elle come Lasagna


sono un fango vero? forse no di più, perchè il fango, in confronto a me, acqua distillata è! [frase rubata a Sasà Salvaggio ;)]
perchè vi state chiedendo? Picchì lassài sula ddà cristianedda troppo duci, che gestisce la trattoria Muvara, per lo meno la lassài in alcune lettere dell’alfabeto straniere, che cu mia non hanno niente da spartire gei e cappa troppo straniere sono, niente da fare non mecciai proprio. Ma elle si, elle italiana è, elle come lasagna…
io streusa la fici, ma la fici.

Lasagna di pasta phillo con crema al pesto di finocchietto e melanzane
per due cristiani pigghiati:
due fogli di pasta phillo 36×39
30 g di burro
120 g di formaggio Philadelphia
120 g di pesto di finocchietto *
4 cucchiai d’acqua
una melanzana
un pomodoro secco
olio per friggere
due manciate di pinoli
qualche stelo di erba cipollina
qualche scaglia di pecorino romano
sale
pepe
sovrapponete i fogli di pasta phillo e poi divideteli in sei rettangoli. Spennellateli a due a due con il burro fuso e infornateli in forno caldo per circa 4-5 minuti a 180°C fino a leggera doratura. Sfornate e fate raffreddare. Tagliate la melanzana a fette nel senso della lunghezza, mettetela in uno scolapasta cosparsa di sale grosso e fate perdere l’acqua di vegetazione per circa un’ora. Sciacquate le fette, asciugatele e friggetele in olio caldo. Fate ferdere l’unto in eccesso su carta assorbente.

In un pentolino mettete il pesto con l’acqua, scioglietelo su fuoco basso, impiegherete meno di un minuto, spegnete il fuoco e aggiungete il pomodoro secco tagliato a pezzetti, una macinata di pepe e il formaggio spalmabile. Mescolate fino ad ottenere una crema.
Montate la lasagna direttamente sul piatto da portata mettendo la prima coppia di pasta phillo uno strato di melanzane fritte e una parte della crema di di formaggio, continuate così fino a fare tre strati di pasta phillo. Decorate con un po’ di crema, una melanzana fritta arrotolata, l’erba cipollina, i pinoli tostati leggermente e le scaglie di pecorino. 
 

* Per un barattolo di pesto al finocchietto 

500 g di finocchietto da mondare, (ne otterrete circa 250 g) 

2 spicchi d’aglio degerminati

100 g di parmigiano

50 g di pecorino
olio extra vergine d’oliva  

Se il finocchietto è tenero potete evitare di sbollentarlo, in caso contrario vi consiglio di farlo in acqua salata e per pochi minuti. Frullate poi tutti gli ingredienti, aggiungendo tanto olio quanto basta per amalgamare la salsa (a me ne sono serviti 300 ml).

Cucinando con il vapore

 

è impressionante, come un piatto cotto al vapore possa diventare elegante, veloce, saporito e leggero in un “colpo” solo. Gli amici di Cucinando, ci hanno proposto di realizzare una ricettuzza cotta al vapore per promuovere il sistema Viatlis WMF. Io una prova fici aieri sira, ma non potevo immaginare che mia figlia potesse gradire tanto il pesce cotto così.
_”mamma…è senza spine?”
l’importante per lei, che il pesce sia senza spine, la scelta è limitata lo so, però sono fiduciosa, allargherà i suoi orizzonti…lo spero per lei perchè si perde un mondo di sapori.
Dal banco del pesce ho scelto il salmone, pesce bello grasso, opulento, che si presta a regalare sapore alle verdure da accompagnamento. Vi conto cosi fici!

