Ciambelline morbide ne abbiamo?

mini bundt cakes

Poi dice che i social non sociàlano. Sapete che vi dico? i social sociàlano eccome. Questa ricetta l’ho scovata da lei che è di una bravura stratosferica. Intanto mi acchiappò su instragram e per una mano cominciai a seguirla, poi, un bel gioNNo pubblica una foto, questa:

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MIZZICA! mi dico, ma che meraviglia. E comincio a scassare per la ricetta. Scopro così che ha un bellissimo blog, Ackyart si chiama, con la condivisione di tutto il suo sapere *_*
Niè, troppo favoloso.
La ricetta è qui, vi assicuro che è di una bontà assoluta; lei ha preso ispirazione qua e là, rielaborando la partenza e io, invece, la copiai para_para a eccezione dello zucchero, lo usai di canna per il lemon curd.
Amunì l’avete preso un pizzino?

Mini bundt cake al limone e lemon cud allo zucchero di canna.
leggi Ciambelline morbidissime al limone  e crema da sdillinio.
Prima base principale, procuratevi dei limoni biologici. E’ fondamentale, io ne ho avuti in regalo dal mio amico Alessio, che non smetterò mai di ringraziare e non solo per i limoni.
per circa 6 ciambelline:

180 g di farina
2 uova
180 g di zucchero di canna chiaro
60 g di olio di semi di girasole
140 g di ricotta
8 g di lievito per dolci
2 limoni biologici
zucchero a velo, fragole e lemon curd, per guarnire

Per il lemon curd:
150 g di zucchero di canna (cambia il colore)
3 tuorli
1 uovo
80 g burro
80 g di succo di limone
accendete il forno e portatelo a 180°C.
Montate lo zucchero con le uova per 5 minuti. Nel frattempo setacciate la ricotta e poi montatela con uno sbattitore elettrico. Unite la ricotta al composto di uova
delicatamente senza smontare il composto usando una spatola di gomma. Aggiungete la farina setacciata con il lievito, la scorza grattugiata dei limoni e il loro succo limoni. Unisci l’olio a filo e continua a mescolare dall’alto verso il basso. ungete 6 stampini da bundt cake e infarinateli eliminando la farina in eccesso, versate il composto riempiendoli un po’ più della metà e cuocete in forno per circa 25 minuti facendo la prova stecchino prima di sfornarli.
Mentre le ciambelline sono in forno preparate il lemon curd: cuocete a bagnomaria l’uovo, i tuorli, lo zucchero e il succo del limone. Mescolate continuamente con una frusta a fili fino quasi a ebollizione; la crema prenderà consistenza e si inspessirà. Togliete dal fuoco e aggiungete il burro a dadini, mescolate per scioglierlo. Passate il lemon curd a setaccio, è una seccatura, lo so ma è fondamentale. Ponete in un barattolo e fate raffreddare.
Sformate le ciambelline, riempite il buco con la crema e, se volete con delle fettine di fragola, cospargete con lo zucchero a velo e servite.

duci ma senza zucchero

sciroppo d'agave 4.gimp
Adoro la red velvet, mi piace perché è rossa, passionale e di forte impatto emotivo. Non mi sono mai cimentata nel realizzarla nella sua interezza per una questione puramente ossequiosa. Quando sarà il momento la realizzerò seguendo la ricetta pedissequamente, con “punti e virgole” perfettamente collocate. Nel frattempo mi sbizzarrisco realizzando varianti senza regole che escono da quel tappeto rosso, seguendo una strada alternativa, magari parallela oppure zigzagandoci sopra.
Oggi, domenica, la red velvet de noiartri è senza zucchero ma duci lo stesso, pensata per quelli che lo zucchero lo vedono con il cannocchiale ma che possono addolcire qualunque cosa con una perfetta alternativa, lo sciroppo d’agave Sunny Via.
sciroppo d'agave.gimp
Per la red velvet de noiartri
180 g di farina
230 g di barbabietole precotte
8 g di lievito
50 g di cacao amaro
180 g di sciroppo d’agave Sunny Via
3 uova
80 g di olio extra vergine d’oliva
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
frullate le barbabietole, aggiungete l’olio, lo sciroppo, e l’estratto di vaniglia. Mescolate la farina, il lievito, il sale e il cacao. Aggiungete il mix di barbabietola, sbattete per amalgamare con una frusta, unite un uovo alla volta e versate dentro una teglia imburrata e infarinata. Infornate in forno caldo a 170°C per circa mezz’ora. Fate attenzione per la cottura, regolate il vostro forno secondo la vostra esperienza e fate sempre la prova stecchino prima di sfornare il dolce. Fate raffreddare qualche minuto dentro la teglia e poi sformate la torta.

