la primavera per me è

…rinascita, in siciliano potrei definirla ciavuru, cioè profumo, quello che si diffonde come un effluvio nell’aria al mattino appena apri le finestre. Coincide con il sole e le temperature tiepide, con il risveglio della natura, i fiori sbocciano, le foglie nuove si distendono pigre sotto i raggi invoglianti; è il preludio all’estate che, per me, è la stagione clou, il momento culminante dell’anno.
E’ leggerezza, se fosse una donna la definirei frivola, spensierata. E’ anche preparazione, se fosse un dolce l’assocerei alla bellezza e alla semplicità di una torta di mele.

Tarte tatin
Per la brisée alla vaniglia:
250 g di farina 00
1 uovo grosso
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
110 g di burro
100 g di zucchero semolato
4 g di sale
per il ripieno:
4 mele pink lady
per il caramello:
100 g di zucchero
4 cucchiai d’acqua
15 g di burro
Amalgamate gli ingredienti per la brisée con la punta delle dita, oppure utilizzate il vostro robot da cucina; realizzate una palla e ponetela in frigo avvolta nella pellicola per alimenti per almeno un’ora.  Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C. Imburrate lo stampo da tarte tatin che è in grado di resistere alla fiamma diretta, mettetelo su fuoco dolce e aspettate qualche minuto, versate lo zucchero e poi l’acqua. Realizzate il caramello roteando la teglia ogni tanto, tramite i manici. Non toccate il caramello, e non lasciatelo sul fuoco incustodito; quando raggiunge il colore ambrato togliete dal fuoco facendo attenzione a non poggiare la teglia su un piano freddo, disponete le mele sbucciate, private del torsolo e tagliate a ottavi, a cerchi concentrici.

Togliete la frolla dal frigo; infarinate il piano di lavoro e stendete l’impasto a 5 mm di spessore, in modo uniforme e un po’ più largo del diametro della teglia. Adagiatelo sulla teglia rimboccandolo all’interno, tra la teglia e le mele. Fate cuocere per 30 minuti. Per la cottura basatevi sempre sulla conoscenza del vostro forno. Quando l’impasto avrà assunto un colore dorato tirate fuori la torta e fate raffreddare meno di 5 minuti.  Adagiate il piatto da portata associato alla teglia da tarte tatin sulla stessa, rigirate rapidamente. Fate molta attenzione al calore e al vapore che si sprigiona all’apertura della teglia.

 

“non facciamo” che vi siete scordati del contest di primavera?

no perché, ridendo e scherzando, potreste averlo dimenticato e se così fosse io sono qui a ricordarvelo 😀 
Partecipate al contest organizzato da Farina, lievito e fantasia e da Cucinando, i premi sono favolosi 🙂 su, dai 😀

quando mi fisso con una cosa, voi che leggete ve la dovete azzuppare, certo, se non vi va, siete sempre in tempo a cambiare canale, ma almeno un pizzuddicchio l’avete letta.
Dunque sono ancora qui a elogiare gli Snickers, adorabili e dolcissimi dolcetti al caramello e noccioline americane, con questi cupcakes vagamente scopiazzati da Annie che ringrazio infinitamente :*
per le tortine:
60 g di cacao amaro
220 g di farina 00
200 g di burro
300 g di zucchero
230 ml di acqua bollente
un cucchiaino da caffè di lievito, 
un pizzico di sale grosso
2 uova intere
1 tuorlo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
180 g di panna acida
2 barrette di snickers
per la glassa:
200 g di burro a temperatura ambiente
350 g di zucchero a velo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
accendete il forno a 170°C foderate con i pirottini 22 degli alloggiamenti di due teglie per muffin e tritate le barrette di snickers. In una ciotola sbattete il cacao setacciato con l’acqua bollente e fate raffreddare. In un’altra ciotola amalgamate gli ingredienti secchi e metteteli da parte. Sciogliete il burro con lo zucchero in un pentolino a fuoco leggero, metteteli nella planetaria con la frusta e mescolate per fare raffreddare; aggiungetele uova, uno alla volta e il tuorlo, la vaniglia e la miscela di cacao. Incorporate gli ingredienti secchi alternandoli alla panna acida. Distribuite l’impasto dentro i pirottini riempiendoli per 3/4, dividete i pezzetti di snickers sull’impasto e infornate per circa un quarto d’ora o fino a quando, infilzando uno stecchino nell’impasto, ne uscirà asciutto e pulito. 
preparate la glassa sbattendo il burro e aggiungendo lo zucchero setacciato poco alla volta, unite anche la vaniglia e montate per circa 4 minuti. Ponete il composto in un sac-a-poche munito di bocchetta a stella larga e realizzate delle roselline su ogni tortina fredda partendo dal centro e inclinando la bocchetta verso l’esterno

