Marsala, oro, rubino e ambra

Sfumature e trasparenze di una città unica

Le pagine epiche, che raccontano lo sbarco dei Mille a Marsala, sono state ripercorse, dal 5 al 7 luglio, in modo assolutamente spensierato e senza afflato patriottico, da una fiumara di gente che si è riversata nelle strade della cittadina siciliana.

Porta Nuova
Palazzo Fici, dettaglio

Appassionati di vino arrivati per mare, per  cielo e per le strade  più diverse si sono, anzi ci siamo, versati nel centro storico, guidati dal dio Bacco e con il porta bicchiere al collo, all’affannosa ricerca della degustazione  prevista sul programma; Cerasuolo di Vittoria, Nero d’Avola,  Grillo, Barbera, Vini dell’Etna, Marsala e vini liquorosi di diverse annate e dalle sfumature più belle aspettavano di essere assaporate. Lo scenario che che si dipanava nelle strade dell’antico centro storico, tra rossi, bianchi e rosè, ha regalato una rappresentazione architettonica di grande pregio.

Enoteca di Palazzo Fici

 L’impianto viario, di origine araba e di sviluppo romano, presenta un intricato tracciato, riconoscibile dalla croce di strade identificate dal cardo e dal decumano. In questo ambiente urbano molte altre attività, previste nella ‘tre giorni marsalese’, si sono susseguite senza sosta; showcoocking con gli chef di Marsala&Sapori, degustazioni di prodotti dei presidi SlowFood Sicilia e presentazioni di tre meravigliosi libri che raccontano di cibo.Stefania Oliveri con il suo libro “Metti un celiaco a cena”, Navarra Editore.

Anna Maria Pellegrino e io, supportati da Anna Gentile, abbiamo raccontato il lavoro svolto insieme con Francesca Ghelfi, Anna Rita Sabbatini, Sara Milletti, Filippo Valoriani,  Sara Trescari&Paolo Arcuno e Lucilla Titta nella redazione del libro “Omega Me” Trenta Editore e patrocinato da Vallè. Giuseppe Culicchia ha presentato “Marsala, dove il vino brucia come i ricordi” Racconti in Bottiglia Editore e “Venere in Metrò” Edizione Mondadori.

Capriate, Cantina Donnafugata

 Le visite guidate nelle più prestigiose cantine hanno spalancato un mondo affascinante; effluvi incantatori, atmosfere sorprendenti, bellezze memorabili hanno evocato lo spirito di Bacco guadagnando l’animo degli ospiti. L’aperitivo e cena luculliana nelle cantine Donnafugata ci hanno pervasi di un incanto surreale.

 
“Verticale” stessa etichetta, annate diverse

Cortile, Cantine Donnafugata

Josè Rallo e il sindaco di Marsala, Giulia Maria Adamo

Trasportati sulla melodia della voce di Josè e dall’ospitalità e competenza di Antonio, i fratelli Rallo o come li chiamo io, i fratelli Donnafugata , siamo stati condotti, tra ciavuru di vino e botti di rovere tutte ben allineate, in un mondo che affata.

Saline

Nell’ultimo giorno del Marsala wine ho visitato (per la prima volta non ditelo a nessuno che m’affruntu) le saline nella Riserva Naturale Orientata dello Stagnone di Marsala.

Stagnone di Marsala, Riserva Naturale Orientata

Sempre studiate sui libri si sono rivelate uno spettacolo della natura affidato alla sapiente cura dell’uomo che, almeno in questo caso, è indispensabile per il mantenimento di quell’ecosistema.

