ma che cos’è 2.1

potrebbero ricordare le arancine, ma di riso non ce n’è nemmeno l’ombra; potrebbe essere un giardino giapponese, con tanto di lanterna, bello, rilassante ma non si mangia; potrebbero essere delle polpette… in questo caso sarebbero delle polpette con il cuore moBBido moBBido 🙂
e sia!

Polpette con cuore moBBido su letto di purea di patate stile giardino giapponese, da un’idea di arancine siciliane… non tutto, ma di tutto insomma 😉
per 4 persone
150 g di vitello macinato
150 g di tritato di salsiccia
1 uovo
60 g di parmigiano grattugiato
100 ml di panna
4 fette di pancarrè
1 mazzetto di prezzemolo tritato
la scorza grattugiata di mezzo limone
per il cuore moBBido:
1 patata rossa di circa 200 g
30 g di burro
50 ml di latte
1 grattatina di noce moscata
60 g di formaggio tipo galbanino
sale e pepe
per la finitura delle polpette:
un uovo sbattuto
pane grattugiato qb
olio per friggere
mettete in una piccola casseruola la patata con la buccia dopo averla lavata. Coprite con acqua fredda e cuocete per almeno 45 minuti o fino a quando, infilzandola con una forchetta, sarà morbida. Eliminate la crosta dalle fette di pancarrè e ammollatele nella panna. Impastate le due carni, meglio sarebbe se fossero tritate insieme; unite 30 g di parmigiano, il prezzemolo, l’uovo, la scorza grattugiata di mezzo limone, il pancarrè ammollato nella panna, aggiustate di sale e pepate, mescolate bene e amalgamate.
Preparate la purea del ripieno. Sbucciate la patata ancora calda, schiacciatela con lo schiacciapatate direttamente in un tegamino con il burro e ponetela sul fuoco moderato, mescolate per fare sciogliere il burro, unite il latte poco alla volta per amalgamare gradatamente; togliete dal fuoco  e aggiungete gli ultimi 30 g di parmigiano, la grattatina di noce moscata, aggiustate di sale e pepate. Verrà una purea più soda. Tagliate a quadrucci il formaggio.
Adesso preparate le polpette, stendendo un po’ di impasto preparato, sul palmo della mano; mettete una parte di purea e qualche quadruccio di formaggio; richiudete l’impasto di carne sul ripieno e formate la polpetta. Finite così tutti gli ingredienti. Preparate la finitura delle polpette. Sbattete l’uovo, passate una polpetta alla volta, rigiratela sul pane grattugiato e ponetela su un piatto, fate così con tutte le polpette.

 
Mettete l’olio in una padella dai bordi alti, quando l’olio è caldo tuffatevi le polpette, e rigiratele spesso molto delicatamente, non vi allontanate, non fate nessun’altra cosa, state li a controllare. Fate perdere l’unto in eccesso su carta assorbente.

Prima di cominciare a friggere, vi consiglio di preparare il letto di purea. Io ho usato:
3 patate rosse medie circa 600g
60 g di burro
60 g di parmigiano grattugiato
200 ml di latte.
seguite il procedimento sopra descritto per preparare quest’altra purea.
Servite preparando il piatto singolo, disponendo uno specchio di purea tiepido e sopra le polpette calde.

