Panna cotta alla melagrana

Parlo sempre bene della mia rivista preferita vero? Vero! Oggi però, devo fare un appunto! In questo dessert di gennaio 09 della spettacolare “Sale &Pepe” la ricetta trae in inganno oppure, se volete, mi sono confusa, ho letto male…
Gli ingredienti liquidi sono trascritti in ml e in dl, quindi ho fatto male, anzi direi malissimo i conti, mi sono ritrovata con pochissimo succo di melagrana e il mio adorabile sposo è uscito di corsa per andare dal fruttivendolo a fare il carico di melagrane :). La panna, per 8 bicchieri era 500 ml, il succo di melagrana 5 dl…insomma, a prescindere dal fatto che sono un’idiota, non sarebbe una cosa carina utilizzare le medisime unità di misura? ai posteri l’ardua sentenza e stendiamo un velo pietoso perchè questa volta, possiamo dirlo! Non ho saputo copiare!!! AHAHAHAHAH!!!

per 8 bicchieri
-500 ml di panna fresca
-300 ml di latte
-200 g di zucchero a velo
-un baccello di vaniglia
-2 bicchierini di rum
-20 g di gelatina in fogli
-500 ml di succo di melagrana leggasi mezzolitrocheètantissimodisuccodimelagrana!!!(più o meno 6 melagrane belle grosse)
-una melagrana
-zucchero a velo per il succo perchè è un po’ aspro, fate voi a seconda del vostro gusto

Scaldate il latte con lo zucchero e il baccello di vaniglia inciso. Ammorbidite 15 g di gelatina in acqua fredda, strizzatela e unitela al latte, mescolando finchè si è sciolta, fate raffreddare. Eliminate la vaniglia, aggiungete il rum e la panna, mescolate e versate in 8 bicchieri. Copriteli con la pellicola e fateli riposare in frigo per 6 ore. Scaldate il succo della melagrana, unite la gelatina rimasta precedentemente ammorbidita in acqua fredda, mescolate e fate raffreddare senza farlo consolidare. Disponete su ogni pannacotta un cucchiaio di chicchi di melagrana, completate con il succo, tenete in frigo fino al momento di servire e in ultimo decorate con i chicchi rimasti

Piesse: il commento di Laura mi suggerisce che probabilmente farei bene ad aggiungere che, per ottenere mezzo litro di succo ho utilizzato 6 melagrane piuttosto grosse. Delle prime 3 ho raccolto tutti i chicchi li ho frullati e poi ho filtrato il succo, ma vedendo che il mio colore rosso non somigliava nemmeno lontanamente al rosso della rivista, ho pensato che “forse” bisognava spremere i frutti, ma se ne perde la metà ed il rosso continua ad essere lo stesso cioè non rosso brillante rivista, quindi suggerisco la “prima che ho detto”, raccogliete tutti i chicchi, frullateli e poi filtrate il succo 😉

Piesse n°2: Il commento di Paola invece, mi suggerisce di fare vedere con qualche scatto il metodo che utilizzo per sbucciare la melagrana velocemente, in questo modo la si sgrana in un battibaleno; con la punta di un coltello, incidete la superficie superiore del frutto dall’alto verso il basso fino a metà della calotta, sollevate la parte della buccia che tra l’altro è sottile, dopo di che si sgrana a piccole porzioni direttamente in una ciotola.
scusate, le foto sono un po’ buie perchè oggi piove, ma spero che siano esaustive






Torino-Palermo

…e tre!
🙂
quando si dice che, le distanze si annullano con un gesto d’amore, bisogna crederci!
A Carini è arrivata la befana, ma mica una befana qualunque no, no! Una vera CUOCA TRAVESTITA DA BEFANA, che di giorno fa la mercante in giro e la notte durante le feste….ahahahaha!!!! ma mica da sola è arrivata no,no! Le cuoche travestite da befane, si sa, si fanno aiutare, e lei era coadiuvata nientedopodomanicchè dalle sue meravigliose coniglie Sara e Laura, alle quali va il mio abbraccio strettissimo da lasciare senza fiato *** Dunque, dicevo…Carlotta ha ricevuto questa splendida (e molto trendy) borsa, da quel momento ce l’ha sempre a tracolla, e finalmente aggiungo, si trascina dietro la sua bottiglietta d’acqua senza dover chiedere sempre a me di portarla ahahahaha
un gesto d’amore per mia figlia si trasforma in un immenso, incommensurabile gesto d’amore per me *_*
grazie ragazze siete tre donne adorabili ***
piesse: hai visto Lory? lei è pronta con il piumino per l’inverno innevato che hai in montagna 🙂


ancora in giro, la magica atmosfera natalizia ????