I mulini a vento, aventi diverse funzioni all’interno del complesso sistema di produzione del sale, configurano quel luogo come portentoso. L’aria ventosa del mare, è risaputo, apre un piitto di moriri, e con questa voragine nello stomaco siamo arrivati al ristorante “Le Lumie” dove lo chef Emanuele Russo coadiuvato da Gabriele Li Mandri dell’osteria “Il Gallo e l’Innamorata” e Riccardo Sala del ristorante “Torre d’Occidente”


da sinistra Riccardo Sala, Gabriele Li Mandri e Emanuele Russo
(foto della foto, rubata a Christian Sarti

hanno aperto la cucina regalandoci perle culinarie raccontando tradizioni e ricette di antipasti  siciliani e per i più pacinziusi, il vincitore del Cous Cous Fest Preview, lo chef Emanuele Russo, ha incocciato a mano la semola, svelando i segreti della sua maestria, preparando per noi un succulento cous cous tradizionale.

Incocciatura senza la mafaradda

Condimento del cous cous prima della cottura

cottura nella couscoussiera a vapore e anello di farina e acqua per saggiarne la cottura

Cous cous di pesce

 Da cosa si riconosce un grande chef? Dall’umiltà nel raccontare gli’intimi segreti  della sua abilità e competenza. Ecco che uno di questi l’ha raccontato a me dopo aver assaggiato una sublime pasta con il pesto alla trapanese che vi rivelo proprio qui tra queste pagine tra qualche giorno.
In ultimo, ma non per importanza, lasciatemi ringraziare i fautori dell’organizzazione del Marsala Wine 2013 e il Comune della splendida città siciliana, per l’accoglienza e la ricchezza delle attività riservate. E’ stata una esperienza memorabile.

Busiati alla trapanese work in progress, come si dice in questi casi… to be continued

In bocca al lupo!

è con sconfinato piacere che annuncio l’inizio di una nuova avventura a più mani nel mondo dei foodblogger; 12 donne favolose, che si divertono da anni in cucina condividendo con il mondo del web le loro competenze, hanno deciso di collaborare insieme in questa nuova esperienza. Voglio solo dire grazie! ho letto il magazine ed è fantastico!

un abbraccio collettivo

quando leggete un titolo simile, cosa pensate? cosa vi viene in mente?
va beh vi dico cosa ho pensato io:

un gesto che esprime affetto oppure gioia, euforia
una o più splendide immagini
una qualche canzone di Baglioni (mai sentita)
un biscotto
un incontro favoloso tra quattro foodblogger e le loro famiglie 😀
tranne la canzone tutte queste cose accaddero ieri a casa di Patrizia 😀
abbiamo mangiato come…non mai ahahahahah e fatto fotografie e riso e chiacchierato marò…ma quanto abbiamo parlato? ahahahahah

Roberta di “I pasticci di Roby”

io in una foto “rubata” a Stefaniaduciezuccherata

Patrizia di “Dolcemente gustoso”
la padrona di casa 😉

abbracci gluten free

100 g di farina di riso
70 di maizena
100 g di zucchero Zefiro
100 g di burro a temperatura ambiente
70 g di farina di mandorle
1 tuorlo (codice 0 o 1)
la scorza grattugiata di un lime
10 g di cacao
un pizzico di sale

Nella planetaria sbattete il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema moBBida, unite il tuolo e, dopo averlo amalgamato, sostituite la frusta con il gancio K. Aggiungete le farine, il sale, la scorza del lime; dividete l’impasto in due parti, ad una delle due aggiungete il cacao lavorando velocemente fino ad amalgamarlo. Prelevate dei pezzetti dai due impasti, formate dei cilindretti che abbinerete formando un cerchio o meglio un abbraccio bianco e nero.
infornate a 160°C per 10 minuti, lasciate raffreddare qualche minuto nella teglia e poi poggiateli su una griglia per farli raffreddare completamente.

