un dolcino svedese

un panuzzo duci e zuccherato che allarga le vedute oltre lo Stretto…molto oltre. S’avi a fari un mare di strada fino ad arrivari in Svezia. Secunnu mia liggivi troppo romanzi ambientati ddà. Da Stieg Larsson a Camilla  Läckberg attraversando la Norvegia con Jo Nesbø. Ddà friddu fa ma veramente però, mica come qua nnì mia. Non mi scanto picchì dalle pagine il freddo non passa…Leggo molto, mi appassionano i gialli, quelli ‘nturciunati, intrecciati e con un finale a sorpresa, un finale di quelli che resto alluccuta, con la bocca aperta, nonostante sia sula con me stessa, il libro in mano e incapace di comprendere come abbia fatto a non accorgermi, fino alla fine, dell’inghippo. Bravissimo lo scrittore o stupiTa io 😀
Questo panuzzo bello da taliare e buono da manciari si chiama Vetebrod, un pane duci con cannella e cardamomo, un ciavuru che è una billizza, ti trascina casa-casa con il naso all’insù.
sulla scia di Nuccio e Agostina ho utilizzato il lievito madre preparato con il liquido di governo delle mozzarelle di bufala. Se seguite questo procedimento occhio, perché la lievitazione sarà mooooolto lunga 😉
la ricetta originale è tratta da “Pane fatto in casa” Sale&Pepe collection di Linda Collister
Nella versione originale questo dolce è retto, io ho realizzato una ghirlanda che pare Natale 😀

Corona di Vetebrod
per l’impasto:
50 g di burro morbido a dadini
150 ml di latte caldo
300 g di farina 0
4 g di sale
50 g di zucchero Muscovado
10 semi di cardamomo
15 g di lievito di birra oppure  se volete fare degli esperimenti 250 g di lievito madre ottenuto con il liquido di governo della mozzarella di bufala
per il ripieno:
50 g di burro morbido morbido
50 g di zucchero Muscovado
un cucchiaino di cannella in polvere
zucchero a velo per guarnire

Preparate l’impasto mettendo il burro e il latte tiepido insieme, mescolando fino a completo fusione del burro. In un’ampia ciotola mescolate la farina, il sale e lo zucchero; estraete i semi di cardamomo e pestateli in un mortaio, riducendoli in polvere. Uniteli alla farina e mescolate bene. Fate un buco al centro di questo miscuglio e aggiungete il composto di latte e il lievito, impastate a mano o meglio con la planetaria dotata di gancio, fino ad ottenere un impasto molto idratato.

 Stendetelo sulla spianatoia infarinata, allargatelo leggermente e fate quattro pieghe, ponetelo a lievitare fino al raddoppio dentro un contenitore infarinato dentro il forno spento con la luce accesa. Con questo lievito madre il mio impasto ha avuto bisogno di 7 ore di lievitazione. Preparate il ripieno mescolando lo zucchero con la cannella e il burro, io ho passato leggermente il burro sul fuoco, un paio di secondi,  Il tempo minimo per amalgamare tutti gli ingredienti. Riprendete l’impasto stendetelo sulla spianatoia infarinata realizzando un quadrato di 30 cm di lato, io l’ho steso di più realizzando un rettangolo 30×40 cm in modo da ottenere una ghirlanda. Spalmate il composto preparato, arrotolatelo lasciano la chiusura sul lato inferiore, ponetelo su una placca da forno bene imburrata e, con un paio di forbici da cucina, praticate dei tagli ortogonali al piano, distanziati di circa un cm l’uno dall’altro, poi trascinate i pezzi tagliati alternativamente verso destro e verso sinistra. Fate lievitare ancora fino al raddoppio, circa un’ora e infornate a 200°C per 20 minuti, sfornate, fate raffreddare e spolverate con lo zucchero o velo. Mangiatelo caldo e pensatemi *_*

