Nutella e panna

Più non posso mangiare più mi sfirnicìa preparare dolci che non mangerò mai, Questa toTTa ha un aspetto paradisiaco e, a quanto pare, anche il sapore; sono felice che se la sbafaru i picciotti a scuola. Tuttu bonu e biniditto.
Salutamu.

3 uova
300 g di farina 0
mezza bustina di lievito (8 g circa)
100 di burro fuso freddo
130 g di zucchero di canna
300 ml di panna fresca
2 bacche di cardamomo
una piccola bacca di pimento
250 g di Nutella

accendete il forno a 170°C, imburrate e infarinate una teglia da 26 cm di diametro e mettete da parte. Sbattete il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta e continuate a sbattere per circa cinque minuti. Unite, a cucchiaiate, la farina setacciata con il lievito e le spezie pestate finemente, alternate gli ingredienti secchi ala panna. Dopo aver amalgamato gli ingredienti, versate dentro la teglia e livellate l’impasto. Ponete la Nutella dentro un pentolino posto su un altro per il bagnomaria. Ammorbitela leggermente deve avere la consistenza del cioccolato fuso; spegnete il fuoco, asciugate il fondo del pentolino e versate a tratti sull’impasto seguendo una spirale immaginaria che dall’esterno della torva corre verso l’interno. Prendete uno spiedino e infilzate l’impasto seguendo questa spirale nello stesso verso iniziale; realizzerete un disegno concentrico quasi floreale. Infornate per 30-32 minuti o fino a quando, infilzando la torta con uno spiedino, questo ne uscirà asciutto e pulito. Sulla cottura del dolce fidatevi della vostra esperienza e della conoscenza del vostro forno.

Shortbread

Voglio concludere il tour attraverso l’esposizione di alcuni dei prodotti finum® con un oggetto particolare; Hot Glass System 130 ml.
Un bicchiere, direte voi, no! Non un semplice bicchiere ma un contenitore individuale con una doppia parete in vetro borosilicato che permette di mantenere calda o fredda la vostra bevanda senza bruciarvi o raffreddarvi le mani. La temperatura rimane all’interno della coppa lasciando le vostre mani alla vostra temperatura corporea, percepirete soltanto un leggerissima variazione.

La confezione contiene anche un filtro permanente dotato di una griglia in acciaio inossidabile, per porre in infusione tea a foglia larga. Il filtro è provvisto anche di un coperchio dalla duplice funzione:

1) mantiene all’interno il calore gli aromi e i profumi;

2) trascorso il tempo necessario all’infusione, si capovolge e si usa come gocciolatoio.

Ora vi devo cuntari la ricetta che ho letto dalla mia amica e cummari, Patrizia di Via delle Rose, la vera ricetta degli shortbread, ci stanno precisi ‘ntifici con il tè delle cinque, il vero problema è che, come dice lei creano dipendenza. Nella ricetta lei usa la farina 00, io ho usato la 0 e vinniro boni ‘u stissu.

225 g di farina 0
115 g di farina di riso
100 g di zucchero di canna chiaro
225 g di burro leggermente salato a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia, fatto in casa.

Con le fruste elettriche, montate, il burro insieme con lo zucchero, fino a rendere il composto spumoso e gonfio. Se avete la planetaria montate il gancio K e aggiungete le farine precedentemente setacciate e la vaniglia. In alternativa all’impastatrice elettrica, ovviamente, potrete impastare a mano.
Accendete il forno a 180°C
Prendete un foglio di carta forno, ponetelo su una spianatoia, appoggiate l’impasto morbido, copritelo con un altro foglio di carta forno e stendetelo con un mattarello raggiungendo uno spessore di circa 2 cm. Trasferite l’impasto dentro una teglia dai bordi bassi del diametro di circa 32 cm di diametro, continuate a stendere l’impasto con le mani fino a raggiungere i bordi della teglia. Eliminate la carta forno superiore, effettuate dei tagli sulla superficie e bucherellatela con una forchetta. Infornate per circa 20- 25 minuti. La cottura dello shortbread non deve essere dorata ma chiara. Infatti consiglio, per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno.
Fate raffreddare e poi cospargete con lo zucchero a velo vanigliato. Tagliate i biscotti seguendo i tagli fatti prima d’infornare e conservate dentro una scatola di latta.

