la primavera per me è

…rinascita, in siciliano potrei definirla ciavuru, cioè profumo, quello che si diffonde come un effluvio nell’aria al mattino appena apri le finestre. Coincide con il sole e le temperature tiepide, con il risveglio della natura, i fiori sbocciano, le foglie nuove si distendono pigre sotto i raggi invoglianti; è il preludio all’estate che, per me, è la stagione clou, il momento culminante dell’anno.
E’ leggerezza, se fosse una donna la definirei frivola, spensierata. E’ anche preparazione, se fosse un dolce l’assocerei alla bellezza e alla semplicità di una torta di mele.

Tarte tatin
Per la brisée alla vaniglia:
250 g di farina 00
1 uovo grosso
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
110 g di burro
100 g di zucchero semolato
4 g di sale
per il ripieno:
4 mele pink lady
per il caramello:
100 g di zucchero
4 cucchiai d’acqua
15 g di burro
Amalgamate gli ingredienti per la brisée con la punta delle dita, oppure utilizzate il vostro robot da cucina; realizzate una palla e ponetela in frigo avvolta nella pellicola per alimenti per almeno un’ora.  Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C. Imburrate lo stampo da tarte tatin che è in grado di resistere alla fiamma diretta, mettetelo su fuoco dolce e aspettate qualche minuto, versate lo zucchero e poi l’acqua. Realizzate il caramello roteando la teglia ogni tanto, tramite i manici. Non toccate il caramello, e non lasciatelo sul fuoco incustodito; quando raggiunge il colore ambrato togliete dal fuoco facendo attenzione a non poggiare la teglia su un piano freddo, disponete le mele sbucciate, private del torsolo e tagliate a ottavi, a cerchi concentrici.

Togliete la frolla dal frigo; infarinate il piano di lavoro e stendete l’impasto a 5 mm di spessore, in modo uniforme e un po’ più largo del diametro della teglia. Adagiatelo sulla teglia rimboccandolo all’interno, tra la teglia e le mele. Fate cuocere per 30 minuti. Per la cottura basatevi sempre sulla conoscenza del vostro forno. Quando l’impasto avrà assunto un colore dorato tirate fuori la torta e fate raffreddare meno di 5 minuti.  Adagiate il piatto da portata associato alla teglia da tarte tatin sulla stessa, rigirate rapidamente. Fate molta attenzione al calore e al vapore che si sprigiona all’apertura della teglia.

 

“non facciamo” che vi siete scordati del contest di primavera?

no perché, ridendo e scherzando, potreste averlo dimenticato e se così fosse io sono qui a ricordarvelo 😀 
Partecipate al contest organizzato da Farina, lievito e fantasia e da Cucinando, i premi sono favolosi 🙂 su, dai 😀

quando mi fisso con una cosa, voi che leggete ve la dovete azzuppare, certo, se non vi va, siete sempre in tempo a cambiare canale, ma almeno un pizzuddicchio l’avete letta.
Dunque sono ancora qui a elogiare gli Snickers, adorabili e dolcissimi dolcetti al caramello e noccioline americane, con questi cupcakes vagamente scopiazzati da Annie che ringrazio infinitamente :*
per le tortine:
60 g di cacao amaro
220 g di farina 00
200 g di burro
300 g di zucchero
230 ml di acqua bollente
un cucchiaino da caffè di lievito, 
un pizzico di sale grosso
2 uova intere
1 tuorlo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
180 g di panna acida
2 barrette di snickers
per la glassa:
200 g di burro a temperatura ambiente
350 g di zucchero a velo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
accendete il forno a 170°C foderate con i pirottini 22 degli alloggiamenti di due teglie per muffin e tritate le barrette di snickers. In una ciotola sbattete il cacao setacciato con l’acqua bollente e fate raffreddare. In un’altra ciotola amalgamate gli ingredienti secchi e metteteli da parte. Sciogliete il burro con lo zucchero in un pentolino a fuoco leggero, metteteli nella planetaria con la frusta e mescolate per fare raffreddare; aggiungetele uova, uno alla volta e il tuorlo, la vaniglia e la miscela di cacao. Incorporate gli ingredienti secchi alternandoli alla panna acida. Distribuite l’impasto dentro i pirottini riempiendoli per 3/4, dividete i pezzetti di snickers sull’impasto e infornate per circa un quarto d’ora o fino a quando, infilzando uno stecchino nell’impasto, ne uscirà asciutto e pulito. 
preparate la glassa sbattendo il burro e aggiungendo lo zucchero setacciato poco alla volta, unite anche la vaniglia e montate per circa 4 minuti. Ponete il composto in un sac-a-poche munito di bocchetta a stella larga e realizzate delle roselline su ogni tortina fredda partendo dal centro e inclinando la bocchetta verso l’esterno