 per 2 cristiani:
350 g di filetto di salmone
60 g di olio extra vergine d’oliva
la scorza di un limone
il succo di mezzo limone
qualche foglia di prezzemolo sminuzzata con le mani
una foglia di alloro
un rametto di rosmarino
70 g di pangrattato
la punta di un cucchiaino di zucchero
20 g di parmigiano grattugiato
olio
sale e pepe
1 piccolo cavolfiore romanesco da circa 1 kg da mondare

preparate la marinata: mettete in una ciotola l’olio, il succo del limone e la sua scorza, aggiungete gli aromi, salte e pepate. Emulsionate con una frusta a fili. Private il salmone della pelle, tagliatelo a dadini di circa 3-4 cm di lato e mettetelo a marinare in frigo per un paio d’ore. Abbrustolite il pangrattato in padella con un giro d’olio, lo zucchero e mescolate fino a quando diventa di un bel colore bruno, spegnete il fuoco e aggiungete il parmigiano mescolando bene affinchè le briciole non s’attaccano l’una all’altra. Lavate le cimette del cavolfiore dopo averlo mondato, ponetele nella vaporiera e salate leggermente. Passate nel pangrattato condito i cubetti di pesce, e poneteli anch’essi nella vaporiera. Prima di accendere la vaporiera mettete nell’acqua del fondo gli aromi che avete usato per la marinata. Fate cuocere per circa 15-20 minuti provate la cottura della verdura con una forchetta. Condite il cavolfiore con la marinata e se volete, distribuite le molliche di pane.

chi ciavuruuuuu!

 

ancora una ricetta ciavurusa fuori concorso 😀
oggi che entra la primavera ci vuole proprio! un piatto semplicissimo, realizzato con un’accortezza speciale sulla pasta fatta in casa 🙂 ‘na cosa semplice diventa automaticamente più buona vero?

Fettuccine fresche all’uovo con funghi misti e carciofi al profumo di salvia
per noi tre
2 uova
200 g di farina
sulla spianatoia fate la fontana con la farina, sbattete le uova con una forchetta e amalgamate quanta più farina, poi cominciate ad impastare con le mani o se preferite fatte tutto nell’impastatrice che vi spirugghiate prima 🙂 se l’impasto dovesse essere troppo appiccicoso unite poca farina se invece fosse ancora granuloso aggiungete qualche goccia d’acqua. formate una palla e mettete a riposare per 15-20 minuti a campana cioè su un piatto coperto da una ciotola possibilmente di metallo, preriscaldata con dell’acqua calda, asciugata e messa a mo’ di coperchio sull’impasto. Stendete l’impasto con la macchina per la pasta o a mano scegliete voi e poi realizzate delle fettuccine grezzulidde, non troppo sottili.

per il condimento
200 g di funghi misti fate voi quello che trovate
2 carciofi
7-8 foglie tenere di salvia
2 cipolline fresche
1 spicchio d’aglio
vino bianco secco
sale e pepe
scaglie di parmigiano
affettate finemente la cipolla, stufate  in una padella con l’olio e poi aggiungete i carciofi precedentemente puliti, privati del fieno e tagliati a fettine, fate cuocere con il coperchio e infine salate. In un’altra padella tritate l’aglio e imbionditelo con un paio di cucchiai d’olio, unite i funghi puliti, bagnate con il vino e a fine cottura unite il sale e la salvia tritata. Aggiungete i funghi ai carciofi e fate insaporire insieme. Cuocte ela pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento, Servite calda con scaglie di parmigiano e una macinata di pepe.

ci state pensando?

come a cosa? al contest, al ciavuro delle piante aromatiche, ai premi ghghghghgh che sono favolosi!
voglio solleticarvi le narici con le foglioline del mio timo e proporvi una ricetta assolutamente fuori concorso 🙂
per due persone pigghiate 200 g di favette tenere, tenere già sgranate, 200 g di polpetti nichi, nichi, 25 g di pinoli, 2 cipollotti, 140 g di riso basmati, un pomodoro, foglioline di timo a tinchitè, n’anticchia di vino bianco, un lime, una bustina di zafferano, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
nichi=piccoli
a tinchitè= in abbondanza
n’anticchia= un poco
 