English version of Tiziana Sanzone

Shortbread and Hot Glass System 130 ml

I want to end this tour through the finum® products with a particular object; the Hot Glass System 130 ml. A glass, you say, no! It’s not just a simple glass but an individual container with a double wall that keeps your drink hot or cold for longer burning your hands or making them too cold. The temperature of your beverage remains inside the glass only, leaving your hands at body temperature; you’ll only notice a slight change.

The package also contains a permanent filter, equipped with a stainless-steel mesh, in which you can brew whole-leaf tea. The filter is also provided with a lid that has a double function:

• Retains heat and the aroma of tea or other beverage

• After tea brewing, you can use it as a drip-off tray.


The recipe I linked to this stylish and functional product is typically Scottish, a very crumbly butter cookie that has, in general, one part sugar, two parts butter and three parts flour. A very crumbly dough which is suitable for the most pleasant time of the day.
225 g of 0 type flour
115 g of rice flour
100g light brown sugar
225 g of lightly salted butter at room temperature
1 teaspoon vanilla extract
flavoured powdered sugar, homemade. 

With an electric mixer, beat the butter and sugar until the mixture is light and fluffy. If you have the ok understood., it should write: the complimentary attachment, the K hook and add the previously sifted flour and vanilla. As an alternative to the electric kneader, of course, you can knead it by hand. Preheat the oven to 180°C. Take a sheet of parchment paper, place it on a work surface, lay the soft dough, cover with another sheet of parchment paper and roll it out with a rolling pin, to a thickness of about 2 cm. Transfer the mixture into a baking dish with low boarders and a diameter of about 32 cm, continue to roll out the dough with your hands until it reaches the edges of the pan. Remove the top sheet of parchment paper, make cuts on the surface and punch with a fork. Bake for about 20 to 25 minutes. The shortbread’s colour should not be golden but very light. For the cooking time, I suggest that you base yourself on your knowledge of your oven. Let cool and then sprinkle with the vanilla flavoured powdered sugar. Cut the biscuits following the cuts made before baking and store in a tin box.

raggi di sole a tradimento

Nni stamu spugghiannu prima du tempu e per questo motivo molti s’arrifriddano e ci acchiana la freve. Così è, mica per dire.
 Sulu che mi capitò ‘na cosa, avete due minuti da perdere? Vi cuntu che succidiu: dovevo preparare una toTTa per una ventina di cristiani, allora nenti fazzu? Accatto 24 uova per fare tre bei dischi di pan di spagna soffici soffici da farcire con due kg di fragole favolose, duci che manco ‘u zuccaru e un litro e mezzo di panna freschissima. La sera prima preparo anche un piccolo festone da collocare sulla torta con la classica scritta BUONCOMPLEANNO…

e niente, s’affumò, freve a tinchitè per due componenti della famigghia del festeggiato e la festa se ne andò a farsi benedire. E va beh, l’importante è che s’arripiagghianu presto presto.
Nel frattempo, cu ‘na poco di ‘st’ingredienti ho preparato dù torticedde, domani me figghia se le porta a scuola e i figghioli se le sbafano.
Salutamu.

Torta soffice, fragole e panna
4 uova
100 g di burro morbido
250 ml di panna fresca
20 g di zucchero a velo setacciato
180 g di zucchero di canna
200 g di farina 0
100 g di farina di riso
18 g di lievito
una bacca di vaniglia
300 g di fragole
Montate il burro con lo zucchero per circa cinque minuti o fino a quando i due ingredienti saranno ben amalgamati; unite un uovo alla e montate bene fino a raddoppiare il volume iniziale. Unite i semi della vaniglia.
Setacciate le farine con il lievito e aggiungetele al composto di uova. Semi montate la panna con 20 g di zucchero a velo e aggiungete al composto con una spatola di gomma, mescolando dal basso verso l’alto. Lavate le fragole, eliminate il picciolo, asciugatele e affettatele a rondelle dentro l’impasto, mescolate e versate nella teglia precedentemente imburrata e infarinata. (questo stampo in particolare non necessita di essere unto e infarinato). Infornate a 170°C per 40 minuti o fino a quando lo stecchino infilzato nel dolce, ne uscirà asciutto e pulito. Per la temperatura e i tempi di cottura affidatevi alla conoscenza del vostro forno.