ciavuru di passione

La passione ti accende. Se ti accende la passione è fatta! Qualunque cosa tu faccia ti viene bene. Questo è per me, un concetto generale. Se preparo un piatto senza passione e senza amore, anche se l’ho preparato due miliardi e mezzo di volte, male mi viene. E’ scientificamente provato. Il mio sposo dice che le cose mi vengono “a tirare via”.
Vero è!
Questa volta però mi sono impegnata; la passione mi ha acceso ed io ho acceso il forno…ma chidda è fissaria. 

biscotti snickers
per circa 35 pezzi
200 g di farina 00
120 g di burro a temperatura ambiente
80 g di  burro di arachidi
100 g di zucchero
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
2 barrette Snickers (100 g)
un pizzico di sale grosso
latte freddo

montate il burro con quello di arachidi con la frusta K della planetaria, in alternativa montateli con delle fruste elettriche. Aggiungete lo zucchero e la vaniglia, amalgamate poi la farina setacciata e il sale. Se non avete la planetaria, procedete a mano o con una spatola. Tritate le barrette Snickers e aggiungetele al composto di burro, amalgamate fino a realizzare una palla. Se fosse necessario aggiungete una o due gocce di latte freddo. Stendete un foglio di pellicola per alimenti, realizzate un salsicciotto con l’impasto e avvolgetelo per riporlo in frigo almeno 2 ore.
Tagliate il salsicciotto a rondelle di circa 5-6 cm, disponetele su una placca foderata con carta forno e infornate a 160°C per circa 10 minuti. Sfornate e fate raffreddare dentro la placca e non toccateli prima perché si romperebbero..

sentite che profumo? E’ il contest della primavera

 

L’inverno ci ha mandato i suoi saluti, speriamo di non rivederlo presto 🙂 Considerando che si avvicina la bella stagione, lo shop online di Cucinando, in collaborazione con Decora, e Ramona hanno pensato bene di indire un contest di primavera all’insegna del colore e della fantasia, che veda come protagonisti i dolci.

Tutte le ricette dovranno avere come comune denominatore il tema del contest: la primavera e la decorazione.
Regolamento:
• Si puo’ partecipare al contest con una sola ricetta dolce
• Non è consentita la partecipazione a più contest con la stessa ricetta
• Si possono usare tutte le tecniche di decorazione: pasta di zucchero, cioccolato, panna, fiori
commestibili, ecc…
• Ogni blogger dovrà inserire nella prima pagina del blog il banner del contest, linkandolo a questo post;

 

• La ricetta dovrà essere inedita e non sono accettate le ricette postate prima del 19 marzo
• Il banner dovrà inoltre essere inserito anche nel post della ricetta con cui partecipate al
contest.
• Il contest “Cucinando…Decorando” terminerà il 21aprile
Ecco i premi per i vincitori del contest Cucinando…Decorando
I° premio:

– girotorta con supporto: ideale per decorare le torte su ogni angolazione senza alcuna
difficoltà
– sac a poche
– patry mat: Tappetino antiaderente, cm 45×60, con misure disegnate espresse in cm per
stendere con precisione e tagliare perfettamente. Il diametro del cerchio misura da cm 15 a
cm 41
– stelline colorate
– glassa fondente bianca
– colorante verde e giallo
II° premio:

– kit per fiori di gomma: Set 19 pezzi per fiori. Il set comprende: tagliapasta di diverse misure
e forme
– pasta di gomma
– colorante verde, giallo e glicine
III° premio:

– siringa per decorare con 5 bocchette
– ghiaccia reale
– colorante giallo
A valutare le ricette ci saranno Ramona di e il team di Cucinando
Pippi di Io…così come sono
Sarah di Fragola e Limone
Sara e Paolo di Fico secco e uva passa
Valentina di L’aroma del caffè
Maky di Zenzero e cannella
Agostina di Pane burro e marmellata
Valentina, Lory e Riccardo
che sceglierà le ricette vincitrici attraverso i seguenti criteri:
• originalità della ricetta
• presentazione fotografica
• attinenza al tema del contest
• appetibilità della pietanza
Nei giorni successivi la chiusura del contest, saranno effettuate le votazioni e resi pubblici i vincitori

 

Detto ciò vi regalo la mia ricetta della torta al vino rosso che dedico con tutto il mio cuore ad una mia amica, incontrata sul mio blog e che, dopo aver vissuto moltissimi anni in America, è tornata da pochissimi giorni in Italia. La sua emozione è talmente contagiosa che ha coinvolto anche me nella sua partenza dalla East Coast. Bentornata a casa Mia :*
-Ti ricordi la ricetta che mi hai regalato della torta al vino rosso? Ecco questa mia versione la dedico a te bedda :***
Torta al vino rosso
200 g di farina 00
200 ml di vino rosso corposo come un Syrah o un Pinot nero
150 g di burro morbido
250 g di zucchero di canna bruno
2 uova grosse
un cucchiaino di aroma alla vaniglia
60 g di cacao più quello per spolverare la teglia
8 g di lievito in polvere
un pizzico di sale grosso
per la decorazione:
100 g di cioccolato fondente
50 g di burro
un cucchiaio di panna acida
20 g di pistacchi non salati

scaldate il forno a 160°C, imburrate uno stampo a ciambella di 23 cm di diametro, dai bordi alti; cospargetela di cacao e scuotete la teglia per eliminare quello in eccesso.Sbattete il burro con lo zucchero fino a quando diventa una crema, unite la vaniglia, il sale e un uovo alla volta. Aggiungete la farina precedentemente setacciata insieme con il cacao e il lievito, alternando con il vino. Distribuite il composto a cucchiaiate dentro la teglia, livellate e infornate per circa 35, 40 minuti, basatevi sulla conoscenza del vostro forno e fate la prova dello stecchino, quando viene fuori pulito è cotta. Lasciatela raffreddare qualche minuto nella teglia, poi sformatela su una griglia per dolci e fatela raffreddare completamente. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato a pezzetti con il burro, lasciate raffreddare leggermente e poi unite la panna, mescolate e versate sulla torta. Tritate i pistacchi a coltello grossolanamente e distribuiteli sulla superficie.

Il cuore

 

Quando mi fisso su una cosa, diventa difficile distogliere la mia attenzione. Se si tratta poi di cucina è finita, non c’è speranza, le varianti diventano innumerevoli. Oggi in particolare mi riferisco alle torte di mele; ne esistono una infinità di versioni, confermate? Se parto poi dal presupposto che la torta di mele non mi piaceva si comprende quanto mi sia appassionata. Anche per questa ultima, la passione ha giocato il giusto tiro perché quando l’ho vista la mattina del 4 marzo sul tavolo della colazione al Bed and Breakfast Il Cuore a Massa mi sono innamorata, ma vi assicuro che in un posto simile non potete che immergervi in tanto love che vi circonda.