sentite che profumo? E’ il contest della primavera

 

L’inverno ci ha mandato i suoi saluti, speriamo di non rivederlo presto 🙂 Considerando che si avvicina la bella stagione, lo shop online di Cucinando, in collaborazione con Decora, e Ramona hanno pensato bene di indire un contest di primavera all’insegna del colore e della fantasia, che veda come protagonisti i dolci.

Tutte le ricette dovranno avere come comune denominatore il tema del contest: la primavera e la decorazione.
Regolamento:
• Si puo’ partecipare al contest con una sola ricetta dolce
• Non è consentita la partecipazione a più contest con la stessa ricetta
• Si possono usare tutte le tecniche di decorazione: pasta di zucchero, cioccolato, panna, fiori
commestibili, ecc…
• Ogni blogger dovrà inserire nella prima pagina del blog il banner del contest, linkandolo a questo post;

 

• La ricetta dovrà essere inedita e non sono accettate le ricette postate prima del 19 marzo
• Il banner dovrà inoltre essere inserito anche nel post della ricetta con cui partecipate al
contest.
• Il contest “Cucinando…Decorando” terminerà il 21aprile
Ecco i premi per i vincitori del contest Cucinando…Decorando
I° premio:

– girotorta con supporto: ideale per decorare le torte su ogni angolazione senza alcuna
difficoltà
– sac a poche
– patry mat: Tappetino antiaderente, cm 45×60, con misure disegnate espresse in cm per
stendere con precisione e tagliare perfettamente. Il diametro del cerchio misura da cm 15 a
cm 41
– stelline colorate
– glassa fondente bianca
– colorante verde e giallo
II° premio:

– kit per fiori di gomma: Set 19 pezzi per fiori. Il set comprende: tagliapasta di diverse misure
e forme
– pasta di gomma
– colorante verde, giallo e glicine
III° premio:

– siringa per decorare con 5 bocchette
– ghiaccia reale
– colorante giallo
A valutare le ricette ci saranno Ramona di e il team di Cucinando
Pippi di Io…così come sono
Sarah di Fragola e Limone
Sara e Paolo di Fico secco e uva passa
Valentina di L’aroma del caffè
Maky di Zenzero e cannella
Agostina di Pane burro e marmellata
Valentina, Lory e Riccardo
che sceglierà le ricette vincitrici attraverso i seguenti criteri:
• originalità della ricetta
• presentazione fotografica
• attinenza al tema del contest
• appetibilità della pietanza
Nei giorni successivi la chiusura del contest, saranno effettuate le votazioni e resi pubblici i vincitori

 

Detto ciò vi regalo la mia ricetta della torta al vino rosso che dedico con tutto il mio cuore ad una mia amica, incontrata sul mio blog e che, dopo aver vissuto moltissimi anni in America, è tornata da pochissimi giorni in Italia. La sua emozione è talmente contagiosa che ha coinvolto anche me nella sua partenza dalla East Coast. Bentornata a casa Mia :*
-Ti ricordi la ricetta che mi hai regalato della torta al vino rosso? Ecco questa mia versione la dedico a te bedda :***
Torta al vino rosso
200 g di farina 00
200 ml di vino rosso corposo come un Syrah o un Pinot nero
150 g di burro morbido
250 g di zucchero di canna bruno
2 uova grosse
un cucchiaino di aroma alla vaniglia
60 g di cacao più quello per spolverare la teglia
8 g di lievito in polvere
un pizzico di sale grosso
per la decorazione:
100 g di cioccolato fondente
50 g di burro
un cucchiaio di panna acida
20 g di pistacchi non salati