faccio cassate e me le mangio

Dice che i siciliani sono produttori di bellezza; e io ci credo
Dice che produciamo cibo, arte e storia, nonostante che la Storia ce la dipingono addosso; e io ci credo
Dice che a Pasqua, in Sicilia, si deve mangiare la cassata; e io ci credo. “Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri Pasqua”
Sinceramente, non impazzisco per quella tradizionale con il pan di spagna, la pasta reale e la frutta candita ma sicuramente la bellezza di questo trionfo è inenarrabile; a quanto pare è la versione per i ricchi perché, secondo chiddu chi cunta Wikipedia,  l’origine della cassata è meno barocca; un contenitore di frolla pieno di ricotta di pecora lavorata a crema con lo zucchero, la cassata al forno appunto quella per cui io vado matta.
Ho già pubblicato qua la ricetta della cassata al forno ma dopo averla fatta e rifatta voglio aggiungere un’app, e delle altre foto.
Armatevi di santa pacienza perché per questo dolce ci vuole tempo.
Accattate 800 g di ricotta di pecora freschissima
mettetela dentro un colapasta che porrete dentro una ciotola; coprite con la pellicola e riponete in frigo per tutta la notte.
vi serviranno ancora 250 g di zucchero di canna chiaro
un cucchiaino di estratto di vaniglia
6 biscotti secchi
50 g di gocce di cioccolato
Il giorno dopo mettete la ricotta dentro una ciotola con lo zucchero e l’estratto di vaniglia, mescolate bene con una frusta a fili poi rimettete dentro il colapasta, dentro la ciotola coperta, dentro il frigo.
A ‘sto punto preparate l’impasto

Ingredienti per l’impasto:
300 g di farina 0
70 g di zucchero di canna chiaro
3 tuorli
150 g di burro
sale un pizzico
un cucchiaino di estratto di vaniglia
1/4 di bustina di lievito

qualche goccia d’acqua fredda
Impastare tutti gli ingredienti tranne l’acqua che aggiungerete solo in ultimo per addensare l’impasto. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e ponetela in frigo a riposare almeno 2 ore.
Recuperate l’impasto dal frigo e dividetelo in due parti disuguali. Stendete la più grande con un matterello su una spianatoia infarinata. L’impasto risulterà duro ma non disperate questa sua compattezza farà in modo che non si rompa durante la cottura. Adagiate il disco di impasto dentro una teglia per cassata da due kg precedentemente imburrata e infarinata, fatelo aderire allo stampo con delicatezza. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e sbriciolate tre biscotti secchi sul fondo. 
Riprendete la ricotta, ponetela dentro un passapomodoro con il setaccio a maglie strette e passatela una o due volte; aggiungete le gocce di cioccolato, mescolate e versate dentro la teglia, livellate e sbriciolate i biscotti rimasti. Stendete l’impasto rimasto, formate un disco e ponetelo a chiusura, sigillate con i bordi con il disco sottostante e infornate a 170°C per circa 25 minuti. Per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno. Tirate fuori la cassata e fate intiepidire prima si sformarla; ponetela su una griglia per dolci e passatela sotto il grill per farla dorare. Fate riposare nel forno spento per tutta la notte. 
Per decorare:
zucchero a velo 
cacao 
cannella
Il giorno della festa spolverate la superficie della torta con lo zucchero a velo e poi servendovi di una dima, spolverate con il cacao e la cannella.

cosuzze duci

Mariamariamaria, ci sunnu momenti che mi manca qualche cosa, attipo quando finisco di pranzare; mi viene lo sfirniciu e cerco di capire cosa mi manca…ecco ci vulissi un dolcino nicu nicu come chistu. Si mangia in un battibaleno, io colmo il bisogno di cosuzza duci e mi quieto in un nano sacondo senza nemmeno il benché minimo senso di colpa.