Torta fredda allo yogurt con abbracci gluten free

il laurino regalato da Patrizia 😉

attenti a quelle due…

perchè sono amiche mie! quindi occhio calate i manu, mutiiii, e portate rispetto! ahahahah
ma cose, cose, cose dell’autru munnu, ma come si può fare? pareva che ci conoscessimo da sempre! tanto che ci dissi a Stefania:”da quanto tempooooooooo!” e appena la vitti, n’abbrazzammu, ahahahahah e con Patrì? direte voi (perchè lo state dicendo vero?) puru cu idda n’abbrazzammu ahahahah
e poi giù a chiacchierare ma quanto abbiamo parlato? piddia ‘u cuntu! è stato un bla bla bla incessante tanto che dopo un po’ il locale si è svuotato ahahahahah troppe chiacchiere!
comunicazione di servizio…la marmellata di limoni prodotta da Stefania



è finitaaaaaaaaaaaaaa!
così per comunicarlo a tutto il mondo e provincia 😀

io non so scrivere sulle foto, QUINDI..
vi presento Patrizia che scrive sul blog “dolcemente gustoso”

e Stefania che scrive sul blog “cardamomo & Co”
😀

ni vittimu ‘npaliemmu
ahahahah non sacciu parrari palermitano chiedo pirdonanza 😉


esiste davvero


non è un miraggio prodotto dalla rete, Lei è vera anzi no, verissima 😀
un fiume in piena che ti travolge con immensa gioia, tra chiacchiere e risate. Già, quel sorriso ce l’ha stampato sul viso sempre, anche quando si emoziona e le scendono le lacrime di commozione, la mercante è così; semplice, sincera,vera.
Quando abbiamo fissato la data del suo arrivo mi sono detta:
“oddio e adesso?”
“lei è uno chef ed io sono una mammina che cucina per sopravvivere, prova ricette nuove scopiazzando, il fatto che abbia un blog presuppone che io sappia cucinare…”
“ma anche no! che bello! io non so cucinare quindi non c’è storia ho solo da imparare :D”
che sollievo, non potete immaginare mi sono sentita subito meglio 😀
Quando è arrivata all’aeroporto, nonostante non ci fossimo mai incontrate lei, da lontano mentre aspetta il bagaglio, mi saluta con la mano oramà era fatta!

La prima sera che ha cenato da noi, le ho preparato una paticedda della tradizione sicula
dopo di che ci dissi: “io una pasta te la fici, ora sta a tia farmi manciari bonu”
ahahahahahah, beh siamo andate per mercati e supermercati, poi nella mia cucina nica ha dato il meglio di se…
ci ha praparato le fettuccine con la farina di grano arso che Elviruzzamiabedda le ha regalato,
condite con pomodori confit, carciofi e ricotta salata infornata.
con la stessa farina ha preparato la focaccia barese…mariaaaaaaa che bontà, il giorno dopo era ancora più buona (vero Lory? ahahahahah)


“nel giorno degli antipasti” così denominato perchè a pranzo quello abbiamo mangiato, ci ha fatto gustare 3antipastitre favolosi!

carciofi in olio di timo, tonno affumicato e bottarga

gamberoni allo speck su letto di fave secche ed erbette

canapè di gamberoni, pomodorini e curry

Questo qui sotto era un piatto regale; risotto di zucca su fonduta di parmigiano e ragù di carciofi
ho capito come si fa un risotto ed anche come si taglia a coltello, considerando di comprarne uno buono ahahahahah

La sua maestria è innegabile, la sua umiltà è immensa, lei non si ritiene migliore di chi le sta davanti e questo mi ha messo a mio agio, non mi ha fatto sentire in imbarazzo nemmeno mezzo secondo. Sono stata benissimo e questo purtroppo ha fatto si che i giorni siano volati con lei di ritorno a Torino.
Sister, sembravamo due amiche che non si vedevano da anni…vero è! Adesso però non facciamo passare troppo tempo…promesso! ti adoro maèsisterchef, sei troppofavolosa *

piesse: i nomi dei piatti me li sono inventati 😀 non sono sicura che la chef li chiami così 😉