settembre e i grissini segnaposto dimenticati

ma si può? no! dico, si può dimenticare una cosina così carina, buona e scenografica? Niè! Sto invecchiando rovinosamente, mi dimentico un monte di cose, io che non dimenticavo nulla! MAH!
Prendo atto e pacienza! considerando però che l’ho scovata ve la posto con appena 5 mesi di ritardo, e che sarà mai di fronte all’Eternità? Infatti! Enzuccia ha riconosciuto la settembrina ed ha vinto la ricettuzza 😉
***
quella originale la trovate su Sale &Pepe di ottobre 2010. Io l’ho realizzata per la cena organizzata per il compleanno di mia figlia.
400 g di farina manitoba
70 g di parmigiano grattugiato
7 g di lievito
la punta di un cucchiaino di zucchero
300 ml di acqua
un cucchiaio colmo di rosmarino tritato
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
6 g di sale
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e lo zucchero. Nella planetaria mescolate la farina con il sale, il parmigiano e il rosmarino. Unite il lievito con l’acqua e impastate aggiungendo l’olio. Realizzate una palla e fate riposare per un’ora circa, nel forno spento con la luce accesa. Prelevate dei pezzetti di impasto e formate i grissini.  Disponete i grissini ottenuti sulla placca foderata con carta forno e infornate a 180°C per circa 20 minuti, poi abbassate la temperaturaa 150° per altri dieci minuti. Tirate fuori dal forno e fate raffreddare, se volete legateli con un nastrino e poggiateli sul piatto.

ma che cos’è?

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una frittata di pasta, al forno? Un plum cake di pasta? Uno sformato di quelli chiummusi tipici siciliani? Ma-che-cosa-è-? Ma-che-ne-sooo! Quando devi preparare una pasta che non sia la solita pasta, quando devi stuzzicare l’olfatto, la vista e la gola, una cosa te la devi ingegnare. E questa pasticedda risponde a tutte le caratteristiche sopraelencate; dal forno arriva un ciuavuru che si diffonde per tutta la casa, quando la vedi, ti smorca ‘u pititto e quando l’assaggi…dovete proprio provarla!
In definitiva penso che sia una fantasia IN mezze maniche rigate al ciavuru di maggiorana

per 4 cristiani
200 g di mezze maniche
100  g di prosciutto cotto
150 g di funghi champignon
3 uova
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di panna fresca
50 ml di vino bianco seco
3 rametti di maggiorana
50 g di burro
sale e pepe
olio

 sgusciate 2 uova e un tuorlo in una terrina, unite il parmigiano, la panna, un po’ di sale e una macinata di pepe. Sbattete per amalgamare, con una frusta a fili. Montate a neve l’albume rimasto e mettetelo da parte.Tritate grossolanamente i funghi, saltateli in padella con un cucchiaio d’olio e sfumateli subito con il vino, alzate la fiamma e portate a cottura; salate e aggiungetele le foglioline di maggiorana. Tritate grossolanamente il prosciutto.
Portate a bollore abbondante acqua salata, cuocete la pasta 10 minuti anzichè 14 come indicato sulla confezione, scolatela e mettetetela in una scodella con il burro a pezzetti, unite i funghi, il prosciutto, le uova e in ultimo l’albume montato a neve…come per le frittate al forno 😉 mescolate ben bene. Foderate con un foglio di carta forno uno stampo da plum cake, pennellatelo con dell’olio e versate metà della pasta, distribuite la mozzarella tagliata a dadini e coprite con la pasta rimanente. sbattete la teglia per eliminare l’aria e infornate a 200°C per 20-30 minuti. Sfornate e fate intiepidire qualche minuto. Servite la pasta su un piatto da portata, tagliandola a fette.
dimmelo tu che cos’è!

ho fatto i compiti per casa…A come Amunì cominciamo!

non si finisce mai di imparare ehgià! Grazie alla Trattoria Muvara è (ri)cominciata la scuola e come ogni buon inizio da dove si comincia? dal principio! dunque partiamo dalla prima lettera dell’alfabeto!