Sgranate le favette, tritate i cipollotti, metteteli in un wok con un filo d’olio, soffriggete leggermente e poi aggiungete le fave, fate insaporire un paio di minuti, aggiungete 100 ml di acqua calda in cui avrete sciolto lo zafferano, coprite e fate cuocere per 10 minuti. Nel frattempo tostate i pinoli e metteteli da parte, sporcate d’olio la stessa padella e mettete i polpetti tagliati a listarelle, fateli saltare a fuoco vivo, sfumateli con un’idea di vino, alzate la fiamma, 2 minuti e spegnete. Pelate il pomodoro, privatelo dei semi, tritatelo e unitelo alle fave, due minuti di cottura e aggiungete i polpetti con il loro sughetto. mescolate e spegnete. Unite a questo punto la scorza grattugiata del lime, le foglioline di timo, i pinoli e una macinata di pepe, aggiustate di sale se necessario. Cuocete il riso per 10-12 minuti scolatelo, disponetelo sul piatto, allargatelo leggermente formando una conca, mettete al centro il condimento, aggiungete ancora una grattatina di lime e altre foglie di timo per decorare.

non mi trovate dimagrita?

nemmeno uno zinzino? niente_niente?
eCCerto non mi guardate mai! Sempre a sbavare sulla tastiera, davanti al monitor… allora beccatevi questa care amiche che chiedete una cosina dietetica_ma anche buona_ed anche bella…insomma ho amiche incontentabili, vogliono godere anche con gli occhi oltre che con il palato…

VERGOGNA!!!

ahahahahah
Non si parla sempre delle amiche, quando si vuole parlare di noi stessi? ecco! Questa sono io (sempre, perennemente, faticosamente, miseramente) a dieta 😀
1 pomodoro
1 costa di sedano
1 ciuffetto di finocchietto
2 centimetri di zenzero grattugiato
1 cipollina
1 zucchina
1 carotina
…tutto in ina ahahahah
mezzo litro d’acqua
sale e pepe
1 cucchiaio di crema di lenticchie (rubato dal pranzo di mia figlia)
50 g di riso mix Basmati e serbaggio (selvaggio)
un’idea di olio extra vergine d’oliva
un pizzico di mix di spezie

tagliate tutte le verdure a quadrucci nicareddi, perdeteci tempo perchè la minuteria inganna l’occhio…il piatto sembra più pieno; grattugiate lo zenzero, coprite con l’acqua e cuocete a fuoco lento, senza fretta ma nemmeno troppo, le verdure si devono sentire sotto i denti mica devono diventare pappetta 😉 Unite se volete e se l’avete pronta, la crema di lenticchie che lega il tutto e poi bene ci sta 😀
salate pepate e irrorate con n’aticchia d’olio…basta!
cuocete il riso in acqua salata, scolatelo e servite con una grattata di pepe e un pizzico abbondante di spezie miste.
allora mi trovate dimagrita?

non abbiate fretta

perchè per preparare un piatto del genere dovete avere tempo a disposizione, calma e tranquillità, se no, cambiate ricetta ahahahah
dovete cominciare il giorno prima con un esercizio facilissimo: mettere a bagno i ceci 😉 ne ho messo a bagno 250 perchè metà mi servivano per un’altra preparazione, ma ne bastano appunto, la metà.
La mattina dopo, di buon’ora, seguite le indicazioni della mia amica Lia 😉
io che fretta non ne ho, ho preso la mia pentola de coccio…della serie cotti piano, piano.
Tritate una cipolla rossa, un mazzetto di prezzemolo, una carota, unite mezzo cucchiaino di concentrato di pomodoro, i ceci sciacquati, coprite con 1 lt di acqua, mettete 2 dadi per brodo e fate andare per un’ora e mezza da quando comincia il bollore.

