duci ma senza zucchero

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Adoro la red velvet, mi piace perché è rossa, passionale e di forte impatto emotivo. Non mi sono mai cimentata nel realizzarla nella sua interezza per una questione puramente ossequiosa. Quando sarà il momento la realizzerò seguendo la ricetta pedissequamente, con “punti e virgole” perfettamente collocate. Nel frattempo mi sbizzarrisco realizzando varianti senza regole che escono da quel tappeto rosso, seguendo una strada alternativa, magari parallela oppure zigzagandoci sopra.
Oggi, domenica, la red velvet de noiartri è senza zucchero ma duci lo stesso, pensata per quelli che lo zucchero lo vedono con il cannocchiale ma che possono addolcire qualunque cosa con una perfetta alternativa, lo sciroppo d’agave Sunny Via.
sciroppo d'agave.gimp
Per la red velvet de noiartri
180 g di farina
230 g di barbabietole precotte
8 g di lievito
50 g di cacao amaro
180 g di sciroppo d’agave Sunny Via
3 uova
80 g di olio extra vergine d’oliva
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
frullate le barbabietole, aggiungete l’olio, lo sciroppo, e l’estratto di vaniglia. Mescolate la farina, il lievito, il sale e il cacao. Aggiungete il mix di barbabietola, sbattete per amalgamare con una frusta, unite un uovo alla volta e versate dentro una teglia imburrata e infarinata. Infornate in forno caldo a 170°C per circa mezz’ora. Fate attenzione per la cottura, regolate il vostro forno secondo la vostra esperienza e fate sempre la prova stecchino prima di sfornare il dolce. Fate raffreddare qualche minuto dentro la teglia e poi sformate la torta.

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per la salsa al cacao:
85 g di burro
120 g di sciroppo d’agave Sunny Via
120 g di panna a lunga conservazione
2 cucchiaini di cacao amaro
2 cucchiaini di estratto di vaniglia

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Sciogliete il burro dentro una piccola casseruola, su fuoco dolce. aggiungete lo sciroppo d’agave, e la panna e cuocere pochi minuti. Spegnete, aggiungete il cacao setacciato e l’estratto di vaniglia. mescolate e fate raffreddare completamente. Frullate e passate in frigo. Al momento di servire, distribuite un po’ di salsa al cacao sulla torta e anche uno specchio in ogni piatto prima di adagiare una fetta.

ciocco(co)lato

colata

Facilissima, si prepara in un voltata d’occhio, buonissima, profumata, avvolgente, intrigante […]
Potrei continuare all’infinito ma non serve, se amate il cioccolato la faciti picchì vorrete affogare in un mare di bellezza e bontà, niè che ve lo dico a fare?
Amanti del cioccolato procuratevi uno sbattitore, accattate uova, farina e zucchero, cacao, cioccolato e cannella e regalatevi un momento di debolezza che vi farà fare pace con il mondo, senza se e senza ma.

cioccolato

Adesso però è il momento di citare la fonte di questa meraviglia,  io ho ridotto sensibilmente lo zucchero, arrotondato qua e là, cambiato la panna acida con quella fresca e aggiunto ‘n’aticchiedda di lievito ed eliminato lo sciroppo di mais dalla glassa. Voi, faciti come più vi aggrada.

Salutamu

Torta cacao e caffè solubile con glassa al cioccolato e cannella
230 g di burro
60 g di cacao amaro setacciato
7 g di caffè solubile e 85 g di acqua calda
250 g di zucchero di canna
250 ml di panna
1 bacca di vaniglia
2 uova
250 g di farina 0
2 g di sale
8 g di lievito
un cucchiaino raso di bicarbonato di sodio

per la glassa
110 g di cioccolato amaro
70 g di burro
1/2 cucchiaino di cannella in polvere

