…ma quante idee ti do!

già, ma quante me ne dai?
praticamente esisto grazie a te! ahahahahahahah!
che fortunata donna sono io eh?
maaaa, dimmi ‘na cosa, e tu? Tu che sbafi le tue idee cucinate da me? come sei?
dai dimmelo tu!
scusate era una delle tante chiacchierate tra i due sposi… lui ed io.
lui mi da le idee
e io le cucino
anche questa volta era una buona…idea?
se leggi questo post rispondimi 😉
ci vediamo a pranzo! (indovina che se magna?)
ahahahahaha
spezzatino di vitello, salCiCCia e patate ma quante idee ti do

per noi due perchè la nica era ad un pigiama party
300 g di vitellina tagliata a cubetti (vitello tenero)
200 g di salCiCCia
300 g di patate
100 ml di vino bianco
1 spicchio d’aglio
30 g di pancetta
olio extra vergine d’oliva
una fogia d’alloro
un cucchiaino di foglie di rosmarino
farina qb
un cucchiaino di concentrato di pomodoro
500 ml di acqua bollente
una vaschetta di “cuore di brodo” Knorr vegetale oppure se preferite un dado per brodo classico

in un tegame di coccio soffriggete l’aglio tritato con il rosmarino, aggiungete i pezzetti di carne leggermente infarinati, la pancetta, 50 g di salsiccia sminuzzata e quella restante a tocchetti. rosolate mescolando per pochi minuti aggiungete il vino, fatelo evaporare. Aggiungete il concentrato di pomodoro e quattro mestoli d’acqua bollente, unite l’alloro e il “cuore di brodo” coprite con il coperchio abbassate la fiamma al minimo e prosegute la cottura per 30 minuti, aggiugendo dell’acqua bollente mescolando. Sbucciate le patate e taglitele a dadini, unitele allo spezzatino, aggiungete ancora acqua bollente, pepate e proseguite la cottura per altri trenta minuti.


dalla mamà…

si mangia bene e s’ingrassa ahahahahahah!

marò tanta fatica per scalare 4 chili e in 4 giorni ne ho ripresi 2 azz!
adesso sono di nuovo a stecchetto ma che fame a riguardar ‘ste foto 😀

Cipolle di Giarratana al gratin

Queste cipolle sono caratterizzate da una notevole dimensione, sono bianche, schiacciate al centro e dolcissime
per una teglia di 20×30
3 cipolle di Giarratana medie
300 g di pangrattato
150 di parmigiano grattugiato
olio
un mazzetto di prezzemolo
uno spicchio d’aglio tritato finemente

affettate con una mandolina le cipolle, ponetele in uno scolapasta condite con il sale e fatele spurgare per un’ora e mezza. Dopo preparate il pangrattato aromatizzato con il prezzemolo tritato, l’aglio, il parmigiano sale, pepe e olio abbondante per amalgamare; in una teglia leggermente unta d’olio realizzate degli trati uno di pangrattato e uno di cipolle, finite con il pangrattato e un filo d’olio, infornate a 180°C fino a doratura della superficie, circa mezz’ora.

Costardelle fritte con cipuddata

ahhhhh le costardelle le adoro e le mangio solo a Messina è un pesce azzurro abbondante nello stretto in questo periodo. La mia mamà niente fa? me le accatta perchè ne vado matta:D

per 6 persone
1,500 g di costardelle
farina di semola qb
2 kg di cipolle di Tropea
aceto
olio
sale
affettate a coltello la cipolla non troppo grossa ma nemmeno troppo sottile però! mettetele in una padella capiente con un fondo d’olio. Soffriggete a fuoco lèggio, nel frattempo quelle niente fanno? buttalo l’acqua di vegetazione e si stufano; quando si saranno appassite alzate la fiamma e friggete 😀 sfumate con tre zinzini d’aceto. Fate a occhio le mamà così fanno ahahahah.
Pulite le costardelle, eliminate la testa e le interiora, passatele nella farina e friggetele da ambo i lati, servite con la cipuddata…
e vidi chi manci 😉
grazie mamà ***


FUOCO ALLE GRIGLIEEEEEEE!

aggiornamento: credevo di aver inventato qualcosa ma oggi come oggi troppo difficile è! avevo pensato a questi spiedini da un’associazione favolosa della Lory quando venne a trovarmi gamberoni e speck, associando le zucchinette già assaggiate arrotolate a pezzetti di carne, condite da un’idea di pangrattato aromatizzato…ho visto ‘sti spiedini su un numero speciale di Cucina Italiana, con le sole varianti la pancetta al posto dello speck e pancarrè al posto del pangrattato aromatizzato insieme con prezzemolo, rosmarino e basilico….buhhhhhh sono praticamente identici! “schifiu”