sciroppo d'agave 3.gimp

per la salsa al cacao:
85 g di burro
120 g di sciroppo d’agave Sunny Via
120 g di panna a lunga conservazione
2 cucchiaini di cacao amaro
2 cucchiaini di estratto di vaniglia

sciroppo d'agave 2.gimp

Sciogliete il burro dentro una piccola casseruola, su fuoco dolce. aggiungete lo sciroppo d’agave, e la panna e cuocere pochi minuti. Spegnete, aggiungete il cacao setacciato e l’estratto di vaniglia. mescolate e fate raffreddare completamente. Frullate e passate in frigo. Al momento di servire, distribuite un po’ di salsa al cacao sulla torta e anche uno specchio in ogni piatto prima di adagiare una fetta.

e ti ricordi?

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Mizzica, ci sono sapori e odori che restano piegati nei cassetti della memoria. Sono lì e te ne dimentichi di averli, esattamente come un qualunque oggetto ben riposto. Certe volte apri il cassetto e ti ritrovi una cosa tra le mani, spuntata così, come dal nulla.
Con i sapori e gli odori è la stessa cosa precisa ‘ntifica. A li voti dai un muzzicuni a ‘na cosa e quella niente fa? A timpulata ti riporta indietro di anni luce, e ti ritrovi picciriddu in una pellicola degli anni settanta con i colori ingialliti attipo Polaroid. Maria, maria, maria! E’ ‘na cosa che macari fa ‘mpressione.
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Accussì succidiu, l’autru jurnu, unni me matri
. Accattammu una guantiera di dolcetti, biscottini da the, cose accussì. Tra i tanti biscotticeddi c’erano chisti, gli occhi di bue
Ora, sentite ammia, pigghiate una penna e un pizzinu, che bonu faciti.

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Per l’impasto
500 g di
 farina
250 g di burro freddo tagliato a dadini
200 g di zucchero di canna a grana sottile
3 tuorli d’uovo
un uovo intero
Un cucchiaino di estratto di vaniglia
la scorza grattugiata di un grosso limone
un pizzico di sale
Per la farcitura e la finitura
confettura di albicocche
zucchero a velo

Mescolate tutti gli ingredienti per l’impasto, fatene una palla lavorando il meno possibile, avvolgete in un film di pellicola e ponete in frigo a rassodare almeno un’ora.
Accendete il forno a 170°C, almeno il mio, voi basatevi sulla conoscenza del vostro elettrodomestico; recuperate l’impasto, prelevate una porzione e il resto ponetelo di nuovo in frigo. Su una spianatoia leggermente infarinata stendete l’impasto a uno spessore di circa 4-5 mm. Con un taglia biscotti di e cm di diametro realizzate tanti dischi e poneteli su una placca foderata con carta forno. Sulla metà di questi dischi praticate un foro con un altro taglia biscotti di 2,5 cm di diametro. Cuocete in forno per circa 15 minuti. Controllate la cottura non devono scurirsi. procedente con questa operazione fino a esaurire la pasta frolla. Consiglio di rimettere in frigo i ritagli di pasta, rimpastarli e procedere come sopra. Quando i biscotti saranno freddi, cospargete con la confettura di albicocche quelli interi, coprite con gli anelli e poi spolverate con lo zucchero a velo.

occhio di bue 3gimp

ciocco(co)lato

colata

Facilissima, si prepara in un voltata d’occhio, buonissima, profumata, avvolgente, intrigante […]
Potrei continuare all’infinito ma non serve, se amate il cioccolato la faciti picchì vorrete affogare in un mare di bellezza e bontà, niè che ve lo dico a fare?
Amanti del cioccolato procuratevi uno sbattitore, accattate uova, farina e zucchero, cacao, cioccolato e cannella e regalatevi un momento di debolezza che vi farà fare pace con il mondo, senza se e senza ma.

cioccolato

Adesso però è il momento di citare la fonte di questa meraviglia,  io ho ridotto sensibilmente lo zucchero, arrotondato qua e là, cambiato la panna acida con quella fresca e aggiunto ‘n’aticchiedda di lievito ed eliminato lo sciroppo di mais dalla glassa. Voi, faciti come più vi aggrada.

