bucatini con pomodori gratinati e melanzane



una pasta questa, estivaestivaestiva, aiutatemi a dire ESTIVA!
😉
per noi tre:
250 g di bucatini
una melanzana viola [manco a diLLo :)]
20 pomodorini ciliegia
un mazzetto di basilico
un piccolo spicchio d’aglio degerminato
un ciuffo di prezzemolo
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
un cucchiaio di pangrattato
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Lavate la melanzana, asciugatela, affettatela non troppo sottile e arrostitela su una griglia rovente da ambo i lati. Ponete le fette arrostite dentro una ciotola con 5-6 cucchiai d’olio e un trito di basilico e aglio.
Scaldate il forno a 150°C. Tritate il basilico rimasto con il prezzemolo, trasferite in una ciotola con il parmigiano il pangrattato e una macinata di pepe. Tagliate a metà i pomodorini, trasferiteli con la parte tagliata rivolta verso l’alto, su una teglia foderata con un foglio di alluminio leggermente unto d’olio, salate leggermente e spolverizzateli con il trito aromatico. Irrorate con un filo d’olio e infornate per circa 25 minuti. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e trasferitela nella ciotola con le melanzane, che avrete precedentemente tagliuzzato grossolanamente. mescolate e fate insaporire; in ultimo aggiungete i pomodorini, un filo d’olio, una macinata di pepe fresco, mescolate e servite.

Crespelle d’estate


Questa è una ricetta da me realizzata in molte occasioni, l’ho trovata sul numero di Sale e Pepe di maggio 2000 è un piatto facile, di sicuro successo, fidatevi non l’ho più mollata…sembra di avere l’estate in bocca 😉
Per le crepes invece, ho scelto di realizzare la ricetta di Michel Roux pubblicata anche sulla collezione di Sale e Pepe ” Tutto con le uova” secondo volume.
Conoscendomi, ho aumentato la ricetta di base di mezza dose 😉
per 16 crepes
125 g di farina (+ 60 g)
un pizzico di sale
2 uova (+1)
325 ml di latte (+162 ml)
100 ml di panna densa (+ 50)
20 g di burro chiarificato per la padella
in rosso la ricetta di Michel Roux
Aggiungendo le dosi tra parentesi io ho realizzato 15 crepes, utilizzando un padellino di 22 cm di diametro.
In una ciotola mettete la farina e il sale, aggiungete le uova e mescolate a mano con una frusta, Unite 1oo ml di latte per amalgamare ed ottenere una pastella liscia, aggiungete poco alla volta il resto del latte e la panna. Fate riposare per un’ora in un luogo tiepido.
Prima di cuocere le crespelle, mescolate il composto. Ungete il padellino con poco burro e scaldatelo. Versate poca pastella, ruotate la padella per ricoprire il fondo, cuocete la crepe per circa un minuto o quando i bordi si staccano dalla padella, giratela e cuocete l’altro lato per una trentina di secondi; trasferite sul piatto e cuocete le altre impilandole una sull’altra.

Per il ripieno:
500 g di robiola
5 grossi pomodori del tipo a grappolo
un mazzetto di basilico
50 g burro
50 g di parmigiano grattugiato
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
Scottate i pomodori in acqua bollente salata per qualche minuto, spellateli, privateli dai semi e tagliateli a cubetti piccoli. Poneteli in un piatto, conditeli con sale e pepe, un filo d’olio ed un trito di basilico. In una ciotola, lavorate la robiola con una forchetta,fino a renderla una crema, unite il pomodoro e amalgamate. Scaldate il forno a 180°C Farcite le crespelle con il ripieno, piegatele a metà e poi ancora a metà realizzando dei ventaglietti. Imburrate leggermente una pirofila, adagiatele in un solo strato leggermente accavallate, spolverate con il parmigiano e completate con qualche fiocchetto di burro. Infornatele per 10-15 minuti o fino a che saranno gratinate in superficie. Servitele tiepide.


