Shortbread

Voglio concludere il tour attraverso l’esposizione di alcuni dei prodotti finum® con un oggetto particolare; Hot Glass System 130 ml.
Un bicchiere, direte voi, no! Non un semplice bicchiere ma un contenitore individuale con una doppia parete in vetro borosilicato che permette di mantenere calda o fredda la vostra bevanda senza bruciarvi o raffreddarvi le mani. La temperatura rimane all’interno della coppa lasciando le vostre mani alla vostra temperatura corporea, percepirete soltanto un leggerissima variazione.

La confezione contiene anche un filtro permanente dotato di una griglia in acciaio inossidabile, per porre in infusione tea a foglia larga. Il filtro è provvisto anche di un coperchio dalla duplice funzione:

1) mantiene all’interno il calore gli aromi e i profumi;

2) trascorso il tempo necessario all’infusione, si capovolge e si usa come gocciolatoio.

Ora vi devo cuntari la ricetta che ho letto dalla mia amica e cummari, Patrizia di Via delle Rose, la vera ricetta degli shortbread, ci stanno precisi ‘ntifici con il tè delle cinque, il vero problema è che, come dice lei creano dipendenza. Nella ricetta lei usa la farina 00, io ho usato la 0 e vinniro boni ‘u stissu.

225 g di farina 0
115 g di farina di riso
100 g di zucchero di canna chiaro
225 g di burro leggermente salato a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia, fatto in casa.

Con le fruste elettriche, montate, il burro insieme con lo zucchero, fino a rendere il composto spumoso e gonfio. Se avete la planetaria montate il gancio K e aggiungete le farine precedentemente setacciate e la vaniglia. In alternativa all’impastatrice elettrica, ovviamente, potrete impastare a mano.
Accendete il forno a 180°C
Prendete un foglio di carta forno, ponetelo su una spianatoia, appoggiate l’impasto morbido, copritelo con un altro foglio di carta forno e stendetelo con un mattarello raggiungendo uno spessore di circa 2 cm. Trasferite l’impasto dentro una teglia dai bordi bassi del diametro di circa 32 cm di diametro, continuate a stendere l’impasto con le mani fino a raggiungere i bordi della teglia. Eliminate la carta forno superiore, effettuate dei tagli sulla superficie e bucherellatela con una forchetta. Infornate per circa 20- 25 minuti. La cottura dello shortbread non deve essere dorata ma chiara. Infatti consiglio, per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno.
Fate raffreddare e poi cospargete con lo zucchero a velo vanigliato. Tagliate i biscotti seguendo i tagli fatti prima d’infornare e conservate dentro una scatola di latta.

English version of Tiziana Sanzone

Shortbread and Hot Glass System 130 ml

I want to end this tour through the finum® products with a particular object; the Hot Glass System 130 ml. A glass, you say, no! It’s not just a simple glass but an individual container with a double wall that keeps your drink hot or cold for longer burning your hands or making them too cold. The temperature of your beverage remains inside the glass only, leaving your hands at body temperature; you’ll only notice a slight change.

The package also contains a permanent filter, equipped with a stainless-steel mesh, in which you can brew whole-leaf tea. The filter is also provided with a lid that has a double function:

• Retains heat and the aroma of tea or other beverage

• After tea brewing, you can use it as a drip-off tray.


The recipe I linked to this stylish and functional product is typically Scottish, a very crumbly butter cookie that has, in general, one part sugar, two parts butter and three parts flour. A very crumbly dough which is suitable for the most pleasant time of the day.
225 g of 0 type flour
115 g of rice flour
100g light brown sugar
225 g of lightly salted butter at room temperature
1 teaspoon vanilla extract
flavoured powdered sugar, homemade. 