 
Mezze maniche affumicate con ceci e carciofi 
per 4 persone:
300 g di mezze maniche rigate
100 g di pesce spada affumicato
una costa di sedano
1 carota
130 g di ceci lessati
2 cucchiai di polpa di pomodoro
1 mazzetto di finocchietto selvatico
50 ml di brandy
3 carciofi
un limone
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

Pulite i carciofi, eliminando le foglie più dure, le punte e il fieno, metteteli già affettati a bagno in acqua acidulata con il succo di un limone; realizzate un battuto con il sedano, la cipolla e la carota, scaldate l’olio in una padella e fate stufare le verdure, aggiungete i carciofi sgocciolati, 2 mestoli di brodo di cottura dei ceci e fate cuocere per 5 minuti con il coperchio, trascorso il tempo toglietelo, alzate la fiamma e fate cuocere facendo evaporare il brodo. Unite il pesce spada tagliato a piccoli pezzi, sfumate con il brandy e fate evaporare, unite la polpa di pomodoro, i ceci e cuocete per cinque minuti ancora. Lessate il finocchietto dopo averlo lavato, in abbondante acqua salata, scolatelo, tagliuzzatelo e amalgamatelo al condimento. Aggiustate di sale se fosse necessario e pepate. Cuocete la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto, scolatela, ripassatela in padella con il condimento e servite.

ho fatto i compiti per casa…A come Amunì cominciamo!

non si finisce mai di imparare ehgià! Grazie alla Trattoria Muvara è (ri)cominciata la scuola e come ogni buon inizio da dove si comincia? dal principio! dunque partiamo dalla prima lettera dell’alfabeto!

Ricamo a punto croce realizzato Silvana Modica (meMà)

A come Aspic
anch’io non l’avevo mai fatto, probabilmente perchè le cose flaccide non mi fanno molta simpatia, poi stando sempre a dieta, sempre attenta alla linea…quella cosa gelatinosa mi ricordava TROPPO lo strato adiposo che noi donne (non tutte, per -loro- fortuna) abbiamo tipicamente sulle cosce ahahahah
questo, infatti, ha poca gelatina (giusto quella per stare impettito come un soldatino) e molto sostanza 😀
siore e siori ecco a voi l’aspic in verde al profumo di menta

 

per 6 stampi da 250 ml di capacità
6 mazzi di asparagi
300 g di fave sgranate
6 carciofi
3 scalogni
100 ml di vino bianco secco
12 g di gelatina in fogli
500 ml di brodo vegetale
foglioline di menta fresca
olio extra vergine d’oliva
Fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda. Pulite gli asparagi tagliateli poco più lunghi dello stampo, cuoceteli al vapore e poi tagliateli a metà.
Mondate i carciofi, togliete le foglie esterne e le punte, apriteli a metà, eliminate il fieno, affettateli e metteteli in una ciotola con acqua acidulata con il succo di un limone. Se le fave sono grosse, eliminate la pellicina, magari scottandole in acqua bollente salata per qualche minuto, verrà più facile :).
In un wok, rosolate lo scalogno tritato finemente in 4 cucchiai d’olio. Unite i carciofi, fate insaporire qualche minuto; aggiugete le fave, coprite con un coperchio e fate cuocere 5-8 minuti. Scoperchiate, sfumate con il vino e alzate la fiamma. Fate evaporare. Salate, pepate, aggiungete le foglioline di mentuccia e fate intiepidire. Scaldate il brodo in una casseruola e fatevi sciogliere la gelatina mescolando. Ungete con l’olio, aiutandovi con un pennello da cucina, 6 stampini in alluminio, disponete i mezzi asparagi appoggiandoli alle pareti dello stampo dal lato del taglio e con la punta verso il fondo. Riempite con il ripieno di carciofi e fave, versate il brodo e mettete in frigo a rassodare almeno 6 ore. Al momento di servire immergete gli stampi, in un recipiente di acqua calda, capovolgete gli stampi su un piatto da portata, sformateli e decorateli se vi piace, con erbette aromatiche.

Volete partecipare?
desunto dal blog Trattoria Muvara
[…]
Che cosa devi fare? Ecco le istruzioni:
  • ogni 2 settimane ci concentreremo su una lettera e su un “argomento”;
  • il primo giorno di ciascun argomento la Trattoria pubblicherà la sua ricetta a tema;
  • nell’arco delle due settimane, anche tu potrai dare il tuo contributo lasciando come commento il link alla tua ricetta a tema, se hai un blog (valgono anche le ricette già pubblicate), o inviandoci via email la tua ricetta e la foto e penseremo noi a pubblicarla;
  • le ricette finiranno nel blog abcincucina.blogspot.com (per cui con la partecipazione ci autorizzate anche a ri-pubblicare le vostre foto) e alla fine, prepareremo anche un pdf con l’abbecedario completo (Aiuolik si sta già pentendo di averlo scritto).