Ricamo a punto croce realizzato Silvana Modica (meMà)

A come Aspic
anch’io non l’avevo mai fatto, probabilmente perchè le cose flaccide non mi fanno molta simpatia, poi stando sempre a dieta, sempre attenta alla linea…quella cosa gelatinosa mi ricordava TROPPO lo strato adiposo che noi donne (non tutte, per -loro- fortuna) abbiamo tipicamente sulle cosce ahahahah
questo, infatti, ha poca gelatina (giusto quella per stare impettito come un soldatino) e molto sostanza 😀
siore e siori ecco a voi l’aspic in verde al profumo di menta

 

per 6 stampi da 250 ml di capacità
6 mazzi di asparagi
300 g di fave sgranate
6 carciofi
3 scalogni
100 ml di vino bianco secco
12 g di gelatina in fogli
500 ml di brodo vegetale
foglioline di menta fresca
olio extra vergine d’oliva
Fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda. Pulite gli asparagi tagliateli poco più lunghi dello stampo, cuoceteli al vapore e poi tagliateli a metà.
Mondate i carciofi, togliete le foglie esterne e le punte, apriteli a metà, eliminate il fieno, affettateli e metteteli in una ciotola con acqua acidulata con il succo di un limone. Se le fave sono grosse, eliminate la pellicina, magari scottandole in acqua bollente salata per qualche minuto, verrà più facile :).
In un wok, rosolate lo scalogno tritato finemente in 4 cucchiai d’olio. Unite i carciofi, fate insaporire qualche minuto; aggiugete le fave, coprite con un coperchio e fate cuocere 5-8 minuti. Scoperchiate, sfumate con il vino e alzate la fiamma. Fate evaporare. Salate, pepate, aggiungete le foglioline di mentuccia e fate intiepidire. Scaldate il brodo in una casseruola e fatevi sciogliere la gelatina mescolando. Ungete con l’olio, aiutandovi con un pennello da cucina, 6 stampini in alluminio, disponete i mezzi asparagi appoggiandoli alle pareti dello stampo dal lato del taglio e con la punta verso il fondo. Riempite con il ripieno di carciofi e fave, versate il brodo e mettete in frigo a rassodare almeno 6 ore. Al momento di servire immergete gli stampi, in un recipiente di acqua calda, capovolgete gli stampi su un piatto da portata, sformateli e decorateli se vi piace, con erbette aromatiche.

Volete partecipare?
desunto dal blog Trattoria Muvara
[…]
Che cosa devi fare? Ecco le istruzioni:
  • ogni 2 settimane ci concentreremo su una lettera e su un “argomento”;
  • il primo giorno di ciascun argomento la Trattoria pubblicherà la sua ricetta a tema;
  • nell’arco delle due settimane, anche tu potrai dare il tuo contributo lasciando come commento il link alla tua ricetta a tema, se hai un blog (valgono anche le ricette già pubblicate), o inviandoci via email la tua ricetta e la foto e penseremo noi a pubblicarla;
  • le ricette finiranno nel blog abcincucina.blogspot.com (per cui con la partecipazione ci autorizzate anche a ri-pubblicare le vostre foto) e alla fine, prepareremo anche un pdf con l’abbecedario completo (Aiuolik si sta già pentendo di averlo scritto).

Nota (anche questa in risposta ai vostri commenti): potete partecipare anche solo per una lettera, anche solo con una ricetta già pubblicata! 

Sei interessata/o? Sei almeno incuriosita/o? Ecco il calendario completo (per motivi lavorativi, iniziamo operativamente il 7 Febbraio):
  • A come Aspic: 7 Febbraio – 20 Febbraio 
  • B come Bavarese: 21 Febbraio – 6 Marzo
  • C come Crumble: 7 Marzo – 20 Marzo
  • D come Danubio, torta: 21 Marzo – 3 Aprile
  • E come Erbazzone: 4 Aprile – 17 Aprile
  • F come Fainé, Farinata: 18 Aprile – 1 Maggio
  • G come Gelatina: 2 Maggio – 15 Maggio
  • H come Hamburger: 16 Maggio – 29 Maggio
  • I come Involtini: 30 Maggio – 12 Giugno
  • J come Jalapeno: 13 Giugno – 26 Giugno
  • K come Knodel: 27 Giugno – 10 Luglio
  • L come Lasagne: 11 Luglio – 24 Luglio 
  • M come Mostarda: 25 Luglio – 7 Agosto 
  • N come Nasello: 8 Agosto – 21 Agosto
  • O come Oca: 22 Agosto – 28 Agosto
  • P come Panpepato: 29 Agosto – 11 Settembre 
  • Q come Quiche: 12 Settembre – 25 Settembre
  • R come Rifreddo: 26 Settembre – 9 Ottobre 
  • S come Scones: 10 Ottobre – 23 Ottobre 
  • T come Terrina: 24 Ottobre – 6 Novembre
  • U come Uova: 7 Novembre – 20 Novembre
  • V come Voul au vent: 21 Novembre – 4 Dicembre
  • W come Waffel: 5 Dicembre – 18 Dicembre
  • X come Xirotigani: 19 Dicembre – 1 Gennaio
  • Y come Yogurt: 2 Gennaio – 15 Gennaio
  • Z come Zabaione: 16 Gennaio – 29 Genanio […]

