete il marsala, il latte e l’olio, lavorate dopo ogni aggiunta; unite le farine, il lievito setacciato e le scorze grattugiate dei limoni. Sbattete a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale, incorporateli all’impasto a mano e delicatamente senza smoltarli, versate l’impasto nella teglia e infornate per 35 minuti, almeno così è nel mio forno potente 😉

una marmellata tramandata per quattro generazioni

si vede bene? beh la foto ha “qualche” annetto ahahahah
io sono quella nica in braccio alla bisnonna Graziella, la nonna Elsa e la mia mammina che guarda l’obiettivo 😀
4 bedde fimminazze con le loro storie
4 generazioni di un ramo della famiglia
Graziella madre di Elsa
Elsa madre di Silvana
Silvana madre di scorzetta d’arancia nicaredda
…e una marmellata arancione che le lega
La ricetta che mi è stata regalata da mia mamma, è stata scritta dalla nonna Elsa sotto dettatura della bisnonna.
l’ha preparata la bisnonna
l’ha preparata la nonna
l’ha preparata la mamma
e adesso la preparo io 😀
Ho seguito la ricetta passo passo a meno dello zucchero perchè ho ridotto la quantità
per un kg di arance 800 g di zucchero (io ne ho usato 500 g)
tenere a bagno per tre giorni le arance cambiando l’acqua spesso (chi ciavuru ogni volta che cambiavo l’acqua :))
Tagliate in 2 le arance e speremete un po’ di sugo nel recipiente dove poi le cuocerete, per evitare di disperderlo mentre le arance vengono tagliate a fettine sottili (il più possibile). Mettete da parte i semi (le mie non avevavano semi). Cuocete le arance così tagliate per 3/4 d’ora, Aggiungete lo zucchero, unite anche i semi chiusi in un fazzoletto di stoffa perchè essi daranno la giusta densità e la gelatinosità alla marmellata. Fate cuocere ancora un’ora (ho fatto cuocere circa due ore non avevo i semi ;)) .
Versare la marmellata in barattoli sterilizzati con qualche goccia di alcool, chiudete e capovolgeteli, coprite con una coperta e fateli raffreddare lentamente, circa un giorno e mezzo.


bla bla bla bla…e poi ancora bla bla bla


quante chiacchiere scorza…
e quante maschere in giro per strada ieri 😀
giullari, finti sposi e finte donne, angeli e streghe, diavoli e coniglietti, odalische e principesse, tutti avvolti dalle note di musiche allegre in una festa popolare che ci ha reso “amici” senza effebi ahahahahah

600 g di farina 00
200 g di zucchero
4 uova
40 g di burro morbido
una grossa arancia non trattata
50 ml di marsala secco
un pizzico di bicarbonato
olio per friggere
zucchero a velo
un pizzico di sale

mescolate nella planetaria la farina con lo zucchero e il sale, aggiugete il burro a tocchetti e lavorate ancora qualche minuto, aggiungete unuovo alla volta, la scorza d’arancia grattugiata, il bicarbonato e in ultimo il marsala. Avvolgete l’impasto in una pellicola per alimenti e fatelo riposare per un’ora. Stendete una sfoglia molto sottile, e ritagliate con una rotella tagliapasta delle losanghe o rettangoli o strisce, realizzate un taglio all’interno di ogni forma. Friggete le chiacchiere in abbondante olio bollente per pochi secondi finchè saranno dorate, scolateli su carta assorbente e poi spolverate con zucchero a velo.

le torte di mele mi piacciono con poche mele

…e lo so,
lo sapete anche voi vero?
Tutto il mondo lo sa!
Tutto il mondo e provincia lo sa…
Lei è tornata dal suo favoloso viaggio a Paris
ed io che l’ho tallonata per giorni, scopiazzando le sue ricette voglio riabbracciarla con una sua ricetta coccolosa, questa torta qua per augurarle BENTORNATA! Mi rendo conto che non sono Hermè o Conticini e capisco (ah! se la capisco) che non ha avuto nostalgia di casa, ma considerando che c’è tornata ecco una tortina che di casa sa di sicuro ;), magari le addolcisco il rientro.
Ho evitato di realizzare un clone, ma è assolutamente e liberamente ispirata alla sua idea, una citazione, come si dice adesso 😀
piesse: tre l’altro lei nella sua ricetta ha messo meno mele 2 anzichè 3
io 1 anzichè 2…siamo allineate 😀

1 mela pink lady
100 g di mirtilli freschi
100 g di calvados
100 g di burro morbido+ dei fiocchetti per la tortiera
120 g di zucchero aromatizzato alla vaniglia
30 g di zucchero di canna
100 g di farina di mandorle
180 g di farina 00
1 uovo
1 tuorlo
1 bustina di lievito
200 ml di latte tiepido
qualche cucchiaiata di marmellata di mirtilli
1 stecca di vaniglia


Affettate la mela sottilmente con una mandolina, dopo averla sbucciata intera ed eliminato il torsolo con l’apposito attrezzo, lasciatela macerare nel calvados insieme con i mirtilli e un cucchiaio di zucchero alla vaniglia. Montate il burro con lo zucchero alla vaniglia, unite le uova, i semi della vaniglia, e il latte alternandolo alle due farine, aggiungete il lievito in ultimoe amalgamate bene. Foderate una teglia da 24 cm di diametro con della carta forno, cospargete lo zucchero di canna sul fondo, distribuite 5 fiocchetti di burro e adagiatevi le mele e i mirtilli sgocciolati, aggiungete qua e la un po’ di marmellata di mirtilli, coprite con l’impasto e infornate in forno caldo a 170°C ( gestite la temperatura e minuti in base alla conoscenza del vostro forno) per 35 minuti, rovesciate su un piatto da portata
…non è buona, è buonissima