 

 Mi trovavo lì con la squadra di Cucinando, Riccardo e Valentina, Lory, MegumiSarah, Valentina, Paolo e Sara, Ramona, Maky, Laura e Agostina  nel cuore appunto, immaginate quindi quanto love possono scatenare tutti questi food bloggers insieme con i proprietari del negozio più bello del mondo...avete immaginato? Sempre poco è! La location poi è un tripudio di cuori e cavallini a dondolo gestito da personcine adorabili. Andateci perché vi innamorerete di tutto ciò che vi circonda anche del primo che passa tanto è lovvosa l’atmosfera 🙂
Ma vi stavo raccontando della torta. Appena sveglia lascio la mia camera-love e mi fiondo a fare colazione…AMORE A PRIMA VISTA! Una torta molto bassa che sembrava una tarte aux pommes, ma invece no, ancora intera mi faceva l’occhiolino. Un ciavuru spettacolare e un gusto strepitoso. L’aveva preparata per noi Daniela, che ringrazio sempre e per sempre per l’accoglienza e l’ospitalità familiare e perchè gentilmente e amorevolmente ha condiviso la sua ricetta che, dopo tutto sto panegirico vi regalo 🙂

 

Torta di mele di Daniela B&B Il Cuore (Massa)
100 gr zucchero
150 gr farina
100 gr burro (fuso)
2 uova intere
1 vasetto di yogurt bianco o 1 bicchiere di latte
mezza bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
mele circa 5 dipende dalla grandezza.
due cucchiai di zucchero per la finitura (anche di canna se vi piace)
Sbattete il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta, la farina setacciata con il lievito e infine il latte o lo yogurt .L’impasto sarà molto morbido, quasi liquido.
Foderate con la carta forno, una teglia da pizza di circa 34 cm di diametro con i bordi bassi  Sistemate a raggiera le mele tagliate sottili, spolverate con un paio di cucchiai di zucchero. Infornate a 180°C pe rcirca una ventina di minuti, ma per la cottura fidatevi della conoscenza del vostro forno.
Daniela dice, e mi fido ciecamente, che la stessa torta fatta con le pere è ancora più buona.Andate a curiosare sul blog  


amara o duci, due facce di una stessa medaglia

di che trattasi? l’arancia e le sue varietà trasformate in marmellata.
Nell’ultimo post declamavo la mela, dicevo quant’è buona, come si sposa bene e bla, bla, bla! Ma dell’arancia ne vogliamo parlare? Ok, parliamone senza troppe smancerie. Anche con questo pomo possiamo sposare un mondo di altre pietanze, io un velo di marmellata lo passo anche sulle mele prima di infornarle nella crostata per citare un esempio ma anche nel salato si può osare lasciando libera la fantasia. Quelle che vi propongo sono due ricette di marmellata di arance utilizzando due diverse varietà. Arance di melangolo e arance navel ambedue con la scorza intera. Il melangolo è l’arancio amaro, l’altra varietà, la navel, produce arance di Sicilia dolci e succose. 
Marmellata di arance amare cioccolato e pistacchi
2300 g di arance amare
100 g di cioccolato fondente pestato nel mortaio
2 chiodi di garofano pestati
1250  di zucchero semolato
50 g di pistacchi non salati pestati
lavate le arance e lasciatele in ammollo per tre giorni in acqua con un peso sopra avendo cura di cambiare spesso l’acqua. Affettatele finemente con una mandolina direttamente dentro la pentola che utilizzerete per la cottura. Recuperate i semi e richiudeteli dentro una garza pulita e uniteli alle arance. Aggiungete i chiodi di garofano, i pistacchi, parte del cioccolato e lo zucchero. Fate cuoccere fino all’addensamento. Eliminate il sacchetto con i semi; se volete rendere la marmellata più cremosa date una frullata parziale con un frullatore ad immersione, avrete la cremosità con la consistenza della scorza sotto i denti. Unite il restante cioccolato mescolate e invasate calda in vasetti precedentemente sterilizzati. Capovolgete e fate raffreddare completamente. 

