Solo 109 giorni all’estate ? Ho fatto il gelato alla vaniglia!

Maròòòòò, mai come quest’anno l’inverno mi sta sembrando così lungo!!! non ne posso più!
Sabato scorso finalmente il sole! Finalmente una giornata che mi facesse capire che ero veramente nell’isola del sole, ah! che temperatura ah! che bellezza…il mio sposo niente fici? Mi regalò un accessorio della planetaria da me agognato…la gelatiera iuppiyea 😉

500 ml di latte intero
200 ml di panna
5 ml di essenza alla vaniglia
3 tuorli d’uovo
200 g di zucchero

mischiare la panna, il latte e l’essenza alla vaniglia in una pentola, ponete sul fuoco e portate quasi a bollore. Fate raffreddare un po’. Nella planetaria sbattete i tuorli con lo zucchero fino a renderli cremosi e pallidi. Mescolando continuamente versare la mistura di latte e panna sui tuorli sbattuti, ponete nuovamente tutto sulla fiamma bassa e mescolate sempre fino a quando il miscuglio non velerà il cucchiaio. Fate raffreddare il composto completamente. Il giorno prima avrete messo nel congelatore la vaschetta refrigerante ed in frigo la paletta ed il coperchio della gelatiera.
Metete la mistura nella vaschetta della gelatiera e lavorarla finchè non acquista la consistenza cremosa voluta, circa 30 minuti.

Focaccia messinese

FeisBuc, mi ha riportato indietro nel tempo, credo che abbia fatto quest’effetto a molti 😉
mi sono ricordata di un periodo felice oramai di molti, molti, molti…aiutatemi a dire molti anni orsono ahahahah, di quando insieme con un bel gruppo di amici, stazionavamo sotto casa, di fronte alla mitica focacceria Moraci ” ‘a pizza chi piaci “.
Quella focacceria ha chiuso i battenti per anzianità, ma prima di chiudere il signor Moraci mi ha regalato la ricetta della sua focaccia messinese

 

 

per 2 placche da forno
1 kg di farina manitoba
30 g di sale
30 g di zucchero
500 g tra latte e acqua tiepidi
50 g di olio extra vergine d’oliva
50 g di strutto
800g di tuma
qb acciughe sott’olio
3 lattine da 400 g di pomodoro pelato oppure in estate, fresco senza buccia
300 g di indivia riccia
10 g di lievito di birra
olio qb
sciogliete il lievito con 100 g di acqua tiepida e 15 g di zucchero, cospagete con una manciata di farina, amalgamate bene e ponete a lievitare per circa trequarti d’ora. Trascorso questo tempo impastate la farina il lievito, l’acqua e il latte rimanenti, l’olio, lo strutto morbido a pezzetti, lo zucchero e in ultimo, dopo avere amalgamato gli ingredienti, il sale. Ponete metà dell’impasto su una teglia oleata, stendetela leggermente con le mani fate lo stesso con l’altra metà dell’impasto e fate lievitare nel forno spento, per almeno un’ora. Stendete l’impasto fino a coprire la teglia, ungete leggermente con un pennello e mettete nell’ordine le acciughe a pezzetti sparse qua e là, la tuma tagliata a dadini, la verdura a pezzetti piccoli e il pomodoro scolato dall’acqua di vegetazione a pezzetti, salate, pepate e distribuite ancora un po’ di tuma in superficie. Infornate a 200°C per circa 10 minuti; tirate fuori le teglie e spennellate un po’ d’olio extravergine d’oliva sulla focaccia e infornate fino a completare la cottura circa 5-10 minuti.

 

Caffè?

