il semifreddo che non abbiamo mangiato
e no, non l’abbiamo mangiato picchì il dolce me lo portarono e quindi il semifreddo rimase in frigo, poi dal frigo passò al freezer. Avevo preventivato l’eventualità che qualcuno degli invitati portasse un dolcino e infatti capitò; ho pensato di preparare un dolce da conservare per mangiarlo, nella fatidica ipotesi, in un altro momento e accussì fici. Ora mi godo ‘stu dolcino con calma, assittata ‘ncapu ‘u divano, con il suono croccante che la gabbia di cioccolato emette quando affondi la paletta da gelato dentro il semifreddo. Non si può raccontare, si deve provare.
per 10 cristiani
6 tuorli di uova grosse e freschissime
500 g di mascarpone a temperatura ambiente
100 g di zucchero semolato
due bicchierini di Vov
100 g di cioccolato fondente
40 g di panna fresca
sbattete i tuorli con lo zucchero fino a quando diventeranno bianchi e di consistenza cremosa, unite poco alla volta il mascarpone sempre sbattendo evitando i grumi, aggiungete poco a poco il liquore amalgamando a ogni aggiunta. Versate dentro dei piccoli contenitori di alluminio tronco conica di 6,5 cm di diametro e alti 4 cm, compattate sbattendo il fondo sul palmo della mano, poneteli in frigo a rassodare coperti da un foglio di pellicola fino al giorno dopo. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato spezzettato con la panna, ponetelo dentro un sac-a-poche o in un cornetto di carta forno. Sformate il semifreddo, delicatamente su un piatto, decorate con il cioccolato fuso realizzando una grata e mettete in frigo ancora una mezz’ora prima di servire, la consistenza del dolce sarà cremosa ma comunque in forma e il cioccolato diverrà croccante. Se vorrete la forma ben netta e definita tronco conica, ponete il semifreddo in freezer, sformate delicatamente con una paletta in alluminio proseguite con il cioccolato come indicato prima e poi mettete in frigo a riposare.