Marmellata di arance navel 
3000 g di arance navel
1500 g di zucchero semolato
2 cm di zenzero fresco
una bacca di vaniglia
Il procedimento è lo stesso descritto sopra a meno dei semi che questa varietà di arance non ha.Abbiate cura di sbucciare lo zenzero e grattugiarlo con uno zester, aprite la bacca di vaniglia e grattate i semi. Cuocete la marmellata fino ad addensamento, vi servirà anche un’ora e mezza, controllate sempre la cottura senza allontanarvi troppo dai fuochi. Invasate calda come descritto precedentemente.

è sempre un gran bel matrimonio!

Quello tra le mele e un impasto croccante, quello tra le mele e le mandorle, quello tra le mele e una crema morbida. Insomma le mele sono un buon partito, amate sempre da tutti anche dal medico 🙂
la teglia la potete trovare qui

Crostata frangipane con mele e marmellata di arance 
pasta sucrée di Michel Roux ( il maestro utilizza due uova)
250 g di farina 00
100 g di burro morbido a dadini
100 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
1 uovo grosso
Amalgamate tutti gli ingredienti con la punta delle dita oppure utilizzate il vostro robot da cucina. Realizzate una palla con l’impasto ottenuto e fatelo riposare in frigo, avvolto nella pellicola per alimenti per almeno un’ora.

 per la crema frangipane:
100 g di farina di mandorle
100 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo sbattuto
per il ripieno:
1 mela 1/4 croccanti
un cucchiaio di marmellata di arance

 Imburrate e infarinate uno stampo rettangolare 35×11 cm con fondo amovibile. Stendete la pasta con un mattarello su una superficie liscia leggermente infarinata; arrotolatela sul mattarello e srotolatela sulla teglia; con le dita fate aderire la pasta ai bordi dello stampo poi, facendo scorrere il mattarello sul bordo dello stampo ritagliate la pasta in eccesso. spingete ancora con le dita il bordo della pasta in modo da rialzare l’impasto e farlo fuoriuscire dal limite della teglia. Mettete in frigo per almeno una ventina di minuti prima di infornare. Accendete il forno a 220°C, bucherellate il fondo dell’impasto con i rebbi di una orchetta, foderatelo con carta forno e cuocete in bianco con dei legumi secchi per circa 10 minuti. Togliete la carta con i legumi e ripassate in forno ancora 5 minuti. Sfornate, abbassate la temperatura del forno a 180°C e preparate la crema. Sbattete il burro con lo zucchero fino a renderlo chiaro e spumoso, unite l’uovo e la farina di mandorle mescolando per ottenere una crema morbida. Sbucciate le mele, tagliatele a metà e togliete il torsolo, praticate delle incisioni sulla parte convessa, pennellate le mele con un cucchiaio di marmellata di arance leggermente stemperata sul fuoco con un goccio d’acqua.  Distribuite la crema dentro la crostata collocate le mele e rifinitele con delle strisce di impasto avanzato. Infornate per altri 20 minuti o fino a quando l’impasto apparirà dorato.

c’è picca ‘i fari

nei cuori ci sguazzerei, sono un’inguaribile romanticona; che male c’è? Ci dobbiamo uniformare tutti dietro una corazza dura e rumorosa (sdeng)? Io non ci sto! 
Ma perché se al mio sposo non piacciono i cuoricini, non devono piacere a me? Perchè? Ditemelo!

Quando l’ho conosciuto, ascoltava una musica che ppì mia era scognita: Jazz, musica fusion… Io non la conoscevo, ascoltavo Claudia Baglioni, ma per farmi bedda agli occhi suoi finsi di conoscerla. Che?! Che male c’è? Da quel giorno passarono, aspettate facitimi fari i cunti […] 22 anni, assai sono vero? Poi nn’ì maritammu, a iddu piace sempre la musica Jazz e ammia  piacciono sempre i cuoricini. Perfettamente disallineati ahahahah!
Questi che vedete nella foto mi hanno acchiappato l’anima, il cuore e l’occhi, li ho visti su Pinterest, poi con il link sono andata direttamente da lei e mi misi a tradurre dallo svedese…non ci bastava l’inglese no! Ho confrontato la traduzione con le ricette in italiano dei kannelbullens,  fatto la conversione dalle tazze ai grammi, pesato gli ingredienti secchi misurati in millilitri riportandoli in grammi, ridotto il peso del lievito e passando da Comida de mama questo è il risultato dei
Corideddi alla cannella da una ricetta molto svedese oramà coincidente con il marchio del signor Ikea.
Per l’impasto:
14 g di lievito di birra
50 ml di acqua tiepida
900 g di farina 00