Salutamu

Torta cacao e caffè solubile con glassa al cioccolato e cannella
230 g di burro
60 g di cacao amaro setacciato
7 g di caffè solubile e 85 g di acqua calda
250 g di zucchero di canna
250 ml di panna
1 bacca di vaniglia
2 uova
250 g di farina 0
2 g di sale
8 g di lievito
un cucchiaino raso di bicarbonato di sodio

per la glassa
110 g di cioccolato amaro
70 g di burro
1/2 cucchiaino di cannella in polvere

difficoltà: facilissima
tempo di preparazione: 30 minuti
cottura: 40 minuti

senza glassa

Preriscaldate il forno a 170°C, almeno io, che conosco bene il mio forno l’ho impostato a questa temperatura, voi regolatevi di conseguenza.
Imburrate e infarinate una teglia scanalata profonda tipo kugelhupf o come la mia teglia Heritage, anche se quest’ultima non ha bisogno di essere imburrata.
in una casseruola sciogliete il burro a fuoco basso, spegnete il fuoco e versate il cacao, mescolate per sciogliere completamente la polvere. Sciogliete il caffè nell’acqua calda  e aggiungetelo al composto di burro. mescolate per amalgamare bene i sapori. Versate il composto dentro la planetaria, accendete la macchina oppure usate una ciotola con le fruste elettriche, è uguale. Aggiungete lo zucchero e montate per qualche minuto, unite la panna, i semi della bacca di vaniglia, un uovo alla volta montando sempre. Setacciate la farina con il lievito, unite il sale e il bicarbonato e aggiungete il mix a cucchiaiate. Versate dentro la teglia, livellate e infornate per 40 minuti. Prima di sfornare fate la prova stecchino, se questo uscirà pulito e asciutto la torta sarà pronta. fate raffreddare mezz’ora dentro lo stampo, poi ribaltatelo su una gratella per dolci per farlo raffreddare del tutto.
preparate la glassa sciogliendo a bagnomaria il cioccolato tritato, il burro e la cannella. Versate  sopra la torta dopo qualche minuto.

amiche annodate da un piccolo biscotto

foodblogger

Alla fin fine una pretesto vale l’altro per incontrarsi no? Ebbene, venerdì scorso, noi cinque nnì truvammu unu, ci siamo fiondate da “Cocooking” a Palermo, un luogo adatto per fare queste belle cose con le amiche  e che spesso, per motivi di spazio, non si possono fare in casa. Noi nnì vittimu per realizzare i biscotti di San Martino, un dolcetto tipico palermitano del periodo novembrino e che, come sapete, ricorre l’undici, oggi. Nelle diapositiva qua sotto in senso orario a partire da sinistra appaiono: Fina, Alessandra, Cinzia, Stefania e Ornella. Sicuramente troveremo un altro licco pretesto, presto.

foodblogger 3

Come al solito ci sono due versioni  per un biscotto, quella ricca e quella povera. Il biscotto in sé, si presenta come un nodino duro, da inzuppare nel moscato o nella malvasìa, tricottato, ci dicemu nuatri, in una forma dialettale, cioè cotto tre volte. Nella versione ricca, invece, si cuoce due volte, il biscotto rimane morbido e non si indurisce per potere, con agio, tagliarlo in due, bagnarlo con una bagna al rum e farcirlo con una crema licca, licchissima, di ricotta di pecora, o solito nostro và!

La ricetta che nnì cuntò Fina, prevede la farina 00 e lo zucchero semolato, noi foodblogger, che semu desiderose di sperimentare, usammu farine diverse, pure senza glutine. Ora vi cuntu come ficisti biscotticeddi, pigghiate un pizzino:

pezzature

per circa 15-16 biscotti piccoli
tempo di preparazione 30 minuti
tempo di cottura 30 minuti + un’ora

250 g di farina tipo 1
25 g di strutto (promemoria per me: anche un pochino di più, 35 g)
40 g di zucchero di canna Zefiro (cioè a grana sottile ma va bene anche uno zucchero di canna a grana più grossa. Promemoria per me: la prossima volta aumenterò la dose perché mi parseru poco dolci, ne metterò almeno 60 g)
10 g di lievito di birra
100 ml di acqua
Un pizzico di sale
q.b. semi di anice (a piacere)
q.b. cannella (a piacere)