Una mamma e le prove da superare

 Ogni anno è una grande sfida, quella che mi lancia mia figlia. Quest’anno poi era coadiuvata da Riccardo che ha trovato in rete l’immagine della torta Kinder cereali. Dunque, risalendo alla fonte, devo ringraziare Carmen Belfiore che, nel suo sito ha pubblicato la sua torta. Ho provato a dissuadere Carlotta ma niente , non c’è potuto manco ‘u rasuolo, come si dice da queste parti. “Mamma, ogni anno la toTTa DEVE essere sempre più difficile, se no che piacere c’è?”
Deve? E picchì? Certo, secondo lei che piacere c’è se la sfida non è tosta? Mamme, se volete raccogliere la sfida dei vostri figli, pigghiate un pizzino che vi cunto. Ah, assittatevi picchi cosa longa è!
AH! Ancora una cosa, prima di elencare le innumerevoli cose da fare, vi segnalo per gli abitanti di Catania e PaleMMo che si svolgeranno dei corsi si modelling promossi da Hobby Dolce e tenuti da Ivana e le sue torte. Queste le toTTe che verranno realizzate. Per informazioni contattate Hobby Dolce o me.


Intanto vi devo confessare che, pur avendo una tonnellata di teglie di tutte le forme e misure, mi manca quella grande…così! Le misure di questa torta sono esagerate ma non disperate,  prendete due teglie da 25 per 35 cm, quelle per le lasagne per intenderci, imburratele leggermente e rivestitele di carta forno, poi imburratele e infarinatele. Accendete il forno a 160 °C e procedete con l’impasto. Potete realizzare quello che volete secondo i vostri gusti o meglio, quelli del festeggiato, più coerente con il tema sarebbe un impasto al cioccolato come quello che vi propongo.
190 g di cacao di ottima qualità setacciato
750 ml di acqua bollente
580 g di farina auto lievitante
3 cucchiaini rasi di bicarbonato di sodio
375 g di burro morbido
6 uova
540 g di zucchero
un cucchiaino e mezzo di essenza alla vaniglia
Prima di ogni cosa pesate il vostro bicchiere della planetaria oppure la ciotola dove lavorerete l’impasto.In una terrina mescolate il cacao setacciato con l’acqua bollente, sbattete delicatamente con una frusta a fili fino ad ottenete una crema liscia e omogenea, a questo punto fate raffreddare. Considerate una cosa da non sottovalutare, il vostro impasto sarà assai, le quantità sono notevoli, quindi dovrete usare dei contenitori grandi e delle fruste lunghe per questo motivo se avete un impastatrice lavorerete meglio. Sbattete il burro morbido, unite lo zucchero, un uovo alla volta e l’essenza di vaniglia, dovrete ottenere un composto omogeneo, chiaro e spumoso; aggiungete il composto di cacao e infine la farina setacciata con il bicarbonato, amalgamate senza sbattere troppo. A questo punto pesate tutto il bicchiere con l’impasto, sottraete il peso del bicchiere vuoto e dividete per tre. Prendete una delle due teglie preparate e versate un terzo del composto, livellate e infornate per 15 minuti circa (per la cottura affidatevi alla conoscenza del vostro forno), fate la prova stecchino per verificare la cottura,  sfornate e fate intiepidire la torta nella teglia, nel frattempo versate un altro terzo di impasto nell’altra teglia e infornate il secondo strato.Tirate fuori dalla teglia e con delicatezza la torta cotta, tirando i lembi della carta forno, poggiate su una griglia per dolci rettangolare e fate raffreddare completamente. Proseguite seguendo queste indicazioni per la cottura e il raffreddamento della parte rimasta. Vi consiglio di preparare le basi il giorno prima, fateli poi riposare nel forno freddo per tutta la notte.

preparate il ripieno:
250 g di cioccolato fondente
250 ml di panna fresca
250 g di burro
150 g di burro di arachidi
70 g di zucchero a velo
50 g di cereali
Fondete a vapore il cioccolato tagliato a piccoli pezzi con il burro e la panna, evitate il contatto del recipiente contente il cioccolato con l’acqua in ebollizione, amalgamate togliete dal fuoco e unite il burro di arachidi. Trasferite in una ciotola, unite lo zucchero a velo, fate intiepidire e poi ponete in frigo a raffreddare per almeno mezz’ora. Trascorso questo tempo montate con una frusta elettrica. 

