Cara Paoletta,



sei tu che dovresti ricevere un premio! Un premio alla miglior idea, originale e simpatica che questo mondo dei foodblogger abbia avuto 🙂
Il giochino dell’estate ha invogliato moltissimi di noi e credo con questa mia affermazione, di accumunare un alto numero di pareri positivi. 😀
Paolè ancora una cosa prima della mia ricettina, per molti, ma non per tutti, è noto che non riesco a scegliere LA foto…fa lo stesso se te ne scarico qualcuna in più? ahahahahah


Ecco la variante sicula
per 2 persone
200 g di fettucce Poiatti formato speciale trafilate al bronzo
1 cipolla rossa di tropea piccola
1 spicchio d’aglio piccolo
1 pomodoro rosso di quelli a grappolo
2 mezzi pomodorini pachino secchi (quindi uno intero)
10 mandorle pelate
10 foglie di basilico
timo arancio
1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato
1 zucchina genovese
sale
pepe
scaglie di Ragusano DOP

Affettate la cipolla sottilmente e friggetela, insieme all’aglio tagliato a lamelle, in un fondo d’olio caldo. Unite 3/4 di zucchina tagliata a cubetti e 1/2 pomodoro anch’esso tagliato a dadini, privato della buccia e dei semi. Salate e cuocete per 5 minuti a fuoco dolce mescolando. Ponete nel bicchiere del frullatore insieme con le mandorle, il Parmigiano, il basilico e i pomodorini secchi sciacquati dal sale di conservazione. Salate se necessario, pepate e mettete da parte. Tagliate a julienne il pomodoro e la zucchina rimasti e saltateli nella padella precedentemente utilizzata, con un filo d’olio. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela dopo 9 minuti esatti nella padella con le verdure. Saltate un minuto e spegnete il fuoco; Aggiungete la crema e un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta per fluidificare il condimento, mescolate, impiattate e velocemente, cospargete di scaglie di Ragusano DOP, foglioline di timo arancio e una macinata di pepe.

una ricetta scopiazzata dalla tradizione

questa ricetta l’ho vista su due, dico due pubblicazioni diverse…uguale testo, uguali foto, stesso editore 😉
ci metto il carrico da undici e la faccio pure io perchè, mi sono detta, tutto il mondo e provincia non avrà letto quelle due pubblicazioni…
😀
sono un tantino presuntuosa?
ahahahahah
vogliatemi bene :*

Ovviamente la mia versione è un tantino diversa quindi segnatevela 🙂
PRE SUN TUO SA
Involtini di pesce spada  melenzane
per 4 persone:
3 melenzane lunghe medie
500 g di pesce spada in una sola fetta
20 g di pinoli
20 g di passolina (uva passa)
60 g di pecorino grattugiato
70 g di pangrattato
mezzo bicchierino di brandy
pesto alla genovese fatto in casa

Mettete il trancio di spada nel freezer per circa 15-20 minuti. Nel frattempo, lavate le mulinciane, spuntatele e tagliatele a fette, nel senso della lunghezza, di circa mezzo cm di spessore; mettetele in uno scolapasta e, salatele e fate perdere l’aqua di vegetazione per circa un’ora. Prendete il pesce e affettatelo con un coltellaccio moooolto affilato a fettine moooolto sottili. Sciacquate e asciugate le melenzane. Scaldate una griglia arrostite le fette per un paio di minuti per lato e fate raffreddare. Ammollate la passolina in un bicchierino con il Brandy per una ventina di minuti e poi sgoggiolata. Preparate il pangrattato mescolando i pinoli, la passolina, il pecorino, un filo d’olio e una macinata di pepe. Stendete la melenzana, adagiatevi una o due fette di pescespada a seconda della loro dimensione rispetto alla fetta di melenzana, cospargete con il pangrattato insaporito, un filo d’olio e chiudete l’involtino. Oleate una teglia, disponete gli involtini ben compattati con le mani, cospargete con il restante pangrattato, un altro filo d’olio e infornate per 6-10 minuti a 190°C
suddividete gli involtini sul piattoservite con il pesto alla genovese.