Mousse alla Nutella e crema di whisky
250 g di panna fresca montata
200 g Nutella
8 g di gelatina in fogli
40 ml di latte
un cucchiaino di estratto di vaniglia
85 g di crema di whisky fredda
cacao amaro per guarnire

mettete la gelatina a mollo in acqua fredda per 10 minuti; scaldate il latte e poi aggiungete la gelatina strizzata, mescolate per scioglierla. Ammorbidite la Nutella a bagnomaria, mescolate quando avrà una consistenza cremosa spegnete il fuoco e fate intiepidire leggermente. In una ciotola ponete la Nutella, la crema di whisky, l’estratto di vaniglia e la gelatina, azionate le fruste elettriche e montate insieme gli ingredienti, amalgamandoli. Aggiungete la panna montata e amalgamate con una spatola di gomma dal basso verso l’alto. Versate la mousse dentro 12 bicchierini di plastica trasparente e ponete in frigo per 4 ore. Prima di servire spolverate con il cacao amaro.

finum® e io: tortine di mele e pimento

La Germania è ritornata in Sicilia, affacciandosi sul mediterraneo direttamente a casa mia, in questa timida primavera illuminata  da un sole splapito.
No certo non è una novità, ‘u
sacciu
, ma voglio catturare la vostra attenzione raccontandovi la novità, finum® e io:  vi faccio talìare i congegni a marchio finum®. Un’azienda che produce una vasta gamma di prodotti per il the e per il caffè ma
non solo, come ho avuto modo di cuntarvi qui. 

 Ma non voglio anticipare troppo, scopriremo insieme, forme e
colori generati da finum®, lungo un tragitto che faremo mano manuzza.
E ora Attenti a mmia.

 Comincio con il mostrarvi una tra le idee geniali.
Signore e signori,
il Tea Control; una teiera in vetro borosilicato, leggerissima, robusta,
inattaccable dagli acidi e resistente agli chock termici. A parte la bellezza
del design, che è evidente, vi faccio notare il funzionamento ingegnoso del
filtro: realizzato in Tritan ™ (BPA-free); permette di mettere in
infusione il the e, trascorso il tempo desiderato, lasciarlo nel filtro
relegandolo all’interno del vano “chiuso”, basterà ruotare il
coperchio in senso orario. Lo dicevo io che era geniale!
Questa teiera soddisfa
diverse capacità di carico; 0,4 l 0,8 l e 1l.

Se le foto non vi sembrano abbastanza esplicative, qui,
nel sito finum®, potrete fare partire un filmato che vi illuminerà sul semplice
funzionamento.

Nel frattempo che voi talìate,
per capirne di più, io mi faccio un the, forte e speziato, accompagnato da
deliziosi dolcetti di mele.

 Tortine mele e pimento
per 17 piccole tortine
180 g di farina 0
5 mele annurche
80 ml di acqua
130 g di burro fuso
2 uova
5 g di lievito chimico
100 g di zucchero di canna
un cucchiaino di pimento macinato al momento
un pizzico di sale
tagliate le mele a quarti, eliminate il torsolo e affettatele finemente dentro un tegame, aggiungete l’acqua, mezzo cucchiaino di pimento e ponete sul fuoco leggero. Portate a cottura mescolando e spegnete quando l’acqua si sarà prosciugata. Fate intiepidire.
Ponete dentro una ciotola, dai bordi alti, il burro con lo zucchero, sbattete con una frusta elettrica, aggiungete le uova mescolando sempre.Ponete le mele cotte dentro il frullatore  e, se necessario, aggiungete una goccia d’acqua per fluidificare il composto e agevolare lo sminuzzamento, frullate fino a ridurre in purea; unite le mele frullate al composto di uova insieme con il pimento rimasto. Setacciate la farina con il lievito e aggiungete al composto di mele insieme con il sale, poco alla volta senza mescolare troppo. Versate due o più cucchiaiate di composto dentro i pirottini in carta rigida oppure dentro quelli morbidi posti all’interno dell’apposito stampo. Comunque non superate i 3/4 della loro dimensione. Lavate le mele rimaste, tagliatele a a quarti, eliminate il
torsolo e affettatele finemente con una mandolina. Prima di infornare affondate
tre o più fettine nell’impasto. Ponete in forno caldo a 170°C per 20 minuti
circa o fino a quando, inserendo uno stecchino questo ne uscirà asciutto e
pulito.