100 g di burro fuso
400 ml di latte
2 g di sale
180 g di zucchero
15 capsule di cardamomo o in alternativa un cucchiaino di cardamomo in polvere
per il ripieno:
150 g di burro a temperatura ambiente
1 cucchiaio raso di cannella
150 g di zucchero
per la finitura:
un tuorlo
3 cucchiai di latte
zucchero di canna o granella di zucchero o codette colorate.

Liberate i semi contenuti nelle capsule di cardamomo e pestateli nel mortaio con cura. Dentro la ciotola della planetaria o in un grande contenitore, sciogliete il lievito di birra con l’acqua tiepida. In un pentolino fondete il burro e poi unitevi il latte mescolando per amalgamare. Aggiungete lo zucchero al lievito e fate partire la macchina al minimo con il gancio per i lievitati, unite il cardamomo macinato e il composto di latte e burro. Incorporate la farina poca alla volta poi il sale e ancora farina fino a terminarla. Otterrete un impasto liscio, morbido e profumatissimo. Tirate fuori l’impasto dalla ciotola, rimaneggiatelo poco su un piano di lavoro spolverato di farina, ripiegatelo formando una palla, riponetelo nella ciotola leggermente imbiancata di farina. e fatelo riposare, coperto da un canovaccio umido oppure da un foglio di pellicola alimentare, dentro il forno spento con la luce accesa almeno tre ore. Mentre la pasta lievita preparate il burro alla cannella; mettete il burro in una ciotola con lo zucchero e la cannella lavorate con una spatola se ci riuscite, io ho amalgamato gli ingredienti con la mano.  Trascorso il tempo necessario alla lievitazione troverete la vostra pasta raddoppiata. Rilavoratela e dividetela in tre parti uguali. Stendete una parte con un mattarello, realizzando un rettangolo di circa 25 per 30 cm. Con una spatola di metallo distribuite un terzo del burro alla cannella sull’impasto e arrotolate i lati lunghi verso il centro. Con una spatola rigida invece, tagliate i cuori mantenendo uno spessore costante di circa 2 cm. Modellate ciascun pezzo allungando la base verso il basso, in modo da formare un cuore ( *_*  ghghghgh la parte più bella). Ponete i cuori su una teglia foderata con carta forno e fate riposare ancora circa 20 minuti. Spennellate con la miscela di tuorlo e latte, cospargete con la finitura zuccherosa che più vi piace e infornate a 200 °C per circa 20 minuti controllate la cottura basandovi sulla conoscenza del vostro forno. Mangiateli ancora caldi.
Siete ancora in tempo per partecipare al contest

