Oso? Oso! Trofie con i piselli semplici, semplici


La foto non è una di quelle da manuale no, no! Perchè mi sono detta ma che fò pubblico una ricetta così semplice? NAAAAA! quindi la decisione era presa NO! Orrore, troppo semplice e banale, una fissaria…ma poi mangiando mangiando mi sono detta: -“Ma è buona! Perchè togliere la possibilità di riprodurla anche se semplice?” La mia porzione (40g) l’avevo spazzolata, quindi ho detto a mio marito-“FERMO!!! che faccio la foto!” e lui “ma di che della pasta con i piselli?” ed io “SI!perchè no?”
Avevo totalmente dimenticato il sapore della pasta con i piselli semplice semplice, le ricette che si trovano in rete hanno la pancetta oppure il prosciutto, sono comunque molto ricche, questa no!
Ingredienti per 2 :
una cipolla rossa media
140 g di piselli surgelati
150 g di trofie regionali Barilla
la punta di un cucchiaino di zucchero
parmigiano grattugiato
olio extravergine d’oliva
una noce di burro
sale
pepe
tritate la cipolla finemente, mettetela in un tegame con i piselli e lo zucchero, l’olio e metà della noce di burro, coprite e fate cuocere a fuoco dolce; quando i piselli saranno cotti aggiungete il sale. Portate a bollore abbondante acqua salata per la pasta, quando è cotta scolatela e fatela saltare con i piselli, mantecate con il burro rimanente e pepate. servite calda con una spolverata di parmigiano a piacere.
A me piace tantissimo aggiungere, in ultimo, il parmigiano a dadini, ma mio marito aveva espresso il desiderio di mangiarla semplice semplice…era contento!

Risotto porcini e profumo d’arancia

Buona festa della donna a tutti, uomini e donne 🙂
vi aggiorno sulla situazione lavello, quel sant’uomo dell’idraulico non è passato e per movimentare la situazione anche lo scarico di una delle due vasche perde, ed ha pensato bene di perdere acqua e sapone anche sugli strofinacci accuratamente lavati e stirati posti al di sotto…
sugnu stanca!
La mia è una cucina micragnosa pensata da una mente, per usare un eufemismo, poco elastica, è una cucina senza porta, comunicante con il soggiorno e con l’intera casa. Adesso, i due cassetti che generalmente stanno sotto una vasca del lavello, sono a terra in soggiorno…in perfetto stile caossiano; la mia casa già è un casino di ninnoli e ninnolini, ci mancavano questi due cassetti accanto al divano. Stupendo!
Ma questo sarebbe niente, in confronto al fatto che ho lavato i piatti in ginocchio davanti alla vasca da bagno, una situazione assolutamente fantozziana…credetemi sulla parola!!!!
Questa doveva essere la serata del giallo mimosa, invece mi sono buttata sull’arancio della scorza d’arancia;
questo è un risotto di Sale e Pepe, buonissimo!!

Ingredienti per 2 persone:
200 g di riso per risotti
300 g di funghi porcini interi surgelati
200 g di zucca già mondata
una cipolla
1 spicchio d’aglio
2 rametti di rosmarino
1 arancia
1 dado per brodo vegetale
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


Portate a ebollizione circa 2 litri d’acqua con la zucca a pezzetti un rametto di rosmarino, l’aglio e il dado e cuocete per 15 minuti.
Fate scongelare i porcini leggermente, affettateli e metteteli da parte. Tritate la cipolla e fatela soffrigere in un paio di cucchiai d’olio, aggiungete i dunghi e lasciate insaporire. Versate il riso e fatelo tostare per alcuni minuti, poi portatelo a cottura man mano con il brodo di zucca mescolando. In un pentolino scaldate 2 cucchiai d’olio, il rametto di rosmarino e la scorza di un po’ più di mezza arancia asportata, parte a julienne con l’apposito attrezzo e parte con il coltello. Appena comincia a soffriggere spegnete e lasciate in infusione. Quando il riso è pronto, versatevi l’olio con le scorze d’arancia, mescolate, coprite e lasciate riposare per un paio di minuti prima di servire.

