Piccole melanzane ripiene alla messinese


Questa ricetta risale alla tradizione culinaria della mia nonna paterna, mio padre andava pazzo per questo piatto, mia madre OVVIAMENTE si è industriata a prepararlo come lo faceva la mamma. Cibula/Elviramiabella ‘ni capemmu!!! ahahahah


per una ventina di melanzane piccole tonde
200 g di pan grattato
100 g di parmigiano o pecorino grattugiato
4 pomodori tondi medi
un cucchiaio di capperi tritati
un mazzetto di basilico
1 cipolla media
1 spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
olio per friggere
circa 800 ml di passata di pomodoro
sale e pepe

Preparate la salsa di pomodoro dopo aver soffritto una piccola cipolla e uno spicchio d’aglio tritati insieme, cuocete a fuoco lento, fino a metà cottura. Lavate le melanzane, asciugatele, tagliate il picciolo con il coltello e asportate un cono di melanzana mettendolo da parte. Con uno scavino (per chi ce l’ha io, all’antica, un coltello ho usato) scavate l’interno delle melanzane, avendo cura di non tagliare la buccia, friggete quindi la polpa, salate e fate raffreddare. nel frattempo salate internamente anche i “gusci” di melanzana e capovolgeteli in modo da far rilasciare l’amarognolo. Condite il pan grattato con il formaggio grattugiato il pomodoro tagliato a pezzetti, i capperi, il basilico e il pepe nero. Aggiungete la polpa delle melanzane fritte con l’olio di frittura e amalgamate ben bene. Riempite le melanzane, chiudetele con il “tappo”, il cono che avete precedentemente conservato, e friggetele facendo attenzione a non romperle girandole. Unite le melanzane nella padella con la salsa di pomodoro e ultimate la cottura.
La mia nonna materna, invece, il “tappo” lo faceva con le fette del pane tagliato a cubetti e fritto.
Vi assicuro che è un lavoraccio, ma ne vale la pena, io le faccio SOLO una volta l’anno 🙂 scegliendo accuratamente i commensali.
serena notte :*

Carciofi ripieni di nonna Elsa


Questa è una ricetta che mi proietta indietro (assai) nel tempo e mi riporta al periodo della mia infanzia, come Ego nel film Ratatuille per intenderci 😀
ho il ricordo vivissimo di mia nonna che preparava con tanta pacenza questa ricetta, ricordo un tegame sul fuoco coperto con la carta di pane che a quei tempi non era come quella di oggi

eh si! non c’è più la carta di pane di una volta ahahahah
insomma un ricordo di quelli che non si dimenticano, ma che è un ossimoro?…mi sto perdendo nella figura retorica facendo una figura di BIPPPPP!
tornando al mio ricordo devo confessarvi che si fermava a queste poche immagini, e non ricordavo, per ovvi motivi di scarso interesse culinario, la ricetta, ma niente ho fatto? mi sono appizzata al telefono ed ho chiamato la mia mamma, lei si che si ricorda per filo e per segno la ricetta della sua mamma a meno delle dosi che vanno con l’occhiometro, proverò comunque a dare delle dritte

per 20 carciofi:
circa 600-700 g di mollica di pane secco grattugiato
circa 150 g di parmigiano grattugiato
un bel mazzetto di prezzemolo tritato
pepe nero
sale
olio qb
In una padella abbrustolite il pangrattato su fuoco dolce mescolando con un cucchiaio di legno; quando avrà assunto un bel colore ambrato, togliete dal fuoco aggiungete un cucchiaino abbondante di zucchero e un bel po’ d’olio per rendere morbida la mollica di pane. Condite con sale, una generosa macinata di pepe nero e il prezzemolo tritato, mescolate per amalgamare gli ingredienti e fate riposare. Munitevi di guanti se non volete avere le mani macchiate alla fine della preparazione 🙂 e mondate i carciofi, eliminate le punte con un taglio netto e le foglie esterne. Privateli del gambo e prelevate circa 3 cm di questo mondato fino alla parte bianca tenera che triterete e aggiungerete all’impasto. Aggiungete dell’altro olio se necessario. Allargate i carciofi e farciteli con il condimento facendo attenzione a farlo penetrare in tutte le foglie. Munitevi di un largo tegame e disponete “in piedi” i carciofi ripieni, riempite fin oltre la metà di acqua con qualche goccia d’olio e un po di sale. Coprite con la carta di pane e fate cuocere a fuoco basso fino a quando l’acqua non si asciuga del tutto, i carciofi saranno pronti quando, tirando una foglia questa viene via, in caso contrario aggiungete dell’altra acqua tiepida.