dedicato a chi sente ancora freddo

soprattutto agli amici del noDD, che hanno temperature molto più basse di queste nostre giù al suDD, bisogna dare atto :). Dedicato all’inverno, che possa tirare al più presto le cuoia, perchè mi rende algida, e poi si sa, il freddo non giova alla vecchiaia. Dedicato a tutti quelli che mi conoscono, anche a quelli che non mi conoscono, ma che lo faranno…qualunquemente dedicato perchè questo dolcino è perfetto per questo periodo invernale; è calorico, ma calorico…aiutatemi a dire calorico ahahahah
ah! dimenticavo…oggi c’era un sole favoloso!!!!

😀

Crostata di frutta secca al caramello

preparate la frolla della zia Antonella utilizzando:
300 g di farina 00
150 g di zucchero zefiro
150 g tra burro e strutto
2 tuorli
un pizzico di sale
la scorza grattugiata di un limone.
Impastate tutti gli ingredienti e, ove fosse necessario (se l’impasto dovesse rimanere sbricioloso), aggiungete poche gocce di acqua fredda, e quello niente fa? s’addensa e diventa una bella palla liSSia liSSia 😉
mettete in un foglio di alluminio e fate raffreddare in frigo per almeno un’ora.

 
poi acchiappate:

125 g di gherigli di noci
80 g di nocciole sgusciate
100 g di fichi secchi
90 g di zucchero di canna
30 g di miele di melata o qualunque altro liquido, ma dal sapore delicato, escluderei quello di castagno
40 g di panna fresca
80g+50g di pandoro leggermente raffermo
preparate una sorta di caramello acquoso, mettendo in un pentolino lo zucchero con 80 g di acqua, ponete su fuoco medio senza mescolaree fate sobbollire qualche minuto, togliete dal fuoco, unite le noci, le nocciole e i fichi secchi tagliati grossolanamente, aggungete il miele e mescolate; unite anche la panna e rimettete sul fuoco ancora qualche minuto mescolando. Togliete dal fuoco il composto sarà ancora abbastanza liquido non disperate adesso ci mettiamo l’ingrediente segreto ahahahahah. Tritate nel mixer 80 g di pandoro e aggiungetelo alla miscela di frutta secca oramai tiepida. Imburrate e infarinate uno stampo da 26 cm, stendete con il mattarello i 2/3 della frolla adagiatelo sulla teglia, facendo sbordare leggermente fuori dallo stampo. Passate nel mixer gli ultimi 50 g di pandoro e disponetelo sul fondo della crostata, versate il composto di frutta secca e mettete da parte. Stendete l’ultimo terzo di frolla, ricavate delle strisce belle larghe e intrecciatele sul ripieno, ripiegate i bordi della frolla e sigillate sulla grata. Infornate a 160°C  per 25-30 minuti, almeno così è nel mio forno, per la cottura vi consiglio sempre di basarvi sulla vostra esperienza e sulla conoscenza  del vostro forno. Sfornate e fate intiepidire.

