agghia, ogghiu e peperoncino

Spaghetti semplici semplici, questo è vero, ma nella loro semplicità nel realizzarli, devo rispettare alcune regole che ne determinano la riuscita. Regole elementari, ma assai efficaci per evitare che la pasta diventi una buona colla per appizzare manifesti e non è questo quello che voglio. Quando mi chiedono “tu come la fai?”
io rispondo come sotto, e poi mi diciunu, “ah,ma non è pasta aglio e oglio, c’è dell’altro!” E va beh! E allora? Ammia accussì mi piace c’è cosa?

per due cristiani:

  • 200 g di spaghetti o spaghettoni, io preferisco i secondi perché mantengono la cottura 
  • 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • un pezzetto di acciuga sott’olio
  • un pomodoro secco sott’olio, nella versione invernale, in quella estiva uso un pomodoro fresco senza pelle e senza semi a concassé
  • due spicchi d’aglio arrosto 
  • peperoncino secco nella versione invernale, fresco d’estate; a piacere, io mangio parecchio piccante
  • 300 ml di acqua di cottura della pasta
  • un mazzetto di prezzemolo
  • sale

schiacciate l’aglio arrosto con una forchetta, essendo morbido si disferà, ponetelo in un wok con l’olio, il peperoncino, l’acciuga, il pomodoro secco tagliato a filetti e metà del prezzemolo tritato. cuocete solo il tempo di disfare l’acciuga nell’olio, mescolate e spegnete. Portate a bollore abbondante acqua salata, cuocete gli spaghetti fino a tre minuti prima della fine della cottura, scolateli nel wok e portateli a cottura risottando, aggiungendo, cioè, l’acqua di cottura della pasta poco per volta fino a completo assorbimento. A cottura ultimata impiattate e cospargete con il prezzemolo tritato rimasto.