difficoltà: facilissima
tempo di preparazione: 30 minuti
cottura: 40 minuti

senza glassa

Preriscaldate il forno a 170°C, almeno io, che conosco bene il mio forno l’ho impostato a questa temperatura, voi regolatevi di conseguenza.
Imburrate e infarinate una teglia scanalata profonda tipo kugelhupf o come la mia teglia Heritage, anche se quest’ultima non ha bisogno di essere imburrata.
in una casseruola sciogliete il burro a fuoco basso, spegnete il fuoco e versate il cacao, mescolate per sciogliere completamente la polvere. Sciogliete il caffè nell’acqua calda  e aggiungetelo al composto di burro. mescolate per amalgamare bene i sapori. Versate il composto dentro la planetaria, accendete la macchina oppure usate una ciotola con le fruste elettriche, è uguale. Aggiungete lo zucchero e montate per qualche minuto, unite la panna, i semi della bacca di vaniglia, un uovo alla volta montando sempre. Setacciate la farina con il lievito, unite il sale e il bicarbonato e aggiungete il mix a cucchiaiate. Versate dentro la teglia, livellate e infornate per 40 minuti. Prima di sfornare fate la prova stecchino, se questo uscirà pulito e asciutto la torta sarà pronta. fate raffreddare mezz’ora dentro lo stampo, poi ribaltatelo su una gratella per dolci per farlo raffreddare del tutto.
preparate la glassa sciogliendo a bagnomaria il cioccolato tritato, il burro e la cannella. Versate  sopra la torta dopo qualche minuto.

mi, quella torta fa un ciavuru…


torta di mele e VOV

Chistu disse il mio sposo ant’ura, passando accanto al tavolo dove troneggia la torta di mele che iddu stissu mi chiese giusto ieri. Il ciavuru ti stona, nel senso che ti stordisce, ti acchiappa le nasche e ti irretisce e noi, in una molle domenica pomeriggio autunnale, ci facciamo irretire senza però, prima, condividere la ricetta.

Vov e meleTorta di mele al VOV

270 g di farina tipo 1
170 g di burro morbido
190 g di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 noce moscata grattugiata
1/4 di cucchiaino di sale
2 uova
1/2 tazza di Vov
2 mele rosse dure
8 g di lievito

per la finitura una spolverata di cannella più uno grattugiata di noce moscata

Per la glassa al VOV
30 g di zucchero a velo
20 g di VOV

torta al vov fetta

Ungete e infarinate una teglia da 26 cm di diametro, accendete il forno e portatelo a una temperatura pari a 170°C. Nel frattempo montate il burro con lo zucchero per circa 5 minuti, unite un uovo alla volta e continuate a montare. A parte setacciate la farina con il lievito, unite le spezie e il sale. Aggiungete a cucchiaiate gli ingredienti secchi al composto di uova alternando il VOV. Versate l’impasto dentro la teglia e livellatelo. Lavate e asciugate le mele, tagliatele a quarti, eliminate il torsolo e affettate le mele a uno spessore di 3 mm, utilizzando una mandolina. Affondate le fettine di mela dentro l’impasto, spolverate con una grattatina di noce moscata e un soffio di cannella. Infornate per circa 50 minuti o fino a quando, inserendo uno stecchino, questo ne uscirà asciutto e pulito. Come al solito consiglio, per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno.

Sfornate la teglia e fate raffreddare qualche minuto, poi sformate il dolce e fate raffreddare. Preparate la glassa sbattendo con le fruste elettriche lo zucchero a velo con il VOV.  Con un cucchiaio decorate la superficie della torta con la glassa, facendola scivolare a filo, servite tiepida o a temperatura ambiente.

 

che donna, Donna Hay

torta al cioccolato

Ella produce una quantità di cose di una bontà e una bellezza inenarrabili. Di Donna Hay possiedo un paio di libriccini uno dei quali è una monografia sul cioccolato, le ricette sono infallibili, sicure e deliziose non solo per gli occhi.