scaldate il forno a 160°C, imburrate uno stampo a ciambella di 23 cm di diametro, dai bordi alti; cospargetela di cacao e scuotete la teglia per eliminare quello in eccesso.Sbattete il burro con lo zucchero fino a quando diventa una crema, unite la vaniglia, il sale e un uovo alla volta. Aggiungete la farina precedentemente setacciata insieme con il cacao e il lievito, alternando con il vino. Distribuite il composto a cucchiaiate dentro la teglia, livellate e infornate per circa 35, 40 minuti, basatevi sulla conoscenza del vostro forno e fate la prova dello stecchino, quando viene fuori pulito è cotta. Lasciatela raffreddare qualche minuto nella teglia, poi sformatela su una griglia per dolci e fatela raffreddare completamente. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato a pezzetti con il burro, lasciate raffreddare leggermente e poi unite la panna, mescolate e versate sulla torta. Tritate i pistacchi a coltello grossolanamente e distribuiteli sulla superficie.

è sempre un gran bel matrimonio!

Quello tra le mele e un impasto croccante, quello tra le mele e le mandorle, quello tra le mele e una crema morbida. Insomma le mele sono un buon partito, amate sempre da tutti anche dal medico 🙂
la teglia la potete trovare qui

Crostata frangipane con mele e marmellata di arance 
pasta sucrée di Michel Roux ( il maestro utilizza due uova)
250 g di farina 00
100 g di burro morbido a dadini
100 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
1 uovo grosso
Amalgamate tutti gli ingredienti con la punta delle dita oppure utilizzate il vostro robot da cucina. Realizzate una palla con l’impasto ottenuto e fatelo riposare in frigo, avvolto nella pellicola per alimenti per almeno un’ora.

 per la crema frangipane:
100 g di farina di mandorle
100 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo sbattuto
per il ripieno:
1 mela 1/4 croccanti
un cucchiaio di marmellata di arance

 Imburrate e infarinate uno stampo rettangolare 35×11 cm con fondo amovibile. Stendete la pasta con un mattarello su una superficie liscia leggermente infarinata; arrotolatela sul mattarello e srotolatela sulla teglia; con le dita fate aderire la pasta ai bordi dello stampo poi, facendo scorrere il mattarello sul bordo dello stampo ritagliate la pasta in eccesso. spingete ancora con le dita il bordo della pasta in modo da rialzare l’impasto e farlo fuoriuscire dal limite della teglia. Mettete in frigo per almeno una ventina di minuti prima di infornare. Accendete il forno a 220°C, bucherellate il fondo dell’impasto con i rebbi di una orchetta, foderatelo con carta forno e cuocete in bianco con dei legumi secchi per circa 10 minuti. Togliete la carta con i legumi e ripassate in forno ancora 5 minuti. Sfornate, abbassate la temperatura del forno a 180°C e preparate la crema. Sbattete il burro con lo zucchero fino a renderlo chiaro e spumoso, unite l’uovo e la farina di mandorle mescolando per ottenere una crema morbida. Sbucciate le mele, tagliatele a metà e togliete il torsolo, praticate delle incisioni sulla parte convessa, pennellate le mele con un cucchiaio di marmellata di arance leggermente stemperata sul fuoco con un goccio d’acqua.  Distribuite la crema dentro la crostata collocate le mele e rifinitele con delle strisce di impasto avanzato. Infornate per altri 20 minuti o fino a quando l’impasto apparirà dorato.