Triglie alle erbe e crema di melenzane

Ma che ci posso fà certe volte Montalbano mi sento, quando mangio le triglie poi…ahahah la suggestione è tale che! 🙂
Questo piatticeddu è abbastanza ipocalorico a meno di un pezzettino di burro salato 😉
Ingredienti per 2:
4 triglie circa 250 g
60 g di pancarrè
10 g di burro salato
trito aromatico quello che volete, io ho usato le erbe che avevo, timo, maggiorana, salvia e rosmarino…ah vi devo dire una cosa spettacolare, quando sono andata a raccogliere il rosmarino guardate un po’ cosa ho scoperto?

non è meraviglioso? un pettirosso sta covando i picciriddi 🙂
continuo con gli ingredienti
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
una manciata di pan grattato
pulite le triglie, evisceratele, squamatele e spinatele; riempitele con il pancarrè precedentemente frullato con le erbette, il pezzettino di burro e condite con olio sale e pepe. Richiudete i pesci con un filo di spago. Oleate una teglia, ponete i pesci e spolverate con una manciata di pangrattato. Infornate in forno caldo a 200°C per circa 12-15 minuti.


ingredienti per la crema di melenzane per 2:
1 melenzana nera di circa 200 g
1 scalogno
2 pomodori rossi a grappolo
10 g tra semi di finocchio e aneto
qualche ago di rosmarino
olio extravergine d’oliva
sale
pepe
2 dita d’acqua
2 carote
4 pomodorini

lavate e togliete il picciolo alla melenzana, affettatela e cospargete di sale per far perdere un po di acqua di vegetazione, fate riposare per circa 30-40 minuti. Pelate i pomodori, togliete i semi e metteteli in padella con l’acqua, l’olio, i semi, il rosmarino e lo scalogno, stufate e mettete da parte. Sciacquate le fette di melenzana e sciugatele, arrostitele su una piastra rovente, fate raffreddare e poi frullatele con i pomodori ormai freddi anch’essi. Salate, pepate e trasferite in due ciotoline, affettate 2 pomodorini per porzione e decorate con le carote mondate e affettate.

Caponata di melanzane

La caponatina, anche questo piatto potrebbe stare benissimo tra quelli “della consolazione”, uno sfiziceddu di gola in agrodolce che piace a molti. La caponata di melanzane è un piatto fritto, ah! ma che meraviglia… c’è tanto di quel fritto che il suchetto oleoso che si forma è impossibile non ‘nzupparlo col pane e poi è uno dei piatti preferiti del commissario Montalbano.
Ingredienti per 6 cristiani:
6 melanzane medie
1 cuore di sedano con le foglie
100 g di olive verdi snocciolate
20 g di capperi dissalati
350 g di passata di pomodoro
90 g di aceto di vino bianco
10 g di zucchero
una manciata di foglie di basilico
4 cipolle di Tropea
olio extra vergine d’oliva

Lavate le melanzane, eliminate il picciolo e parte della buccia, tagliatele a dadini e lasciatele per un’ora in un colapasta, cosparse di sale a perdere l’acqua di vegetazione.
Sciacquatele, asciugatele e friggetele in abbondante olio caldo. Quando saranno dorate, sgocciolatele e ponetele su carta da cucina.
In una larga padella soffriggete in un fondo d’olio, il sedano a pezzetti e la cipolla affettata a rondelle per circa 15 minuti, le verdure dovranno essere appassite; aggiungete la salsa, le foglie di basilico, le olive affettate e i capperi dissalati, aggiustate di sale se necessario, pepate e cuocete per una decina di minuti su fiamma moderata. Versate quindi l’aceto e lo zucchero; mescolate e fate parzialmente evaporare . Unite le melanzane al sugo, mescolate, fate insaporire qualche minuto e spegnete il fuoco. Mangiatela a temperatura ambiente, potete anche conservarla in barattoli, una volta in frigo si mantiene per qualche giorno. Io l’adoro tirata fuori dal frico e mangiata con una bella scanata di pane

Nelle diverse preparazioni alcuni usano passolina (uva passa) e pinoli, oppure dei pistacchi. Mi è capitato di aggiungere un cucchiaio di uva passa ammollata preventivamente in acqua tiepida e strizzata e 30 g di pinoli, aggiunti insieme con la passata di pomodoro, peccato però che al mio sposo la variante non è piaciuta. Lui un tipo all’antica è! La ricetta originale voleva, nessun upgrade. Ma non è una critica no, no, dice che lo fa per migliorare il piatto.