Questa torta si trova a pagina 58 del libro “Sempliciessenziali- Cioccolato” Guido Tommasi Editore, si chiama torta semplice al cioccolato; se volete seguite passo passo le indicazioni e facitìla pure voialtri. Rispetto alla ricetta originale ho fatto solamente due operazioni che non sono contemplate dall’autrice;

ho spolverato di cacao amaro la teglia dopo averla imburrata

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e come finitura ho cosparso la superficie della torta con degli zuccherini rosa.

zucchero

ora che tutto è chiaro, o v’accattate il libro opuru vi pigghiate un pizzino e vi segnate ‘sta ricetta

Io ho usato una tortiera da 26 cm di diametro, Donna ne usa una da 22 cm
375 g di burro morbido
260 g di zucchero di canna
300 g di farina setacciata
3 uova (biologiche, almeno io le uso biologiche)
2 cucchiaini rasi di lievito
80 g di cacao setacciato due volte
185 ml di latte (ma anche ‘n’anticchedda di più, io mi sono basata sulla consistenza del mio composto, me ne sono serviti circa 200 ml; aggiungete il latte poco alla volta per verificare la consistenza dell’impasto)
Per la finitura glassa al cioccolato
150 g di cioccolato tritato
125 ml di panna liquida (ma anche a lunga conservazione)

Scaldate il forno a 160°C. Lavorate il burro con lo zucchero nel mixer per 8-10 minuti. Unite un uovo alla volta, amalgamandolo bene al composto di burro prima di introdurre il successivo. Unite la farina setacciata con il lievito e il cacao alternando con il latte. Versate dentro una teglia imburrata e cosparsa di cacao amaro setacciato e infornate  per circa 1 ora. Fate la prova stecchino per verificare la cottura interna.

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Tirate fuori la torta dal forno, fate raffreddare qualche minuto dentro la teglia, poi sformatela su una griglia per pasticceria per fare raffreddare completamente e poi preparate la glassa.

Sciogliete a bagnomaria il cioccolato tritato con la panna, mescolate per amalgamare e fate rapprende fuori dal fuoco per circa 10 minuti, mescolando.

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Versate la glassa sulla torta, distribuite con una spatola e finite, se volete con degli zuccherini coloratiPicMonkey Collage 1

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una mousse che toglie la facoltà di parola

Invitata ero, una bella riunione di famiglia, un pranzo luculliano che s’aspetta un finale strepitoso. Per me il cioccolato è il re dei fine pasto, per carità, certo non sempre, dipende dalla base del pasto ma ‘sta vota ci stava perfetto!
Siccome fa un caldo micidiale ho pensato, genio, di realizzare una cosa fresca ma non ghiacciata. Avevo adocchiato un dolcino nel libro di Donna Hay sul cioccolato. La torta in questione è a pagina 71, ha subito qualche piccola variazione sulla base morbida, sulla consistenza della mousse e sulla decorazione. Potreste pensare che non è quella torta ma ci somiglia assai e da lì partii, è quindi più che giusto e doveroso dirlo. Durante la realizzazione, cominciata il giorno prima, trasìa nel panico perché la mousse rimaneva molto morbida; mi sto disintossicando dalla colla di pesce e sto smanettando con l’agar agar, inzertare la giusta quantità non è propriamente un gioco da ragazzi, anche perché entrano in gioco diversi fattori, ma datemi tempo. Comunque sapete come finiu? Ho passato la torta in freezer un’ora prima di servire e la consistenza rimase perfetta ma mi scantai assai di fare una mala fiura. Quando la mia forchetta ha affondato i rebbi nei tre strati mi sono rilassata, morbida ma non sfatta, all’assaggio per poco non mi mancò la palora

Difficoltà: media
preparazione: 2 ore
cottura: 20 minuti
preparatela il giorno prima, avrà tutto il tempo di riposare in frigo

per la base di pan di spagna
50 g di farina
2 uova
55 g di zucchero di canna
e, non siete pratici con la realizzazione del pan di spagna, utilizzate 1/8 di cucchiaino di lievito ma se seguite le istruzioni, state certi che non vi servirà.