Foto di Angelo Termini

(clicca sulla foto e ingrandisci)

realizzate i decori al caramello: mettete 50 g di zucchero in un pentolino, versate 1 cucchiaio di acqua fredda e mescolate. Ponete sul fuoco moderato, questa volta senza mescolare ma semplicemente roteando il pentolino, ogni tanto, facendo attenzione a non bruciarvi…non me lo perdonerei 😉 Lo zucchero assumerà diverse colorazioni dal bianco al bruno, fino a quando comincerà a “fumare” toglietelo subito dal fuoco e fate intiepidire leggermente. Su un tappetino in silicone realizzate dei ghirigori con l’aiuto di una forchetta o meglio ancora con una frusta a fili; oh! vi dovete divertire!!! Fate raffreddare, staccateli dal tappetino delicatamente e poggiateli sulla torta, già sformata dalla teglia su un piatto da portata, se volete spolverate la crostata con mezzo cucchiaino di cannella in polvere e mezzo cucchiaino di zucchero a velo.

OH! Ho ricevuto un premio!

Ho ricevuto il premio per il blog poco conosciuto 😀
non è fantastico?

“questo premio che gira tra i blogger permette di dare visibilità a 10 blog che sono ancora poco conosciuti” Angela di “Un pizzico di Cannella” è stata gentilissima e così brava da scovarmi tra tantissimi blog sconosciuti. Accetto volentieri il premio, ma non me ne voglia Angela, per il fatto che non pubblico il gioco della conoscenza e non proseguo la catena perchè, quei pochi che mi conoscono sanno che, non tollero le catene 😉 e probabilmente preferisco rimanere nell’anonimato.

e allora? questa primavera?

 eddaiiiiii! e basta cu tuttu stu friddo e tutta st’acqua!
Il freddo mi fa uscire fuori di senno,  mi ritrovo al naturale e parru in sicilianu…occhei traduco, ma poi ditemi, non conoscete la mia proverbiale voglia d’estate? non c’è bisogno di tradurre,  odio l’inverno anche la neve, ma che cos’è tutto quel bianco? ‘stiddianu l’occhi ahahahaha io donna di sole giallo e caldo sono!E non ditemi che in Sicilia non fa freddo, io lo sento, ne sento assai e m’imbacucco sotto i miei strati di maglioni e cappellini di lana, ma sempre freddo sento…
amunì un parunu tanti ciuriddi ‘ste mele affettate? parunu un praticeddu tuttu giallu!

torta di mele affogate nella crema di limoncello (bisogna pur finirla no?)

accendete il forno così vi riscaldate 😉 ahahahahah poi andate nella dispensa e prendete la farina, la frumina, lo zucchero, la farina di mais e una bustina di lievito; tornate in cucina e tirate fuori dal freezer la crema di limoncello.
pesate tutti gli ingredienti e disponeteli sul piano di lavoro così facciamo tutto a “modino”
200 g di farina
20 g di frumina
150 g di zuchero
80 g di farina di mais tipo fioretto
3 mele pink lady (un po’ di donna rosa ci sta)
3 uova
un limone
100 ml di crema di limoncello
Sbucciate le mele, togliete il torsolo con l’apposito attrezzo e tagliatele a fettine sottili, sottili (che non potete dire di no) magari con una mandolina, mettetele in una terrina magari in Pyrex che fa tanto “prova del cuoco” e “cotto e mangiato” insomma, molto faschion, grattugiate la scorza del limone e poi versatene il succo, fate attenzione ai noccioli! unite la crema di limoncello e mescolate; sbattete le uova con lo zucchero, assai però! così diventano una bella crema, unite le farine e il lievito setacciato, se l’impasto risultasse troppo duro (e lo sarà) versate un po’ di liquido di conservazione delle mele. In ultimo, mettete da parte qualche ruota di mela, vi servirà per la decorazione,  unite quelle rimaste con tutto il sughetto (sempre che ne sia avanzato); imburrate una tortiera da 26 cm spolveratela con della farina di mais e versateci il composto livellandolo, decorate con le ruote, versate una bella manciata di zucchero meglio se di canna e infornate a 160°C per i primi 20 minuti poi abbassate la temperatura a 150° e proseguite per 15 minuti circa. Ovviamente fate affidamento alla conoscenza del vostro forno però non fatela cuocere troppo perchè se no si secca […e se ne và].