Procuratevi un vassoio piuttosto grande io l’avevo 35 per 50 cm.  Prendete una delle basi che avete cotto il giorno prima e ponetela al centro del vassoio, poi tagliate a misura, circa metà, un altro strato e componete il rettangolo di base. Versate la crema preparata e livellate bene avendo cura di conservarne un poco per le rifiniture dei bordi. Distribuite i cereali e coprite con l’impasto intero, la metà messa da parte e rifinite i bordi con una spatola d’acciaio. Mettete in frigo a rassodare almeno due ore. Trascorso questo tempo distribuite su tutta la superficie della torta  un velo di confettura di albicocche o di pesche. Rimettete in frigo ancora per un’ora. 
Per la decorazione:
700 g di cioccolato plastico
un kg di pasta di zucchero bianca 
una manciata di cereali
coloranti alimentari rosso, azzurro, nero e del cacao per il marrone
spatole di plastica per modellare 
zucchero a velo
un matterello 
un metro da sarta pulito
un pennello per alimenti
carta da forno
una matita
una gomma
durante la giornata in cui preparate le basi al cioccolato preparate anche le scritte per la decorazione. Su un foglio di carta forno progettate la vostra scritta copiandola da una merendina vera e proporzionandola alla vostra torta. Colorate circa 200 g di pasta di zucchero con il cacao setacciato; aggiungetene poco alla volta e manipolate su un piano di marmo fino ad ottenere il colore desiderato. Setacciate un leggero strato di zucchero a velo sul piano di lavoro, stendete il vostro impasto marrone con un matterello fino allo spessore desiderato, due o tre millimetri andrà bene. Con la punta di un coltellino o con l’apposito attrezzo incidete la pasta di zucchero componendo la vostra scritta, poi con molta pazienza ritagliate seguendo la dima, ponetela su un piano di cartone per alimenti cosparso di zucchero a velo e fate indurire. Preparate la K di ‘kinder’: prendete un po’ di pasta di zucchero marrone; se avete coloranti in polvere sciogliete in una ciotolina un tappino di vodka con una punta di colorante nero, stendete l’impasto e coloratelo con il colore, aggiungendolo poco alla volta fino ad ottenere il colore desiderato. Se possedete coloranti in gel non è necessario il procedimento suddetto. Procedete disegnando la K sulla pasta nera stesa allo stesso spessore della precedente. Continuante colorando circa 500 g di pasta con il colorante rosso facendo attenzione a individuare la giusta tonalità di arancione. Prelevate una piccola quantità per realizzare la scritta ‘inder’ di kinder e ponete a indurire. Quella rimanente mettetela dentro un sacchetto per congelare gli alimenti ben chiuso. Colorate un piccolo pezzo di pasta di zucchero bianca con l’azzurro, stendetela e realizzate un rettangolo, per realizzare la scritta ‘latte e 5 cereali’ arrotolate la pasta di zucchero realizzando dei piccolissimi salsicciotti, andranno lavoranti in maniera certosina e con manuzze da picciriddu è veramente nicaredda. prelevate due pezzettini piccoli di pasta bianca e realizzate le due gocce di latte. Preparate la colla sciogliendo 10 g di colla di zucchero con un cucchiaino di acqua bollente. Lavorate con un cucchiaino, poi con il pennello stendetela sul rettangolo celeste e poi applicate le letterine bianche. Fate asciugare tutta la notte anche questo elemento.
Il giorno dopo lavorate il cioccolato plastico, stendetelo prendendo le misure dell’intera torta. Carmen nella sua è molto brava a segnare i quadratini della merendina, io ho commesso l’errore di stenderlo subito sulla torta, ottenendo un brutto effetto finale; vi consiglio di modellarlo prima sul piano di lavoro incidendolo delicatamente, simulando i quadrati di cioccolato e aiutandovi poi con il matterello per adagiarlo sulla torta. A questo punto con un elemento appuntito disegnate le spighe. Stendete la pasta bianca, considerando circa metà della torta, sul piano spolverato con lo zucchero a velo. Modellate il lato destro con un disegno ondulato in modo da simulare lo strappo dell’involucro; lisciate con le mani o con l’apposito attrezzo e ritagliate la parte eccedente sui lati lunghi mentre su lato corto lasciatene un po’ in più per simulare la chiusura a zig-zag dell’incartamento. Stendete la parte arancione con il bordo superiore ondulato, rifinite e procedete attaccando con la colla le scritte. Per il dettaglio del ripieno stendete un rettangolo di pasta di zucchero bianca, di dimensioni maggiori del rettangolo della sezione, distribuite una manciata di cereali e ripassate il matterello. Con un coltellino ritagliate il cioccolato plastico lasciando uno spessore e inserite la sezione bianca all’interno. Con il pennellino intinto in pochissimo colorante azzurro diluito date il tocco finale alle gocce di latte. La descrizione è lunga e laboriosa se avete dubbi o perplessità o peggio ancora avete notato qualche dimenticanza nei passaggi contattatemi pure. Con questa sfida lanciata da Carlotta, vi ricordo il contest di Cucinando in collaborazione con WFM. Coinvolgete figli, parenti o vicini di casa in cucina, fate una ricetta semplice con loro e postatela nei commenti a questo post. Vi aspetto.