il Diavolo non fa i coperchi ma in compenso sa fare delle torte celestiali

Alla fin fine il Diavolo non è così brutto come lo si dipinge…o meglio se sia brutto non lo so, picchì non lu vitti(*) però, sono sicura, bravissimo è! Questa torta è del Diavolo, nel senso che l’americani la chiamano Devil’s Food Cake… E vi ho detto tutto! In effetti l’associazione alla tentazione è perfetta. E’ bellissima da vedere; emana un profumo che incanta; è di una bontà angelica.
(*) non l’ho visto
Di ricette ne ho lette tante ma quella che mi ha colpito l’ho copiata uguale uguale a meno di un ingrediente preziosissimo di cui la nostra Isola, secondo me, prima o poi ne sentirà la mancanza, il Biscoff Spread.
Cafe Fernando suggerisce, in mancanza di questo preparato a base di Speculoos, il burro di arachidi. Non vi posso raccontare la bontà della crema ganache, quindi fatevela! 😀
Devi’s Food Cake di Cafe Fernando
150 g di burro
50 g di cacao di ottima qualità
2/3 di tazza americana (153,33 ml) di acqua bollente
1/3 di tazza americana (76,66 ml) di latte intero caldo
210 g di farina 00
2 g di bicarbonato di sodio
1 g di sale, io ho usato il fior di sale
300 g di zucchero semolato, io ne ho usato 280 g 
3 uova grandi 
1 cucchiaio di estratto di vaniglia, io ho messo due fialette di aroma alla vaniglia
Per non uscire pazzi con le conversioni dall’America all’Italia vi consiglio di comprare un misurino con i cup
Per la ganache
150 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
150 g di cioccolato al latte
400 g di Biscoff Bread o in alternativa di burro di arachidi. Al supermercato ho trovato un barattolo da 350 g niente ci fa.
400 g di panna fresca
Per i frammenti di cioccolato
120 g di cioccolato amaro al 70%
Cominciate realizzando i frammenti di cioccolato. Sciogliete a bagnomaria i 120 g di cioccolato previsti per la decorazione; fate in modo che il pentolino che contiene il cioccolato non tocchi l’acqua calda. Preparate un foglio di carta forno lungo circa 40 cm., versate il cioccolato fuso e, con una spatola lunga di metallo, distribuitelo in modo uniforme e sottile, lasciando un bordo tutto intorno.Coprite con un altro foglio delle medesime dimensioni e passate la mano sulla superficie per evitare bolle d’aria. Arrotolate attorno ad un matterello dal diametro piccolo, circa due cm, e ponetelo in frigo per almeno 2 ore.

Trascorso questo tempo, rimuovete il matterello dal frigo e srotolatelo con un movimento rapido che creerà le scaglie. Rimuovete solo il foglio superiore e collocate le scaglie su un vassoio, aiutandovi con il foglio su cui poggiano e ponetele in frigo fino al momento dell’uso.

Foderate il fondo di due teglie apribili da 20 cm di diametro con carta forno, imburratele sia sui lati che sulla carta, spolveratele con del cacao amaro e poi battetele per eliminare quello in  eccesso. Io sono in possesso di due teglie apribili da 22 cm di diametro, manco a dirlo, ho usato quelle 🙂
Accendete il forno a 180°C e procedete con l’impasto di base.
Setacciate il cacao in una ciotola, aggiungete l’acqua bollente e, con una frusta a fili, mescolate fino a quando si sarà sciolto. Aggiungete il latte e sbattete per amalgamare. A questo punto fate raffreddare.
Setacciate insieme la farina con il sale e il bicarbonato di sodio, mettete da parte anche questa miscela. Nella planetaria sbattete il burro morbido ridotto a dadini con  la frusta a velocità media; aggiungete lo zucchero e sbattete ancora 5 minuti; raccogliete l’impasto dai bordi della ciotola e continuate a sbattere. Aggiungete un uovo alla volta facendo attenzione che venga inglobato perfettamente prima di aggiungere il secondo e poi il terzo. Abbassate la velocità della macchina e unite la vaniglia poi la farina in tre volte alternandola al composto di cacao. Dividete il composto in due distribuendolo nelle teglie preparate in precedenza. Conoscendo la potenza del mio forno ho abbassato la temperatura a 160 °C ed ho cotto le torte per 25 minuti. Voi regolatevi di conseguenza sapendo che la ricetta originale consiglia 180°C per 25-30 minuti. Tirate le torte fuori dal forno dopo aver fatto la verifica che siano cotte con lo stecchino ( se ne esce pulito sono pronte) e fatele riposare nelle teglie per 5 minuti, dopo sformatele su due griglie per dolci e fatele raffreddare completamente.