il Diavolo non fa i coperchi ma in compenso sa fare delle torte celestiali

Alla fin fine il Diavolo non è così brutto come lo si dipinge…o meglio se sia brutto non lo so, picchì non lu vitti(*) però, sono sicura, bravissimo è! Questa torta è del Diavolo, nel senso che l’americani la chiamano Devil’s Food Cake… E vi ho detto tutto! In effetti l’associazione alla tentazione è perfetta. E’ bellissima da vedere; emana un profumo che incanta; è di una bontà angelica.
(*) non l’ho visto
Di ricette ne ho lette tante ma quella che mi ha colpito l’ho copiata uguale uguale a meno di un ingrediente preziosissimo di cui la nostra Isola, secondo me, prima o poi ne sentirà la mancanza, il Biscoff Spread.
Cafe Fernando suggerisce, in mancanza di questo preparato a base di Speculoos, il burro di arachidi. Non vi posso raccontare la bontà della crema ganache, quindi fatevela! 😀
Devi’s Food Cake di Cafe Fernando
150 g di burro
50 g di cacao di ottima qualità
2/3 di tazza americana (153,33 ml) di acqua bollente
1/3 di tazza americana (76,66 ml) di latte intero caldo
210 g di farina 00
2 g di bicarbonato di sodio
1 g di sale, io ho usato il fior di sale
300 g di zucchero semolato, io ne ho usato 280 g 
3 uova grandi 
1 cucchiaio di estratto di vaniglia, io ho messo due fialette di aroma alla vaniglia
Per non uscire pazzi con le conversioni dall’America all’Italia vi consiglio di comprare un misurino con i cup
Per la ganache
150 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
150 g di cioccolato al latte
400 g di Biscoff Bread o in alternativa di burro di arachidi. Al supermercato ho trovato un barattolo da 350 g niente ci fa.
400 g di panna fresca
Per i frammenti di cioccolato
120 g di cioccolato amaro al 70%
Cominciate realizzando i frammenti di cioccolato. Sciogliete a bagnomaria i 120 g di cioccolato previsti per la decorazione; fate in modo che il pentolino che contiene il cioccolato non tocchi l’acqua calda. Preparate un foglio di carta forno lungo circa 40 cm., versate il cioccolato fuso e, con una spatola lunga di metallo, distribuitelo in modo uniforme e sottile, lasciando un bordo tutto intorno.Coprite con un altro foglio delle medesime dimensioni e passate la mano sulla superficie per evitare bolle d’aria. Arrotolate attorno ad un matterello dal diametro piccolo, circa due cm, e ponetelo in frigo per almeno 2 ore.

Trascorso questo tempo, rimuovete il matterello dal frigo e srotolatelo con un movimento rapido che creerà le scaglie. Rimuovete solo il foglio superiore e collocate le scaglie su un vassoio, aiutandovi con il foglio su cui poggiano e ponetele in frigo fino al momento dell’uso.

Foderate il fondo di due teglie apribili da 20 cm di diametro con carta forno, imburratele sia sui lati che sulla carta, spolveratele con del cacao amaro e poi battetele per eliminare quello in  eccesso. Io sono in possesso di due teglie apribili da 22 cm di diametro, manco a dirlo, ho usato quelle 🙂
Accendete il forno a 180°C e procedete con l’impasto di base.
Setacciate il cacao in una ciotola, aggiungete l’acqua bollente e, con una frusta a fili, mescolate fino a quando si sarà sciolto. Aggiungete il latte e sbattete per amalgamare. A questo punto fate raffreddare.
Setacciate insieme la farina con il sale e il bicarbonato di sodio, mettete da parte anche questa miscela. Nella planetaria sbattete il burro morbido ridotto a dadini con  la frusta a velocità media; aggiungete lo zucchero e sbattete ancora 5 minuti; raccogliete l’impasto dai bordi della ciotola e continuate a sbattere. Aggiungete un uovo alla volta facendo attenzione che venga inglobato perfettamente prima di aggiungere il secondo e poi il terzo. Abbassate la velocità della macchina e unite la vaniglia poi la farina in tre volte alternandola al composto di cacao. Dividete il composto in due distribuendolo nelle teglie preparate in precedenza. Conoscendo la potenza del mio forno ho abbassato la temperatura a 160 °C ed ho cotto le torte per 25 minuti. Voi regolatevi di conseguenza sapendo che la ricetta originale consiglia 180°C per 25-30 minuti. Tirate le torte fuori dal forno dopo aver fatto la verifica che siano cotte con lo stecchino ( se ne esce pulito sono pronte) e fatele riposare nelle teglie per 5 minuti, dopo sformatele su due griglie per dolci e fatele raffreddare completamente.