E ALLORA FACCIAMOLOOOOOOO! Mi piace questo contest della GG (ma và?)
sulla brace ci sbatto degli spiedini semplice MA! sfiziosissimi!

per 4 persone
come si evince dalla diapositiva, acchiappate 5 gamberoni a persona, li pulite eliminando il carapace, il budello intestinale e poi metteteli da parte,
prendete 2 zucchinette genovesi lavatele, spuntatele e tagliatele a strisce sottili con una mandolina.
fatevi affettare sottile sottile (che non potete dire di no “carne simmental” insegna) dal vostro saluniere di fiducia 150 g di speck
preparate un po’ di pangrattato, un paio di pugni belli pieni, condito con prezzemolo e basilico tritati finemente, sale e pepe, olio extra vergine d’oliva per amalgamare e il gioco è fatto!
assemblate tutti i pezzi: stendete una fetta di zucchina poi una di speck e poi avvolgete il gamberone, infilzateli nello spiedino, spennellate da tutti i lati con olio extre vergine di oliva e poi passate nel pangrattato.Cuocete sulla griglia calda per pochissimi minuti


…e’ prontoooooooooo!

ma si può? ogni volta che è pronto in tavola, devi chiamare a squarciagola e dire 1000 volte :-“LE MANI E A TAVOLAAAAAAA”
e chèchè…ma ‘unnannu pitittu?
fortuna che questa un’insalatona di rinforzo fredda è, quindi questa volta li ho fregati sul tempo ahahahahah

Insalata di purpicieddi, tonno fresco e fagioli:
per 8 cristiani
450 g di fagioli freschi già sgranati ( un kg circa da sgranare)
1kg di polpetti piccoli e teneri ( da pulire)
400 g di tonno fresco tagliato a dadini
2 cucchiai di vino rosso
1 foglia d’alloro
1 costa di sedano
1 spicchio d’aglio
1 scalogno
un trito di odori ( basilico, prezzemolo, maggiorana)
qualche foglia di lattughina ( a sentimento), se trovate gli spinacini freschi da insalata meglio ancora
300 pomodorini datterino
3 cm di zenzero fresco grattugiato
1 limone
1 lime
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

tritate finemente il sedano, lo spicchio d’aglio e lo scalogno, soffriggete in un tegame e aggiungete i fagioli, fate insaporire mescolando e sfumate con 2 cucchiai di vino rosso, aggiungete una foglia di alloro, mescolate e coprite con l’acqua. Fate cuocere a fuoco lento per circa un’ora, un’ora e mezza fino a cottura, aggiungendo dell’acqua bollente ove necessiti. Salate e pepate. Fate raffreddare la zuppa, scolate il brodo in eccesso e ponete i fagioli cotti in una insalatiera.
In un’altra ciotola mettete la scorza di 1 limone e quella di un lime grattugiate con uno zester, 4 cucchiai d’olio, mescolate e poi mettete a marinare i polpetti puliti insieme con il tonno; ponete in frigo per almeno un’ora, mescolando ogni tanto. Scottate su una piastra rovente i polpetti e il tonno, fate raffreddare e affettate il polpetti. Aggiungete il pesce ormai freddo ai fagioli, aggiungete i pomodorini, lo zenzero grattugiato, un trito di odori, qualche foglia di lattughina e basilico fresco; salate, pepate e condite con olio extra vergine d’oliva e servite.

è primaveraaaaaaaaa…

svegliatevi bambineeeeee, alle ‘Ascine messer aprile fa il rubacuooooorrrrrrr
ahahahah, evviva finalmente! da un po’ di giorni mi canto e mi ricanto la “mattinata fiorentina “
è, secondo me, la canzone più azzeccata per cominciare ogni santissima giornata di sole ahhhhhh non ne potevo più di pioggia freddo e ventazzo mallitto!
approfitto di queste mie pagine per augurare a tutti voi lettori adorabili (ma anche a quelli stolti) Buona Pasqua!
😀

questa ricetta è tratta dal numero di aprile de “la Cucina” del CORRIERE DELLA SERA
ho manipolato l’esecuzione avvicinandola ai miei gusti