Preparate la crema spezzettando i due cioccolati, più piccoli saranno i pezzetti prima e con più facilità otterrete la fusione. Poneteli in una doppia pentola per scioglierli a bagno maria, facendo sempre attenzione che il fondo della pentola superiore non tocchi l’acqua calda. Togliete dal fuoco e amalgamate il burro di arachidi poco alla volta (se il burro dovesse essere troppo compatto poggiatelo nel pentolino con l’acqua che vi è servita per il bagno maria). Mettete questo composto nella ciotola della planetaria, aggiugete la panna e montate fino a raggiungere una consistenza spumosa con dei pennacchi.Attenzione a non sbattere troppo perché la crema potrebbe smontarsi.

Composizione
Eliminate la carta forno da uno dei due dolci, se è necessario pareggiate la superficie con un coltello seghettato e poi poggiatelo su un disco di cartone pochi millimetri più piccolo del diametro della torta. Versate un po’ più di un terzo della crema e livellatela con una spatola lunga. Posizionate il secondo dolce mettendolo con la base verso l’alto ed eliminate la carta forno, realizzate una leggerissima pressione con il palmo della mano per farlo aderire alla crema. Distribuite la ganache in alto e ai lati, livellandola con la solita spatola sulla parte superiore e con una più piccola sul bordo. Applicate i cocci di cioccolato lunghi sui bordi e quelli piccoli poggiateli sull’area superiore. Mettete in frigo per almeno un’ora.

Con questa torta parteciperei volentieri al contest di Valentina Cucinando con il Cuore, l’ho preparata per festeggiare il compleanno del mio sposo. Per ovvi motivi di conflitti d’interessi (si dice così no?) non posso. Ciò che posso sicuramente fare è ricordarvi che avete a disposizione ancora poco meno di due settimane. Amunì spicciatevi!

 

Banana Bread? No Banana Ring

mi sto americanizzando; è un processo inarrestabile, lento e graduale. Non parlo l’inglese ma capisco quacche cosa qua e là. No tut tut. Questo “benedetto” pane di banane mi ronza nella testa DA SEMPRE. O almeno dal 17 maggio 2010  🙂
Mi frullava in testa il solito mantra : appena la dodicenne si stufa delle banane, quelle cominciano ad invecchiare (loro) mentre io faccio la ricetta di Alex
Oh! Quanti ne abbiamo oggi? 30GENNAIO2012…La dodicenne si è stancata solo ora delle banane, ma mi nnì lassò sulu dui (me ne ha lasciate solo due) appena 170 g…
Allora nenti fici? Mi lanciai nel ring, un loop vorticoso, di quelli che non ti fermi più e giri_giri_giri_ giri…
C’è chi sostiene che il Banana Bread/Ring abbia origini sicule[…] hai visto mai che siano loro a siculianizzarsi ahahahaha

170 g di banane mature, sbucciate
100 ml di panna fresca
100 g di farina di farro bianca
110 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
180 g di burro morbido
2 uova medie
30 g di fiocchi di mais
40 g di nocciole tostate
8 g di lievito per dolci
Accendete il forno a 180°C e imburrate uno stampo a ciambella dai bordi alti dalla capacità di circa un litro e mezzo.Tritate le nocciole e unitele ai fiocchi di mais; mettete questo composto all’interno della teglia facendolo aderire al burro con movimenti di polso. Quello che resta suddividetelo; mettetene metà sul fondo della teglia, l’altra metà mettetela da parte. Schiacciate  le banane con una forchetta e mescolatele alla panna. Sbattete il burro morbido, ridotto a pezzetti, con lo zucchero; aggiungete un uovo alla volta amalgamando bene. Aggiungete metà delle farine setacciate con il lievito, le banane con la panna, il composto di fiocchi di mais con le nocciole messo da parte e in ultimo, finite con l’ultima parte di farine. Riempite a cucchiaiate lo stampo e infornate per circa 30 minuti, basatevi sulla conoscenza del vostro forno e verificate la cottura con uno stecchino.
Se vi va, prima di servire, fa molto chic o cool, sciogliete 50 g di cioccolato amaro e versatelo sulla fetta oppure mangiatelo così com’è a colazione 😉