Cucinando con i bambini: piccoli chef ai fornelli

Mamma facciamo una torta? In 13 anni, mia figlia mi ha posto questa domanda innumerevoli volte; combattuta tra la fatica di ripulire dopo e la luce di gioia che le accende gli occhi, vince all’istante, la seconda opzione. Cuore di mamma…proprio oggi è il suo compleanno 😀

Il nuovo contest dell’autunno di Cucinando vedrà loro, i picciriddi in cucina. Un luogo che stimola i grandi e appassiona i bambini. Un posto magico nel quale stare insieme, manipolando ingredienti e combinandoli tra loro per preparare ricette semplici.Un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti e cinque i sensi e che consolida la relazione tra stimoli e processi. Certo, sono d’accordo che la cucina è una zona della casa che  può presentare dei pericoli, ma il bello di questa esperienza è la condivisione con la supervisione degli adulti e lo straordinario passaggio di conoscenze per muovere i primi passi lungo la strada delle ricette di tradizione familiare. Un passaggio graduale di consegne che non vi risparmierà la classica telefonata che ancora oggi faccio a mia madre; “mamma, come si prepara?” 🙂
In questa nuova esperienza del gruppo di Cucinando il marchio WMF ci accompagnerà tenendoci mano manuzza, come farebbe un genitore.
il contest inizia oggi 25 settembre e si concluderà alla mezzanote del 20 novembre, giornata mondiale dell’infanzia. Consiste nel realizzare una ricetta semplice insieme con i vostri bambini ma anche i vostri nipoti o i ragazzini del vicinato, travestiteli da chef facendogli indossare un grembiule, farà già la differenza, lavatevi le mani, preparate gli ingredienti con gli attrezzi di lavoro e via verso la nuova ricetta! Le preparazioni possono essere dolci o salate l’importante è che siano facili e realizzate dai bambini. Può partecipare chiunque; per chi possiede un blog, postate la vostra ricetta con il banner e il link a questo post, corredando di foto del piatto finito e dei vostri bambini all’opera non dimenticate di mettere un commento con il link della ricetta, gli altri potranno scrivere alla mia mail; cla.magistro@gmail.com.
La giuria composta da Riccardo, Valentina e Lory sarà coadiuvata dai foodblogger del gruppo:
Agostina di Pane, burro e marmellata
Laura di Io…così come sono
Maky di Zenzero e cannella
Morena di Menta e cioccolato
Paolo e Sara di Fico secco e Uva passa
Ramona di Farina, lievito e fantasia
Sarah Fel di Fragola e limone
Valentina di L’aroma del caffè 
ed io 🙂
I premi che offre WMF::

Primo classificato:
Secondo classificato:
WMF PermaDur Gourmet 
padella bassa 28 cm

Terzo classificato
Set cottura biscotti 11 pezzi
Stampo cioccolatini cofanetto pralines 
                                       
Stampo cioccolatini fiore pralines 

 