English version of Tiziana Sanzone

Germany has returned to Sicily, overlooking the Mediterranean, directly to my house, in this shy spring lit by a splapito-moderate sun. No, of course that’s not anything new, ‘u sacciuI know but I do want to catch your attention by telling you some real news, about finum and me: I’ll let you take a peek at- taliare the devices branded finum. A company that produces a wide range of products for tea and coffee but not just that, as I already had the chance to tell- cuntarvi here.
But I dont’ want to anticipate too much, we’ll find out together, the shapes and colours genereted by finum, by going down a road that we will take mano manuzza-hand in hand.

And now Listen to me- Attenti a mmia.
I’ll start by showing you one of their brilliant ideas.
Ladies and gentlemen, the Tea Control; a teapot in borosilicate glass, lightweight, robust, resistant to acid and resistant to thermal shock. Aside from the beauty of design, which is evident, I would like to point out how the ingenious filter works: made of Tritan™ (BPA-free) that allows you to brew your tea and, after the desired time, leave it in the filter locked inside the “closed” compartment, by simply turning the lid clockwise. I told you it was brilliant! This teapot meets different load capacites; 0,4 l, 0,8 l and 1l
If the photos aren’t explanatory enough, here, on the finum site, you can watch a clip that will enligten you on the simple way it works.
Meanwhile you take a look- talìate, to understand more, I’ll make myself a cup of tea, strong and spicy, accompanied by some delicius apple treats.

Apple pies and allspice
for 17 little pies
180 g of flour 0
5 annurca apples
80 ml of water
130 g of melted butter
2 eggs
5 g of chemical yeast
100 g of brown sugar
a teaspoon of freshly ground allspice/pimento
a pinch of salt
Cut the apples into quarters, remove the core and cut them into thin slices in a pan, add water, half a teaspoon of allspice and put on a low flame. Continue the cooking process while stirring and turn off when the water has reduced completely. Allow to cool.
Place the butter and sugar in a bowl with high sides, beat with and electric mixer,
 and add the eggs, while gradually stirring. Put the cooked apples in the blender and, if necessary, add a drop of water to thin the mixture and to help shaddering, blend until puree; add the apple puree to the egg mixture along with the remaining allspice. Sift flour with the baking powder and add to the apple mixture along with the salt, a little at a time and without mixing too much. Pour two or more tablesoons of mixture into the cupcake liners or inside the soft ones you can find in the proper mold. However do not exceed 3/4 of their size. Wash the remaining apples, cut into quartes, remove the core and slice them into thin slices with a mandolin. Before baking sink three or more slices in the dough. Place in oven at 170 °C for 20 minutes or until inserting a toothpick, this comes out dry and clean.

Torte di mele si diventa

Se ci pinsate vero è, su una base qualunque ci potete ‘ncafuddare un paio di mele variamente tagliuzzate; fettine, dadini, grattugiate, centrifugate, di supra, di sutta  alla Tatin…‘nsumma mittitili come caddu vuliti e trasformate una semplice torta in una torta da amare.

per la torta
140 g di farina di mais fioretto
100 g di farina 0
180 g di zucchero di canna più una manciata
130 g di burro fuso
60 ml di succo d’arancia
1/4 di cucchiaino di sale
3 uova
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
60 g di noci tritate
3 mele
10 g di lievito chimico
per il caramello 
50 g di burro
50 g di zucchero di canna
45 ml di panna fresca
Scaldate il forno a 170°C; imburrate e infarinate uno stampo da 26 cm di diametro.
Sbattete  le uova con lo zucchero per dieci, quindici minuti nella planetaria o con un frullino elettrico, dovranno risultare belle gonfie e chiare. Unite il burro fuso ma non caldo e amalgamate. Aggiungete anche il succo d’arancia e spegnete la macchina. setacciate insieme le farine, la cannella e il lievito. Unite la miscela poco per volta amalgamandola con una spatola di gomma, unite il sale e la vaniglia. Infine incorporate le noci tritate a coltello. Versate l’impasto nella teglia, livellatelo e mettetelo da parte. Pelate le mele, tagliatele a metà, eliminate il torsolo e affettatele sottili con una mandolina, affondatele nell’impasto, distribuite la manciata di zucchero di canna e infornate per circa 45 minuti o fino a quando, infilzando l’impasto con uno stecchino questo ne uscirà asciutto e pulito. Sfornate e fate intiepidire leggermente prima di sformare la torta.
Preparate il caramello ponendo dentro un pentolino, lo zucchero con il burro, cuocete fino a ottenere un colore brunito. Spegnete e aggiungete la panna, fate attenzione agli schizzi. mescolate e decorate la torta.