Ancora un po’ e postavo questi antipasti stramangiati a Natale 2008, dopo un anno!Vergogna! Certo è che si possono mangiare in qualunque momento manco a diLLo!
🙂
per il rotolo di salmone dovete andare a scartabellare il numero di sale pepe di dicembre 2000 e arrivare alla pag 15…fffatto?
mentre per le spirali di sfoglia, se andate in edicola troverete ancora il numero di gennaio 2009, andate a cercare la pag 26, in basso a destra…ffffatto?
se vi va venite qua che vi faccio trovare tutto pronto da mangiare 🙂

Rotolo di Salmone
per 6
6 fette di pane per tramezzini al latte
500 g di salmone affumicato affettato
100 g di formaggio fresco alle olive
150 g di formaggio morbido spalmabile
erba cipollina
2 mazzetti di rucola
Lavorate i formaggi in una ciotola, insieme a un trito di erba cipollina. Appiattite le fette di pane con un matterello, spalmate ogni singola fetta con la crema di formaggio, adagiatevi sopra le foglie di rucola e poi le fettine di salmone. Arrotolate le fette su se stesse, avvolgete i rotoli con la pellicola trasparente e metteteli in frigo per almeno un’ora. Dopo eliminate la pellicola e tagliate i rotoli a fette spesse un cm. Sistemate su un letto di rucola e servite.

Spirali di sfoglia allo speck
2 rettangoli di pasta sfoglia fresca
60 g di speck a fette
50 g di Parmigiano Reggiano
1 uovo
mezzo cucchiaino di semi di finocchio.
Tritate nel mixer i semi di finocchio. Spennellate la pasta sfoglia con un uovo sbattuto. Coprite un rettangolo di pasta con lo speck, cospargete con i semi di finocchio e il parmigiano grattugiato. Adagiate il secondo rettangolo tenendo la parte spennellata verso il basso, premete leggermente con il palmo della mano e tagliate la pasta in rettangoli di 2 cm circa. Arrotolateli a spirale, posateli su una placca foderata da forno, spennellateli ancora una volta con l’uovo sbattuto e infornate a 200°C per 15 minuti circa…e vedrete che buon Natale vi ho risevato per l’anno prossimo!

Bari-Palermo e tanti auguri di buon compleanno!

…e due! 🙂
un altro pacco dono è giunto a me, nell’isola del sole. Mi giunge da un’adorabile donna amica mia, ops quasi dimenticavo, oggi festeggiamo il suo compleanno…come quale? quello di Ciboulette Manco a dirlo! 🙂
no, no, non sono i panni di famiglia lavati in casa questi quassù ahahahahah! ma il lavaggio di due copritappi arrivati zuppi d’acqua alle olive, in un viaggio sicuramente avventuroso avvenuto in “braccio alle poste” Alle quali avrei tanto, ma tanto da dire!
L’amica mia, dicevo, mi ha fatto piangere 😉
eh si anche lei, io sono una tenerona, una inguaribile romantica e queste cose mi commuovono, poi la sensazione che hai è quella antica di quando si scrivevano lettere, ed era una magia riceverle, aprirle e leggerle. Per non parlare del pacco…è stato bello, grazie Elvira per tutto quell’affetto che conteneva quella grande scatola *******

La grande scatola conteneva un immenso affetto per me, ma non solo!
le cartellate ribattezzate da me cartellette ahahahahah, realizzate dall’amica mia, le orecchiette fresche fresche, le olive sott’acqua, i lampascioni arrivati integri, i taralli nichi e un libro di Carofiglio, scrittore barese che io adoro, e che volevo comprare ma per qualche arcano motivo non avevo ancora comprato…adesso si è svelato l’arcano telepatia è!
ancora una cosa, le orecchiette sono state mangiate! Ma no! non di dipendenti delle poste italiane, no! da noi!
🙂
*********


Parigi-Palermo

quando t’arriva un pacco così che fai? beh io ho pianto! Leggere quelle parole e scoprire piano piano che un po’ di Francia, un po’ di Calabria un po’ della mia amica Mariluna erano giunti a casa mia, mi ha commosso.
Cummari mia, in queste foto ho unito le nostre anime
il sale e la stella marina, le foglie di Francia in autunno e i sassi del mare di Sicilia, il tè che bevi in questo periodo e le conchiglie che amo tanto, la crema di marrons e la scialuppa di salvataggio realizzata dalle mani grandi di mio nonno, i torroncini di Calabria con la confettura per il foie gras e le stoffe preziose, la cassonade e i cartoncini colorati.
amica mia spero solo di poterti abbracciare molto presto
grazie *

filetti di salmone alle mandorle


premetto che il salmone non mi fa impazzire, ma devo confessare che questa versione è molto delicata e gustosa. Dal solito pescivendolo questa volta ho faticato pochissimo, e anche lui del resto ahahahah

dimenticavo Sale & Pepe gennaio 2004 pag 50 😉
ingredienti per 6 persone
2 filetti di Salmone da circa 400 g l’uno
50 g di mandorle spellate
2 limoni non trattati
30 g di pane per tramezzini al latte
un mazzo di prezzemolo
un mazzetto di erba cipollina
60 g di burro

Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Lavate i limoni, prelevate la scorza con un pela patate e mettetela da parte. Spremete il succo di un limone. Passate nel mixer il prezzemolo qualche foglia di erba cipollina, il pane, le mandorle, la scorza dei limoni e il succo, aggiungete il burro e impastate con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo, salate e pepate. Foderate una teglia con carta da forno, adagiatevi il pesce con il lato della pelle verso il basso, distribuite sopra il ripieno e coprite, con l’altra parte di filetto. Legate i filetti con dello spago da cucina. irrorate con il succo del limone rimasto e cuocete a 175°C per 30 minuti circa. Portate in tavola eliminando lo spago da cucina tagliate il salmone a fette, distribuite nei piatti irrorando con un il fondo di cottura.
Servite con delle patate prezzemolate come contorno.

reginette con gamberoni e zucchine

oramà l’anno nuovo è iniziato da quasi una settimana, ma stiamo tutti ancora a raccontare come abbiamo passato l’ultimo dell’anno vecchio 🙂
è un modo per essere vicini anche se non lo eravamo…credo 😉
la ricetta appena appena modificata, la trovate sul Sale e Pepe di dicembre 2000, con il titolo pappardelle con scampi e zucchine pag 56
per chi non avesse quel numero vi conto cosa ho messo in tavola
🙂
per i soliti 6 del 31 dicembre 2008
500 g di reginette
600 g di gamberoni
18 fiori di zucca
3 zucchine medie
patè di olive verdi
2 spicchi d’aglio
una carota
una cipolla
olio extra vergine d’oliva
prezzemolo
erba cipollina
sale e pepe

Lessate per 5 minuti i gamberoni in acqua bollente salata con la cipolla e la carota a pezzi, scolateli e lasciateli raffreddare, quindi sgusciatene 6 lasciando la testa ed eliminando il guscio della coda. Sgusciate tutti gli altri e tritateli grossolanamente. Spuntate una zucchina e da essa ricavate, con un pelapatate, 6 fettine nel senso della lunghezza. Scottatele per un minuto nella stessa acqua dei gamberoni , scolatele e fatele raffreddare. Spalmatele poi con il patè di olive
e con esse avvolgete gli gamberoni. Private i fiori del pistillo. Tritate un ciuffo di prezzemolo e sforbiciate qualche stelo di erba cipollina. Tritate separatamente anche le zucchine rimaste e l’aglio. Rosolatele in 5 cucchiai d’olio per pochi minuti, unite la polpa di gamberoni tritata 6 fiori tritati e un po’ di erbe. Friggete i fiori rimasti per qualche secondo in olio bollente, sgocciolateli e teneteli in caldo. Lessate la pasta al dente in abbondante acqua salata in cui avete aggiunto un cucchiaio di olio , scolatela lasciandola umida e versatela in padella. Maneggiate aggiungendo le erbe rimaste un filo di olio crudo. Finite i piatti con i gamberoni interi e i fiori fritti.

piccoli sformati di borlotti e lenticchie…

…per cominciare all’insegna delle tradizioni.
La buona fortuna è stata la sottile linea rossa che ho tracciato nel menù dell’ultimo dell’anno. I piccioli come si dice qua, i soldi, i denari, non fanno la felicità ma, e non è una frase mia, l’aiutano moltissimo ahahahah! Quindi lenticchie in apertura e anche alla fine della cena 🙂
prometto solennemente che se i piccioli arriveranno spattemu!
La ricetta come al solito non è mia ma di Cucina Italiana di gennaio 09 con l’aggiunta delle lenticchie come licenza poetica.
🙂

per 6 persone
250 g di fagioli borlotti lessi
100 g di panna fresca
100 g di latte
pane per tramezzini al latte
2 uova
uno scalogno
burro
sale e pepe

200 g di lenticchie mignon
una carota
una cipolla piccola
un gambo di sedano
olio
300 ml di brodo vegetale