Filetti di trota in forma con broccoletti all’arancia

Ma lo sapete che la mia dieta procede no? piano piano ho scaricato 4 kiletti, ah! che grande soddisfazione!
Questa sera, ho realizzato un piatticello dietetico solo per me, anche perchè il mio sposo è in trasferta.


ingredienti per una personcina a dieta
😀
un mazzetto di broccoletti
1 arancia
2 filetti di trota
un mazzetto di erbe aromatiche; timo, maggiorana, basilico e prezzemolo
1 piccola cipolla
sale e pepe
olio extra vergine d’oliva
Affettate sottilmente la cipolla, e cuocetela pochi minuti nel succo dell’arancia, aggiungete le cime dei broccoletti lavati, aggiungete un decilitro d’acqua e coprite con un coperchio. Fate cuocere per una decina di minuti o fino a quando la verdura arriva alla cottura senza disfarsi. Salate, pepate e unite un filo d’olio. Tritate le erbe aromatiche con i filetti di trota, In una ciotola condite con sale, pepe un filo d’olio e la scorza grattugiata di mezza arancia. Oleate una teglia per tartellette e disponete il composto di pesce, infornate a 180°C per circa 15 minuti. Apparecchiate il piatto con i broccoletti e la tartelletta di pesce rovesciata e decorata con filetti di scorza d’arancia, servite caldo.


Cavolo viola alla maniera di Comida de Mama


Comida de Mama mi (ci) ha rivelato un modo alternativo di cucinare il cavolfiore, una ricetta gustosa , leggera e per nulla maleodorante 🙂
il cavolo viola della piana di Catania che mia madre mi aveva regalato ha fatto un volo nel forno condito con limone e curry
copio e incollo dalla ricetta di Comida…

“[…]Ingredienti:
un cavolfiore, (qualunque varietà aggiungo io)
2 cucchiai di succo di limone filtrato
3 cucchiai di olio di oliva extra vergine (possono essere ridotti fino ad uno a piacere, ma non eliminati del tutto. Riducendoli è necessario ridurre leggermente la quantità di limone)
mezzo cucchiaino di zucchero di canna
mezzo cucchiaino di polvere di curry
sale
[…]”

io avevo un bel cavolfiore grosso e i tre cucchiai d’olio li ho messi tutti 🙂
Mondate il cavolo e riducetelo in cime medio piccole, lavatele e mettetele a sgrondare sul lavello. In una ciotola mescolate il succo del limone e l’olio extra vergine d’oliva, aggiungete il curry e lo zucchero. Mescolate fino a emulsionare gli ingredienti. Intingete le cime del cavolo in questa salsa e disponeteli in una ciotola capiente, lasciare riposare qualche minuto; mescolate il cavolo in modo da amalgamare la parte di salsa che si sarà depositata sul fondo e fate riposare ancora una ventina di minuti. Preriscaldate il forno a 200°C, disponete le cimette in una pirofila, salate leggermente e cuocete coperto per circa 25 minuti o più se desiderate la verdura più cotta.

Fior di cavolo in crosta

ma che spettacolo, sono questi cavoli, stupendi, hanno un “disegno” perfetto!
ah la natura che prodigi sa realizzare! Di fronte a cotanta meraviglia non ho resistito eli ho comprati
🙂
per 4 fiori
mezzo cavolo romano
2 broccoletti
1 confezione di pasta sfoglia rustica del signor Giovanni Rana
1 uovo
un cucchiaio di panna fresca
4 cucchiaini di pesto alla genovese
olio
cuocete a vapore metà del cavolo romano e i 2 broccoletti, dopo averli lavati e ridotti in piccole cimette. Spennellato con l’olio 4 cocotte, ritagliate in 4 la pasta e rivestite i contenitori.
Sbattete l’uovo con la panna e un pizzico di sale, spennellate la pasta con l’uovo e disponete le cipette leggermente salate, distribuite il pesto e l’uovo rimanente richiudte parzialmente la pasta sfoglia e infornate in forno caldo a 200°C per circa 15 minuti o finchè non la sfoglia non sia dorata. Servite direttamente nelle cocotte come contorno mono porzione.

Flan di carciofi



Ingredienti per 4 persone
400 g di cuori di carciofo
500 ml di besciamella
30 g di burro + quello per ungere
noce moscata
20 g di pan grattato + quello per gli stampi
100 ml di prosecco
150 g di parmigiano grattugiato
3 uova
sale e pepe
Fate rosolare i cuori in un tegame con 30 g di burro, a metà cottura sfumateli con il vino a fiamma vivace. Metete la besciamella in una ciotola, conditela con la noce moscata, il parmigiano, il sale, il pepe, le uova e il pangrattato, mescolate ben bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Infine unite i carciofi mescolando sempre. Versate il composto in degli stampini individuali precedentemente imburrati e velati dal pangrattato, oppure in stampini più grandi. Infornate in forno caldo a 190°C per 20 minuti. Togliete dal forno e prima di servire lasciate intiepidire.