per 4 persone:
4 medaglioni di filetto di manzo da 150 g ciascuno
90 g di burro a temperatura ambiente
una noce di burro
10 g di prezzemolo
10 g di basilico
10 g di timo
4 patate medie
4 spicchi d’aglio fresco
1 piccola cipolla rossa di tropea
2 fette pancarrè senza il bordo
1 cucchiaio di succo di limone sale e pepe
lavate le patate, mettetele in una casseruola con l’acqua fredda portate ad ebolizione, salate e fate cuocere per una ventina di minuti. Io le ho pelate dopo la cottura anche se la ricetta non lo prevede, mi ni futtivi ;), mettetele in una teglia irroratele con un filo d’olio e gli spicchi d’aglio con la buccia, infornate a 180°C per 30 minuti. Tritate le erbe aromatiche (tenete da parte un bel cucchiaio abbondante), mischiatele con il burro, il pepe e il succo del limone lavorando con una forchetta in una terrina; mettete il burro in un foglio di alluminio lavorandolo formando un salsicciotto. Chiudete e mettete in freezer a rassodare. Tritate la cipolla, mischiatela alle erbe aromatiche messe da parte, il pancarrè passato nel mixer, ponete le briciole ottenute in un padellino, sprcato da una goccia d’olio extra vergine d’oliva, fate tostare con pochissimo zucchero, la punta di un cucchiaino e mettete da parte. Legate i medaglioni con del filo da cucina.

In una padella fate fondere una noce di burro e cuocete pochi minuti per parte, dai 5 ai 7 minuti, dipende moltissimo dall’altezza dei medaglioni se esagerate con la cottura sarà compromessa la morbidezza del risultato finale. Salate a fine cottura, mentre la carne è ancora sul fuoco ponete sulle fette le rotelline di burro aromatizzato cospargete con il miscuglio di pane ed erbe, spegnete il fuoco, eliminate il filo (io mu scurdai!)che tiene in forma la carne e servite subito con le patate tagliate a pezzetti grossolani.
Nelle foto noterete che ci sono anche dei carciofi…li ho aggiunti come contorno insieme con le patate. Prendete 2 carciofi puliteli e affettateli, immergeteli in acqua acidualata con il limone, scolateli e saltateli in padella con un paio di cucchiai d’olio, dell’aglio fresco intero e delle erbette aromatiche, quando sono cotti salate e pepate.

Cla, mi fai le polpettine in bianco…

…come le fa mia madre?
quando lo sposo ti dice di fare un piatto come lo faceva sua madre è la fine, mai e poi mai ti verrà uguale ma nemmeno simile ahahahahahah ma per far si che, almeno in apparenza, ci somigliasse, ho chiamato la mia suocerina e lei felice, mi ha raccontato la sua ricettuzza
“prendi la cipollina, la carotina…” :*
lìimpasto delle polpette è mio perchè lei nel racconto mi disse “fai le polpette come al solito …”
🙂
era contenta che l’avessi chiamata per una consulenza culinaria 🙂
Mia suocera aveva e ha tutt’ora, una montagna di cose che negli anni, ha distribuito ai sui figli, tra le tante cose che ho ricevuto, ce n’è stata una che le ho chiesto sfacciatamente…un vasetto anni 50 regalato al suo matrimonio lo vedete nella foto non ho saputo resistere 😀

per 4 persone
per le polpette
350 g di tritato di vitello
5 fette di prosciutto crudo tritato
1 uovo
qualche manciata di pangrattato
latte per ammorbidire l’impasto qualche cucchiaio, verificate la morbidezza con le mani
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
un mazzetto di prezzemolo tritato
sale
pepe

4 o 5 patate
2 scalogni
una carota
un mazzetto di prezzemolo
2 pomodori rossi
olio extra verdgine d’oliva
tritate la cipollina, il prezzemolo e la carota, riducete a cubetti piccoli il pomodoro, cuocete il tutto in un tegame capiente con 3 cucchiai d’olio e il coperchio per pochi minuti, unite le patate sbucciate e tagliate a cubetti, fate insaporire e poi versate dell’acqua fino quasi a coprire le patate. Friggete le polpette e poi quasi a fine cottura delle patate aggiungete le polpette cotte, facendole insaporire. Con il sughetto potete condire gli spaghetti 😉

…alla domanda “come sono venute? “
“…non mi ricordo più il sapore di quelle di mia madre…”
che dire?
ahahahahahah

la mia maestra di Tango è diventata mamma *_*

e che mamma! adorabile ma che dico adorabile?