Preparate la crema spezzettando i due cioccolati, più piccoli saranno i pezzetti prima e con più facilità otterrete la fusione. Poneteli in una doppia pentola per scioglierli a bagno maria, facendo sempre attenzione che il fondo della pentola superiore non tocchi l’acqua calda. Togliete dal fuoco e amalgamate il burro di arachidi poco alla volta (se il burro dovesse essere troppo compatto poggiatelo nel pentolino con l’acqua che vi è servita per il bagno maria). Mettete questo composto nella ciotola della planetaria, aggiugete la panna e montate fino a raggiungere una consistenza spumosa con dei pennacchi.Attenzione a non sbattere troppo perché la crema potrebbe smontarsi.

Composizione
Eliminate la carta forno da uno dei due dolci, se è necessario pareggiate la superficie con un coltello seghettato e poi poggiatelo su un disco di cartone pochi millimetri più piccolo del diametro della torta. Versate un po’ più di un terzo della crema e livellatela con una spatola lunga. Posizionate il secondo dolce mettendolo con la base verso l’alto ed eliminate la carta forno, realizzate una leggerissima pressione con il palmo della mano per farlo aderire alla crema. Distribuite la ganache in alto e ai lati, livellandola con la solita spatola sulla parte superiore e con una più piccola sul bordo. Applicate i cocci di cioccolato lunghi sui bordi e quelli piccoli poggiateli sull’area superiore. Mettete in frigo per almeno un’ora.

Con questa torta parteciperei volentieri al contest di Valentina Cucinando con il Cuore, l’ho preparata per festeggiare il compleanno del mio sposo. Per ovvi motivi di conflitti d’interessi (si dice così no?) non posso. Ciò che posso sicuramente fare è ricordarvi che avete a disposizione ancora poco meno di due settimane. Amunì spicciatevi!

 

Banana Bread? No Banana Ring

mi sto americanizzando; è un processo inarrestabile, lento e graduale. Non parlo l’inglese ma capisco quacche cosa qua e là. No tut tut. Questo “benedetto” pane di banane mi ronza nella testa DA SEMPRE. O almeno dal 17 maggio 2010  🙂
Mi frullava in testa il solito mantra : appena la dodicenne si stufa delle banane, quelle cominciano ad invecchiare (loro) mentre io faccio la ricetta di Alex
Oh! Quanti ne abbiamo oggi? 30GENNAIO2012…La dodicenne si è stancata solo ora delle banane, ma mi nnì lassò sulu dui (me ne ha lasciate solo due) appena 170 g…
Allora nenti fici? Mi lanciai nel ring, un loop vorticoso, di quelli che non ti fermi più e giri_giri_giri_ giri…
C’è chi sostiene che il Banana Bread/Ring abbia origini sicule[…] hai visto mai che siano loro a siculianizzarsi ahahahaha