Scaldate il forno a 180°C
setacciate tre volte la farina con il lievito se lo utilizzate e mettete da parte. Sbattete ad alta velocità le uova con lo zucchero per circa 10 minuti. Il composto triplicherà di volume schiarendo. Foderate con carta forno uno stampo a cerniera di 23 cm di diametro, imburratela e versate il composto livellandolo con una spatola rigida. Infornate e cuocete per circa 20 minuti o fino a quando inserendo uno stecchino dentro l’impasto questo ne uscirà asciutto e pulito. Fate raffreddare completamente e, nel frattempo, preparate la mousse.

per la mousse
8 g di agar agar
200 g d i cioccolato fondete ridotto in scaglie
75 g di burro a pezzetti
2 cucchiai di cacao setacciato
4 uova separate
25 g di zucchero a velo
200 ml di panna fresca.
Mettete il cioccolato, il cacao e il burro in una casseruola, ponetela dentro un’altra con due dita d’acqua e sciogliete a bagnomaria. Fate attenzione che la casseruola che contiene il cioccolato non tocchi l’acqua calda. Mescolate per amalgamare gli ingredienti, togliete dal fuoco e aggiungete l’agar agar, mescolate e mettete dentro una ciotola.
Ponete in frigo il contenitore dove monterete la panna e le fruste in frezeer.
Incorporate le uova e sbattete con una frusta a fili manuale per rendere il composto omogeneo. Sbattete gli albumi aggiungendo poco per volta lo zucchero a velo setacciato continuando a montare fino a quando saranno lucidi e fermi. Aggiungeteli al composto di cioccolato in più riprese e incorporate con movimenti dal basso verso l’alto aiutandovi con la frusta a fili.
Recuperate il contenitore dal frigo, ponete la panna fredda e montatela con le fruste ghiacciate. Aggiungetela al composto mescolando sempre con la frusta a fili manuale. Ponete in frigo per fare rassodare per circa mezz’ora.

Per il montaggio:
per la bagna:
30 ml di liquore all’arancia
60 ml di acqua
Ponete il pan di spagna su un disco di cartone rigido poco più grande; circondate il dolce con un anello di alluminio regolabile. Scaldate i l’acqua con il liquore, metteteli dentro una bottiglia per bagnie oppure utilizzate un cucchiaio per imbibire la base del pan di spagna. Dopo aver imbibito aspettate qualche minuto.
Tirate la mousse fuori al frigo, mescolate con una spatola e versate dentro il cerchio, livellate e ponete in frigo a rassodare fino al giorno dopo.



Per la finitura:
cacao amaro setacciato
200 g di lamponi
un paio d’ore prima di servire togliete l’anello, setacciate un cucchiaio di cacao sulla superficie della torta, distribuite i lamponi e mettete in freezer un’ora.

 

va dove ti porta il cuore

Niente ci vuole, mezz’ora? E che sarà mai, cos’è mezz’ora, trenta minuti, di fronte all’eternità? nemmeno un battito di ciglia,in meno di un biz avrete una tortina da portare in giro avvolta in un candido strofinaccio pulito dove vi pare a voi, amunì pigghiate un pizzino.
Vi cuntu subito subito che niente inventai ma presi la ricetta da quell’adorabile donna che gestisce il B&B Il Cuore a Massa.
Qui trovate il video della ricetta della torta di mele sul blog di Daniela e qui quella che ho fatto io qualche anno fa.
Sempre grazie Daniela!