timballo di zia Pina

questa pasta l’ha preparata la mia mamà nei giorni in cui è stata qui da noi, da una ricetta della zia Pina. Una pasta estiva, buonissima e soprattutto comoda da portare in giro nei pic nic o nei pranzi dove ognuno porta qualcosa 😉
Intanto devo dare un consiglio per gli acquisti, non remunerato, totalmente disinteressato. La pasta utilizzata per fare questa ricetta è un formato gigante, spaghetti lunghi quasi il doppio di quelli tradizionali, e di una bontà inaspettata.
per una teglia 20 x30 cm
500 g di spaghetti Rummo
4 grosse melenzane viola
1,200 ml disalsa di pomodoro
100 ml di panna da cucina
150 g di parmigiano grattugiato
150 g di ricotta infornata grattugiata
olio per friggere
pangrattato
sale e pepe
Tagliate le melenzane a fette, friggetele in abbondante olio caldo, ponetele su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, a metà cottura scolatela e conditela con la salsa di pomodoro, cotta precedentemente, e la panna. Ungete la teglia d’olio, spolverate con il pangrattato e cominciate a posizionare gli ingredienti a strati, prima le melenzane poi uno strato di pasta, poi uno strato di formaggi mescolati tra di loro, finite così gli ingredienti, realizzerete 2 strati. Cospargete con un’idea di pangrattato e infornate a 180°C per circa mezz’ora. Dopo la cottura fate riposare prima di impiattare


cous cous alle verdure

il mio primo cous cous (precotto mica quello vero!) è stato battezzato da una telefonata inaspettata da parte di una trapanese vera, trapiantata a Roma, dico quale miglior presagio 😉
grazie per la bellissima notizia Enzù ti voLLIo BBBBene ****

per 4 persone:
300 g di cous cous
3 pomodori rossi a grappolo
6 pomodori secchi sott’olio
1 mozzarella
3- 4 cucchiai di pesto genovese
1 zucchina genovese
1 melenzana
basilico
1 scalogno
olio extra vergine d’oliva
Fate saltare lo scalogno in una padella con abbondante olio, aggiungete la melenzana e la zucchina tagliate a dadini, salate, pepate e aggiungete qualche foglia di basilico spezzettata grossolanamente e una spolverata di timo o maggiorana. Fate raffreddare.
seguite le istruzioni per la preparazione del cous cous riportate sulla scatola, attendete i minuti di riposo e poi insaporite con il pesto genovese, aggiungete i pomodori privati dai semi e tagliati a cubettin i pomodori secchi tagliati a listarelle, la mozzarella tagliata a cubetti e il condimento a base diverdure cotto precedentemente. Mescolate, fate riposare e servite. Il giorno dopo è ancora più buono 🙂

ho rubato la pasta al contadino

ah ah ah no in verità sempre a Sale & Pepe l’ho rubata, nel numero di aprile ci sono tutta una bella serie di pasticelle fresche con condimenti super tutte da cucinare 🙂
questa mi acchiappò e ve la ripropogo con pochissime varianti…

Perciatelli laziali con patatine e carciofi
ingredienti per 6 persone
500 g di perciatelli
6 carciofi
6 scalogni
400 g di patatine precotte
100 g di bacon a fette
olio extra vergine d’oliva
una manciata di erbe di provenza
un limone
sale e pepe
Pulite i carciofi, togliete le foglie esterne dure, eliminate le punte, divideteli a metà ed eliminate il fieno se necessario. Immergeteli in acqua acidulata con il succo del limone. Soffriggete gli scalogni affettati sottilmente con una mandolina, unite i carciofi scolati e tagliati a fettine sottili, salate pepate e aggiungete le erbe di Provenza; cuocete con un coperchio fino a quando i carciofi non sono cotti. Tagliate a cubetti le patate e soffriggeteli a fuoco medio in una padella antiaderente senza mescolareper dieci minuti, mescolate adesso delicatamente salate e mettete da parte. Nello stesso olio scottate il bacon fino a farlo arricciare, pochissimi minuti uno per parte circa. Unite ai carciofi, le patate e il bacon “strappato ” grossolanamente. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e poi scolatela nella padella, saltatela con il condimento di verdure, aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta per ottenere un sughetto umido ed evitare così che la pasta si asciughi troppo.

reginette con gamberoni e zucchine

oramà l’anno nuovo è iniziato da quasi una settimana, ma stiamo tutti ancora a raccontare come abbiamo passato l’ultimo dell’anno vecchio 🙂
è un modo per essere vicini anche se non lo eravamo…credo 😉
la ricetta appena appena modificata, la trovate sul Sale e Pepe di dicembre 2000, con il titolo pappardelle con scampi e zucchine pag 56
per chi non avesse quel numero vi conto cosa ho messo in tavola
🙂
per i soliti 6 del 31 dicembre 2008
500 g di reginette
600 g di gamberoni
18 fiori di zucca
3 zucchine medie
patè di olive verdi
2 spicchi d’aglio
una carota
una cipolla
olio extra vergine d’oliva
prezzemolo
erba cipollina
sale e pepe