I doughnuts “de noiartri”

 Ppì mia, che parru a malapena  l’italiano (figurati l’inglese), già la parola è impronunciabile. Troppo difficile pure da scrivere, l’avrò scritta 10 volte e sempre l’ho dovuta copiare lettera per lettera e macari la sbagghiai puru. Mah! Che vi devo cuntari? Qua l’America sbarcò di striscio picchì ‘ste ciambelle sono vagamente somiglianti a quelle vere. La ricetta che ho trovato in rete è questa di “Un’americana in cucina” e mi pare perfetta; fui jo che, nell’esecuzione, non fui capace di seguirla alla lettera, appunto!
 Vi capita mai d’arrunzari?  Di fare le cose arrangiandovi e prendendole alla leggera dicendovi “ma si, tanto che ci fa?” Ecco, accussì fici iu.
 Vi cuntu:

  • lei, l’americana, dice di usare lievito di birra secco e io ho usato quello fresco; 
  • poi mi cadiu la mano con lo zucchero 5 g in più, va beh niente ci fa; 
  • lei dice 60 g di burro a temperatura ambiente e io ne ho usato 70, fuso leggermente; 
  • lei usa 2 litri d’olio di semi misti, io 600 ml di semi di arachidi. 
  • lei richiede un taglia biscotti di 8 cm di diametro e io ce l’avevo da 10 quello da tre cm l’avevo da 5…insomma non l’arte d’arrangiarsi ma d’arrunzari. 

In definitiva più che doughnuts sono enormi salvagente che si trasformeranno in maniglie dell’amore già al primo morso, questo è certo. 
 Ma credete che io abbia finito? Giammai:

  •  ho utilizzato la metà dello zucchero a velo richiesto per le glasse e non ho realizzato quella cremosa.

 Lo volete un consiglio? Andare da lei per farli come si deve!

 

14 ciambelle
per l’impasto
450 g di farina 0
240 ml di late tiepido
5 g di lievito
70 g di burro fuso leggermente
3 tuorli
30 g di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1/4 di cucchiaino di cannella
1/4 di cucchiaino di noce moscata
per le glasse:
trasparente
90 g di zucchero a velo setacciato
un paio di cucchiai di latte
al cacao
90 g di zucchero a velo
12 g di cacao amaro setacciato
un paio di cucchiai di latte
zuccheri colorati per decorare

 Sciogliete il lievito nel latte tiepido, ponetelo nella planetaria con la farina e lo zucchero, fate partire la macchina, unite il burro, le spezie e il sale, aumentate di poco la velocità e fate incordare. Ponete l’impasto in una ciotola unta leggermente, coprite con un canovaccio e fate lievitare per circa un’ora o due. Riprendete l’impasto, rovesciatelo su una spianatoia leggermente infarinata, fatelo riposare qualche minuto e stendetelo con un mattarello ad uno spessore di circa un cm 1/2, ricavate dei cerci con il taglia biscotti grande, poi con quello piccolo bucatelo al centro. Ponete le ciambelle su una leccarda foderata con carta forno. Rimpastate i ritagli e continuate fino a esaurire l’impasto; ponete a lievitare dentro il forno spento ma con la luce accesa per circa un’ora. Friggete una ciambella per volta in olio molto caldo, dentro un pentolino piccolo per pochi minuti ogni lato, scolate su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Preparate la glassa trasparente mescolando, in una bastardella, lo zucchero con il latte, utilizzate una frusta a fili manuale. Procedete allo stesso modo con l’altra glassa, aggiungendo allo zucchero il cacao.
Immergete un lato delle ciambelle nella glassa scelta e cospargeteli con codette o zuccherini colorati, fate velocemente picchì la glassa s’indurisce e gli zuccherini non s’appiccicano più.
Non sono uguali alla ricetta vera ma, purtroppo, erano buoni.