Spatola 25 cm in legno patisserie
Oggi è il compleanno di Carlotta, la piccola cheffa da oggi è una tredicenne, questa ricetta, desunta dall’ultimo numero di Sale& Pepe e azzizzata, adattata, per esigenze di percorso, è semplicissima da realizzare, praticamente un gioco da ragazzi. 
per l’impasto
200 g di farina 00
180 g di nocciole tostate
150 g di zucchero
100 g di burro morbido
2 uova
8 g di lievito
100 ml di latte
per la glassa
130 g di cioccolato al latte
150 ml di panna
40 g di burro
burro e farina per uno stampo a ciambella di 22 cm di diametro
Preliminarmente accendete il forno a 160°C, preparate tutti gli ingredienti sul piano di lavoro, imburrate e infarinate lo stampo. Tritate finemente le nocciole dentro un mixer con 50 g di zucchero, versatele in una ciotola capiente insieme con la farina setacciata insieme al lievito. Con le fruste sbattete lo zucchero rimasto con il burro, aggiungete un uovo alla volta e un pizzico di sale, unite a cucchiaiate gli ingredienti secchi alternando con il latte; versate dentro lo stampo e infornate per circa 25-30 minuti. Ricordo che per la cottura dovrete fidarvi della conoscenza del vostro forno e fate la solita prova stecchino. Nel frattempo preparate la glassa, portando a ebollizione la panna, versatela poi sul cioccolato tagliato a pezzetti con il burro; mescolate, fate intiepidire e poi mettete in frigo fino al momento dell’utilizzo. Tirate fuori la torta, fate raffreddare qualche minuto e poi giratela su una gratella per dolci. Versate la glassa che non avrà una consistenza solida ma piuttosto liquida, cospargete con le nocciole rimaste sminuzzate grossolanamente e servite.
Buon compleanno Carlottina mia
p.s.: ppì mia sì sempre picciridda :*

si smonta!

Una stagione che finisce si trascina dietro un monte di cose pallose da fare, come per esempio mettere a posto ninnoli e ninnolini. A me capita nelle stagioni clou. Prendiamo la stagione fredda; arriva Natale che mette in mezzo l’albero e l’addobbo sfavillante delle lucine, acc&spegn, se t’incanti a taliarle, ti stiddìano l’occhi. Poi è il momento dell’ Epifania che tutte le feste si porta via…metaforicamente parlando, perché non ho mai visto la Befana mettere a posto una beneamata  pallina, una che dico una. Poi è il momento dei balli caraibici sul terrazzo quando finalmente ci vestiamo di costumi in microfibra  e collane di fiori, godendo il sole dentro la piscina monta&smonta, addobbiamo con le tende svolazzanti, candele, porta candele, lumicini, fiaccole, lampade, tavoli e sedie. Ora, dopo aver tolto i piedi alla piscina e averla ripulita per l’ennesima volta, mi stancài, mi sono seduta un istante per sgranocchiare un biscotto nuovo, ci vuole l’energia giusta per affrontare certi lavori no?
I biscotti al burro hanno una caratteristica, sono di colore pallido, non bisogna cuocerli troppo, perché perdono il loro sapore e induriscono quindi occhio al forno!
biscotti al burro, nocciole e cioccolato 
180 g di farina di mais fioretto
300 g di farina 00
70 g nocciole tostate e tritate finemente
un uovo
150 g di zucchero di canna
250 g di burro morbido
un cucchiaino di vaniglia
per decorare:
50 g di cioccolato bianco 
q.b. codette di cioccolato fondente
Impastate tutti gli ingredienti e poi fate riposare l’impasto in frigo per un paio d’ore. Riscaldate il forno a 160°C e stendete l’impasto, poco alla volta, sul piano di lavoro infarinato. Ricavate dei biscotti con un taglia pasta e poi cuocete in forno per 10 minuti. Per la cottura ottimale basatevi sulla conoscenza del proprio forno. Tirate fuori la teglia e fate intiepidire i biscotti qualche minuto prima di trasferiteli su una griglia a raffreddare. Sciogliete, il cioccolato bianco, a bagnomaria,  con una spatola distribuitene un velo su ogni biscotto e poi, subito, una spolverata di codette 

ancora agosto è!