…e magari perchè no, un biscottino. Ahahahah vi siete scocciati di vedere sempre le solite ricette? Beh! cambiate canale 🙂 io per ora produco biscotti, sono monotematica 😀

Vi dico subito che questa ricetta è mia, quindi ponderate bene se farla o meno perchè non ho riviste o altri blog che possano fare da referente, a vostro rischio e pericolo 😉

350 g di farina 00
150 g di zucchero a velo vanigliato
1 uovo a temperatura ambiente
60 g di burro a temperatura ambiente
1 cucchiaino raso di bicarbonato
70 g di miele ai pistacchi di bronte
1 cucchiaino raso di cardamomo macinato
3 cucchiai di latte
q.b. latte per spennellare
glassa pronta al cacao
zucchero a velo per decorare
un pizzico di sale

nella planetaria, con la frusta K, lavorate l’uovo con lo zucchero e il burro a pezzetti, aggiungete il miele, il sale e il cardamomo, amalgamate e poi cominciate ad aggiungere la farina setacciata. Quando l’impasto comincia a diventare più consolidato aggiungete, un cucchiaio alla volta, il latte; unite il bicarbonato. Realizzate una palla con la frolla e ponetela in frigo a raffreddare per un’ora.
Scaldate il forno a 180°C e poi abbassate la temperatura a 160°C. Stendete l’impasto poco alla volta, con uno spessore di 3 mm, con un taglia biscotti realizzate le formine e ponetele su una placca foderata da carta forno, spennellate la superficie con il latte ed infornate per circa 10-12 minuti. Trasferiteli su una griglia e fateli raffreddare. Sciogliete la glassa al cacao e immergete la superficie di metà dei biscotti ottenuti (circa 50), l’altra metà cospargeteli con lo zucchero a velo.



A noi sono piaciuti 😉

P.S. comunicazione per Arietta: le foto così vanno bene? o le preferisci ancora più grandi? Lo sai, non voglio che mi rimproveri ahahahahah! ****

bocconcini di vitello marinati in Compagnia del Cavatappi

Il signor Putignano della Compagnia del Cavatappi ha lanciato un’iniziativa coinvolgendo i blogger che si occupano di gastronomia e di vini. Il sito vende vini, grappe, olii, pasta e prodotti tipici regionali sfiziosetti, il tutto on line 🙂 Comodo no?
Questa iniziativa l’accompagno ad un piatto pubblicato nell’ottobre dell’anno scorso, che ben si sposerebbe ad un vinello rosso come questo, se volete la ricetta la trovate qui

Biscotti al burro salato rotolati sul cassonade della Cummari mia


immagine tratta da internet

Questi biscottini hanno un impasto classico, sono biscottini al burro che ho rotolato su un miscuglio di zucchero di canna cassonade chiaro e cassonade scuro fino (nella foto sono quelli a destra) regalo dell’adorabile Cummari
Ho utilizzato 350 g di farina 00
1 uovo a temperatura ambiente
200 g di burro salato morbido
160 g di zucchero a velo vanigliato
1 pizzico di sale
Ho impastato tutti gli ingredienti nella planetaria, e con l’impasto ottenuto ho realizzato 2 salsicciotti di circa 3 cm di diametro. Ho steso un foglio di carta forno e distribuito il miscuglio di cassonade; ho rotolato i salsicciotti facendo aderire bene lo zucchero all’impasto. Ho chiuso la carta forno attorno al panetto e messo in frigo per un paio d’ore.
Trascorso il tempo di riposo ho tolto la carta forno e affettato la frolla con uno spessore di un cm, e infornato a forno caldo a 160°C per circa 10 minuti.

Stelle al caramello

Avevo scopiazzato questa ricettina qualche tempo fa dal blog Croce e delizia di Antonella , come al solito ho dato una scorsa veloce agli ingredienti e mi sono detta la fatidica frase:-” ho tutto”-
nel frattempo il tempo scorre…e quella frase riecheggiava nella testolina (a quanto pare vuota). quando mi son decisa che era giunto il momento di biscottare, leggo attentamente gli ingredienti e…
…e che, e che pall& non ho il mascarpone porc@, ma vaff@ etc etc, lascio alla vostra sagacia le parole carine che hanno raggiunto le mie rosee labbra ahahahah. Va beh! che faccio? mi lascio fermare dall’assenza giustificata del mascarpone? giammai! 🙂
Per la frolla:
300 g di farina 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
150 g di burro a temperatura ambiente
100 g di zucchero semolato
1 uovo
1 pizzico di sale
i semi di un baccello di vaniglia