dolcezza e morbidezza in uno

Una tenerezza impressionante, un impasto lievitato duci e zuccherato ma non troppo, una specie di brioches alla crema ma aperta, consiglio vivamente di farla e di mangiarla tiepida. La ricetta l’ho trovata su un numero vecchissimo di Sale & Pepe, febbraio 1998 pagina 42. Non me ne voglia la redazione della patinata e amata rivista ma ho aggiunto un tuorlo nella crema e usato i 50 g di burro nell’impasto che nella ricetta si perdono. O meglio ne vengono usati 30 e degli altri 20 non si hanno notizie.
per l’impasto:
150 g di farina
50 ml di latte
10 g di lievito di birra
un uovo intero 
30 g di zucchero di canna
50 g di burro morbido
per la crema:
2 tuorli
150 ml di panna fresca
un cucchiaio di latte
50 g di zucchero di canna più un po’ per spolverare la torta
Preparate l’impasto che necessita di lievitazione, riscaldate leggermente il latte e sciogliete il lievito, ponete nella planetaria e cominciate a impastare con la farina, unite l’uovo, lo zucchero e il burro a pezzetti poco alla volta aspettando che il pezzo precedente sia stato inglobato dalla lavorazione. Coprite con un canovaccio e fate lievitare per un’ora. Riprendete l’impasto e versatelo dentro una teglia di 22 cm di diametro imburrata, allargatelo e premete con la punta delle dita infarinate, spingendo dal centro verso l’esterno e lasciando un bordo gonfio. Coprite con un canovaccio e ponete a lievitare ancora una volta in un luogo tiepido per almeno un’ora.
Preparate la crema mescolando i tuorli con lo zucchero unite poco per volta la panna e il latte. Pennellate con l’albume avanzato l’impasto lievitato, distribuite un po’ di zucchero di canna sull’impasto, versta ela crema al centro e poi distribuite ancora una manciata di zucchero i bordi della crema. Infornate a 180°C per circa 25-30 minuti. Servite tiepida.

abbraccio al miele e cioccolato

una torta facilissima, quasi all’antica, buonissima; da fare ancora e ancora. La ricetta di base l’ho letta da Donna Hay, lei è bravissima, le sue ricette sono sempre un successo. Io ho solo aggiunto un po’ di cioccolato e sostituito la panna acida, non ne avevo in casa. Mi sono detta che questa semplice torta, tipica per la colazione, avesse bisogno di qualcosa che la rendesse più golosa. Ho pensato che in futuro potrei sostituire il miele con lo sciroppo d’acero, che ne pensate?
 

260 g di farina
16 g di lievito chimico
160 g di zucchero di canna
120 g di miele
150 g di burro
3 uova
180 g di panna a lunga conservazione
50 g di gocce di cioccolato
150 g di cioccolato al latte
setacciate la farina con il lievito e aggiungete lo zucchero. In una ciotola sbattete le uova, in un pentolino fondete il burro e fate intiepidire, unite il miele e la panna, mescolate per amalgamare. Aggiungete il mix di burro alle uova e sbattete a media velocità con delle fruste elettriche o nella planetaria, aggiungete poco per volta il composto di farina. Infarinate leggermente le gocce id cioccolato e aggiungetele al composto, mescolate con una spatola velocemente e versate dentro uno stampo a ciambella di 22 cm di diametro, imburrato e infarinato. Cuocete in forno caldo a 180°C per circa 40 minuti o quando infilzando la torta con uno spiedino di legno questo ne uscirà asciutto e pulito.

Fate raffreddare la torta dentro il suo stampo per una decina di minuti, sformatela su una griglia per pasticceria e fate raffreddare completamente. Sciogliete a bagno maria il cioccolato al latte ridotto a pezzetti, Fate attenzione a che il pentolino che contiene il cioccolato non sia mai a contatto con l’acqua calda sottostante. Quando l’acqua arriva a bollore, spegnete il fuoco e aspettate qualche minuto, il calore scioglierà il cioccolato, mescolate con una spatola e distribuite sulla torta.