With an electric mixer, beat the butter and sugar until the mixture is light and fluffy. If you have the ok understood., it should write: the complimentary attachment, the K hook and add the previously sifted flour and vanilla. As an alternative to the electric kneader, of course, you can knead it by hand. Preheat the oven to 180°C. Take a sheet of parchment paper, place it on a work surface, lay the soft dough, cover with another sheet of parchment paper and roll it out with a rolling pin, to a thickness of about 2 cm. Transfer the mixture into a baking dish with low boarders and a diameter of about 32 cm, continue to roll out the dough with your hands until it reaches the edges of the pan. Remove the top sheet of parchment paper, make cuts on the surface and punch with a fork. Bake for about 20 to 25 minutes. The shortbread’s colour should not be golden but very light. For the cooking time, I suggest that you base yourself on your knowledge of your oven. Let cool and then sprinkle with the vanilla flavoured powdered sugar. Cut the biscuits following the cuts made before baking and store in a tin box.

cacoccioli di capriccio

‘N Paliemmu ci sunnu i cacoccioli cu le spine e a mia mi fannu una sulenne antipatia. Ecco l’ho detto! C’è picca i fari, non sugnu abituata; nella latata messinese non c’è ‘sta varietà, da quando sugnu ccà, ‘ntà Sicilia occidentale, mi spinu tutta. Chi grannissima camurria. Ma quando arrivano le mammole, me la scialo. Sunnu bedde grosse e tonde. Questa ricetta parte da una tradizionale, semplice e veloce, io però che sugnu licca, ghiotta, ci misi il carrico da unnici aggiungendo ‘n’anticchiedda di cascavaddu e ‘na scorzicedda di limuni. Se vi sconfinfera facitila puru vui.
Per quattro
cristiani
4 mammole
3 spicchi
d’aglio
Un mazzo
generoso di prezzemolo
100 g di
caciocavallo fresco
La scorza di
un limone grattugiata
4 foglie di
alloro
Olio extra
vergine d’oliva
Sale e pepe
Pulite le mammole,
eliminate il gambo e qualche foglia esterna più coriacea; pareggiate la base
con un coltello e poi battetele, al contrario, sul piano di lavoro per
agevolare l’apertura.
Tritate
molto finemente metà del prezzemolo insieme con l’aglio e l’altra metà con la
scorza di limone. Riempite le mammole con questi due composti allargando bene
le foglie, salate, pepate. Tagliate il caciocavallo a dadini e distribuitelo
dentro i carciofi. Irrorate con un giro d’olio la sommità e ponete dentro una
casseruola dai bordi alti, versate 300 ml di acqua con le foglie d’alloro e
cuocete per circa 25 minuti. Serviteli tiepidi o a temperatura ambiente.

fame lupigna

Oggi avevo una fame lupigna; considerando che non aju ‘na cammarera, tipo Adelina, che mi fa truvare cose buone nel frigo o nel forno mi devo dare adenzia da sola. E va beh!
 Dopo aver firriatu una matinata sana sana taliai dentro il frigo e c’attruvai la trovatura. Niente di pronto, certo, ma qualcosa che messa ‘nsemmola cu n’autra poteva mecciare. Pronto in pochissimo tempo, attipo menz’ora, questo piatto istigava alla disubbidienza, manco m’assettai a tavola ma accussì com’era nella ciotola, m’assittai ‘ntu divano e mu manciai.

per due cristiani affamati
(l’autru cristiano sugnu sempre io)
200 g di asparagi già mondati
150 g di piselli già sgranati
due scalogni
olio extra vergine d’oliva
160 g di riso basmati
200 g di filetti di sgombro affumicati alle spezie
lavate gli asparagi, poneteli a lessare in una pentola con acqua bollente salata, cuoceteli fino a quando il gambo sarà tenero; occhio però non dovranno disfarsi, a mia le cose troppo moddi non mi piacciono, le voglio vedere nel piatto. Per carità, non buttate l’acqua di cottura!
in un altro tegame ponete un cucchiaio d’olio i piselli e lo scalogno affettato, fate insaporire mescolando e coprite con dell’acqua calda; appena arriva a bollore versate il riso e finite di cuocere aggiungendo l’acqua bollente in cui avete cotto gli asparagi.
a questo punto il più è fatto, salate solo se è necessario, versate il riso dentro una ciotola, unite gli asparagi tagliati a tocchetti e sfilettate lo sgombro, mescolate, fate riposare qualche minuto e servite tiepida.