In una terrina mescolate la farina, lo zucchero, il sale, la cannella, i semi di anice, lo strutto e il lievito sbriciolato. Aggiungete l’acqua poco alla volta fino a ottenere un bell’impasto morbido. Trasferite la palla sulla spianatoia e lavoratela energicamente fino a ottenere un composto liscio ed elastico. Coprite l’impasto a campana, con una ciotola e fate riposare 20 minuti. Realizzate delle pezzature di 35 g, realizzate dei salsicciotti e arrotolateli su se stessi, poneteli dentro una teglia foderata con carta forno, in un posto al caldo e fate lievitare per circa due ore. Infornate a 200°C per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 160°C e proseguite la cottura per 20 minuti. A questo punto avrete cotto due volte, tirate fuori i biscotti se vorrete conzarli con la ricotta, se li volete duri da inzuppare nel liquore, abbassate la temperatura a 100°C spegnete il forno e lasciate dentro i biscotti per un’ora.


sammartinelli

mi, quella torta fa un ciavuru…


torta di mele e VOV

Chistu disse il mio sposo ant’ura, passando accanto al tavolo dove troneggia la torta di mele che iddu stissu mi chiese giusto ieri. Il ciavuru ti stona, nel senso che ti stordisce, ti acchiappa le nasche e ti irretisce e noi, in una molle domenica pomeriggio autunnale, ci facciamo irretire senza però, prima, condividere la ricetta.

Vov e meleTorta di mele al VOV

270 g di farina tipo 1
170 g di burro morbido
190 g di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 noce moscata grattugiata
1/4 di cucchiaino di sale
2 uova
1/2 tazza di Vov
2 mele rosse dure
8 g di lievito

per la finitura una spolverata di cannella più uno grattugiata di noce moscata

Per la glassa al VOV
30 g di zucchero a velo
20 g di VOV

torta al vov fetta

Ungete e infarinate una teglia da 26 cm di diametro, accendete il forno e portatelo a una temperatura pari a 170°C. Nel frattempo montate il burro con lo zucchero per circa 5 minuti, unite un uovo alla volta e continuate a montare. A parte setacciate la farina con il lievito, unite le spezie e il sale. Aggiungete a cucchiaiate gli ingredienti secchi al composto di uova alternando il VOV. Versate l’impasto dentro la teglia e livellatelo. Lavate e asciugate le mele, tagliatele a quarti, eliminate il torsolo e affettate le mele a uno spessore di 3 mm, utilizzando una mandolina. Affondate le fettine di mela dentro l’impasto, spolverate con una grattatina di noce moscata e un soffio di cannella. Infornate per circa 50 minuti o fino a quando, inserendo uno stecchino, questo ne uscirà asciutto e pulito. Come al solito consiglio, per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno.

Sfornate la teglia e fate raffreddare qualche minuto, poi sformate il dolce e fate raffreddare. Preparate la glassa sbattendo con le fruste elettriche lo zucchero a velo con il VOV.  Con un cucchiaio decorate la superficie della torta con la glassa, facendola scivolare a filo, servite tiepida o a temperatura ambiente.

 

va dove ti porta il cuore

Niente ci vuole, mezz’ora? E che sarà mai, cos’è mezz’ora, trenta minuti, di fronte all’eternità? nemmeno un battito di ciglia,in meno di un biz avrete una tortina da portare in giro avvolta in un candido strofinaccio pulito dove vi pare a voi, amunì pigghiate un pizzino.
Vi cuntu subito subito che niente inventai ma presi la ricetta da quell’adorabile donna che gestisce il B&B Il Cuore a Massa.
Qui trovate il video della ricetta della torta di mele sul blog di Daniela e qui quella che ho fatto io qualche anno fa.
Sempre grazie Daniela!

Divagazione sul tema: da una torta di mele a una di pesche. Va dove ti porta il cuore e la stagione
torta bassa, rustica di pesche
100 g di burro fuso
100 g di zucchero di canna
2 uova
150 g di farina di grano saraceno
8 g di lievito
125 ml di yogurt bianco
circa 4 pesce noci grosse
una macinata di pepe garofanato
una manciata di zucchero di canna per la finitura
Lavate e asciugate le pesche, tagliatele in due, girate le mezze parti e staccate il nocciolo, tagliatele ancora a quarti e affettatele con una mandolina a 3 mm circa.
Sbattete il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta. Abbassate la velocità delle fruste elettriche alla prima velocità e aggiungete la farina setacciata con il lievito in due volte e infine lo yogurt. Versate il composto in una teglia da cm di diametro imburrata e infarinata, disponete a raggiera le fette di pesca, distribuite una manciata di zucchero, una macinata di pepe e infornate in forno già caldo a 180°C per circa 20-30 minuti o fino a quando la torta sarà cotta; per la cottura affidatevi alla conoscenza del vostro forno.