170 g di banane mature, sbucciate
100 ml di panna fresca
100 g di farina di farro bianca
110 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
180 g di burro morbido
2 uova medie
30 g di fiocchi di mais
40 g di nocciole tostate
8 g di lievito per dolci
Accendete il forno a 180°C e imburrate uno stampo a ciambella dai bordi alti dalla capacità di circa un litro e mezzo.Tritate le nocciole e unitele ai fiocchi di mais; mettete questo composto all’interno della teglia facendolo aderire al burro con movimenti di polso. Quello che resta suddividetelo; mettetene metà sul fondo della teglia, l’altra metà mettetela da parte. Schiacciate  le banane con una forchetta e mescolatele alla panna. Sbattete il burro morbido, ridotto a pezzetti, con lo zucchero; aggiungete un uovo alla volta amalgamando bene. Aggiungete metà delle farine setacciate con il lievito, le banane con la panna, il composto di fiocchi di mais con le nocciole messo da parte e in ultimo, finite con l’ultima parte di farine. Riempite a cucchiaiate lo stampo e infornate per circa 30 minuti, basatevi sulla conoscenza del vostro forno e verificate la cottura con uno stecchino.
Se vi va, prima di servire, fa molto chic o cool, sciogliete 50 g di cioccolato amaro e versatelo sulla fetta oppure mangiatelo così com’è a colazione 😉

l’Amore è una cosa meravigliosa


l’Amore con la A maiuscola, nell’accezione più ampia del termine abbraccia, accoglie, accomuna e appassiona. E qui vi devo chiedere una riflessione raccogliendovi tutti all’appello. Considerato che ci stiamo proiettando verso una giornata dove l’Amore viene osannato…il 14 febbraio (lo ricordo ai distratti), perché non partecipate al contest sull’Amore “Cucinando con il cuore”? La ricetta che ho pensato per questo evento la dedico con Amore alla mia Cummari, questa è la sua corona abbracciata,  io l’ho rifatta per legarmi  a lei con questo abbraccio che la rete ci permette di realizzare anche a infiniti chilometri di distanza. Anche questo è Amore.
Dai orsù, partecipare è facile, realizzate una ricetta romantica corredata da foto, andrà bene una qualsiasi portata, dall’antipasto al dolce purchè sia inedita e preparata appositamente per questo contest..
La giuria, capitanata da Riccardo, Valentina e Lory di Cucinando sarà composta da

Pippi di Io…Così come sono…
Sarah di Fragola e Limone
Sara & Paolo di Fico secco e Uva passa

Valentina di L’aroma del caf
ed io
La valutazione si baserà sull’appetibilità della ricetta, la presentazione e in ultimo, ma non per importanza, la fotografia del piatto.Quindi, figghioli miei, dateci dentro.
Questi saranno i premi della Emile Henry
Primo classificato: Set Tarte Tatin
.
Secondo classificato: Set Foie Gras
 
Terzo classificato: pirofila da forno 
Partecipare è facile, se avete un blog postate la ricetta, la foto del piatto e il banner del contest. Inserite il link a questo post oppure, se non avete un blog, inviate ricetta e foto all’indirizzo e-mail valentina.brida@gmail.com 
Potete partecipare a partire da oggi 16 gennaio fino alla mezzanotte del 19 febbraio 2012
La corona dell’amore vero che abbraccia senza confini
dedicato alla mia cummaredda che abita in Via delle Rose, Paris
500 g di farina manitoba
80 g di farina integrale
12 g di lievito fresco
200 g di latte condensato zuccherato
2 uova
1/2 cucchiaio di cardamomo in polvere
50 g di burro morbido
Per la farcia
100 g di burro molto morbido
100 g di zucchero di canna scuro (cassonade)
100 g di polvere di nocciole (nocciole tostate e mixate finemente)
1 cucchiaio di cannella in polvere
zucchero a velo
Sciogliete il lievito in una ciotola con 125 ml di acqua tiepida e lasciate riposare per qualche minuto. Nel frattempo sbattete le uova e mescolatele con il latte condensato in un altro recipiente.
Versate le due farine setacciate nella planetaria, aggiungete un pizzico di sale e il cardamomo; fate un buco al centro, versate il lievito sciolto nell’acqua, il latte con le uova e azionate la macchina al minimo, io ho usato il gancio. Mescolate per un paio di minuti poi aumentate di poco la velocità e aggiungete il burro morbido a pezzetti. Continuate a sbattere per 5/8 minuti finché l’impasto prende una forma liscia e omogenea. Se occorre aggiungete poca farina. Ungete una ciotola con dell’olio, ponete dentro l’impasto, coprite con la pellicola e fate lievitare dalle due alle tre ore. Trascorso questo tempo preparate la farcitura: mescolate il burro, lo zucchero, le nocciole ridotte in polvere (la cummari mette anche la cannella dentro questo composto). Riprendete la pasta, mettetela sul piano di lavoro e abbassatela con le mani. Con un matterello stendetela più finemente possibile formando un rettangolo. E’ importantissima questa fase. L’impasto gonfierà ancora quindi, per avere ottenere una bella corona, realizzate un rettangolo sottile. Con una spatola, cospargete la farcia sul rettangolo di pasta, arrotolatelo dal lato lungo e tagliatelo per tutta la sua lunghezza. Intrecciate insieme i due pezzi ottenuti e chiudete a ciambella.Ponete la corona su di una teglia foderata con carta forno, copritela a campana cioè coprite con una ciotola di plastica o di metallo io l’ho riscaldata precedentemente con dell’acqua bollente, asciugata e poi posizionata sul dolce, lasciatela riposare per 20 minuti circa o finchè non sia ben gonfia. Preriscaldate il forno a 180°C, infornate per 25/30 minuti circa. . Sfornatela e cospargetela con cannella e zucchero a velo, mangiatela tiepida. 