Lessate per 5 minuti i gamberoni in acqua bollente salata con la cipolla e la carota a pezzi, scolateli e lasciateli raffreddare, quindi sgusciatene 6 lasciando la testa ed eliminando il guscio della coda. Sgusciate tutti gli altri e tritateli grossolanamente. Spuntate una zucchina e da essa ricavate, con un pelapatate, 6 fettine nel senso della lunghezza. Scottatele per un minuto nella stessa acqua dei gamberoni , scolatele e fatele raffreddare. Spalmatele poi con il patè di olive
e con esse avvolgete gli gamberoni. Private i fiori del pistillo. Tritate un ciuffo di prezzemolo e sforbiciate qualche stelo di erba cipollina. Tritate separatamente anche le zucchine rimaste e l’aglio. Rosolatele in 5 cucchiai d’olio per pochi minuti, unite la polpa di gamberoni tritata 6 fiori tritati e un po’ di erbe. Friggete i fiori rimasti per qualche secondo in olio bollente, sgocciolateli e teneteli in caldo. Lessate la pasta al dente in abbondante acqua salata in cui avete aggiunto un cucchiaio di olio , scolatela lasciandola umida e versatela in padella. Maneggiate aggiungendo le erbe rimaste un filo di olio crudo. Finite i piatti con i gamberoni interi e i fiori fritti.

spaghetti di mezzanotte

si preparano in 5 minuti e sono una variante dei classici spaghetti aglio olio e peperoncino, meritano almeno una forchettata anche a mezzogiorno 🙂

per 4 persone
360 g di spaghetti
2 grossi spicchi d’aglio
un ciuffo abbondante di prezzemolo
3 cucchiai di pasta d’acciughe
3 acciughe sott’olio
un pomodoro
olio extra vergine d’oliva
peperoncino a piacere

mettete a bollore l’acqua poco salata per la pasta. Tritate gli spicchi d’aglio e fateli rosolare con 6 cuccchiai d’olio in padella, aggiungete le acciughe in pasta e sott’olio, scioglietele ed aggiungete il peperoncino a fette e il pomodoro spellato e senza semi, ridotto a quadrucci. Aggiungete il metà del prezzemolo tritato e spegnete; praticamente rimane tutto quasi crudo. Cuocete gli spaghetti al dente e poi ripassateli in padella aggiungendo qualche mestolo di acqua della cottura della pasta tanta da terminare la cottura in padella. Unite il restante prezzemolo e servite

spaccatelle d’autunno

eravamo in 13 a tavola 🙂 ahahahahah, non sono supestiziosa!
La cosa bella? che è stata un’altra domenica soleggiata ed abbiamo pranzato sul terrazzo.
Queste spaccatelle sono da rifare, buonissime sono!
Per 13 persone
1 kg di spaccatelle
100 g di funghi porcini secchi
15 pomodori secchi sott’olio
500 g di salsiccia
un bicchiere scarso di vino bianco
5 o 6 rametti di timo
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 spicchi d’aglio
ricotta infornata
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe

Fate ammollare in acqua tiepida i funghi secchi per una ventina di minuti. Scolate i pomodori dall’olio di conservazione, tagliateli a pezzetti piccoli e aggiungeteli all’aglio tritato finemente, poneteli in una larga padella con 4 cuccchiai d’olio e fate soffriggere leggermente, solo qualche secondo attenzione a non bruciare l’aglio 😉
aggiungete la salsiccia precedentemente spellata e sbriciolata rosolatela per 5 minuti e poi aggiungete il vino, fate sfumare su fuoco allegro, aggiungete il concentrato di pomodoro e scioglietelo con un cucchiaio di legno. Scolate i funghi e aggiungeteli al sugo, unite il timo e proseguite la cottura a fuoco dolce con un coperchio, per circa 10 minuti. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente nella padella con il sugo, saltatela e servite con un’abbondante macinata di pepe ed una grattugiata di ricotta infornata.
Se volete la ricetta originale andate a vedere il sale e pepe di ottobre 2008 a pagina 46
😉

maltagliati e fagioli speziati

che iornu è oggi?
martedì…28 ottobre
azz…ma l’autunno non avia ‘a trasiri u 23?… ma di settembre però!!!!
Domenica era previsto un temporale pazzesco, le previsioni propronevano l’immagine di un’Italia sgombra da nuvole, sole su tutta la penisola, tranne…
si si signori mie tranne la Sicilia ben nascosta sotto un nuvolone che non lasciava intravedere nemmeno un piccolo spiraglio…e invece chiuviu n’anticchia a matina e poi un cauru di moriri…
Per grande fortuna noi invece avevamo previsto una bella tavolata fuori sotto la nuova copertura la giornata è stata molto più che clemente 😉 manciammu fora!!!