Scorza d’arancia oggi è su Repubblica…accattativillo


ma ve lo immaginate? La scorza con tanto di foto ma mica del piatticeddu no, a me’ foto ahahahah ma non ci posso credere…io su Repubblica
la giornalista e scrittrice Monja Caiolo, mi ha contattata tramite un’amica in comune, TIZIANAAAAAAAA! 🙂 che non finirò mai di ringraziare AHAHAHAH!
Monja dicevo, tra le altre cose, cura una rubrica sul quotidiano dedicata all’arte culinaria. In particolare, racconta le ricette estive, di tradizione familiare, inventate o classiche ma con rivisitazioni personali. Un bel giorno di luglio mi chiede se le do una ricettuzza delle mie…felice sono!
Ringrazio Monja per la pubblicazione e per la grande pazienza che l’ha contraddistinta :*
Ecco la ricetta della mia caponata di melanzane in forma:

per 10 sformatini
2 melanzane grosse tonde circa 1,600 g
1 cuore di sedano
100 g di olive verdi snocciolate, grosse e carnose e condite
1 cucchiaio di capperi dissalati circa 25 g
500 g di pomodori rossi a grappolo
200 ml di aceto di vino bianco
10 g di zucchero
4 cipolle rosse medie
30 g di pinoli
30 g di pistacchi
20 foglie di basilico
olio extra vergine d’oliva
sale
2 melanzane di tipo lungo
200 g di
caciocavallo DOP
10 contenitori in alluminio usa e getta per creme caramel
tempo di preparazione e cottura un’ora e mezza

Lavate, sbucciate, e tagliate le melanzane grosse, a cubetti di circa 2 cm di lato, ponetele in uno scolapasta spolverate di sale e fate perdere la loro acqua di vegetazione per circa un’ora. Nel frattempo affettate le cipolle con una mandolina, ponetele in un largo tegame con 6 cucchiai d’olio ed altettanti di acqua fate stufare senza friggere troppo, in questo caso aggiungete qualche cucchiaio d’acqua fino a completa cottura. Lavate i pomodori e tuffateli per 5 minuti in acqua bollente, spellateli, eliminate i semi, tagliateli a cubetti e poneteli nel tegame con la cipolla, aggiungete le foglie di basilico tagliuzzate al coltello e fate cuocere a fuoco lento. Sciacquate le melanzane dal sale, strizzatele e friggetele in olio abbondante, caldo, poi fate scolare l’olio in eccesso su di un foglio di carta assorbente. Snocciolate le olive, dissalate i capperi sotto l’acqua corrente, poneteli su un tagliere e tritate gli ingredienti con una mezzaluna, affettate sottilmente il sedano e mettete da parte. Portate a bollore un litro e mezzo di acqua con 100 ml di aceto, versate le verdure precedentemente tagliate e fate bollire per circa 5 minuti, quindi scolatele. Aggiungete, alla salsa di cipolle e pomodoro, lo zucchero e l’aceto rimanete, facendo attenzione che lo zucchero si sciolga completamente; unite le olive i capperi e il sedano proseguendo la cottura per altri 5 minuti, aggiungete le melanzane fritte , mescolate e spegnete il fuoco. Mentre la caponata si raffredda, lavate le melanzane lunghe, asciugatele e affettatele con una mandolina, nel senso della lunghezza, friggetele in olio caldo per pochi minuti non devono colorirsi perché poi diventano croccanti e non si possono modellare. Prendete i contenitori di alluminio, foderateli con le melanzane lunghe fritte, fate in modo che sporgano fuori dai contenitori, riempiteli con la caponata, richiudete i lembi e fateli riposare. Tostate in un padellino i pinoli e poi tritateli al coltello, tritate anche i pistacchi grossolanamente. Al momento di servire, sformate le piccole caponate sul piatto, distribuite il trito di pistacchi e pinoli, disponete delle fettine di Ragusano e servite a temperatura ambiente. Se volete guarnite con foglie di basilico fresco.



