ma non per una questione puramente velleitaria, l’età che ho va bene anche se ho superato gli anta, ma quando mi volto indietro, mi acchiappa una botta di malinconia; c’erano papà con i nonni, la mamma spadellava in cucina, mio fratello ed io eravamo picciriddi 😀
E lo so, mai contenti siamo di quello che siamo, quann’eramu picciriddi vulìamu criscìri, ora che semu ranni...:Il bello dei ricordi è che ti ci puoi tuffare dentro, solo che ti resta appiccicata n’anticchia di malincunia.
Credo banalmente, senza scendere troppo nei meandri della psicologia, che il mio desiderio raggiunga motivi nascosti tra le braccia della mia mamma, confortanti e certe.
Questo dolcino, che sa di antico, riporta indietro nel tempo quann’eramu picciriddi, come in una pellicola in bianco e nero. Lo dedico, con amore, a te mamma, per la tua festa, anzi per le tue due: quella di rito “della mamma”, che quest’anno è il 13 e quella per il tuo compleanno che curri appresso il 14; bello ‘sto mese di maggio in cui nascisti.
Biancomangiare
permettetemi una divagazione prima della ricetta: ‘sto dolce al cucchiaio mi pare la versione “punto zero” della pannacotta, lo pensate anche voi?
Per otto cristiani:
un litro di latte
parzialmente scremato
100 g di amido di mais o di grano
200 g di zucchero
semolato
la scorza grattugiata di un limone non trattato,
qualche fogliolina
di timo limonato.
Mescolate,
dentro una pentola, l’amido setacciato, lo zucchero e la scorza del limone lavata
e finemente grattugiata; a freddo, sciogliete la miscela con il latte. Ponete
poi sul fuoco leggìo mescolando
spesso. Aggiungete le foglioline di timo limonato lavate e asciugate, portate a
ebollizione mantenendo il calore moderato ancora per cinque minuti. Versate il
composto in ciotole singole oppure in un unico stampo dai bordi bassi tutti precedentemente bagnati e capovolti; lasciate
che raggiunga la temperatura ambiente e poi trasferite in frigo per almeno un
paio d’ore. Al momento di servire, decorate il piatto da portata con foglie di
limone non trattate, capovolgete il dolce che si staccherà dalle pareti agevolmente e finite, se volete, con qualche fogliolina di timo.
-ah! Mamà, mi scordai l’ultima vota chi vinisti ccà, che t’avevo accattato un regalino…vale ppì quannu nnì videmu nautra vota 😀 conservato è! Intanto fatti un tuffo indietro magari tu :*