E’ l’ora del tè

Un buon tè non lo rifiuto mai, è un momento piacevole da condividere a colazione, a merenda ma anche a metà mattinata. Il rituale che ne segue è affascinante e permette di dissociarsi dal caos che c’è oltre il proprio angolo di mondo. 

La linea di finum® dedicata al tè mi regala momenti di rara bellezza. I filtri per tè biodegradabili e tutti gli strumenti che finum® mette a disposizione inducono all’ospitalità e alla convivialità.

Il prodotto che vi presento qui, oggi, si chiama TEA POT SYSTEM 0,45 l, una teiera in finissima porcellana bianca realizzata in Germania con un ingegnoso incastro per mantenere bloccato il filtro al coperchio durante l’estrazione. Il prodotto ha, a corredo, anche un grazioso piccolo piattino dove poggiare il filtro dopo l’uso per evitare gocciolamenti. Un tale oggetto diventa il un accessorio indispensabile per incontrarsi e condividere il piacere e la bellezza in questo affascinante mondo del tè.

Tra volute di vapore, profumatissime foglie di tè e calde atmosfere vi suggerisco la ricetta per realizzare una sofficissima ciambella variegata alla Nutella

Ingredienti per una tortiera di 24 cm di diametro

300 g di farina 0 più quella per la teglia
190 g di zucchero di canna
100 g di burro più quello per la teglia
2 uova
Un cucchiaino di estratto di vaniglia
230 g di latte
¼ di cucchiaino di sale
100 g di Nutella
18 g di lievito chimico
Accendete il forno a 170°C, imburrate e infarinate una teglia a ciambella; procedete alla preparazione.
Sciogliete il burro, ponetelo dentro una ciotola con lo zucchero e sbattete insieme con un frullatore elettrico. Quando il burro sarà tiepido, unite le uova, la vaniglia, il sale e continuate a sbattere per 5 minuti alla massima velocità. Aggiungete la farina setacciata con il lievito alternando al latte; non usate tutto il latte. Dividete l’impasto in due parti disuguali; in quello minore aggiungete la Nutella, e qualche goccia di latte per rendere fluido il composto. Versate una parte dell’impasto bianco nella teglia, poi quello alla Nutella e finite con quello bianco. Immergete una forchetta nel composto e realizzate una spirale. Infornate per circa 30-40 minuti o fino a quando, infilzando uno spiedino dentro l’impasto, questo ne uscirà asciutto e pulito. Sfornate, fate intiepidire leggermente e poi sformate su una gratella per fare raffreddare completamente. Se volete spolverate, prima di servire, con dello zucchero a velo.

English version of Tiziana Sanzone

It’s teatime.
I never refuse a good tea; it’s a pleasurable moment to share at breakfast, in the afternoon or even
at mid-morning. The whole ritual is fascinating and it allows you to leave behind all the chaos that
lies beyond your own corner of the world.

The finum® line dedicated to tea gives me rare moments of beauty. The biodegradable tea filters
and all the tools that finum® provides inspire hospitality and functionality.

The product that I’m going to present here, today, is called TEA POT SYSTEM 0.45l, a teapot in
fine white German porcelain with an ingenious interlocking brewing basket to keep the filter locked to the lid while serving. The product is even supplied with a cute little drip.off tray, on which you can place the filter after use to avoid spillage. Such an object becomes a must-have accessory to meet and share the pleasure and beauty in this fascinating world of tea.

Among plumes of steam, fragrant tea leaves and a cosy atmosphere, I’d like to suggest this recipe
for a soft bundt-shaped cake with Nutella.