 
ho sentito dire che l’estate sta finendo, quasi non mi sono accorta che siano passati tre mesi…ma chi fici vulau? In un vidiri e svidiri, arrivammu a fine agosto, a ‘stu puntu, mi chiedo: ma io dov’ero? Veramente non lo so, quello che è palese è che le giornate si sono accorciate, è innegabile; anche che il ciavuru nell’aria canciau.  Ma ho fatto una promessa e intendo mantenerla. Non mi lamenterò più, quando arriverà l’autunno e anche quella gran camurria dell’inverno, non una parola lamentosa verrà fuori da questi tasti…
GIURIN GIURETTO!
Nel frattempo però fa ancora caldo, una toTTa fredda ci sta no? Amunìììì, che ci sta!
Torta fredda cioccolato e more
per la torta
140 g di cioccolato fondente
3 uova
230 g d ifarina che lievita
130 g di burro morbido
un pizzico di sale
20 g di cacao
150 g di zucchero
20 ml di latte
scaldate il forno a 160°C, foderate, con carta forno, il fondo di una teglia apribile da 24 cm poi imburrate e infarinate.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, facendo attenzione che il fondo del pentolino non tocchi l’acqua calda; mescolate e setacciate insieme la farina, il cacao e il sale. Sbattete il burro morbido con lo zucchero, aggiungete un tuorlo alla volta, mescolando bene prima di aggiungere il successivo, unite gli ingredienti secchi alternandoli al cioccolato fuso. In ultimo aggiungete gli albumi montati a neve e il latte. Versate il composto nella teglia, livellate e infornate per circa 25-30 minuti. Ricordo sempre, senza mai stancarmi, che la temperatura del forno varia da un elettrodomestico all’altro, fate tesoro della vostra esperienza. Quando il dolce sarà cotto, facendo la prova con lo spiedino di legno, sfornatelo, lasciate intiepidire qualche minuto, poi sformatelo e fatelo raffreddare completamente.

 per la farcitura e la copertura:
375 g di more
500 ml di panna fresca
3 tuorli
12 g di gelatina in fogli
100 g di zucchero
100 ml di latte
una manciata di mandorle a lamelle
per la bagna:
frullate 250 g di more, setacciatene due cucchiai; otterrete del succo che metterete in un pentolino con150 ml di acqua e due cucchiaini di zucchero, scaldate la mistura facendo sciogliere lo zucchero. Tagliate a metà la torta e, con l’aiuto di una bottiglia per bagna torta, inumidite le due parti della torta. Le more rimaste nel setaccio ricongiungetele a quelle frullate.
Mettete a bagno, in acqua fredda, i fogli di gelatina per una decina di minuti. Preparate la crema sbattendo, dentro un pentolino e con una frusta a fili, i tuorli con lo zucchero, aggiungete il latte, sempre mescolando e poi passate su fuoco moderato fino a raggiungere i 70°C di temperatura, se non avete un termometro, fate attenzione a non fare bollire il composto. Raffreddate la crema dentro un contenitore d’acqua fredda mescolando sempre. In un altro pentolino mettete un cucchiaio di panna con la gelatina strizzata, mescolate su fuoco dolce, fino a completo scioglimento della stessa. Unite la gelatina alle more frullate, aggiungete il composto di uova e poi la panna montata. Racchiudete la base della torta dentro un anello per pasticceria; distribuite metà della crema alla panna, chiudete con la calotta superiore della torta e ponete in frigo a raffreddare per almeno un’ora. Raccogliete la crema rimasta in una ciotola più piccola, copritela con un foglio di pellicola e passatela in frigo fino al momento di decorare.

 Trascorso questo tempo, eliminate con delicatezza l’anello, recuperate la crema rimasta, con l’aiuto di una spatola, mescolatela e rivestite la torta. Se volete la superficie della torta a cerchi concentrici, ponete la torta su una base rotante, munitevi di una spatola a pettine e realizzate il decoro facendo ruotare la base, tenendo ferma la spatola di plastica tra il centro della torta e la parte esterna. Ripassate in frigo ancora un’ora. Poco prima di servire decorate con le more rimaste e, se volete, il bordo con le mandorle a lamelle

è parfait!

…brutta la presunzione; dire che una cosa propria è perfetta, immune da difetti, è, quanto meno, riprovevole.  In effetti non è superbia la mia, ma il nome che viene dato a questo semifreddo. Tipicamente in Sicilia si prepara quello alle mandorle; in rete trovate milioni di ricette, io ve ne propongo uno che lega due sapori che adoro. Liberi di scegliere.
Parfait di cioccolato bianco e mirtilli
per 10 cristiani
150 g di cioccolato bianco
190 g di zucchero