Divagazione sul tema: da una torta di mele a una di pesche. Va dove ti porta il cuore e la stagione
torta bassa, rustica di pesche
100 g di burro fuso
100 g di zucchero di canna
2 uova
150 g di farina di grano saraceno
8 g di lievito
125 ml di yogurt bianco
circa 4 pesce noci grosse
una macinata di pepe garofanato
una manciata di zucchero di canna per la finitura
Lavate e asciugate le pesche, tagliatele in due, girate le mezze parti e staccate il nocciolo, tagliatele ancora a quarti e affettatele con una mandolina a 3 mm circa.
Sbattete il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta. Abbassate la velocità delle fruste elettriche alla prima velocità e aggiungete la farina setacciata con il lievito in due volte e infine lo yogurt. Versate il composto in una teglia da cm di diametro imburrata e infarinata, disponete a raggiera le fette di pesca, distribuite una manciata di zucchero, una macinata di pepe e infornate in forno già caldo a 180°C per circa 20-30 minuti o fino a quando la torta sarà cotta; per la cottura affidatevi alla conoscenza del vostro forno.

Oreo tart

Ma cosa C’è da dire? Infatti niente, guardate il video di questa crostata e facitila Perché oltre a essere bellissima, accattivante, ammaliante, facilissima è, cosa fondamentale, buonissima. 
Una torta senza bisogno di accendere il forno, solo due ore di riposo in frigo ed e pronta!
Accattate gli Oreo, accattatene tre confezioni perché ve ne serviranno due e un poco, il resto finiranno assaggiando assaggiando; uno tira l’altro non sono riuscita a fotografarli prima di scafazzarli picchì fineru. Io non li conoscevo. Meritano!
La ricetta l’ho presa qui 

Ingredienti per la base:
330 g di biscotti Oreo 
110 g burro fuso

Ingredienti per il riempimento:
200 g di cioccolato al latte
100 g di coccolato fondente
200 ml di panna

Ingredienti per la guarnizione
12 fragole
20 g di pistacchi tritati

Nie , Mettete in un mixer i biscotti con il burro fuso, distribuite il composto in una tortiera rettangolare con il fondo amovibile, di 11×35 cm, modellate sui bordi realizzando un comodo alloggiamento per la crema di riempimento e Mettete in frigo.
Tritate il cioccolato, mettetelo dentro Una ciotola e versate la panna calda; mescolate per amalgamare il composto. Tirate fuori dal frigo la teglia, versate il composto al cioccolato, livellate e distribuite le fragole lavate e asciugate e Mettete in frigo per due ore. Con delicatezza spingete il fondo amovibile della tortiera e disponete la torta su un piatto da Portata. Tritate il pistacchio e decorare la torta prima di Servire.  

al volo

Come perché ‘al volo??
Perché al volo si prepara, in un battibaleno, in un nano secondo. Va beh, esagero ma davvero non ci vuole molto eh? L’ho preparata l’altro giorno quando il gruppo di studio si è riunito qui da me. Dopo la frittata del pranzo una tortina per merenda, mi pare giusto, i picciutteddi hannu a studiari e il cervello ha bisogno di zucchero. ?Nsumma dopo aver rigovernato, lavato i piatti e messo in ordine ho impastato ‘sta tortina e alle cinque se la sbafarono ancora tiepida. Ho pensato di mettere nell’impasto la marmellata di arance fatta dalla mamà -che oggi fa il compleanno :D-, uno spettacolo!

Torta alle fragole e marmellata di arance
3 uova
180 g di zucchero semolato
300 g di farina + un po’ per infarinare le fragole
180 g di burro
90 g di marmellata di arance fatta in casa e con poco zucchero
150 ml di panna fresca
250 g di fragole
mezza bustina di lievito (8 g)

Sbattete le uova con lo zucchero per circa cinque minuti; sciogliete il burro e poi mescolatelo con la marmellata. Unite il mix di burro e marmellata all’impasto e, sempre sbattendo, unite la panna. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e amalgamate bene. Affettate le fragole in quarti, dopo averle lavate e asciugate, setacciate una manciata di farina su di esse, eliminate quella in eccesso e tuffatele nell’impasto, mescolate e versate nella teglia precedentemente imburrata e infarinata (lo stampo che ho usato non ha necessità di questa operazione preventiva). Infornate in forno caldo a 170°C per circa 40 minuti, fate sempre la prova stecchino prima di sfornare.