quando il piatto non serve

capita no? di non avere dei piatti…certo a casa mia difficilissimo è perchè di piatti ne ho assai, di ceramica, di porcellana…, no di plastica no non ne trovate mancoammazzati, però a volte, li potete scovare naturali come queste scodelline qui 🙂

per noi due:
2 melenzane medie tonde viola
150 g di fusillotti Rummo
25 g di capperi sottosale
60 g di pangrattato
30 g di pecorino pepato grattugiato
1 ciuffo di basilico
olio extra vergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
1 grosso pomodoro a grappolo
4 sarduzze
vino bianco secco per sfumare

lavate le melenzane, asciugatele, tagliate le calotte e mettetele da parte, svuotate le melenzane con uno scavino, ma non troppo, salate la polpa ottenuta e mettetela a scolare per mezz’ora. I gusci di melenzana, dopo averli salati leggermente e oleati con le mani dentro e fuori, metteteli in una teglia foderata di carta forno e infornateli a 170°C per mezz’ora. Affettate l’aglio e soffriggetelo con in paio di cucchiai d’olio, fate saltare il ripieno delle melenzane, precedentemente sciacquato e strizzato, fino a quando prende colore. In una ciotola mescolate il pangrattato con il pecorino, i capperi dissalati e tagliuzzati, il basilico a pezzetti e il pomodoro tagliato a dadini, amalgamate con qualche cucchiaio d’olio, unite le melenzane tiepide e e mettete da parte.

Nella padella dove avete cotto le melenzane, con un filo d’olio mettetete a rosolare le sarde , fatele sfumare con un po’ di vino, sminuzzatele e appena il vino sarà evaporato aggiungete il condimento per insaporire.
in una pentola con abbondante acqua salata e due cucchiai d’olio, cuocete la pasta 2 minuti in meno riepetto al tempo di cottura indicato, scolatela nella padella con il condimento avendo cura di aggiungere qualche cucchiaio di acqua della cottura della pasta, amalgamando il tutto. riempite le scodelle, irroratele con un filo d’olio e passate in forno a 220°C per 10 minuti


cous cous tra il mare e la campagna

mi fici pigghiari da malatia, mi fissai! che va’ diri? ‘un ma fidu chiù! c’è picca ‘i fari!!!
ahahahahahah in altre parole mi sono fissata con il cous cous precotto, ma in questi giorni andrò a trovare la mia amica panzonella a Trapani e magari con lei, se il panzonello non si fici troppu pisanti, andiamo a cercare una couscoussiera per cuocere la semola sul serio e preparare il suddetto piatto veramente cioè incocciandolo 🙂

Nel frattempo però segnatevi questa ricettuzza perchè buonissima è!
le dosi sono con l’occhiometro ma per un piatto così vanno benissimo fidatevi 😉
per 4 persone:
250 g di cous cous precotto
un pugno di gamberetti da pulire
un piccolo moscardino
tre cucchiai di piselli cotti
una manciata di fagiolini cotti tagliati a tocchetti
una piccola melenzana fritta
15 pomodori Piccadilly
un ciuffo di basilico
un’idea di vodka
un pugno di pinoli
un pugno di uva passa
uno spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Preparate un’insalata con i pomodorini, conditeli con olio, sale, pepe e il basilico. Pulite i gamberetti eliminando anche il filo nero sul dorso e metteteli da parte; pulite anche il moscardino ed eliminate la pelle del pescespada, tagliate questi due ultimi ingredienti a pezzetti. In una padella fate inbiondire lo spicchio d’aglio affettato finemente, versatevi il pescespada, dopo un minuto il moscardino e infine il gamberetto fate sfumare con un’ideuzza di vodka, aggiungete l’uva passa spegnete e fate raffreddare. Preparate il cous cous come indicato nella scatola, aggiungete la melenzana fritta e tamponata dall’olio in eccesso, i piselli, i fagiolini, i pinoli e infine i pomodori conditi. Per rendere più, come dire, all’onda il cous cous, utilizzate uno o due cucchiai di sughetto del pesce rimasto dopo la cottura.