Fiori ripieni ai cuori di carciofo




Lo so, lo so non è periodo dei fiori di zucca, ma erano li, nel banco frigo delle verdure, che mi dicevano -“COMPRACIII”
ed io che cosa dovevo fare? Non ho resistito alla tentazione, e li ho comprati
😀
questa ricetta è di Sale & Pepe a meno dell’ingrediente del ripieno, la ricetta consigliava i funghi…buoniii,
si buoni, io li avevo certo, ma congelati o secchi, i carciofi invece erano freschi freschi e, non c’era storia hanno vinto!
Ingredienti per 4:
4 carciofi
50 ml di vino bianco
10 fiori di zucca
30 g di farina
250 ml di latte
50 g di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di pan grattato
(io avevo ancora un po di pangrattato tostato con i pistacchi ed ho usato quello)
noce moscata
uno spicchio d’aglio
40 g di burro
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale

come al solito mi avanza sempre qualcosa, quindi il piatto di fiori di zucca si è trasformato in un piatto misto, vi racconterò via via il perchè. Soffriggete l’aglio affettato grossolanamente, aggiungete i carciofi, precedentemente mondati, lavati e privati del fieno centrale. Stufateli con il vino e fate evaporare a fuoco vivace. A cottura quasi ultimata mantecate con una noce di burro. Fate fondere in una piccola casseruola 30 g di burro, togliete dal fuoco e incorporate la farina, versate a filo il latte, amalgamando gli ingredienti, rimettete sul fuoco e fate cuocere fino a ebollizione. Togliete dal fuoco, salate e aggiungete un po’ di noce moscata e 30 g di parmigiano grattugiato. Aggiungete quasi tutti i carciofi alla besciamella, conservatene qualcuno per decorare il piatto. Pulite i fiori di zucca, eliminando delicatamnte i pistilli, farciteli con il composto di carciofi e disponeteli su una teglia rivestita con carta forno. Cospargeteli con il pangrattato misto a 20 g di parmigiano grattugiato, unite il burro rimanente ridotto a fiocchetti e fateli dorare sotto il grill.
Ovviamente il condimento è avanzato, mica perchè programmato, no, no
per errore, quindi considerando che il nostro pasto serale era solo questo (altro che contorno) ho preso la magica pasta sfoglia che praticamente nel mio frigo non manca mai, e l’ho farcita per metà con questo ripieno, ho coperto con l’altra metà, l’ho tagliata con una rotellina taglia pizza, senza però staccare i pezzi. L’ho infornata a 200 °C per una ventina di minuti fino a farla dorare. Appena sfornata, ho separato i pezzi. I piatti li ho composti con qualche fiore di zucca farcito, un paio di quadrozzi e i carciofi stufati.

Frittelle di patate e funghi



Ma…avete notato quanto è durata la mia dieta? praticamente come da da Natale a Santo Stefano 😀

Macchissenefrega, mangio pochissimo a pranzo e poco la sera. Assaggio come un uccellino, ma non c’ho voglia di cose tristi.
Queste frittelline no che non sono tristi. Con l’occasione ho inagurato il mio schiaccia patate. Il primo, mai avuto uno…assurdo no?
Bando alle ciance.
Ingredienti per 3 personcine (noi):
500 g di patate,
una noce di burro
150 g di funghi misti (io come al solito li avevo surgelati)
70 g di prosciutto cotto
70 g di emmental svizzero ORIGINALE
2 uova
un ciuffo di prezzemolo
mezzo spicchio d’aglio
olio extra vergine d’oliva
pangrattato
sale e pepe
Lavate le patate, lessatele in acqua salata per circa 40 minuti. Scolatele, sbucciatele e passatele ancora calde con lo schiacciapatate. Raccogliete il purè in una piccola casseruola, aggiungete il burro e fatelo sciogliere sopra una fiamma tenue e mettetelo da parte. Nel frattempo in una padella con un paio di cucchiai d’olio e l’aglio ridotto a fettine, saltate i funghi e cuoceteli con un poco d’acqua se è necessario. Quando sono cotti uniteli al purè; unite il prosciutto, il prezzemolo tritato finemente e il formaggio grattugiato con una grattugia a fori grossi. Unite un tuorlo, salate pepate e amalgamate bene al composto. Sbattete l’uovo rimasto con l’albume, prelevate delle piccole parti di composto formate delle palline, schiacciatele, bagnatevi le mani nell’uovo sbattuto, maneggiate la frittella e poi adagiatela sul pangrattato. Friggete le frittele in una padella con poco olio e poi appoggiatele su carta assorbente. Servite calde.