nella planetaria con il la frusta K, ho impastato l’uovo con il burro, lo zucchero, il sale e i semi di vaniglia. Dopo aver setacciato la farina con il lievito li ho aggiunti gradatamente all’impasto di burro. La frolla ottenuta, l’ho riposta in frigo per un paio d’ore avvolta nell’alluminio.
Con un mattarello stendete l’impasto, ritagliatelo con una forma che più vi piace. Metà dei biscotti forateli al centro. Ponete le basi e i forati su una leccarda foderata con carta forno, infornate a 160°C (la temperatura regolatela in base al vostro forno) per 10 minuti. Dopo la cottura fate raffreddare completamente su una gratella per dolci.

Per la crema al caramello:
100 g di zucchero semolato
50 g di burro salato
2 cucchiai di panna
1 stecca di cannella

In una casseruola a fondo spesso, cuocete lo zucchero mescolando, fino a quando comincia a cristallizzarsi. Togliete dal fuoco e aggiungete il burro a pezzetti, mescolate per amalgamare bene; aggiungete poi la panna e la stecca di cannella tagliata in due nel senso della lunghezza. Riponete sul fuoco e mescolate fino a quando non otterrete una crema omogenea. fate raffreddare mescolando di tanto in tanto fino a quando non sarà adatta alla farcitura, eliminate la cannella. Spalmate le basi dei biscotti, ricoprite con quelli bucati, pressate leggermentee spolverizzate con zucchero a veloe…gnam sono buonissimi!

panna cotta al cioccolato e pere

Mi acqua, ma ‘u Signuri su’ scuiddò cu tutta ‘st’acqua! Come dico sempre io? oramà lo sanno anche i sassi, “Ma quando arriva l’estate?”, quel bel caldo afoso 40° all’ombra ah! non vedo l’ora 🙂
meglio di tutto quest’umido, meglio di questo freddo! Figghioli qua ci sono stati 9° ma siamo impazziti?
immagino che chi legge dal NODD inorridisce al pensiero dei nostri 9 gradi per loro sarà caldo ahahahah, ma io sento troppo freddo, io dovevo nascere al centro della terra, sarei stata bene 😉 sicuramente al calduccio, forse troppo ahahahah
Torniamo alle cose dolci ma non calde perchè questa si mangia fredda 🙂 una panna cotta al cioccolato buona buona, questa volta senza salsine varie ma accompagnata dalle pere, un classico degli abbinamenti.
La ricetta la trovate scartabellando il Sale&Pepe di ottobre 2002 a pagina84 😉

4 pere williams
100 g di cioccolato fondente
400 ml di panna fresca
100 ml di latte intero
10 g di gelatina in fogli
50 g di zucchero semolato
il succo di 2 limoni
un cucchiaio di zucchero a velo
un baccello di vaniglia
4 cucchiai di maraschino
cacao amaro

Mettete la gelatina a bagno in acqua fredda. Tritate grossolanamente il cioccolato e mettetetelo in una casseruola con il latte, la panna, lo zucchero, il baccello di vaniglia tagliato nel senso della lunghezza ed anche i suoi semi. Portate a bollore a fuoco basso e mescolate di tanto in tanto. Dopo togliete la casseruola dal fuoco aggiungete la gelatina strizzata e fatela sciogliere completamente. Filtrate attraverso un colino a maglie fini, eliminate il baccello e infine, versate negli stampi che desiderate, precedentemente bagnati con acqua fredda; io ho utilizzato quelli di circa 4 cm di altezza e 6,5 cm di diametro, ho ottenuto 7 dolcini.
Mettete in frigo e fate rassodare per almeno 2 ore. Lavate le pere, dividetele a metà ed eliminate i semi con uno scavino, affettatele a spicchi sottili ma non troppo, metteteli in una ciotola con il succo del limone e il maraschino, mescolate con le mani delicatamente e fate insaporire. Rivestite una placca con carta forno, allineatevi gli spicchi di pera, cospargete con lo zucchero a velo e passate sotto il grill caldo del forno per circa 5 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare. Sformate le panne nei piattini da dessert, distribuite gli spicchi di pera leggermente accavallati, spolverate con il cacao e servite.