Preparate le lenticchie, ponendo a soffriggere un battuto di carota, cipolla e sedano. Lavate le lenticchie e unitele alle verdure. Mescolate e fate insaporire, poi come per un risotto aggiungete il brodo bollente. Coprite e fate cuocere a fuco lento, per almeno mezz’ora o fino a quando non sono cotte. Abbiate cura di controllare sempre la consistenza del brodo, eventualmente aggiungetene ancora. Aggiustate di sale e condite con un filo d’olio crudo.
Frullate i fagioli con il latte, le uova, la panna, una presa di sale e una macinata di pepe. Imburrate 6 stampini da panna cotta medi, alti 5 cm e larghi 6, versate il composto e infornate a bagnomaria a 200°C per 30-35 minuti. Tirate fuori dal forno gli sformatini e fate raffreddare una decina di minuti. Nel frattempo con un coppapasta da 8 cm ritagliate dalle fette di pane per tramezzini 6 dischi. In una padella antiaderente unite sei rondelle di scalogno e una noce di burro, appena comincerà a friggere adagiate le fette di pane e rosalatele da ambo i lati per pochi istanti. Servite gli sformati nei piatti su una fettina di pane, decorando con una o più cucchiaiate di lenticchie.

ho raccolto le patate per Viviana


Puff, puff, sono quasi allo scadere della raccolta di patate di Vi eccola la ricettuzza che facile facile la si prepara in un battibaleno, 😉
raccogliete 800 g di patate 🙂
3 o 4 funghi champignon
mezzo litro di salsa besciamella
una manciata di parmigiano oppure pecorino grattugiato
una noce di burro
e del pan grattato
e il gioco è fatto

Sbucciate, lavate e asciugate le patate, affettatele sottili sottili (che non potete dire di no) con una mandolina. Lavate e asciugate con delicatezza anche i funghi, affetattale leggermente più grossi delle patate. Riscaldate il forno a 190°C, Preparate la besciamella e tenetela da parte. Imburate una pirofila da forno rotonda oppure ovale, cospargete di pan grattato e disponete alternati a strati verticali, le fette di patata e fette di funhi. Versate la besciamella coprendo le verdure cospargete di una manciata di parmigiano e una di pangrattato. Infornate per 50 minuti circa

buon Natale…

grazie a tutti quelli che sono passati da qui per augurarmi un sereno Natale, in effetti quello è stato! sereno, tranquillo, pacifico
grazie anche a tutti quelli che, come me, non sono passati da nessuna parte, non hanno fatto le telefonate di rito ma non per questo non hanno pensieri felici nel cuore.
Io quest’anno ho scelto di stare con Lory, ovviamente lei non l’ha saputo che all’ultimo minuto proprio quando, con tutti (o quasi) gli ingredienti alla mano mi sono cimentata in una sua ricettuzza per starle accanto la notte di Natale. Perchè dovete sapere che qui è già arrivata la Befana, partita dal noDD, da Torino precisamente, è arrivata per portare un dono a Carlotta, la quale non si è mai separata da questo regalo…grazie alla befana chiù bedda che c’è e alle sue figghiole duci ***

i miei coni di spada senza cucunci:

3 fette di spada a testa…
il mio pescivendolo si stracancia in faccia quando gli dico che devo fare gli involtini di pesce spada, si tramuta, si agita, s’innervosisce…io niente faccio? Gli dico che devo fare gl’involtini, mi godo tutto il teatro che fa e poi lo rassicuro dicendogli di darmi il pezzo intero che le fettine me le taglio da me 🙂
quindi mi calcolo circa 500 g per 3-4 persone, metto il pezzo in freezer per circa 15-20 minuti, affilo il coltellaccio e poi l’affetto senza problemi 😉
poi ho fatto più o meno come Lory, ho preso
3 manciate di pinoli e li ho passati al mixer
2 cucchiai di pistacchi di bronte e li ho passati anch’essi nel mixer
3 cucchiai di pecorino
la scorza di 2 arance
la scorza di un limone
2 fette di pane per tramezzini passate al mixer
3 cucchiai di pan grattato
1 uovo
origano
prezzemolo
basilico
sale e pepe
e li ho impastati tutti insieme. Poi ho preparato la salsa con
8 pomodori rossi a grappolo
2 cucchiai rasi di capperi sotto sale, dissalati sotto acqua corrente
100 g di olive nere snocciolate
1 spicchio d’aglio
un cucchiaino raso di zucchero
timo
olio extra vergine d’oliva
sale


Ho tagliato le fettine di spada, le ho battute con un batticarne e pareggiato i margini, i ritagli di pesce li ho aggiunti all’impasto di pane e li ho amalgamati ad esso ben bene, ho aggiustato di sale, ho farcito i coni e li ho fernati con uno spiedino. Ho preparato la salsa tagliando a dadini i pomodori eliminando la buccia e i semi, ho condito con sale olio, olive e capperi, li ho messi in una teglia ed infornato per 30 minuti a 100°C. Trascorso questo tempo ho aggiunto il pesce sulla salsa ed ho proceduto alla cottura come da ricetta, aumentando la temperatura a 180°C per 15-20 minuti. Nel piatto infine ho spolverato il timo fresco.