sono arrivate le gemelle

Evviva sono arrivate finalmente. Sono arrivate all’aeroporto alle 9,30 in anticipo di un quarto d’ora…azz dico io, ma allora qualcosa comincia a funzionare, ma aimè sono arrivate con un bagaglio in meno…ma si può perdere un bagaglio in un volo di linea diretto? a quanto pare si… 🙁
Il suddetto bagaglio è arrivato con il volo delle 19,00 ma dico si può? Tra un andirivieni dall’aeroporto siamo riusciti a toccare la prima tappa del minitour siculo guidato; Carini, il suo castello e la storia, che rasenta la leggenda, che vede l’ormai famosa baronessa di Carini uccisa dal sua adorabile papà…non è una storia di mafia, ma sapete come sono le questioni d’onore no? o_O
MAH!
brevemente vi cuntu chi succidiu; intorno alla metà del cinquecento una piccola donna di appena quattordici anni viene “data” in sposa al barone di Carini, quella niente fa? la nicaredda si stuffò di stare ad aspettare il suo sposo possidente e in preda alla noia si innamorò di un giovanotto galante, un certo Vernagallo. Un parrino che non si fici i cabasisi so’, spiò al padre della picciridda il tradimento. Dopo, l’adorabile genitore, in preda alla follia, uccide con un colpo di pugnale la sua creatura e quella agonizzante, appoggiò la mano insanguinata sul muro vicino…ancora quell’impronta esiste, mi assicurano che esiste…io non l’ho mai vista e se non vedo non credo 😉






…ma sta picciotta non manciau nenti?

NON HO PAROLE PER L’INDIGNAZIONE CHE MI ASSALE OGNI VOLTA CHE BLOG O PSEUDO TALI RUBANO FOTO E ARTICOLI DA ALTRI BLOG. E’ IL CASO DI MYBLOGJOURNAL
Era un post dedicato all’amicizia, carino, tenero, gioioso…e soprattutto personale, beh mi hanno rovinato la giornata!
Salsa di Sapa è già vittima di questo ladrocinio, si è accorta anche del mio post segnalandomelo immediatamente. Grazie Salsina ***
Chiedo a tutti i miei lettori, un immenso piacere mandate una mail tramite il feedback e chiedete l’eliminazione del MIO post su Enza dal loro immondo blog. NON HO DATO ALCUNA AUTORIZZAZIONE NE’ TANTOMENO MI SONO REGISTRATA A QUEL SITO. Cliccate qui e in basso a destra c’è in link che vi chiede di inviare un feedback. Fatelo grazie!

ahahahahahah, questa è la frase che ricorreva nei miei confronti, da parte di Enza e della sua adorabile mamma, Virginia, durante quella favolosa e indimenticabile giornata e dopo un pranzo luculliano, mi sono scofanata un mega piatto di spaghetti con le uova di tonno…favoloso! un numero imprecisato di viole fritte…una poesia! ho preso due volte due l’insalata di pomodori dell’orto dei genitori di Enzucciamia conditi con l’origano di montagna, per la cronaca ci ho pucciato il pane nell’olio…da svenimento! e per finire un cannolo megagalattico da far rinvenire chiunque, con il suo profumo, dopo uno svenimento ahahahaha come dire non ho mangiato niente ahahahahah

Martedì 14 è stata una giornata memorabile, per telefono Enza mi dà indicazioni per raggiungere la sua casa in provincia di Trapani, facilissimo! prima di incontrarci mi dice-“avrò un cappello dalle larghe tese” ahahahahahah lei è riconoscibilissima anche senza no? Bella come il sole di Sicilia
Arriva al luogo dell’incontro, a bordo della sua auto con tre splendide bambine 😉 Una visione! già mi pregustavo la giornata:D
Enza la conosiamo tutti, il suo modo di fare mi ha messa a mio agio e mi sono sentita come “a casa” abbiamo chiacchierato tutto il pomeriggio circondate dalla sensazione di essere amiche da sempre; è un personaggio incredibile, con il panzonello gestisce tre bambine con la forza di una leonessa, è tranquilla, pacinziusa, dolcissima. Le bimbe sono una più bella dell’altra, non ho avuto il piacere di conoscere il loro papà ma posso dire che somigliano in maniera esagerata alla mamma, sono stupende; tre peperini una di cinque, una di tre e un’altra di due anni, tutte simpatiche e diverse nel loro genere, ma tutte e tre adorabili…immagino come sarà la quarta 😀