Ingredients for a 24cm diameter cake

300 g of Type 0 flour plus some for the baking form
190 g of brown sugar
100 g of butter plus some for the baking form
2 eggs
A teaspoon of vanilla extract
230 g of milk
¼ teaspoon salt
100 g of Nutella
18 g of baking powder

Preheat the oven to 170 ° C, grease and flour a baking form; proceed with the preparation.
Melt the butter, place in a bowl with the sugar and mix together with an electric blender. When the
butter is warm, add the eggs, vanilla, salt and continue mixing for 5 minutes at maximum speed.
Add the sifted flour with baking powder, alternating with milk; do not use all the milk. Divide the
mixture into two unequal parts; in the lesser add the Nutella, and a few drops of milk to thin the
mixture. Pour part of the white dough into the form, then the one with Nutella and finish with the
white one. Dip a fork into the mixture and make a spiral. Bake for about 30-40 minutes or until
poking a skewer into the mixture, this comes out dry and clean. Remove from oven, allow to cool a
bit and then turn out onto a wire rack to cool completely. If you want you can sprinkle, before
serving, with powdered sugar.

un’agenda ingiallita chiù granni ‘i mia

1960, un’agenda si direbbe oggi. Sulla copertina  c’è scritto: 365 guida e diario per la casa. Non solo agenda dunque, un’ispirazione, un binario sul quale correre sicuri tra le pagine della vita casalinga; certi di trovare un consiglio un parere, un’indicazione o una ricetta. 
Scritta da Achille Brioschi e C. editrice City, Milano era di proprietà della mia nonna materna, Elsa Leondari in Modica. Credetemi se vi dico che era una persona speciale; nella vita, oltre a essere mia nonna, era una maestra di scuola elementare e ho praticamente detto tutto, amata da tutti, granni e picciriddi. E va beh, megghiu cà mi fermo picchì mi emoziono molto facilmente e la malinconia m’assuglia. V’ha dire ancora n’autra cosicedda. ‘Nta tutti ‘sti consigli che il buon Achille Brioschi dispensava, mia nonna scriveva le sue ricette, incollava pizzini, ritagli di giornale e appuntava le sue varianti. Praticamente un tesoro.
Il salame di tonno è un polpettone molto sostanzioso a base di tonno sott’olio ma non solo, un piatto, mi racconta me matri, cosiddetto di mezzo; si portava in tavola durante i pranzi barocchi. ‘O solito nostro và, sempre esagerati.
Salame di tonno
250 g di tonno sott’olio sgocciolato
4 uova intere 
un tuorlo (l’ho omesso)
8 cucchiaiate colme di Parmigiano Reggiano grattugiato
4 cucchiaiate di pan grattato
sale, un pizzico
pepe
prezzemolo tritato
per il salsa al limone:
2 limoni 
200 ml di olio (ne ho usato 150 ml)
abbondante prezzemolo tritato.
sminuzzate il tonno molto finemente, con una forchetta dentro una terrina, aggiungete le uova, il parmigiano, la mollica il pepe, il pizzico di sale e un po’ di prezzemolo. Mescolate per amalgamare bene. Strappate due fogli di carta forno della misura dei futuri salami. Bagnate e strizzate i due fogli; stendeteli  sul piano di lavoro, ungeteli leggermente con le mani. Prelevate metà del composto che sarà molto morbido (tranquilli in cottura si rassoderà), adagiatelo su uno dei due fogli, dategli una forma cilindrica, arrotolate il foglio attorno al composto e chiudete le due estremità con dello spago da cucina. Fatelo stesso con l’altra metà del composto.
Immergete i due “salami” dentro una pentola ovale piena di acqua bollente, legate le estremità ai manici in modo da non fare toccare il fondo della pentola ma allo stesso tempo devono essere coperti dall’acqua in ebollizione. Fate cuocere 20 minuti; più è grosso è il salsicciotto più avrà bisogno di cottura. Togliete dall’acqua e fate raffreddare completamente. Scartate e affettate. Adagiate le rotelle su un piatto da portata; preparate un’emulsione con il succo del limone, l’olio e il prezzemolo e, poco prima di servire, distribuitelo sul salame di tonno.

finum® e io: tortine di mele e pimento

La Germania è ritornata in Sicilia, affacciandosi sul mediterraneo direttamente a casa mia, in questa timida primavera illuminata  da un sole splapito.
No certo non è una novità, ‘u
sacciu
, ma voglio catturare la vostra attenzione raccontandovi la novità, finum® e io:  vi faccio talìare i congegni a marchio finum®. Un’azienda che produce una vasta gamma di prodotti per il the e per il caffè ma
non solo, come ho avuto modo di cuntarvi qui. 