Pasta con le sarde a mare

Domenica, durante la scampagnata in quel di Messina la mamma ha raccolto per me un mazzetto di finocchietto ciavurusu (profumato), quindi consideravo già pronta questa ricettina povera, ma povera… aiutatemi a dire povera 😀
è la versione povera della pasta con le sarde, che già di per sè è un piatto povero.
ingredienti per 2:
100 g di finocchietto selvatico
1 bustina di zafferano
1 cipolla
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uvetta
2 acciughe sott’olio
olio extra vergine d’oliva
vino bianco
80 g di pangrattato
sale e pepe
Lavate il finocchietto, dopo aver eliminato i gambi più duri e lessatelo in acqua salata. Sgocciolatelo, tenendo da parte l’acqua di cottura etritatelo finemente. Fate appassire la cipolla tritata in una padella con un poo d’olio, aggiungete le acciughe e scioglietele nel condimento. Unite i pinoli, il finocchietto, l’uvetta e lasciate insaporire tutto mescolando. Bagnate con il vino e fate evaporare. Versate 150 ml di acqua di cottura del finocchietto dove avrete sciolto lo zafferano, pepate e fate cuocere su fiamma moderata per circa 10 minuti. Lessate la pasta nell’acqua di cottura della verdura, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento. Servite con una spolverata di pangrattato, precedentemente abbrustolito con un filino d’olio in un padellino.

Crema di parmigiano e tartufo nero


praticamente questa è la pasta che ha dato origine a questa
finalmente ho trovato il tartufo e quindi ecco l’originale…
vi confido un segreto, sapete che preferisco la prima?
🙂

ingredienti per 2
per la crema di parmigiano:
150 ml di latte
25 g di burro
15 g di farina
50 g di parmigiano grattugiato

zenzero
un piccolo tartufo nero
scaglie di parmigiano
1 manciata di foglie di rucola selvatica
sale e pepe

Preparate la crema di parmigiano sciogliendo in una casseruola il burro, la farina, il latte ed in ultimo il parmigiano grattugiato. Mescolate sempre su fuoco moderato fino a ebollizione.
Toglietela dal fuoco e fatela raffreddare. Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua salata e poi scolatela con una schiumarola nella padella con la crema di parmigiano, diluite con un po d’acqua bollente della pasta; saltate, pepate e servite sul piatto con una scaglie di zenzero a piacere e tartufo nero grattugiato…sarebbe meglio a fettine ma non avevo l’attrezzo adatto, decorate con foglie di rucola e scaglie di parmigiano.

Fettuccine vongole e pistacchi

per quelli che non hanno seguito la prova numero 1 possono, se ne hanno voglia, andare a vedere qui.
Il top da raggiungere è la pasta realizzata da un ristorante (il mio preferito) di Capaci “Torre Alta”. Il piatto si chiama Fettuccine alla Montecristo, ovviamente non ho ancora raggiunto l’obiettivo ma mi sto avvicinando 🙂
per 4 persone
2 kg di vongole già spurgate
350 g di fettuccine
100 ml di vino bianco
30 g di mandorle
30 g di pistacchi di Bronte
30 g di pangrattato
uno spicchio d’aglio
2 cucchiai di panna fresca
olio
pepe
In una larga padella soffriggete l’aglio tagliato in due, mettete le vongole sfumate con il vino, coprite con un coperchio. Quando si saranno schiuse unite la panna e spegnete. Eliminate parte delle valve. A parte tostate le mandorle, il pistacchio e il pangrattato tritati, aggiungete un filo d’olio e mescolate fino a dorare il composto di frutta secca. Portate a bollore abbondante acqua salata, versate la pasta e cuocetela a metà cottura, scolatela, versatela nella padella con le vongole e portate a cottura mescolando sempre. Servite con il trito di frutta secca e una spolverata di pepe nero macinato al momento.

Minestra in nero…



Minestra in nero, con un po’ di verde su sfondo bianco. La mia mania dei colori imperversa in ogni dove, quindi quando ho visto i fagioli neri sono impazzita, io adoro il nero, sfila, dimagrisce ahahahah, un po’ meno dimagriscono i fagioli, ma comunque…continuando nella mia spesa di cose sfiziosette, ho trovato i funghi champignon neri disidratati. Con tutto questo nero bisognava spezzare con un po’ di bianco, bianco e nero elegante fa! Quindi va bene per una serata 🙂 , un scaffale più in là trovo l’orzo perlato che fa al caso mio e tutta contenta me ne vo’ pensando alla mia serata di gala…in compagnia di una minestra 🙂
Durante la fase di preparazione rimuginavo…ok con la serata di gala, ma tutto ‘sto secco non sarà troppo? ravviviamo con qualcosa di fresco, verde e verduroso e splash arrivano gli asparagi.
Ingredienti per 4 persone:
100 g di fagioli neri secchi
100 g di orzo perlato
20 g di funghi champignon neri disidratati
un mazzo di asparagi freschi
100 g di anelletti siciliani
2 pomodori pelati
4 rametti di rosmarino
1/2 cipolla rossa
1 spicchio d’aglio
un mazzetto di prezzemolo
1 cucchiaio di farina
2 l di brodo vegetale
sale
pepe
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva+ quello per condire