non sono un’esterofila

…quindi, non chiamerò cupcakes questi dolcetti ma “Le tortine di Scorza d’arancia”
😀
almeno 3 ore prima riempite 6 stampini per cubetti di ghiaccio con la giusta quantità di Nutella® e mettete in freezeer, questa chicca dei cioccolatini di nutella l’ho copiata da lei
Procuratevi 6 stampi in alluminio per babà da 200 ml, vi basterranno 180 g di farina 00 e 150 g di zucchero, il burro certo, ve ne occorrono 120 g, un’arancia  e tre uova, 10 g di lievito per dolci e 100 ml di latte questo per cominciare 😉
non dimenticate dell’ottimo cacao e 20 g di burro per imburrare gli stampi! per la decorazione io ho realizzato una mousse con questi ingredienti: 250 g di cioccolato fondente, 40 g di pasta di nocciole
150 g di panna fresca e 2 gocce di rum bianco.
Sbattete a crema il burro morbido con lo zucchero, unite la scorza d’arancia grattugiata, un uovo alla volta e infine la farina setacciata con il lievito. A questo punto l’impasto è piuttosto duro, aggiungete poco alla volta il latte e amalgamate bene. Sciogliete 20 g di burro, spennellate gli stampi di alluminio e spolverateli con il cacao. Versate l’impasto negli stampi per 2/3, mettete il cioccolatino di Nutella® dopo averlo fatto rotolare nel cacao e coprite con il rimanente impasto; infornate a 160°C per 25 minuti circa (per la cottura fate affidamento alla conoscenza del vostro forno). Fate intiepidire, sformate le tortine e fate raffreddare completamente

  
Preparate la mousse sciogliendo a bagnomaria, il cioccolato tagliato a pezzetti con la panna e la pasta di nocciole, fate attenzione che il pentolino del “bagnomaria” non tocchi l’acqua in ebollizione. Mescolate e amalgamate. Fuori dal fuoco aggiungete il rum e fate raffreddare, soprattutto rassodare, quel tanto che basta affinchè la mousse si possa mettere in una sac a poche con beccuccio a stella. Guarnite con la sac a poche le tortine e se avete un compleanno da festeggiare accendete una candelina.

date del salame a chi vi vuole bene

è facile, veloce e senza troppe cerimonie, un po’ grezzuliddo (grossolano) se volete, ma capace di accaparrarsi il cuore di chi lo assaggia.. almeno è quello che spero 😀

100 g di cioccolato fondente
50 g di pasta di nocciole
100 g di panna da cucina
100 g di zucchero semolato
60 g di mandorle
60 g di nocciole
120 g di biscotti secchi
sciogliete a bagnomaria il cioccolato tagliato a pezzetti con la panna e la pasta di nocciole, fate attenzione che il pentolino non tocchi l’acqua in ebollizione. Togliete dal fuoco, unite lo zucchero e amalgamate bene gli ingredienti, facendo sciogliere lo zucchero. Tritate grossolanamente a coltello, le mandorle, le nocciole e i biscotti. Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolate con le mani. Rovesciate l’impasto su un piano di marmo o su un foglio di carta forno, modellatelo a mo’ di salame, avvolgetelo, delicatamente, su un foglio di pellicola e ponete in frigo a rassodare per almeno 2 ore. Al momento di servirlo, spolverate con del cacao di ottima qualità, oppure con lo zucchero a velo, farina di cocco o granella di frutta secca. Se dovete regalarlo, avvolgetelo in un foglio di carta forno e legatelo con dello spago o della rafia.