 Ma non voglio anticipare troppo, scopriremo insieme, forme e
colori generati da finum®, lungo un tragitto che faremo mano manuzza.
E ora Attenti a mmia.

 Comincio con il mostrarvi una tra le idee geniali.
Signore e signori,
il Tea Control; una teiera in vetro borosilicato, leggerissima, robusta,
inattaccable dagli acidi e resistente agli chock termici. A parte la bellezza
del design, che è evidente, vi faccio notare il funzionamento ingegnoso del
filtro: realizzato in Tritan ™ (BPA-free); permette di mettere in
infusione il the e, trascorso il tempo desiderato, lasciarlo nel filtro
relegandolo all’interno del vano “chiuso”, basterà ruotare il
coperchio in senso orario. Lo dicevo io che era geniale!
Questa teiera soddisfa
diverse capacità di carico; 0,4 l 0,8 l e 1l.

Se le foto non vi sembrano abbastanza esplicative, qui,
nel sito finum®, potrete fare partire un filmato che vi illuminerà sul semplice
funzionamento.

Nel frattempo che voi talìate,
per capirne di più, io mi faccio un the, forte e speziato, accompagnato da
deliziosi dolcetti di mele.

 Tortine mele e pimento
per 17 piccole tortine
180 g di farina 0
5 mele annurche
80 ml di acqua
130 g di burro fuso
2 uova
5 g di lievito chimico
100 g di zucchero di canna
un cucchiaino di pimento macinato al momento
un pizzico di sale
tagliate le mele a quarti, eliminate il torsolo e affettatele finemente dentro un tegame, aggiungete l’acqua, mezzo cucchiaino di pimento e ponete sul fuoco leggero. Portate a cottura mescolando e spegnete quando l’acqua si sarà prosciugata. Fate intiepidire.
Ponete dentro una ciotola, dai bordi alti, il burro con lo zucchero, sbattete con una frusta elettrica, aggiungete le uova mescolando sempre.Ponete le mele cotte dentro il frullatore  e, se necessario, aggiungete una goccia d’acqua per fluidificare il composto e agevolare lo sminuzzamento, frullate fino a ridurre in purea; unite le mele frullate al composto di uova insieme con il pimento rimasto. Setacciate la farina con il lievito e aggiungete al composto di mele insieme con il sale, poco alla volta senza mescolare troppo. Versate due o più cucchiaiate di composto dentro i pirottini in carta rigida oppure dentro quelli morbidi posti all’interno dell’apposito stampo. Comunque non superate i 3/4 della loro dimensione. Lavate le mele rimaste, tagliatele a a quarti, eliminate il
torsolo e affettatele finemente con una mandolina. Prima di infornare affondate
tre o più fettine nell’impasto. Ponete in forno caldo a 170°C per 20 minuti
circa o fino a quando, inserendo uno stecchino questo ne uscirà asciutto e
pulito.


English version of Tiziana Sanzone

Germany has returned to Sicily, overlooking the Mediterranean, directly to my house, in this shy spring lit by a splapito-moderate sun. No, of course that’s not anything new, ‘u sacciuI know but I do want to catch your attention by telling you some real news, about finum and me: I’ll let you take a peek at- taliare the devices branded finum. A company that produces a wide range of products for tea and coffee but not just that, as I already had the chance to tell- cuntarvi here.
But I dont’ want to anticipate too much, we’ll find out together, the shapes and colours genereted by finum, by going down a road that we will take mano manuzza-hand in hand.

And now Listen to me- Attenti a mmia.
I’ll start by showing you one of their brilliant ideas.
Ladies and gentlemen, the Tea Control; a teapot in borosilicate glass, lightweight, robust, resistant to acid and resistant to thermal shock. Aside from the beauty of design, which is evident, I would like to point out how the ingenious filter works: made of Tritan™ (BPA-free) that allows you to brew your tea and, after the desired time, leave it in the filter locked inside the “closed” compartment, by simply turning the lid clockwise. I told you it was brilliant! This teapot meets different load capacites; 0,4 l, 0,8 l and 1l
If the photos aren’t explanatory enough, here, on the finum site, you can watch a clip that will enligten you on the simple way it works.
Meanwhile you take a look- talìate, to understand more, I’ll make myself a cup of tea, strong and spicy, accompanied by some delicius apple treats.