scorza d’arancia

mi ripeto, vero è! Ma che ci vuliti fari? Quando l’età avanza bisogna avere pacienza. Un anno nuovo,  per giunta friddu, invernale e mallìttu non può non avere un certo non so che di agrumato.  Il bello dell’inverno, per me,  sono le arance; le arance fanno Natale e capodanno e ancora per un po’ ne avremo da mangiare, dolci e sugose, alcune volte “asprignottele” o acidule ma sempre bone sunnu.
quella che vi faccio ciavurari è una totTa per l’inverno, tipica di questo periodo, perfetta per un pomeriggio di pioggia con il caminetto acceso e una bella tazza di tè. Considerando che la giornata di pioggia l’avevo (alla grande) il tè pure, mi mancava il camino…niente ci fa, la torta ci stava intonata alla perfezione.
la scorza grattugiata di 2 arance medie
il succo di un’arancia
180 g di farina 00
150 g di farina di mandorle
180 g di burro
130 g di zucchero semolato
250 g di yogurt alla vaniglia
4 uova
una bustina di lievito in polvere
30 g di zucchero di canna
un pizzico di sale
scorze d’arancia candite

lavorate con la frusta il burro morbido con lo zucchero semolato. Aggiungete le uova, uno alla volta, la farina setacciata con il lievito, il sale, lo yogurt la farina di mandorle; in ultimo aggiungete la scorza delle arance grattugiata. Mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Versate l’impasto in uno stampo da 26 cm ben imburrato e infarinato e cospargete la superficie con lo zucchero di canna; cuocete in forno già caldo a 180°C per circa mezz’ora o comunque fino a quando la torta risulterà asciutta alla “prova stecchino”. Sfornate e fate raffreddare qualche minuto dentro la teglia e poi rovesciatela su una gratella per dolci. Spremete il succo di una delle due arance, ne otterrete circa 125 ml, mettetelo in un pentolino con 30 g di zucchero semolato, portate a ebollizione mescolando e spegnete. Bucherellate il fondo della torta con uno stecchino, con un pennello per dolci spennellate generosamente la superficie con lo sciroppo tiepido, imbibendo per bene. Girate la torta su un piatto da portata e pennellate anche l’altro lato della torta, cospargete con delle scorzette candite e prima di servire, se volete, spolverate con lo zucchero a velo, ma sappiate che il candido zucchero verrà assorbito totalmente dall’umidità della torta

