Ultimi!

Ultimi fiori di zucca, ultimi tenerumi, ultimi pomodorini. Pomodorini di sicuro, oramà si sente la serra sotto ai denti, buccia dura e senza sapore, non si ponno manciari cchiù; peggio per loro, la stagione è finita, si nnì parra l’anno prossimo quannu s’appresenta di nuovo l’estate.
 Ma l’ingrediente principe per cui nacque ‘sto piatticeddu è il lemon grass, finalmente lo trovai e lo volli provare, “dice” che sta bene con i pesci ma anche con il pollo; è una pianta arbustiva nativa delle regioni tropicali dell’Asia e dell’ India. Aromatica, dal sapore e dal ciavuru di limone, viene usata nella cucina indiana e orientale in genere, ha un inconfondibile aroma agrumato e balsamico. E’ proprio la pianticedda che fa per me. L’ho comprata domenica scorsa all’orto botanico di Palermo alla mostra mercato “La Zagara”. Metterò degli steli in acqua per farle radicare e poi vi cuntu.
 

 Riso Basmati con salmone, fiori di zucca, foglie d tenerumi e lemon grass
sulu ppì mia:
70 g di riso basmati
un cucchiaino di olio di semi di nocciole
una spolverata di curry
140 g di salmone
qualche foglia di tenerume
10 fiori di zucca
uno stelo di lemon grass
un peperoncino di cayenna
2 cm di zenzero grattugiato
uno spicchio d’aglio degerminato
vino bianco
sale
lessate il riso in acqua salata, scolate e conditelo con l’olio e il curry, coprite e mettete da parte.
Pulite il lemon grass, eliminate le foglie più dure e la parte basale coriacea, affettatelo a rondelle, tritate l’aglio, grattugiate lo zenzero, e tritate il peperoncino.

 
Soffriggete il battuto in un cucchiaio d’olio, aggiungete un dito d’acqua e stufate per fare appassire. Unite le foglie di tenerumi e il salmone tagliato a dadini, appena l’acqua sarà evaporata aggiungete un dito di vino e sfumate infine salate. Eliminate i pistilli dai fiori di zucca, puliteli delicatamente  e tagliatene alcuni a striscioline uniteli al pesce, mescolate, spegnete il fuoco, coprite con un coperchio e fate riposare qualche minuto prima di servire con il riso aspeziato.

giochi d’estate

Estate o inverno un ‘pigiama party’ ci sta sempre bene. Beh d’estate con la caloria che c’è nell’isola, più che altro si fa un ‘mutanda e canottiera party’. E va beh, chiamalo come vuoi, ogni occasione è buona per divertirsi fino a notte fonda, anzi ‘fondissima’, con le compagne. Scopo della festa, non dormire, organizzare giochi di società, gavettoni, chiacchiere e curtigghiu tra amiche. Ah, beata gioventù!
-Mamma ci prepari una tortina per lo spuntino notturno?
-‘Nca perciò!
 Torta di mirtilli, vaniglia e caramelle mou 

125 g di yogurt alla vaniglia
120 g di zucchero di canna
3 uova
100 g di caramelle mou
150 g di panna
90 g di nocciole
200 g di farina
150 g di mirtilli
una bustina di lievito

montate le uova con lo zucchero fino a farle raddoppiare di volume, unite delicatamente lo yogurt e la panna a filo. Tagliate a pezzetti le caramelle e riducete in farina le nocciole in un mixer. Unite al composto di uova la farina setacciata con il lievito e le nocciole. Per finire aggiungete le caramelle e i mirtilli. Otterrete un composto molto fluido. Oleate o imburrate una teglia da 24 cm di diametro, infarinatela eliminando la farina in eccesso; versate il composto, livellatelo e infornate a 170°C per circa 40 minuti. Fate la prova stecchino per verificarne la cottura, fatela raffreddare dentro la teglia prima di sformarla su una gratella per dolci.