un cuore di mozzarella in un’anima di peperoni

ma da quanto tempo la volevo fare sta ricettuzza? uh! una vita! almeno dall’agosto del 1999 al quale risale il Sale e Pepe in questione 😉 anche quest’anno mi sono messa di buzzo buono ed ho comprato sia i peperoni che la treccia di mozzarella, ma puntualmente come sempre, ho mangiato gli ingredienti separatamente…insomma sto matrimonio non sa da fa? Non sia mai che metto il dito tra moglie e marito anche se futuri sposi 🙂 Fidanzamento lungo fù ahahahahaha

ho dimezzato le dosi originali ed eliminato quaccheccosaquaelà, ma l’essenza della ricetta quella è 😀
3 peperoni giallo, rosso e verde
una treccia di mozzarella da 220 g
2 cucchiai di pangrattato
1 uovo grosso
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
uno spicchio d’aglio
una spruzzata di cognac (non è compreso nella ricetta originale ma bene ci sta)
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
Fate sgocciolare la mozzarella in un colino. Passate sotto il grill i peperoni, girandoli spesso in modo che si ammorbidisca la pelle, fateli raffreddare dentro un sacchetto di carta e dopo spellateli. Aprite i peperoni delicatamente, eliminate i semi e i filamenti bianchi, scegliete il peperone migliore per foderare uno stampo della capacità di 600 ml oppure se preferite i cm 10x5x17 insomma un piccolo stampo rettangolare ;), precedentemente rivestito di carta forno bagnata e strizzata. Intanto tagliate a pezzetti i peperononi rimasti e fateli saltare 10 minuti in padella con un filo d’olio e l’aglio, fate sfumare con una spruzzata di cognac, spegnete e fate raffreddare. Mettete in un recipiente l’uovo, il pangrattato,il parmigiano, i peperoni sale e pepe. Frullate con il frullatore ad immersione. Spolverate di pangrattato il peperone nello stampo, versate metà della cremina di peperoni, posizionate la treccia mozzarella e ricoprite con la cremina rimasta spolverate con dell’altro pangrattato ed infornate per mezz’ora a 180°C poi date qualche minuto di grill; sfornate e fate raffreddare. Sformate la terrina e servitela tagliata a fette.


un classico, fave e pecorino

io ho fatto come la formichina ho messo via un ingrediente prezioso per il periodo di magra, ho congelato un sacchetto di fave tenerissime e le ho tirate fuori a momento opportuno per coccolare i miei ospiti 😉
sono brava?
ahahahahahah
la reinterpretazione l’ho scopiazzata da un sale e pepe per la precisione del lontano giugno del 2001
ho usato
400 g di favette piccole e tenere
un pane da affettare per bruschetta
100 g di pecorino pepato
5 foglie di mentuccia
mezzo limone
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Affettate il panuzzo a fette spesse circa un centimentro e passatele pochi minuti sulla griglia rovente di un barbecue oppure sotto il grill del forno, doratele leggermente da ambedue i lati e metettele da parte. Scottate le fave in acqua bollente poco salata per 6-7 minuti. Scolatele e fatele raffreddare, mettetene da parte un cucchiaio abbondante o in numero doppio rispetto a quello delle fette tostate. Quelle rimaste frullatele nel mixer con un piccola presa di sale, una macinata di pepe, la menta, il succo del limone e 4 cucchiai d’olio. Spalmate la crema di fave sui crostini completate con il pecorino a fette e due piccole favette 😀
buoni sono

un piatto per Adriana :)

la mia dolce maestra di Tango è sempre di corsa, ballando s’intende perchè lei si muove sempre con eleganza, anche quando “cammina”, sembra che stia seguendo una melodia interiore…la sua 😀
bedda ti adoro!
Sto divagando come al solito, dicevo che è sempre molto indaffarata tra il lavoro, le lezioni alla scuola e le milonghe musicalizzate da…sempre da lei [!!!!! ahahahahah], non ha molto tempo per stare a spadellare pur essendo affascinata dalla cucina, quindi tra un ” stira di più la gamba Cla”, un “dissocia di più” e un altro “non ti accoffare” o qualcosa di simile [ahahahahahahah c’è poco da ridere, lo so, dopo un anno di lezioni ;)] mi ha chiesto un’ideuzza per dei piatti veloci, che siano anche piatti unici, e magari che risultino anche più buoni il giorno dopo 😀
Ed io a lei pensai quando ho realizzato questa teglia di peperoni e tonno 😉

E’ una ricetta desunta da un sale e pepe del luglio 2000 è facilissima e la consiglio ancora una volta a me stessa picchì bona è!