250 g di mirtilli
500 ml di panna fresca
45 g di succo di pompelmo rosa ( circa mezzo pompelmo)
8 tuorli
foderate con  la pellicola uno stampo da plumcake in alluminio (30×11 cm e alto 9) oppure, se volete fare delle monoporzioni, utilizzate quelli da creme caramel. Sbattete i tuorli fino a quando otterrete una crema chiara. In un pentolino fate bollire 4-5 cucchiai di panna, versatela in una ciotola dove avrete preparato il cioccolato tritato, mescolate con una spatola per scioglierlo e fate raffreddare, mescolando ogni tanto. In un pentolino mettete lo zucchero con 125 g di mirtilli e il succo di pompelmo; cuocete la confettura fino a quando si sarà ridotta e avrà raggiunto una consistenza densa. Passate a setaccio con un colino a maglie fitte e fate intiepidire. Aggiungete, poco alla volta, il composto di mirtilli alle uova, sbattendo energicamente; a questo punto unite il cioccolato fuso.Montate la panna rimasta e amalgamatela con una spatola, delicatamente. Versate la miscela nel contenitore, coprite con un coperchio di alluminio e ponete in freezer per almeno 15 ore. Al momento di servire, togliete il coperchio, capovolgete lo stampo su un piatto da portata e decorate con i mirtilli rimasti. Sappiate che la consistenza rimarrà morbida, in definitiva un semi_freddo è!

il caso non esiste

Me lo ripeto sempre; se le cose accadono, non accadono mai per caso. L’altro pomeriggio ero nel mio studio, mettevo ordine tra un mare di carte ammonticchiate. Vi capita di porre un foglio su un altro dicendo mentalmente  a voi stessi, poi…? A me sempre. “Poi”, un bel giorno, arriva e ti impone di rassettare. Tra tutte queste carte da archiviare viene fuori un  biglietto della cummari, lo apro e m’assettu. Vengono le lacrime agli occhi al pensiero di quanta gente amorevole ho incontrato in questo percorso sulla rete e lei è una persona speciale. Il pizzino è vecchissimo, non l’ho mai messo a posto perché mi piace ritrovarlo e rileggerlo dopo tanto tempo. Ieri l’altro vado a trovarla sul suo blog e scopro che le piace il pompelmo rosa.  Anche a me piace, dunque voglio regalarle questa ricetta. Ciao Cummari mia :*

 la ricetta originale è desunta da un fascicolo allegato ad un vecchio numero di “Cucina moderna”, una monografia dedicata ai dolci senza forno. Ho usato del basilico al posto della menta e l’Aperol al posto del Campari.
Granita al pompelmo rosa

per 6 cristiani:
250 ml di succo di pompelmo rosa (3 frutti)
250 ml di acqua
200 g di zucchero
foglie di basilico
50 ml di Aperol
2 cucchiai di succo di limone (un frutto)
in un tegamino portate a ebollizione il succo con l’acqua, lo zucchero e il basilico, portate a bollore e lasciate sobbollire per qualche minuto. Filtrate il succo in un contenitore dai bordi bassi munito di coperchio, aggiungete il liquore, il limone ne mescolate. Fate raffreddare in frigo e poi trasferite nel congelatore, mescolando ogni tanto fino a quando raggiunge la consistenza desiderata. Distribuite nei bicchieri e servite subito. La presenza del liquore non permetterà il completo congelamento lasciando la granita in forma di grossi cristalli. 

cuore e batticuore

Mizzica, ma l’estate quante cose buone ci regala? Una fantasia di frutta e verdura, un tripudio di cose duci, colorate e varie. Non ho parole, per la quantità di frutta che sbrilluccica di luce propria. Non feci la foto al frutto prima di trasformarlo in questo dolcino ma andate qui a vedere cosa sono le susine di cuore o susine di Monreale; una prelibatezza!
per 10 cristiani
Crumble di susine di cuore
un kg di susine
60 g di zucchero
una stecca di vaniglia
per il crumble
100 g di burro
80 g di zucchero di canna
110 g di farina di farro

50 g di farina di cocco
gelato alla vaniglia per servire
10 contenitori da creme caramel da 150 ml di capacità.
Eliminate il nocciolo alle susine, dopo averle lavate, aggiungete lo zucchero, i semi della vaniglia e la bacca stessa, mescolate e lasciate riposare circa un quarto d’ora. Preparate il crumble mescolando lo zucchero, le farine, e, con la punta delle dita, il burro freddo ridotto a pezzetti, ottenere delle briciole; ponete il contenitore in frigo con questo caldo.  Accendete il forno a 160°C e, mentre arriva alla temperatura, eliminate la bacca di vaniglia e distribuite la frutta nei contenitori, dividete le briciole e infornate per circa 45 minuti o fino a quando l’impasto prenderà colore. Tirate fuori dal forno, fate intiepidire leggermente e servite con una pallina di gelato alla vaniglia posta sul crumble.