la matta

Come lo metti, metti  ‘stu piatticeddu è sempre gradito; un piacevole ingresso, servito come antipasto insieme a del salato, oppure un intermezzo, come contorno o, infine, da servire come fine pasto; frutta che si presta come un jolly durante tutto il pranzo. Ma chi vuliti di chiù?
insalata di melone giallo speziata
per 4 cristiani
un melone giallo
un limone, succo e scorza
una bacca di cardamomo
un chiodo di garofano
pepe
semi di papavero, la punta di un cucchiaino
foglioline di menta

lavate il melone, tagliatelo in due, eliminate i semi e prelevate la polpa del melone con uno scavino, oppure tagliatelo a fette, eliminate la buccia e poi tagliatelo ancora a pezzi. Ponetelo in una ciotola, condite con la scorza grattugiata del limone, una macinata di pepe, i semi di cardamomo pestati con il chiodo di garofano, il succo del limone e le foglioline di menta, mescolate e ponete in frigo fino al momento di servire.

fettuccine (o trenette) al pesto

una ricetta che con la mia tradizione non ci trase manco ppè gniente, ma ciò non toglie che non la debba preparare, no? Io, non sapendo né leggere né scrivere, mi sono appoggiata al sapere di Gambero Rosso quindi, cari puristi, se sbagghiai qualche cosa, ditemelo, che mi cospargo il capo di cenere.
per un paio di cristianeddi:
due patate piccole o una grossa
un manciata di fagiolini
un bel mazzo di basilico
uno spicchio d’aglio degerminato
olio extra vergine d’oliva
due cucchiai di parmigiano grattugiato
sale grosso
20 g di pinoli
250 g di fettuccine o trenette
pepe
pelate le patate, tagliatele a fettine sottili e ponetele dentro una pentola in ebollizione con acqua salata, tagliate a pezzetti i fagiolini mondati e poi aggiungeteli alle patate e preparate il pesto: pulite il basilico con un panno morbido, mettete le foglioline dentro il mortaio con il poco sale grosso e cominciate a girare con il pestello, unite poco olio per amalgamare e unite l’aglio, continuate a girare per sminuzzare gli ingredienti, unite i pinoli pestando sempre contro le pareti del mortaio con movimenti circolari, fluidificate con dell’altro olio, aggiungete il formaggio e mescolate fino a ottenere una salsa.
Cuocete la pasta insieme con le verdure e scolatela in una terrina, aggiungete acqua di cottura della pasta per rendere fluido e cremoso il tutto.

il fiò fiore alle mele

o ciuriddo alle mele, appillatelu come vuliti, una torta di mele è, anche se non è periodo: flagellatemi! Con tanta frutta, direste voi, che avemu ‘n’ta la ‘stati…e va beh, facitimila passari, sono talmente innamorata delle torte di mele che non ho resistito dal pubblicarla in un giorno d’estate.
ingredienti per una teglia apribile da 24 cm di diametro:
200 g di farina
50 g di farina di riso
150 g di zucchero più un paio di manciate 
150 g di burro 
100 ml di yogurt greco al limone
4 uova
un cucchiaino raso di cannella
una bustina da 16 g di lievito
3 mele golden

 Preparate tutto il necessario prima di cominciare a impastare; foderate il fondo di una teglia apribile, da 24 cm di diametro, con un foglio di carta forno, imburrate sia il bordo che il fondo e spolveate con la farina, eliminando quella in eccesso. Accendete il forno e portatelo a una temperatura di circa 170°C.
Setacciate le farine con il lievito, la cannella e mettete da parte. Sciogliete il burro e fatelo raffreddare.
montate i tuorli con 150 g di zucchero, fino a farli diventare gonfi e chiari, aggiungete il burro fuso poco per volta e il mix di farine alternando allo yogurt. Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli al composto con molta delicatezza, con una spatola e con movimenti dal basso verso l’alto per non smontarli. Eliminate il torsolo da una mela e affettatela intera a 2 mm di spessore; il taglio è fondamentale, deve essere netto, preciso e uniforme. Il mio robot multifunzione ha lame in acciaio di alta precisione.

disponete le fette lungo il bordo e sul fondo, spargete una manciata di zucchero e versate l’impasto appena preparato.
 Tagliate in quarti le mele rimaste, affettatele nel senso della lunghezza e affondatele nell’impasto a raggiera, spolverate con una manciata di zucchero.
Cuocete per circa 45-50 minuti o fino a quando, facendo una prova con uno stecchino affondato nell’impasto, questo ne esca pulito e asciutto. 

  Fate raffreddare per mezz’ora dentro la teglia prima di sformare delicatamente e con l’ausilio di una spatola per dolci. Fate raffreddare completamente prima di servire. Se volete spolverate con dello zucchero a velo e servite con una pallina di gelato alla vaniglia opuru ‘nzuppatela nel latte domani, con la matinata.