Mettete a bagno i fagioli 12 ore prima della preparazione. In una pentola di coccio soffriggete in 4 cucchiai d’olio i rametti di rosmarino lavati e asciugati, quando saranno dorati eliminateli e soffriggete il prezzemolo, la cipolla e l’aglio tritati; appena saranno rosolati sciogliete la farina badando a non fare grumi. Unite i pomodori pelati, privati dei semi e tagliati a cubetti, fate insaporire ed aggiungete i fagioli, copriteli con il brodo e fateli cuocere trequarti d’ora. Lavate l’orzo e aggiungetelo ai fagioli, aggiungete brodo e mescolate per amalgamare gli ingredienti. a metà cotura aggiungete i funghi e dopo ancora una decina di minuti gli asparagi tagliati a rondelle, lasciate le punte intere. Quando i fagioli saranno quasi cotti, aggiungete la pasta e fate cucinare ancora aggiungendo brodo bollente. La pasta si potrebbe omettere, ma noi siamo pastari e quindi… A fine cottura aggiungete una macinata di pepe, aggiustate di sale se è necessario e condite con olio extravergine d’oliva.
Questo piatto è fortemente sconsigliato a quelle persone che non gradiscono le cose callose sotto i denti e quelle che vanno di fretta
😉

Risotto asparagi e zafferano



Vi avverto che non è propriamente dietetico 🙂
questa sera ci ha fatto compagnia il nostro ospite vegetariano, che è vegetariano, ma non è vegetariano…sembra complicato ma in realtà non lo è! Lui, il nostro ospite è una persona che viaggia molto (infatti si trova qui in trasferta), quindi non fa tanto lo schizzinoso, ma quando è a casa preferisce mangiare vegetariano. Non dico che lo faccio sentire a casa ma almeno ci provo!
😉
Ingredienti per 4:
320 g di riso
200 ml circa di prosecco
1,5 l di brodo vegetale
40 g di parmigiano grattugiato
80 g di burro
2 cipolle
200 g di asparagi freschi
100 g di piselli sgranati
un cucchiaino di stimmi di zafferano
50 ml di panna fresca
sale e pepe
Pulite gli asparagi, eliminando la parte finale dura del gambo; ancora con un pelapatate, eliminate la parte superficiale estrema. Lavateli e tagliateli a tocchetti, lasciando intere le punte. Affettate a spicchi le cipolle e fatele stufare in 50 g di burro e un mestolo di brodo vegetale, aggiungete i piselli, cuocete per 5-8 minuti ed aggiungete gli asparagi, unite ancora un po’ di brodo bollente e cucinate le verdure per una decina di minuti, sfumate con 100 ml di prosecco a temperatura ambiente. Aggiungete il riso e fatelo tostare, continuando a sfumare con il restante prosecco facendolo evaporare a fiamma vivace. In una ciotola mescolate la panna con lo zafferano. Portate a cottura il riso aggiungendo brodo quando è necessario; alla fine aggiungete la panna amalgamandola al risotto, il parmigiano grattuggiato e il restante burro a fiocchetti. Mescolate, coprite e fate riposare un paio di minuti, quindi servite.