Nota (anche questa in risposta ai vostri commenti): potete partecipare anche solo per una lettera, anche solo con una ricetta già pubblicata! 

Sei interessata/o? Sei almeno incuriosita/o? Ecco il calendario completo (per motivi lavorativi, iniziamo operativamente il 7 Febbraio):
  • A come Aspic: 7 Febbraio – 20 Febbraio 
  • B come Bavarese: 21 Febbraio – 6 Marzo
  • C come Crumble: 7 Marzo – 20 Marzo
  • D come Danubio, torta: 21 Marzo – 3 Aprile
  • E come Erbazzone: 4 Aprile – 17 Aprile
  • F come Fainé, Farinata: 18 Aprile – 1 Maggio
  • G come Gelatina: 2 Maggio – 15 Maggio
  • H come Hamburger: 16 Maggio – 29 Maggio
  • I come Involtini: 30 Maggio – 12 Giugno
  • J come Jalapeno: 13 Giugno – 26 Giugno
  • K come Knodel: 27 Giugno – 10 Luglio
  • L come Lasagne: 11 Luglio – 24 Luglio 
  • M come Mostarda: 25 Luglio – 7 Agosto 
  • N come Nasello: 8 Agosto – 21 Agosto
  • O come Oca: 22 Agosto – 28 Agosto
  • P come Panpepato: 29 Agosto – 11 Settembre 
  • Q come Quiche: 12 Settembre – 25 Settembre
  • R come Rifreddo: 26 Settembre – 9 Ottobre 
  • S come Scones: 10 Ottobre – 23 Ottobre 
  • T come Terrina: 24 Ottobre – 6 Novembre
  • U come Uova: 7 Novembre – 20 Novembre
  • V come Voul au vent: 21 Novembre – 4 Dicembre
  • W come Waffel: 5 Dicembre – 18 Dicembre
  • X come Xirotigani: 19 Dicembre – 1 Gennaio
  • Y come Yogurt: 2 Gennaio – 15 Gennaio
  • Z come Zabaione: 16 Gennaio – 29 Genanio […]

…e verde pisello

in verità, il verde accompagna l’ingrediente principale che è il sedano rapa 😀
che dite, si vede che sono ancora a stecchetto? 😀
e che non dimagrisco manco ammazzata? ahahahahah
provate questa crema, è fatta apposta per chi adora i sapori forti, è dunque fatta apposta per me  😉

1 sedano rapa
100 g di piselli surgelati
1 mela Granny Smith
300 ml di acqua circa
1 cipolla rossa
1 cucchiaino raso di berberè
un giro di olio extra vergine d’oliva
sale

 

Sbucciate il sedano rapa, tagliatelo a tocchetti e mettetelo in una casseruola con la mela sbucciata e  tagliata a pezzi grossolani, la cipolla affettata a rondelle, i piselli e il berberè. Coprite con l’acqua e cuocete per circa 20 minuti o fino a quando il sedano si sarà ammorbidito e i piselli saranno cotti. Unite dell’altra acqua bollente se è necessario. A fine cottura, frullate tutto, salate, versate un giro d’olio e impiattate; decorate, se volete con fettine sottili di mela e un ciuffo di mentuccia. Per chi segue una dieta meno drastica potrebbe aggiungere un paio di cucchiai di panna fresca.
Il berberè, per chi non lo sapesse, è una miscela piccante di spezie che si può comprare già pronto nei negozi ben forniti o in quelli etnici, o se volete leggete qui e preparatevelo da soli. Il mio è stato un regalo, ed è stato acquistato da Castroni a Roma. Approfitto dunque, per ringraziare la mia amica Tiziana, che mi ha letteralmente sommersa di spezie castroniane ahahahahah

promemoria pi mia: oggi (25 novembre), in una caseruolina nica ho cotto con qualche mestolino d’acqua, una manciata di piselli, una carota, mezzo peperoncino, un quarto di cipolla rossa affettata e mezza scatola di funghi champignon avanzati e scolati dal liquido di conservazione, aggiungendo se necessario dell’acqua bollente ho portato a cottura; non ho salato perchè l’acqua in ebollizione era salata. Questo contorno l’ho poi mescolato con la poca crema rimasta…buono!