ho bisogno di cose rassicuranti

cose familiari, cose che rilassano lo spirito e la mente. Mi sembra  che la corsa al cenone abbia bisogno di una frenata, fermiamoci e rilassiamoci con una toTTa di mele; una torta pressochè classica, quasi una “torta della nonna”…io per fare aleggiare lo spirito di mia nonna Elsa, ho usato la sua teglia per la ciambella 🙂
Sono partita da una ricetta di Sale&Pepe del novembre 2008, ma poi lo sapete com’è e come non è, ci metto le mani e devo smurritiare fino a quando mi convince e inforno felice aspettando che il ciavuru inondi la casa.
attenti a mia.
1 mela e mezza della varietà Pink Lady o comunque una bella tritrigna (soda)
100 g di farina
100 g di farina di mandorle
3 uova
90 g di zucchero semolato
120 g di burro più un altro po’ per la finitura
la punta di un cucchiaino di cardamomo macinato
una bustina di lievito
un paio di cucchiai di latte
un pizzico di sale
una manciata di zucchero di canna

sbattete le uova insieme con lo zucchero semolato, aggiungete il burro morbido a pezzetti e amalgamate con le fruste. Aggiungete la farina e il lievito setacciati, la farina di mandorle, il sale e il cadamomo. Sbattete fino ad amalgamare bene aggiungendo infine il latte. Imburrate e infarinate uno stampo per ciambella di 24 cm di diametro,  distribuite il composto a cucchiaiate, considerate che avrà una consistenza poco fluida ma niente ci fa; sbucciate le mele e tagliatele a quarti, praticate delle incisioni a libro e affondatele nell’impasto ma non troppo, distribuite sulle mele lo zucchero di canna e un pezzettino di burro. Infornate a 170°C per circa mezz’ora poi quando la toTTa avrà assunto un bel colore brunito e le mele avranno tutt’intorno ancora l’impasto bagnato, spegnete il fuoco e fate raffreddare in forno spento.

ditemi voi se, a prima vista, non viene voglia di sedersi di fronte al caminetto con una bella tazza di the caldo in compagnia di persone care.

Esercizio per casa: trovare qualcosa di bello nell’autunno

miiii che esercizio difficile, uno più semplice non c’era? Per fare un esempio, un esercizio facile, per una come me,  potrebbe essere: scegliete un colore della primavera, realizzate della prospettiva condita con scoppiettante allegria e tepore mattutino al ciavuru di violette. Facile no? Una fissaria…

Certo si, lo so, mi ci devo abituare; probabilmente mi abituerò ma ci vorrà del tempo…magari trenta o quarant’anni…
😀
Nel frattempo i compiti per casa si devono fare, qualunque sia la stagione, il clima  mallitto e questi stramaledettissimi cambiamenti climatici. Dunque, guardate cosa ho trovato di bellonell’autunno…

torta di nocciole e sciroppo di zucchero di canna e mirtilli
360 g di farina con il lievito
140 g di burro morbido
200 g di zucchero
3 uova
250 ml di latte
200g di nocciole tritate
zucchero a velo
125 g di mirtilli freschi
30 g di zucchero di canna
200 ml di acqua
foglioline di menta fresca

montate il burro con lo zucchero, con le fruste elettriche, fino ad ottenere una crema omogenea. Setacciate la farina e incorporatela poco alla volta al burro alternandola ai tuorli; incorporate anche le nocciole, aggiungendo il latte per fluidificare l’impasto. In ultimo aggiungete, con un cucchiaio di legno, gli albumi montati a neve ferma. Imburrate e infarinate una teglia da 26 cm di diametro, versate l’impasto e cuocete in forno caldo a 160°C per circa40-45 minuti o fino a quando, controllando con uno stecchino la cottura, sarà pronta. Come sempre ricordo che, la temperatura del forno varia tra un elettrodomestico e un altro.
fate raffreddare qualche minuto nella teglia prima di sformare il dolce su una gratella.
Preparate lo sciroppo sciogliendo lo zucchero di canna nell’acqua su fuoco dolce, fate addensare e versatelo sui mirtilli. Fate insaporire per un ora almeno mescolando. Al momento di servire, spolverate la torta con lo zucchero a velo, distribuite un po’ di mirtilli al centro della torta con parte dello sciroppo e sul piatto del vostro commensale.