non c’è più la mezza stagione cari miei, si stava meglio quando si stava peggio
ehgià!
ma una bella minestra non brodosa però ce la facciamo stare bene…anche se fa caldo
🙂

per 12 persone
450 g di maltagliati secchi
400 g di fagioli freschi
200 g di fagioli neri secchi
600 g di fagioli rossi secchi
400 g di pomodori rossi a grappolo
200 g pancetta tagliata in una sola fetta
100 ml di vino rosso
gli aghi di un rametto di rosmarino
il cuore di un sedano
2 spicchi d’aglio
una cipolla media
2 cucchiai di farina
una decina di chiodi di garofano pestati nel mortaio
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
mezza noce moscata grattugiata
olio extravergine d’oliva
brodo vegetale
sale
pepe
burro

Mettete a bagno per una notte i fagioli secchi. In una pentola di coccio soffriggete un battuto con l’aglio, la cipolla gli aghi di rosmarino e il sedano tritati finemente, con 3 cucchiai d’olio e una noce di burro fate stufare con il coperchio; Unite il vino e poi dopo poco, aggiungete la farina, amalgamate evitando la formazione di grumi. Nel frattempo portate a bollore almeno 1,5 litri di brodo vegetale. Tagliate a dadini la pancetta, ed aggiungetela insieme ai pomodori pelati ridotti a dadini nella pentola con il battuto, unite i fagioli e cominciate la cottura a fuoco lento aggiungendo poco per volta il brodo e mescolando.Unite le spezie in polvere e continuate questo splendido processo (per me)che è la cottura lenta. Quando i fagioli sono cotti, estraete metà della minestra e frullatela; rimettete nuovamente nella pentola ed aggiungete brodo bollente per la cottura della pasta, in casa nostra le minestre non le amiamo liquide, ma abbastanza “solide” quindi dipende dal vostro gusto la quantità di brodo da aggiungere sempre via via che la minestra cuoce. Quando la pasta è cotta, spolverate con del pepe macinato al momento e irorate con un filo d’olio.

Dedicato a Giovannella

Che sicuramente non si ricorderà di noi, che sicuramente non leggerà mai questo post, che sicuramente adesso starà lavorando come pazza nel suo ristorante “Old America” ad Altofonte. In questo locale ci andiamo da quand’eramu ziti, il piatto forte è la schiacciata, una specie di pizza ovale molto buona, una sorta di sfincione incrociato con una pizza. Ma quel piatto che ci faceva impazzire era ‘sta pasta qua che non siamo mai riusciti a riprodurre uguale uguale perchè Giovannella non ci ha mai detto l’ingrediente segreto…(anche se dopo aver visto kung fu panda ho capito che l’ingrediente segreto non esiste ahahahah)
Adesso però le sue fettuccine “capricciose” non sono più nel menù, e non le fanno più, chissà poi perchè…questa è la nostra versione, realizzata dal mio sposo in persona coadiuvato dalla mia e sua principessa.

per 4 persone
350 g di fettuccine Poiatti pasta speciale ruvida
1 lattina di funghi champignon
uno spicchio d’aglio
100 g di prosciutto cotto
un bel ciuffo di prezzemolo
un cucchiaio di salsa di pomodoro
un cucchiaio di panna (anche meno, deve solo legare)
cacio cavallo grattugiato
vino bianco per sfumare
olio extravergine d’oliva
pepe

Tritate finemente ma molto finemente i funghi sgocciolati e il prosciutto. Tritate anche l’aglio e fatelo imbiondire in una padella, per pochi istanti in un paio di cucchiai d’olio. Aggiungete i funghi e sfumate con il vino, fate evaporare, aggiungete il prosciutto fate insaporire mescolando, unite la salsa e in ultimo la panna, legate il condimento, pepate e spegnete il fuoco. Portate a bollore abbondante acqua salata e cuocete la pasta per 8 minuti (nella confezione c’è scritto 12…son troppi!) scolatela nella padella con il condimento e saltatela a fuoco medio, spegnete e aggiungete il formaggio a piacere e il prezzemolo.