GELO!

D’estate ci vogliono le cose fresche, lo so anch’io che ci sguazzo nel caldo e nell’appiccicaticcio. Fresche, anche se non gelate; il gelo, da noi, è una gelatina, un dolcetto tremolante non troppo duci e rinfrescante. Se gustato in piccole dosi è perfetto. Dategli la forma che più vi piace, può diventare un semplice, accattivante e ottimo dessert, oppure un buon ripieno per una crostata. Nella ricetta tradizionale l’acqua viene profumata con un bicchiere di fiori di gelsomino; ma c’è chi pensa che il ciavuru du ciuriddo sia troppo forte. Si porta a bollore e poi si fa raffreddare prima di eliminare i fiori. Alcuni mettono dentro anche la zuccata, io no. 
Gelo ‘i miluni
500 g di anguria senza buccia e senza semi
500 ml di acqua
150 g di zucchero
90 g di amido di frumento
20 g di gocce di cioccolato
1 bacca di vaniglia
fiori di gelsomino, granella di pistacchi e gocce di cioccolato per decorare
frullate l’anguria con l’acqua, passate poi a setaccio. Mettete il succo in un tegame con lo zucchero e l’amido setacciato e aggiunto poco alla volta mescolando per evitare i grumi. Unite i semi della vaniglia e la bacca stessa, portate a ebollizione a fuoco leggio mescolando ripetutamente. Fate sobollire uno o due minuti, spegnete e fate raffreddare, mescolando ogni tanto. Eliminate la bacca e aggiungere le gocce di cioccolato. Dategli la forma che volete, versate nelle ciotoline, in uno stampo a semisfere, in un unico stampo da budino oppure dentro il guscio di pasta frolla già pronto. Ponete in frigo per almeno due ore. Sformate su un piatto da portata e decorate con gocce di cioccolato, pistacchi tritati e fiori di gelsomino.

una tira l’altra

non c’è nenti ‘i fari le ciliegie sono micidiali, dici basta ma se non vedi il fondo…niè, che ve lo dico a fare? Lo sanno tutti, ranni e picciriddi. ‘Na vota, quannu me patri era picciriddu, spiriu. I miei nonni lo cercavano ma niente, era sparito dalla circolazione: “Ninuzzo, Ninuzzo dove sei?” e lui, muto, rimaneva ammucciato sotto al letto grande. Mia nonna era seriamente preoccupata, picchì me patri discolo era. Poi l’hanno ritrovato sotto al letto che dormiva accanto al cesto delle ciliegie…svacantato, vuoto.
Ovviamente, questa mia, non è per nulla un’invenzione, una semplicissima panna cotta aromatizzata, fresca e piacevole a fine pasto.
per 8 bicchierini da 100 ml di capacità
500 ml di panna fresca
150 ml di latte
130 g di zucchero + 15 g
una baccello di vaniglia
4 bacche di pimento
500 g di ciliegie
10 g di colla di pesce
mettete la colla di pesce a bagno in un po’ di acqua fredda. Lavate le ciliegie e mettetene da parte 8 o se sono a coppia legate dal picciolo, 16. Snocciolate le altre, tagliandole a metà. Pestate il pimento in un mortaio e aggiungete la polvere alle ciliegie tagliate in due, mescolate insaporendo con 15 g di zucchero; fate macerare giusto il tempo di preparare la panna cotta. Mettete in un pentolino il latte, la panna, lo zucchero e la vaniglia incisa lungo la lunghezza e i suoi semi, portate quasi a bollore, spegnete e, fuori dal fuoco, aggiungete la colla di pesce. Mescolate e fate intiepidire qualche minuto; distribuite le ciliegie nei bicchierini e poi versate la panna cotta. Fate raffreddare ancora un po’ ma non completamente prima di guarnire con le ciliegie messe da parte. Ponete in frigo per almeno 4 ore