Nutella e panna

Più non posso mangiare più mi sfirnicìa preparare dolci che non mangerò mai, Questa toTTa ha un aspetto paradisiaco e, a quanto pare, anche il sapore; sono felice che se la sbafaru i picciotti a scuola. Tuttu bonu e biniditto.
Salutamu.

3 uova
300 g di farina 0
mezza bustina di lievito (8 g circa)
100 di burro fuso freddo
130 g di zucchero di canna
300 ml di panna fresca
2 bacche di cardamomo
una piccola bacca di pimento
250 g di Nutella

accendete il forno a 170°C, imburrate e infarinate una teglia da 26 cm di diametro e mettete da parte. Sbattete il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta e continuate a sbattere per circa cinque minuti. Unite, a cucchiaiate, la farina setacciata con il lievito e le spezie pestate finemente, alternate gli ingredienti secchi ala panna. Dopo aver amalgamato gli ingredienti, versate dentro la teglia e livellate l’impasto. Ponete la Nutella dentro un pentolino posto su un altro per il bagnomaria. Ammorbitela leggermente deve avere la consistenza del cioccolato fuso; spegnete il fuoco, asciugate il fondo del pentolino e versate a tratti sull’impasto seguendo una spirale immaginaria che dall’esterno della torva corre verso l’interno. Prendete uno spiedino e infilzate l’impasto seguendo questa spirale nello stesso verso iniziale; realizzerete un disegno concentrico quasi floreale. Infornate per 30-32 minuti o fino a quando, infilzando la torta con uno spiedino, questo ne uscirà asciutto e pulito. Sulla cottura del dolce fidatevi della vostra esperienza e della conoscenza del vostro forno.

raggi di sole a tradimento

Nni stamu spugghiannu prima du tempu e per questo motivo molti s’arrifriddano e ci acchiana la freve. Così è, mica per dire.
 Sulu che mi capitò ‘na cosa, avete due minuti da perdere? Vi cuntu che succidiu: dovevo preparare una toTTa per una ventina di cristiani, allora nenti fazzu? Accatto 24 uova per fare tre bei dischi di pan di spagna soffici soffici da farcire con due kg di fragole favolose, duci che manco ‘u zuccaru e un litro e mezzo di panna freschissima. La sera prima preparo anche un piccolo festone da collocare sulla torta con la classica scritta BUONCOMPLEANNO…

e niente, s’affumò, freve a tinchitè per due componenti della famigghia del festeggiato e la festa se ne andò a farsi benedire. E va beh, l’importante è che s’arripiagghianu presto presto.
Nel frattempo, cu ‘na poco di ‘st’ingredienti ho preparato dù torticedde, domani me figghia se le porta a scuola e i figghioli se le sbafano.
Salutamu.

Torta soffice, fragole e panna
4 uova
100 g di burro morbido
250 ml di panna fresca
20 g di zucchero a velo setacciato
180 g di zucchero di canna
200 g di farina 0
100 g di farina di riso
18 g di lievito
una bacca di vaniglia
300 g di fragole
Montate il burro con lo zucchero per circa cinque minuti o fino a quando i due ingredienti saranno ben amalgamati; unite un uovo alla e montate bene fino a raddoppiare il volume iniziale. Unite i semi della vaniglia.
Setacciate le farine con il lievito e aggiungetele al composto di uova. Semi montate la panna con 20 g di zucchero a velo e aggiungete al composto con una spatola di gomma, mescolando dal basso verso l’alto. Lavate le fragole, eliminate il picciolo, asciugatele e affettatele a rondelle dentro l’impasto, mescolate e versate nella teglia precedentemente imburrata e infarinata. (questo stampo in particolare non necessita di essere unto e infarinato). Infornate a 170°C per 40 minuti o fino a quando lo stecchino infilzato nel dolce, ne uscirà asciutto e pulito. Per la temperatura e i tempi di cottura affidatevi alla conoscenza del vostro forno.