Apple pies and allspice
for 17 little pies
180 g of flour 0
5 annurca apples
80 ml of water
130 g of melted butter
2 eggs
5 g of chemical yeast
100 g of brown sugar
a teaspoon of freshly ground allspice/pimento
a pinch of salt
Cut the apples into quarters, remove the core and cut them into thin slices in a pan, add water, half a teaspoon of allspice and put on a low flame. Continue the cooking process while stirring and turn off when the water has reduced completely. Allow to cool.
Place the butter and sugar in a bowl with high sides, beat with and electric mixer,
 and add the eggs, while gradually stirring. Put the cooked apples in the blender and, if necessary, add a drop of water to thin the mixture and to help shaddering, blend until puree; add the apple puree to the egg mixture along with the remaining allspice. Sift flour with the baking powder and add to the apple mixture along with the salt, a little at a time and without mixing too much. Pour two or more tablesoons of mixture into the cupcake liners or inside the soft ones you can find in the proper mold. However do not exceed 3/4 of their size. Wash the remaining apples, cut into quartes, remove the core and slice them into thin slices with a mandolin. Before baking sink three or more slices in the dough. Place in oven at 170 °C for 20 minutes or until inserting a toothpick, this comes out dry and clean.

Torte di mele si diventa

Se ci pinsate vero è, su una base qualunque ci potete ‘ncafuddare un paio di mele variamente tagliuzzate; fettine, dadini, grattugiate, centrifugate, di supra, di sutta  alla Tatin…‘nsumma mittitili come caddu vuliti e trasformate una semplice torta in una torta da amare.

per la torta
140 g di farina di mais fioretto
100 g di farina 0
180 g di zucchero di canna più una manciata
130 g di burro fuso
60 ml di succo d’arancia
1/4 di cucchiaino di sale
3 uova
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
60 g di noci tritate
3 mele
10 g di lievito chimico
per il caramello 
50 g di burro
50 g di zucchero di canna
45 ml di panna fresca
Scaldate il forno a 170°C; imburrate e infarinate uno stampo da 26 cm di diametro.
Sbattete  le uova con lo zucchero per dieci, quindici minuti nella planetaria o con un frullino elettrico, dovranno risultare belle gonfie e chiare. Unite il burro fuso ma non caldo e amalgamate. Aggiungete anche il succo d’arancia e spegnete la macchina. setacciate insieme le farine, la cannella e il lievito. Unite la miscela poco per volta amalgamandola con una spatola di gomma, unite il sale e la vaniglia. Infine incorporate le noci tritate a coltello. Versate l’impasto nella teglia, livellatelo e mettetelo da parte. Pelate le mele, tagliatele a metà, eliminate il torsolo e affettatele sottili con una mandolina, affondatele nell’impasto, distribuite la manciata di zucchero di canna e infornate per circa 45 minuti o fino a quando, infilzando l’impasto con uno stecchino questo ne uscirà asciutto e pulito. Sfornate e fate intiepidire leggermente prima di sformare la torta.
Preparate il caramello ponendo dentro un pentolino, lo zucchero con il burro, cuocete fino a ottenere un colore brunito. Spegnete e aggiungete la panna, fate attenzione agli schizzi. mescolate e decorate la torta.

