senza troppi “giri”, senza parole
L’autra sira eravamo a cena da Ida e Ettore. Lei nnì fici ‘na pasticedda buona, buona, buona. Talmente buona che abbiamo fatto il bis e io anche il ter, ammucciuni; ho dato una mano per portare i piatti in cucina e ho ripulito il tegame dove era rimasta un’idea di pasta. Mi hanno scoperto con la forchetta appizzata, … [Read more…]