ho raccolto le ultime melenzane

l’ultimo residuo dell’orticello estivo belline vero? sunnu nicaredde ma pacienza niente ci fa, hanno pochi semi e non sono per nulla amare e poi sono creature mie ahahahahah

 questa ricettuzza è tratta “Patate millegusti” l’ultima collezione di Sale&Pepe, mi macavano ‘na poco di cose ma anche qua, niente ci fa perchè ne ho tante altre che si maritano bene quindi vi lascio la ricetta per chi non ha il libriccino, tra parentesi troverete le mie alternative 🙂
occhio che è una ricetta mooolto speziata 😀
300 g di patate
300 g di melenzane
mezzo cucchiaino di semi di senape nera (un cucchiaino di pepe rosa in grani pestati al momento)
un cucchiaino e mezzo di semi di coriandolo (uno solo)
un pizzico abbondante di zafferano in polvere (una bustina)
un cucchiaino di cumino in polvere (un cucchiaino di cerfoglio secco)
2-3 ciuffi di coriandolo fresco (non l’ho messo)
olio extra vergine d’oliva
peperoncino in polvere (un peperoncino intero)

Sbucciate e lavate le patate, tagliatele a cubetti e mettetele in una ciotola con l’acqua fredda. Lavate e spuntate le melenzane, tagliatele a cubetti e sciogliete lo zafferano in mezzo bicchiere d’acqua tiepida. Scaldate 4-5 cucchiai di olio in una padella capiente, unite i semi di senape ( il pepe rosa in grani pestati poco prima al mortaio). Unite le melenzane e le patate ben scolate e asciugate. Saltate le verdure pochi minuti, aggiungete il coriadolo e il cumino (il cerfoglio), lo zafferano disciolto, un pizzico di peperoncino (il peperoncino intero tagliato a metà). Mescolate, coprite con un coperchio e cuocete a fuoco dolce per 15 minuti. Salate le verdure e controllatene la consistenza, se le patate dovessero essere ancora dure proseguite la cottura per altri 5 minuti, aggiungendo un cucchiaio d’acqua.

la zucca di halloween fa sempre una gran bella fine

 

Da quando Alex mi ha insegnato, tra le altre cose :D, che la zucca non è “cucinala come vuoi sempre cucuzza è” ma una prelibatezza fantastica, l’ho preparata spessissimo. Purtroppo (per il blog) di molte pietanze non ho le diapositive perchè i piatti sono finiti prima della camurriusissima foto di rito, che come alcuni sanno, oramà non scatto più prima di sederci a tavola…se avanza qualcosa per la foto bene, in caso contrario pacienza, sarà per la prossima volta 🙂
questa crema non sarà certo un’invenzione ma per chi come me, è sempre alle prese con la dieta mallitta costituisce una valida alternativa alla solita verdurina lessa 😉

300 g di zucca decorticata
250 g di radicchio trevigiano
150 g di cipolla mondata
350 ml di acqua
2 cucchiai d’olio
2 cm di zenzero grattugiato
1 dado per brodo vegetale
un paio di foglie di salvia
tagliate la zucca a dadi, affettate la cipolla e il radicchio, mettete tutto in un tegame, aggiungete l’olio e lo zenzero e la salvia, fate insaporire leggermente senza soffriggere, aggiungete l’acqua e poi il dado. Stufate a fuoco lento per circa 20 minuti o fino a quando la zucca risulta morbida, aggiustate di sale e frullate. Se volete potete guarnire la crema con 40 g di Brie tagliato a dadini e una fogliolina di salvia