I doughnuts “de noiartri”

 Ppì mia, che parru a malapena  l’italiano (figurati l’inglese), già la parola è impronunciabile. Troppo difficile pure da scrivere, l’avrò scritta 10 volte e sempre l’ho dovuta copiare lettera per lettera e macari la sbagghiai puru. Mah! Che vi devo cuntari? Qua l’America sbarcò di striscio picchì ‘ste ciambelle sono vagamente somiglianti a quelle vere. La ricetta che ho trovato in rete è questa di “Un’americana in cucina” e mi pare perfetta; fui jo che, nell’esecuzione, non fui capace di seguirla alla lettera, appunto!
 Vi capita mai d’arrunzari?  Di fare le cose arrangiandovi e prendendole alla leggera dicendovi “ma si, tanto che ci fa?” Ecco, accussì fici iu.
 Vi cuntu:

  • lei, l’americana, dice di usare lievito di birra secco e io ho usato quello fresco; 
  • poi mi cadiu la mano con lo zucchero 5 g in più, va beh niente ci fa; 
  • lei dice 60 g di burro a temperatura ambiente e io ne ho usato 70, fuso leggermente; 
  • lei usa 2 litri d’olio di semi misti, io 600 ml di semi di arachidi. 
  • lei richiede un taglia biscotti di 8 cm di diametro e io ce l’avevo da 10 quello da tre cm l’avevo da 5…insomma non l’arte d’arrangiarsi ma d’arrunzari. 

In definitiva più che doughnuts sono enormi salvagente che si trasformeranno in maniglie dell’amore già al primo morso, questo è certo. 
 Ma credete che io abbia finito? Giammai:

  •  ho utilizzato la metà dello zucchero a velo richiesto per le glasse e non ho realizzato quella cremosa.

 Lo volete un consiglio? Andare da lei per farli come si deve!

 

14 ciambelle
per l’impasto
450 g di farina 0
240 ml di late tiepido
5 g di lievito
70 g di burro fuso leggermente
3 tuorli
30 g di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1/4 di cucchiaino di cannella
1/4 di cucchiaino di noce moscata
per le glasse:
trasparente
90 g di zucchero a velo setacciato
un paio di cucchiai di latte
al cacao
90 g di zucchero a velo
12 g di cacao amaro setacciato
un paio di cucchiai di latte
zuccheri colorati per decorare

 Sciogliete il lievito nel latte tiepido, ponetelo nella planetaria con la farina e lo zucchero, fate partire la macchina, unite il burro, le spezie e il sale, aumentate di poco la velocità e fate incordare. Ponete l’impasto in una ciotola unta leggermente, coprite con un canovaccio e fate lievitare per circa un’ora o due. Riprendete l’impasto, rovesciatelo su una spianatoia leggermente infarinata, fatelo riposare qualche minuto e stendetelo con un mattarello ad uno spessore di circa un cm 1/2, ricavate dei cerci con il taglia biscotti grande, poi con quello piccolo bucatelo al centro. Ponete le ciambelle su una leccarda foderata con carta forno. Rimpastate i ritagli e continuate fino a esaurire l’impasto; ponete a lievitare dentro il forno spento ma con la luce accesa per circa un’ora. Friggete una ciambella per volta in olio molto caldo, dentro un pentolino piccolo per pochi minuti ogni lato, scolate su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Preparate la glassa trasparente mescolando, in una bastardella, lo zucchero con il latte, utilizzate una frusta a fili manuale. Procedete allo stesso modo con l’altra glassa, aggiungendo allo zucchero il cacao.
Immergete un lato delle ciambelle nella glassa scelta e cospargeteli con codette o zuccherini colorati, fate velocemente picchì la glassa s’indurisce e gli zuccherini non s’appiccicano più.
Non sono uguali alla ricetta vera ma, purtroppo, erano buoni.

abbraccio al miele e cioccolato

una torta facilissima, quasi all’antica, buonissima; da fare ancora e ancora. La ricetta di base l’ho letta da Donna Hay, lei è bravissima, le sue ricette sono sempre un successo. Io ho solo aggiunto un po’ di cioccolato e sostituito la panna acida, non ne avevo in casa. Mi sono detta che questa semplice torta, tipica per la colazione, avesse bisogno di qualcosa che la rendesse più golosa. Ho pensato che in futuro potrei sostituire il miele con lo sciroppo d’acero, che ne pensate?
 

