fritto, sinonimo di buono

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Assittatevi, cosa  longa è!
Tra i ‘millemila’ programmi televisivi che parlano di cibo noi, in famiglia, guardiamo volentieri “Cuochi e fiamme” con Simone Rugiati. Tralascio commenti di carattere squisitamente soggettivo sui nuovi ‘giudici’ e mi concentro su una puntata che ci ha lasciato il segno, la curiosità di assaggiare il prodotto finito mi stava spurtusannu ‘u ciriveddu. Li dobbiamo fare, ci siamo detti, quando? Presto!
Il giorno dopo la visione del programma mi sono fiondata al supermercato senza appuntarmi gli ingredienti su un pizzino, tanto me li ricordo… Paccheri ripieni e fritti, facile!
Torno a casa, metto a posto la spesa, riguardo la puntata e… mi scurdai i paccheri e sbagghiai; anziché la burrata accattai la mozzarella. Ma si può essere più svaniti? ‘U ciriveddu lu lassai nel cellophane, per non rischiare di usarlo, si vede!

E va beh, chi non ha testa ha gambe e rimando tutto al giorno dopo con la variante causata dal’evanescenza del mio ciriveddu.

Per 5 cristiani
250 g di ricotta
250 g di mozzarella di bufala
150 di mortadella tagliata a cubetti
25 paccheri
2 grosse uova
farina 0
farina di ceci  (Lorenzo ha usato la farina di mais)
olio extra vergine d’oliva
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niè, ve la siete taliata la puntata? Manco a dirlo, in trasmissione non sono indicate le dosi, ci mancassi, io, a sentimento, li fici accussì: avendo tutto il tempo che mi abbisognava prima mi preparai il condimento tritando a coltello la mortadella. Ho ridotto a pezzetti piccoli la mozzarella e mescolata con la ricotta. Ho acceso il fuoco sotto un padellino e fatto saltare la mortadella per far buttare un po’ di grasso, mi sembra che Lorenzo, abbia usato dell’alcool, tipo grappa,  per sfumare la mortazza ma io non ne ho visto la necessità; ho fatto intiepidire e poi l’ho aggiunta ai formaggi, mescolando.
Ho cotto i paccheri in abbondante acqua salata e li ho scolati tre minuti prima della fine della cottura. Li ho farciti uno per uno e messi su un tagliere. Ho preparato tre scodelle: farina bianca, uova sbattute e farina di ceci e, nell’ordine, ho passato i paccheri nelle ciotole, poi li ho fritti in abbondante olio caldo, scolati su un foglio di carta assorbente e tenuti al caldo fino al completamento della frittura. L’autore di questa ricetta ha realizzato anche una salsa di pomodoro per pucciare i paccheri, attipo ketchup. Beh che dire? Buonissimi!

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2 Comments

  1. non ho visto la puntata ma da come l’hai descritta e fotografata tu c’è da salivare e anche tanto !Il fritto è cosa sacra, puzza in casa compresa…..baciuzzi

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