FA-VO-LO-SA!!!!!

la nica è una meraviglia delle meraviglia, è nata già con la caviglia “spezzata” uguale alla sua mamma ahahahah per il resto assomiglia alla zia vera ma anche un pochino alla zia acquisita…ma anche diciamoloooooo al suo papà (in verità è uguale precisa ‘ntifica a suo padre ihihih)
L’altra sera sono venuti a cena da noi, abbiamo festeggiato il primo complemese, OT aveva già una richiesta per il primo, per il secondo, avevo pensato ad una torta salata con i carciofi…La maestra allatta, e le credenze popolari dicono che i carciofi provocano aria nello stomaco alla picciridda… ho pensato non è vero ma ci credo e ho sostituito i carciofi con le zucchine 🙂

Per l’impasto:
450 g di farina manitoba
120 g di strutto
150 ml di aqua tiepida
8 g di sale
1 uovo
per il ripieno:
400 g di zucca rossa
300 g di zucchine genovesi
2 cucchiai d’olio
1 noce di burro
1/2 cipolla
2 spicchi d’aglio
250 di salsiccia
marsala secco
3 fette di pancarrè
40 g di mandorle
1 ciuffo di prezzemolo

Preparate l’impasto di farina mescolando nella planetaria (o a mano) tutti gli ingredienti, e fate raffreddare in frigo per un’ora almeno.
Tritate l’aglio e la cipolla, unite l’olio e il burro, fate rosolare, unite la zucca tagliata a dadini, coprite e fate stufare per 10 minuti, aggiungete la salsiccia sminuttata, senza budello e le zucchine tagliate a dadini, sfumate con 3 cucchiai di marsala e fate evaporare, cuocete fino a quando le verdere sono morbide circa 15 minuti, mettete da parte e fate raffreddare. Tritate nel mixer, le fette di pancarrè, poi le mandorle e dopo ancora il prezzemolo, mescolateli insieme con l’impasto di carne e verdure, avendo cura di lasciare tre o quatto pugni di pancarrè per coprire il fondo dell’impasto. Prendete l’impasto di farina dal frigo, dividetelo in due parti disuguali; stendete la parte più grande con un matterello su un piano leggermente infarinato, e mettetelo dentro una teglia rettangolare di 18×26 cm con i bordi alti, distribuite il pancarrè messo da parte, sul fondo della torta, versate il composto di carne e stendete la seconda parte di impasto di farina. con l’apposito attrezzo realizzate le losanghe (dovete applicare un po’ di forza) allargate la pasta e ponetela sulla torta sigillate i bordi con l’impasto sottostante, pennellate con dell’olio lka superficie e infornate per circa 20 minuti in forno caldo a 180°C o fino a che la pasta si sia dorata.

unu ‘ncapu all’autru

canapè non si traduce accussì? ‘nca perforza 😀
questo piatticeddu (che se lo preparate il giorno prima e poi lo ripassate in forno accussì com’è chiù bonu è), è facile facile, ‘na cosuccia che acchiappa l’occhi e te li fa stiddiari, io bella figura feci 😀 poi t’acchiappa l’anima appena l’assaggi…mmmh mi sta affacciando alla mente 😀
va beh ve lo conto manco per fare scarmazzo…
alla fine ‘na citazione fici; la fettina di paniceddu l’ho cangiato con una panella, poi ci misi uno sformatino di carciofi, ‘na fettina di prosciutto crudo, carciofi a spicchi e parmigiano a scaglie

per 10 persone

per le panelle:
250 g di farina di ceci
750 ml d’acqua
un mazzetto di prezzemolo tritato
sale e pepe

per lo sformato di carciofi, io l’ho fatto così:
10 carciofi
300 ml di acqua bollente
la scorza grattugiata di un’arancia
un paio di cucchiai di panna densa
una cipolla
uno spicchio d’aglio
5 bacche di cardamomo
4 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato
olio extra vergine d’oliva