Vi ricordate quando qua vi dicevo che speravo di poter andare in giro per comprare la couscussiera? ebbene lei me l’ha regalata insieme con la farina di semola per couscous, praticamente introvabile a Palermo, e una incredibile fornitura di spezie scelte per forma e colore ahahahahahah 🙂
poi sempre in preda ad una inesauribile energia mi ha spiegato praticamente, come si incoccia il cous cous e tutti i passaggi per realizzarne uno vero!






Ho avuto la sensazione che la giornata sia passata troppo presto, non ho parole per ringraziare Enza e la sua famiglia per l’ospitalità che mi hanno regalato 🙂

grazie :*

Cara Alex,

“voglio farti un regalo,
qualcosa di dolce,
qualcosa di raro,
non un comune regalo,
di quelli che hai perso,
mai aperto o lasciato in treno o mai accettato,
di quelli che apri e poi piangi e sei contenta e non fingi […]”
Tiziano Ferro





l’ho seguito per te passo passo :*

due adorabili gemelle…

ogni volta non so con chi delle due parlo, mi piace pensare che siano sempre insieme e quindi ogni volta mi rivolgo a loro chiamandole ormai simpaticamente Gemelle 🙂
ma mi piacerebbe sapere chi è Manu e chi è Silvia, così tanto per distinguerle, chissà forse quest’estate…
Guardate un po’ il cuore di queste adorabili fanciulle cosa ha fatto arrivare da Padova fino in Sicilia
Il dolce del Santo, una cosa favolosa che dopo aver addentato una fetta friabilissima leggo l’etichetta che dice consumare tiepido ahahahahah, già era buono di suo figuriamoci tiepido, che fo non provo? evvai con un’altra fettazza! ahahahah. Le gemelle mi scrivono che questo dolcino è stato rielaborato, era il pane che i frati donavano ai viandanti, ed è realizzato a mano mica industrialmente;
i Bigoli di Bassano lunghi il doppio degli spaghetti e dalla consistenza particolare;
la cotognata che devo ancora assaggiare e credo proprio che la proverò, come loro stesse suggeriscono con il pecorino;
infine il vino tipico di Verona, la cui prima produzione risale addirittura alla fine dell’ottocento
che dire gemelle sono commossa anzi m’aviti fattu chianciri (ho pianto di commozione quando ho aperto il mio pacco dono) perchè ho sentito l’affetto che veniva fuori dal pacco
Grazie *_*


Torino-Palermo

…e tre!
🙂
quando si dice che, le distanze si annullano con un gesto d’amore, bisogna crederci!
A Carini è arrivata la befana, ma mica una befana qualunque no, no! Una vera CUOCA TRAVESTITA DA BEFANA, che di giorno fa la mercante in giro e la notte durante le feste….ahahahaha!!!! ma mica da sola è arrivata no,no! Le cuoche travestite da befane, si sa, si fanno aiutare, e lei era coadiuvata nientedopodomanicchè dalle sue meravigliose coniglie Sara e Laura, alle quali va il mio abbraccio strettissimo da lasciare senza fiato *** Dunque, dicevo…Carlotta ha ricevuto questa splendida (e molto trendy) borsa, da quel momento ce l’ha sempre a tracolla, e finalmente aggiungo, si trascina dietro la sua bottiglietta d’acqua senza dover chiedere sempre a me di portarla ahahahaha
un gesto d’amore per mia figlia si trasforma in un immenso, incommensurabile gesto d’amore per me *_*
grazie ragazze siete tre donne adorabili ***
piesse: hai visto Lory? lei è pronta con il piumino per l’inverno innevato che hai in montagna 🙂