La bellezza di una città la percepiamo attraverso i secoli grazie all’opera di progettisti, costruttori, manovalanza, amministrazioni e cittadini. Cittadini come te e me che viviamo la città oggi, sommati a tutti quelli che ci hanno preceduto; si, perché i tempi di crescita di una città sono lunghissimi, lenti e graduali e fondano il loro evolversi su sequenze prospettiche, determinate dal periodo storico che riflette l’atteggiamento estetico dominante.
Vivere in città come Firenze e Palermo mi ha portato a capire facilmente, come grandi città fondate prima della nascita di Cristo, hanno tutte le forme possibili. Ogni città è pensata come un caso a sé, seguendo un concatenarsi di decisioni successive inseguendo infinite circostanze.
Quali che siano state quelle circostanze che mi accompagnarono attraverso i vicoli di Firenze per cinque anni, la magia dell’architettura di pietra e quella del paesaggio urbano geometricamente misurato sono stati insieme, lo strumento ottico determinante della mia formazione. Prova a camminare in una scena urbana di tale entità e precisione; strutture rigorose e colore compongono un unicum di giorno; di notte la tua ombra allungata sul lastricato di pietra anticipa il rumore dei passi che riecheggia tra i fronti degli edifici. Uno spettacolo, sempre.
Vedi? diceva mio nonno, ogni pietra qui ha una storia, fermati e fattela raccontare.
Hai un’idea con quante basole di pietra serena è lastricata Firenze? Ecco.
Non voglio fartela troppo lunga, mi rendo conto che partia da lontano e rischio di annoiarti ma sappi sulu ‘na cosa: camminando nel quartiere di Santa Croce c’era un baretto vicino allo studio della zia Michela, dentro il quale mi rifocillavo con lei, e proprio idda mi fici assaggiare la panna cotta per la prima volta. Daiiiii, mi ha detto, assaggia, è buonissima! Beh, questo spettacolo di dolcino lo mangiai affatata. Era il 1998 me ne ricordo come se fosse ieri, pure il tavolo in cui eravamo assittate mi ricordo, ciavuro e sapuri compresi.
Panna cotta bicolore, Nutella e vaniglia
per otto bicchierini:
Per la panna cotta alla Nutella
250 ml di panna fresca
25 g di zucchero
un cucchiaino da caffè raso di agar-agar
mezza tazza di Nutella
prepara prima questo strato.
Se ti piace il motivo decorativo obliquo poni i bicchierini all’interno di un porta uovo, leggermente inclinati, assicurati che abbiano la stessa inclinazione. Scalda la panna con lo zucchero, porta quasi a bollore, preleva un paio di cucchiai e versali in una ciotolina dove avrei messo l’agar-agar, mescola, sciogli completamente e unisci al composto di panna. Aggiungi la Nutella e amalgama per sciogliere completamente senza fare bollire. Passa attraverso un colino a maglie fitte e poi distribuisci dentro i bicchierini. Fai rapprendere un po’ a temperatura ambiente e poi, con molta delicatezza, metti in frigo a rassodare per un’ora almeno.
Per lo strato alla vaniglia:
250 ml di panna
25 g di zucchero
un cucchiaino da caffè raso di agar-agar
i semi di una bacca di vaniglia
Scalda la panna con lo zucchero e i semi della vaniglia, porta quasi a bollore, preleva un paio di cucchiai e versali in una ciotolina dove avrei messo l’agar-agar, mescola, sciogli completamente e unisci al composto di panna. Passa attraverso un colino a maglie fitte, fai intiepidire e poi distribuisci dentro i bicchierini. Passa in frigo fino al momento di servire.
puoi decorare i tuoi bicchierini come ho fatto io tritando cioccolato fondente e nocciole oppure come meglio ti suggerisce la tua fantasia.
scamorza bianca
Che raffinatezza! Davvero splendidi
Claudia Magistro
Ma grazie di cuore
Cla
Elio Modica
Mizzica, Claudia sei un’artista
Claudia Magistro
Ziomio,
tu sei, insieme con la ziaRitamia, un altro depositario di ricordi.
Grazie sempre
Cla
Michela santi
Grazieee nipotina !!! Che emozione ….
Claudia Magistro
Ziamia,
grazie a te, di ogni cosa che custodisco nei miei ricordi con te
Cla
Annalisa
Da tanto tempo voglio provare la panna cotta con questa tecnica, è bellissima, molto raffinata.. e i gusti che hai scelto super golosi! Ed infine, quanto sono belli i bicchieri??
Claudia Magistro
amica mia,
tu sei adorabile, grazie. In effetti ci vuole poco, solo un po’ di attenzione a non dargli troppi scossoni. Alla fine è sempre una questione di tempo.
grazie, tanti baci ppì ttia
Cla
Sonia
eh vabbè! cosi duci in casa scorza d’arancia! questa panna cotta è la tua madeleine insomma.. baciotti cara
Claudia Magistro
ciao Soniettamiabella,
questa è una chicca da custodire insieme ai ricordi
ti abbraccio forte
e grazie
Cla