torta con crema alla vaniglia e amarene per il compleanno del mio sposo

😉

però non li dimostra…ahahahah
prima della pubblicazione, vuole che gli faccia firmare una liberatoria. Per la privacy dice, non puoi dire in giro la mia età…
in giro? ma se siamo, si e no, un pugno di amici? ahahah
oopppsssss! ho pubblicato! …
😉
va beh va, vi racconto questa tortina com’è fatta

Ho realizzato una torta margherita per la base, quella si Anna per intenderci
ho utilizzato però una teglia da 20 cm e con il resto dell’impasto ho ottenuto delle mini tortine da mangiare a colazione.

Dal Ricettario di Anna
Torta margherita

per una tortiera da 24 cm
6 tuorli
6 albumi montati a neve
200 g di zucchero a velo
100 g di farina
100 g di fecola di patate
100 g di burro fuso
un limone del mio alberello 😉
un pizzico di sale
Setacciate insieme la farina e la fecola. Montate a neve fermissima gli albumi con il sale. in un’altra ciotola montate i tuorli con lo zucchero finchè diventano spumosi. Aggiungete gli albumi con un cucchiaio di legno molto delicatamente. Unite poco alla volta la farina e la fecola e amalgamate al composto, unite poi il burro fuso e la scorza del limone grattugiata. Versate in una tortiera ben unta con burro fuso e infornate per 30 minuti circa a 150°C almeno questa è la temperatura per il mio forno.
Ho ottenuto una torta bassa circa 6 cm che ho tagliato orizzontalmente in 3 parti
Ho preparato una bagna con 100 ml di acqua e 100 ml di limoncello, ho emulsionato e poi con un pennello da cucina ho imbibito le superfici della torta.


Poi ho preparato una crema alla vaniglia, tratta dal secondo numero dei libri di sale e pepe “Tutto al forno”
l’ho manomessa solo un’idea
1 l di latte
200 g di zucchero a velo
70 g di farina
6 tuorli
un baccello di vaniglia
fate bollire il latte con la vaniglia tagliata nel senso della lunghezza, liberate i semi. Sbattete i tuorli con lo zucchero e appena saranno spumosi aggiungete la farina setacciata. Unite molto gradatamente al composto di uova metà del latte caldo, fate sobollire a fuoco lento per qualche minuto e poi aggiungete, il latte rimanente, eliminate la vaniglia e fate addensare qualche altro minuto sul fuoco.

Un barattolo da 230 g di amarena fabbri
500 ml di panna fresca
60 g di zucchero a velo
farina di cocco
guarnizione all’amarena Paneangeli

Montate la panna con lo zucchero a velo e componete la torta.
Su un piatto adagiate il primo strato di torta margherita ben bagnato, distribuite uno strato di crema alla vaniglia circa 3 cm, uno di panna montata e la metà del contenuto del vasetto delle amarene. Ponete il secondo strato di torta margherita e ripetete l’operazione precedente. Finite con l’ultimo strato di torta e finite con la panna, ricoprendo ben bene tutto il dolce con una spatola. Con la guarnizione all’amarena realizzate un cerchio distanziato dal bordo circa 3 cm; decorate con la farina di cocco e in ultimo con una sac a poche piena di panna montata realizzate le scritte e le guarnizioni

work in progress…come odio tutti st’inglesismi :)