10 fette di prosciutto crudo dolce
20 scaglie di parmigiano
olio per friggere

preparate le panelle mescolando fuori dal fuoco la farina di ceci con l’acqua, aggiunta poco per volta, amalgamate bene, ponete sul fuoco dolce sempre mescolando, aggiungete il prezzemolo tritato, il sale e il pepe, mescolando sempre fino a quando non si addensa, togliete dal fuoco e versate dentro una teglia a bordi bassi di 35 cm di diametro, livellate e fate raffreddare completamente.
Mondate i carciofi, eliminate le foglie esterne dure, le punte e infine tagliateli a spicchi ponendoli nella solita acqua acidulata con il limone o come dice Cinzietta in acqua e farina.
affettate finemente la cipolla e l’aglio, soffriggeteli in un paio di cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, aggiungete la scorza grattugiata dell’arancia e le bacche di cardamomo pestate. aggiungete i carciofi sgocciolati e l’acqua bollente, coprite e fate cuocere con il coperchio fino a quando la verdura sarà tenera. Scegliete una ventina di fette di carciofi, metteteli da parte e frullate il resto con la panna, unite il parmigiano grattugiato, regolate di sale e fate raffreddare completamente. Con un coppapasta di 8 cm di diametro tagliate le panelle, friggetele in abbondante olio caldo e ponetele nei piatti da portata. Adagiate un altro coppapasta più piccolo, 6 cm di diametro, sulle panelle e riempitelo con una parte di sformato di carciofi, sfilatelo delicatamente e continuate realizzando le altre “torrette”. Sopra adagiate una fettina di prosciutto crudo, 2 fettine di carciofo e infine le scaglie di parmigiano.

…e vidi chi manci 😉
Palermo d’inverno 😀

you bite and you escape

ahahahahahah che favola internet e tutte le sue innumerevoli possibilità di acquisire informazioni 😀
io sono una schiappa, l’inglese non lo conosco ma ho l’asso nella manica perchè esistono i traduttoriiiiii yeah 😉 tu digiti una cosa e quello te la traduce è o non è FAVOLOSO????
queste pallottoline qua sono delle palline mordi e fuggi o per usare un inglesismo un “you bite and you escape” buone una cifra, leggere perchè cotte in forno, e…buone 😉
le ciotoline monoporzioni sono uno degli innumerevoli regali che la mia sister :* mi fece quando venne a trovarmi 😉 belle vero?
pigghiate un pizzinu
per 8 persone:
400 g di pesce spada
2 patate medie
un mazzetto di prezzemolo
3 cm di zenzero sbucciato e grattugiato
2 uova piccole oppure uno grande
6 fette di pancarrè
pangrattato
insalata a piacere per accompagnare

Cuocete le patate in acqua fredda senza buccia. Nel mixer tritate il pesce spada privato della pelle, ponetelo in una ciotola; eliminate il bordo dal pan carrè e tritatelo nel mixer, ponetelo nella stessa ciotola del pesce, unite le uova, le patate sciacciate con uno schiacciapatate, il prezzemolo tritato e lo zenzero grattugiato, salate pepate, mescolate e formate delle piccole palline che passerete nel pan grattato. Accendete il forno a 180°C, foderate una teglia con carta forno sulla quale porrete le palline leggermente distanziate tra loro, 10 minuti o un quarto d’ora di cottura e via col mordi e fuggi 😉

cucinate ancora nella vecchia maniera?

Io si!
non ho una batteria da cucina o_0
sapete quelle favolose con fondo spesso un cm, in acciao inox 18/10 con innumerevoli pezzi di tutte le dimensioni, adatti a tuttissime le sigenze, di alta qualità etc etc…?
ecco no io non l’ho
piuttosto ho racimolato a pezzi e bocconi cimeli storici di mia suocera, di mia nonna, e via via arrivando ai giorni “nostri” pezzi di batteria da cucina di mia madre 😉
quando nì maritammo, abbiamo piuttosto accattato tegami e pentole di coccio
nemmeno l’ombra della pentola a pressione giammai!
ma non mi lamento no anzi, sembra quasi che quando mangi un prodotto venuto fuori dalla cottura in un pentolame antico ti pare di tornare indietro nel tempo…magari mi compro la cucina a legna ahahahah
va beh qualunque sia il “supporto” assaggiate questo contorno a delle semplicissime scaloppine

Scaloppine di carpaccio con chiodini e mandorle a lamelle

300 g di funghi chiodini
300 g di calvolfiore lessato
300 g carpaccio
farina 00
burro
15 pomodorini secchi
30 g di mandorle a scaglie
mezzo bicchierino di grappa
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Pulite i funghi, tostate le mandorle. Tritate lo spicchio d’aglio e soffriggetelo nell’olio. Aggiungete i chiodini e fate insaporire, sfumate con la grappa, unite il cavolfiore lessato e ridotto in piccole cime, i pomodorini sciacquati dal sale di conservazione e tagliati a filetti, aggiustate di sale se necessario, pepate e mettete da parte al caldo. Nello stesso tegame sciogliete il burro. Passate velocemente nella farina le fettine di carpaccio, scuotete dalla farina in eccesso e cuocete nel burro, salate e servite caldo con il contorno cospargendo con le mandorle a lamelle.