260 g di farina
16 g di lievito chimico
160 g di zucchero di canna
120 g di miele
150 g di burro
3 uova
180 g di panna a lunga conservazione
50 g di gocce di cioccolato
150 g di cioccolato al latte
setacciate la farina con il lievito e aggiungete lo zucchero. In una ciotola sbattete le uova, in un pentolino fondete il burro e fate intiepidire, unite il miele e la panna, mescolate per amalgamare. Aggiungete il mix di burro alle uova e sbattete a media velocità con delle fruste elettriche o nella planetaria, aggiungete poco per volta il composto di farina. Infarinate leggermente le gocce id cioccolato e aggiungetele al composto, mescolate con una spatola velocemente e versate dentro uno stampo a ciambella di 22 cm di diametro, imburrato e infarinato. Cuocete in forno caldo a 180°C per circa 40 minuti o quando infilzando la torta con uno spiedino di legno questo ne uscirà asciutto e pulito.

Fate raffreddare la torta dentro il suo stampo per una decina di minuti, sformatela su una griglia per pasticceria e fate raffreddare completamente. Sciogliete a bagno maria il cioccolato al latte ridotto a pezzetti, Fate attenzione a che il pentolino che contiene il cioccolato non sia mai a contatto con l’acqua calda sottostante. Quando l’acqua arriva a bollore, spegnete il fuoco e aspettate qualche minuto, il calore scioglierà il cioccolato, mescolate con una spatola e distribuite sulla torta.


Friddu d’aggigghiari

 Un piede leva e uno metti ci avviamo verso l’uscita dal tunnel dell’inverno. Mi pare ieri che cominciò tuttu ‘stu friddu, No, non è volato il tempo, l’ho fatto volare io; mi sono calata ‘n testa una specie di cappidduzzu, “non vedo, non sento e non parlo”. Ogni tanto affaccio un occhio e poi me lo incapizzo ‘n’autra vota. C’è friddu ancora assai, si pure qua nell’Isola del Sole; chiovi, da moriri assuppati. 
 Ma dice che è la stagione giusta e ci tocca qualche giorno grigio, e va beh! ‘Na cosa mi rincuora, le giornate s’allungano e promettono clemenza. Arriveranno giornate di capriccio; celo sereno, cileste con qualche nuvoletta pittata di bianco, mare calmo tipo tavola, caldo e sole che incorniceranno la biddizza… mi faranno tornare il piacere di campare fuori e no ‘nserrata dintra. Arriveranno, questo è certo ma per ora ‘stu friddu chiama cioccolato e il cioccolato risponde non una ma ben tre voti, anzi quattro! Sacrifici sono.

 Una ricetta talmente facile che a sacciu fari puru io, facitivi ‘stu cunto. 

Triplo cioccolato alla Nutella

300 g di cioccolato bianco
300 g di cioccolato al latte
300 g di cioccolato fondente
210 g circa di Nutella
una bacca di vaniglia oppure tre cucchiaini di estratto
Nello sciogliere il cioccolato fate molta attenzione a questi passaggi, semplici ma fondamentali:
1) il pentolino del bagno maria non deve mai toccare l’acqua calda sottostante
2) l’acqua non deve bollire, spegnete e l’asciate che il calore dell’acqua calda continui il processo molto lentamente.
3) quando il cioccolato acquisisce morbidezza, mescolate con una spatola in silicone

Preparate una teglia di piccole dimensioni, io ne ho usato una 20x15cm, ponete sul fondo una striscia di carta forno che vi consentirà di sformare il dole più facilmenteSciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria, aggiungete 70 g di Nutella, un terzo dei semi della bacca di vaniglia oppure un cucchiaino di estratto. Mescolate, versate dentro la teglia e passate in frigo.
Sciogliete il cioccolato al latte, procedete nello stesso modo illustrato sopra, fate intiepidire qualche minuto, versate nella teglia e ponete in frigo.
Sciogliete il cioccolato fondente, seguite il medesimo procedimento anche del raffreddamento leggero prima di versare nella teglia e rimettete in frigo almeno un paio d’ore.
Trascorso questo tempo capovolgete la teglia, eliminate la carta forno, fate tornare un po’ la temperatura ambiente e affettate con un coltello a lama liscia. La morte sua è in mezzo al pane, fidatevi.