Adri, per 2 persone prendi:
2 peperoni lunghi, uno giallo e uno rosso
una cipolla rossa
2 scatolette di tonno sott’olio da 80 g l’uno
una manciata di pangrattato
un piccolo mazzetto di prezzemolo e basilico tritati o spezzettati con le mani, se non hai tempo di tritarli con la mezza luna
olio extra vergine d’oliva, (di cui sappiamo la provenienza ;))
sale e pepe

Adri, lava i peperoni e asciugali, poi li tagli a metà, elimini i semi e i filamenti bianchi, li metti su un tagliere e li tagli a listarelle larghe 2 cm. In una padella scalda un paio di cucchiai d’olio e gli fai saltare i peperoni tagliati, per circa dieci minuti , mescolando spesso. Insaporiscili con il sale e il pepe e fai raffreddare un po’ . Nel frattempo pulisci la cipolla e la tagli a spicchietti sottili ma non troppo, circa 3- 4 mm, ungi una teglia rotonda di 25 cm di diametro e disponi alternate le listarelle di peperoni con le fettine di cipolla. Cospargi con il tonno sgocciolato e sminuzzato, spolvera con il pangrattato e infine cospargi la superficie con il prezzemolo e il basilico. Condisci un un filo d’olio e metti in forno già caldo a 180°C per circa 25 minuti. Poi mi racconti 😉



timballo di zia Pina

questa pasta l’ha preparata la mia mamà nei giorni in cui è stata qui da noi, da una ricetta della zia Pina. Una pasta estiva, buonissima e soprattutto comoda da portare in giro nei pic nic o nei pranzi dove ognuno porta qualcosa 😉
Intanto devo dare un consiglio per gli acquisti, non remunerato, totalmente disinteressato. La pasta utilizzata per fare questa ricetta è un formato gigante, spaghetti lunghi quasi il doppio di quelli tradizionali, e di una bontà inaspettata.
per una teglia 20 x30 cm
500 g di spaghetti Rummo
4 grosse melenzane viola
1,200 ml disalsa di pomodoro
100 ml di panna da cucina
150 g di parmigiano grattugiato
150 g di ricotta infornata grattugiata
olio per friggere
pangrattato
sale e pepe
Tagliate le melenzane a fette, friggetele in abbondante olio caldo, ponetele su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, a metà cottura scolatela e conditela con la salsa di pomodoro, cotta precedentemente, e la panna. Ungete la teglia d’olio, spolverate con il pangrattato e cominciate a posizionare gli ingredienti a strati, prima le melenzane poi uno strato di pasta, poi uno strato di formaggi mescolati tra di loro, finite così gli ingredienti, realizzerete 2 strati. Cospargete con un’idea di pangrattato e infornate a 180°C per circa mezz’ora. Dopo la cottura fate riposare prima di impiattare


cous cous alle verdure

il mio primo cous cous (precotto mica quello vero!) è stato battezzato da una telefonata inaspettata da parte di una trapanese vera, trapiantata a Roma, dico quale miglior presagio 😉
grazie per la bellissima notizia Enzù ti voLLIo BBBBene ****

per 4 persone:
300 g di cous cous
3 pomodori rossi a grappolo
6 pomodori secchi sott’olio
1 mozzarella
3- 4 cucchiai di pesto genovese
1 zucchina genovese
1 melenzana
basilico
1 scalogno
olio extra vergine d’oliva
Fate saltare lo scalogno in una padella con abbondante olio, aggiungete la melenzana e la zucchina tagliate a dadini, salate, pepate e aggiungete qualche foglia di basilico spezzettata grossolanamente e una spolverata di timo o maggiorana. Fate raffreddare.
seguite le istruzioni per la preparazione del cous cous riportate sulla scatola, attendete i minuti di riposo e poi insaporite con il pesto genovese, aggiungete i pomodori privati dai semi e tagliati a cubettin i pomodori secchi tagliati a listarelle, la mozzarella tagliata a cubetti e il condimento a base diverdure cotto precedentemente. Mescolate, fate riposare e servite. Il giorno dopo è ancora più buono 🙂