Minestra di patate in bianco



Il sole caldo di questi ultimi giorni ci ha regalato ore tiepide e cielo sereno ma hanno alzato il tasso di umidità serale, e c’è un friddu ‘i moriri, quindi minestra riscaldante per cena! Ma mi fa ridere ‘sta cosa del titolo che gli ho appioppato, questo bianco ha impressionato mio marito che preferisce sempre un po di colore, il bianco proprio non gli va giù 😉
però per fortuna non si è fermato alle apparenze e ha gustato la cena e con lui mia figlia che è sempre scettica in fatto di cibo.
ingredienti per noi 3
600 g di patate già mondate
90 g di pasta tipo maltagliati (nella nostra famiglia la pasta NON deve mancare mai, poca ma ci deve essere, fuori dalla nostra famiglia si può tranquillamente omettere)
100 g di parmigiano grattugiato
30 g di parmigiano tagliato a dadini
30 g di burro
100 ml di panna
100 ml di latte
un ciuffo di prezzemolo
1 cipolla
1 cucchiaino di paprica
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
In una pentola di coccio, sciogliete il burro, e aggiungete la paprica, aggiungete la cipolla affettata sottilmente e stufatela nel burro. Sbucciate, lavate e tagliate a dadini le patate, mettetele nella pentola e fate insaporire, mescolando sempre. Copritele con acqua bollente e fate cucinare per circa 20 minuti, salate. Quando le patate sono cotte, estraete 2 mestoli di minestra e frullatela rimettendola nuovamente nella pentola. Unite il latte e la panna e portate nuovamente a bollore. Aggiungete la pasta e il parmigiano tagliato a cubetti. Quando la pasta sarà cotta, spegnete il fuoco e mantecate con il parmigiano grattugiato, una spolverata di pepe, il trito di prezzemolo e un filo d’olio.
Sembra un chiummiceddu ( una cosa pesante) ma buona è. Sembra di mangiare le crocchè di latte di Moscerino 😉

Vesuvio in verde con una spruzzatina di rosso


La prevalenza di colore è proprio il verde, verdi le olive, verde il pistacchio, verde il prezzemolo, verde la maggiorana, verde l’origano…rosso il pomodoro :))
ingredienti per noi 3
260 g di pasta formato vesuvio oppure una pasta corta che accoglie bene il sugo
60 g di olive verdi snocciolate
30 g di pomodori secchi sott’olio, sgocciolati
un mazzetto di prezzemolo
2 o 3 rametti di maggiorana
40 g di parmigiano grattugiato
un cucchiaino di origano secco
30+ 30 g di pistacchi
50 g di mollica di pane secco
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Frullate le olive, i pomodori, il pezzemolo, le foglioline di maggiorana, l’origano e 30 g di pistacchi, fluidificate con un po’ d’olio, Macinate del pepe, aggiungete il parmigiano e mettetelo in una ciotola. In un padellino leggermente unto d’olio, tostate la molllica e i restanti pistacchi tritati grossolanamente. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente nella ciotola con il condimento, mescolate e servite nei piatti. Spolverate ogni piatto con il mix di pane e pistacchi tostati.

Trofie con vongole in campagna





Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto augurandomi la pronta guarigione, ringrazio anche tutti quelli che non l’hanno fatto ma l’hanno solo pensato:)
E’ stata una “Pacifica” veloce veloce, sto meglio e quindi mi è venuta voglia di pasta, buon segno!
Il formato è quello delle regionali Barilla, gli ingredienti come al solito mare e terra. A me me piace 😀
Ingredienti per 2
Un sacchetto di vongole di circa mezzo kg
200 g di polpa di zucca
2 cuori di carciofo
20 g di pinoli
2 cucchiai di pan grattato
olio extra vergine d’oliva
un mazzetto di finocchietto
mezza alice sott’olio
2 spicchi d’aglio
mezzo pepeproncino
In un tegame fate aprire le vongole precedentemente spurgate, con uno spicchio d’aglio e mezzo peperoncino. Filtrate il sugo e mettetelo da parte; eliminate tutte le valve tranne qualcuna per decorare, e mettete da parte i molluschi. In una padella soffriggete l’aglio tritato grossolanamente, aggiungete la zucca tagliata a dadini e i cuori di carciofo affettati, fate insaporire e poi stufateli con un paio di mestoli di brodo delle vongole, portateli a cottura aggiungendo se necessario ancora brodo. In un padellino con un cucchiaio d’olio, tostate i pinoli, poi sciogliete l’alice e…occhio che schizza! mescolate e unite il finocchietto tritato. Dopo pochi istanti aggiungete il pan grattato e fate tostare ben bene tutti gli ingredianti ancora qualche minuto, la mollica deve scurirsi. Scolate la pasta al dente e saltatela in padella con il sugo di zucca e carciofi, a cui avrete aggiunto le vongole, fate insaporire con il pangrattato aromatizzato. Servite all’istante.
Come tutte le cose, credo che si possa migliorare, magari anche solo con una sfumata di vino bianco.
serena notte :*