sfizi d’estate

Piccoli, dolci, sfizi d’estate, piaceri per la vista e per il palato. Perle da gustare lentamente nella frescura serale, cucchiaino dopo cucchiaino. Una mescolanza di piaceri accumunati dall’amore per le cose belle e dall’amicizia che queste lega. 
Le amarene di Erina, le ho sciroppate seguendo la ricetta di Misya, con queste dosi:
1350 g di amarene snocciolate
600 g di zucchero di canna
poi ho realizzato questo dolcino una sera per la mia amica Ramona che è venuta a trovarci con il suo fidanzato, La ricetta l’ho copiata da una raccolta di Sale & Pepe  “Dolci al cucchiaio, morbide tentazioni”.
direi troppo dolce per i miei gusti, ridurrei lo zucchero, da 40 a 20 g, vui faciti come vuliti
100 g di cioccolato bianco
80-100 g di amarene
un albume
20 g di zucchero di canna
150 ml di panna fresca
spezzettate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria e montate la panna fredda. Montate l’albume con lo zucchero a neve ferma e poi incorporatelo al cioccolato fuso, delicatamente. Unite la panna e mescolate dal basso verso l’alto delicatamente. Versate in 4 bicchieri inserendo all’interno metà delle amarene fate rassodare in freezer per circa 4 ore e. Prima di servire, decorate con le amarene rimaste eun po’ del loro sciroppo.

Oreo tart

Ma cosa C’è da dire? Infatti niente, guardate il video di questa crostata e facitila Perché oltre a essere bellissima, accattivante, ammaliante, facilissima è, cosa fondamentale, buonissima. 
Una torta senza bisogno di accendere il forno, solo due ore di riposo in frigo ed e pronta!
Accattate gli Oreo, accattatene tre confezioni perché ve ne serviranno due e un poco, il resto finiranno assaggiando assaggiando; uno tira l’altro non sono riuscita a fotografarli prima di scafazzarli picchì fineru. Io non li conoscevo. Meritano!
La ricetta l’ho presa qui 

Ingredienti per la base:
330 g di biscotti Oreo 
110 g burro fuso

Ingredienti per il riempimento:
200 g di cioccolato al latte
100 g di coccolato fondente
200 ml di panna

Ingredienti per la guarnizione
12 fragole
20 g di pistacchi tritati

Nie , Mettete in un mixer i biscotti con il burro fuso, distribuite il composto in una tortiera rettangolare con il fondo amovibile, di 11×35 cm, modellate sui bordi realizzando un comodo alloggiamento per la crema di riempimento e Mettete in frigo.
Tritate il cioccolato, mettetelo dentro Una ciotola e versate la panna calda; mescolate per amalgamare il composto. Tirate fuori dal frigo la teglia, versate il composto al cioccolato, livellate e distribuite le fragole lavate e asciugate e Mettete in frigo per due ore. Con delicatezza spingete il fondo amovibile della tortiera e disponete la torta su un piatto da Portata. Tritate il pistacchio e decorare la torta prima di Servire.  

al volo

Come perché ‘al volo??
Perché al volo si prepara, in un battibaleno, in un nano secondo. Va beh, esagero ma davvero non ci vuole molto eh? L’ho preparata l’altro giorno quando il gruppo di studio si è riunito qui da me. Dopo la frittata del pranzo una tortina per merenda, mi pare giusto, i picciutteddi hannu a studiari e il cervello ha bisogno di zucchero. ?Nsumma dopo aver rigovernato, lavato i piatti e messo in ordine ho impastato ‘sta tortina e alle cinque se la sbafarono ancora tiepida. Ho pensato di mettere nell’impasto la marmellata di arance fatta dalla mamà -che oggi fa il compleanno :D-, uno spettacolo!

Torta alle fragole e marmellata di arance
3 uova
180 g di zucchero semolato
300 g di farina + un po’ per infarinare le fragole
180 g di burro
90 g di marmellata di arance fatta in casa e con poco zucchero
150 ml di panna fresca
250 g di fragole
mezza bustina di lievito (8 g)

Sbattete le uova con lo zucchero per circa cinque minuti; sciogliete il burro e poi mescolatelo con la marmellata. Unite il mix di burro e marmellata all’impasto e, sempre sbattendo, unite la panna. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e amalgamate bene. Affettate le fragole in quarti, dopo averle lavate e asciugate, setacciate una manciata di farina su di esse, eliminate quella in eccesso e tuffatele nell’impasto, mescolate e versate nella teglia precedentemente imburrata e infarinata (lo stampo che ho usato non ha necessità di questa operazione preventiva). Infornate in forno caldo a 170°C per circa 40 minuti, fate sempre la prova stecchino prima di sfornare.