immagine tratta da internet

AMICHE MIE!!!! qua sono per raccontarvi cose da femmine! sono stata catapultata da me stessa medesima nell’organizzazione della festa per la prima comunione di Carlotta. Una macchina schiacciasassi, meno imponente di quella di un matrimonio ma sempre una macchina micidiale è! La mia piccola principessa è quasi giunta, dopo un estenuante preparazione (sulla quale potrei aprire un dibattito ma non è questa la sede adeguata) alla Prima Comunione, quella macchina è partita per incastrare tutte le caselline e ottenere un risultato finale da ricordare, almeno spero, bene 🙂
La festa la organizzerò in giardino o meglio sotto il portico qui a casa, non saremo più di 26 persone, forse meno 🙁
ma io mi taro sul quel numero hai visto mai un miracolo 😉 che i parenti della penisola approdino sull’isola 🙂
Ho prenotato tavoli, tovagliato, piatti e bicchieri, posate e financo un ombrellone 3 metri per 3 😉
le sedie? no le sedie no, pensavo di impacchettare lo schienale delle mie con del tulle e un bellissimo fiocco di raso che lega tutti in un unico abbraccio, oltre che le sedie ahahahah
Ho stilato una lista delle cose da fare, che per ora comprende:
confetti
bomboniere (i soliti meridionali ahahahah)
fiori
abitino per Carli
saio
menù…
…menù appunto! Sto sfogliando miliardi di riviste e libri, l’obiettivo è realizzare un menù strepitoso, elegante, raffinato ma finalizzato soprattutto ai bambini.
Posso dirlo pubblicamente MIO MARITO HA RAGIONE!!!
l’ho detto! Ma una volta e basta ok? ahahahah
ha ragione quando mi dice che non devo celebrare me stessa, ma mia figlia…
ha ragione da vendere! ma se mi celebro anche solo un pochino? che ne pensate di aiutarmi con qualche suggerimento strepitoso ma per bambini?
non è una raccolta, anche se sarebbe un’idea graziosa da realizzare ma non ne ho il tempo adesso 🙂
dai su dai!
che faccio aspetto suggerimenti e ricette da copiare? 😉

P.S. Aggiungo un paio di cosette che sbadatamente e nella foga dei preparativi avevo omesso di dire…
La cerimonia si svolgerà il 10 maggio 2009, si spera in una bella giornata ma almeno tiepida, in caso contrio porterò i tavoli in casa. Sarà un pranzo, tutti seduti, con antipasti a bouffet, poi pensavo 2 primi di cui una pasta ripiena e forse del riso in forma, un secondo, contorno macedonia e toTTa spettacolare in più volevo preparare dei dolcetti, tipo piccola pasticceria e un sorbetto.
🙂

immagini tratte dalla mia vita quotidiana

ancora chicchi…ma sono gli ultimi

dopo di che ho finito le melagrane, aggiungo che non ne posso vedere più perchè mi viene la nausea ahahahah
🙂
Però come tenervi ammucciata una sì gran bella crostata di effetto, che trovate copleta di pasta phillo a pagina 22 nel S&P di gennaio 2002? Io la stramaledetta pasta phillo non l’ho trovata in questo periodo, perchè a quanto pare i palermitani ne hanno fatto man bassa, ed io sono rimasta sprovvista, ma a costo di star male perchè rivedrò una melagrana, la rifarò appena ‘ncoccio la pasta phillo GIURO!

ingredienti per una teglia di 22 cm
250 g di farina
100 g di zucchero
100 g di burro
2 tuorli
un cucchiaino di cannella in polvere
un pizzico di sale
la scorza grattugiata di un limone
200 g di fragole 1 melagrana
250 ml di latte
60 g di zucchero
3 tuorli
60 g di farina
6 capsule di cardamomo verde
Impastate la farina con il sale e lo zucchero, aggiungete i tuorli, la scorza di limone, la cannella e il burro morbido. Impastate velocemente e fate una palla che avvolgerete in un foglio di alluminio. Fate riposare in frigo per un’ora. Scaldate il latte con i semi del cardamomo pestati nel mortaio. Sbattette i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungete la farina setacciata. Filtrate il latte e incorporatelo poco alla volta al composto di uova, trasferite la crema in una casseruola e fate addensare a fuoco basso, facendo attenzione che non raggiunga il bollore. Fate raffreddare mescolando spesso. Stendete la pasta con un matterello e foderate la teglia imburrata e infarinata bucate il fondo con i rebbi di una forchetta e copritela con un foglio di carta forno; cuocete in bianco con dei fagioli secchi in forno caldo a 180°C per 10-15 minuti. Togliete i fagioli e distribuite sul guscio di frolla la frutta pulita meno una manciata abbondante di chicchi di melagrana. coprite con la crema e poi distribuite il resto della melagrana rimasta.