due adorabili gemelle…

ogni volta non so con chi delle due parlo, mi piace pensare che siano sempre insieme e quindi ogni volta mi rivolgo a loro chiamandole ormai simpaticamente Gemelle 🙂
ma mi piacerebbe sapere chi è Manu e chi è Silvia, così tanto per distinguerle, chissà forse quest’estate…
Guardate un po’ il cuore di queste adorabili fanciulle cosa ha fatto arrivare da Padova fino in Sicilia
Il dolce del Santo, una cosa favolosa che dopo aver addentato una fetta friabilissima leggo l’etichetta che dice consumare tiepido ahahahahah, già era buono di suo figuriamoci tiepido, che fo non provo? evvai con un’altra fettazza! ahahahah. Le gemelle mi scrivono che questo dolcino è stato rielaborato, era il pane che i frati donavano ai viandanti, ed è realizzato a mano mica industrialmente;
i Bigoli di Bassano lunghi il doppio degli spaghetti e dalla consistenza particolare;
la cotognata che devo ancora assaggiare e credo proprio che la proverò, come loro stesse suggeriscono con il pecorino;
infine il vino tipico di Verona, la cui prima produzione risale addirittura alla fine dell’ottocento
che dire gemelle sono commossa anzi m’aviti fattu chianciri (ho pianto di commozione quando ho aperto il mio pacco dono) perchè ho sentito l’affetto che veniva fuori dal pacco
Grazie *_*


la scorza va in gita scolastica

ah che emozione non mi capitava da…lasciamo perdere il conto degli anni si perde nella notte dei tempi ahahahahah, andare in gita era favoloso. Oggi ho accompagnato mia figlia in gita con la sua classe, al Giornale di Sicilia e all’Orto Botanico. Vi lascio qualche scatto di questa bellissima giornata.

Giornale di Sicilia




L’orto Botanico di Palermo











lumachelle Orvietane

Curiosando nel blog di Paoletta ho trovato questi stuzzichini troooooooppo buoni che ho malamente scopiazzato ma che rifarò ancora chiù nichi per il bouffet della festa di Carlotta…piuttosto ci siamo quasi 🙂

Seguendo passo passo la ricetta di Paoletta, ho ricavato 11 lumachelle
250 g di farina
140 g di acqua
100 g di pancetta
50 g di parmigiano ( Paoletta ha utilizzato il pecorino)
10 g di strutto
10 g di olio extra vergine d’oliva
12 g di lievito
4 g di sale (Paoletta ne usa un pizzico per ovvi motivi il pecorino è molto più saporito del parmigiano)
una macinata di pepe

Nella planetaria con il gancio, ho messo il lievito sciolto nell’acqua tiepida, aggiunto la farina poco alla volta e nell’ultima manciata ho unito il sale e il pepe. Infine ho amalgamato il parmigiano, lo strutto e l’olio, facendo lavorare la macchina per un quarto d’ora. Ho trasferito l’impasto in una ciotola e l’ho fatto riposare più di un’ora. Dopo ho lavorato a mano l’impasto unendo la pancetta tagliata a cubetti molto piccoli ed ho diviso l’impasto in palline di 50 g l’una. Avrei dovuto realizzare dei cannellino sottili li ho fatti troppo grossi, in effetti sono più carini come ha fatto lei, li ho arrotolati e poi li ho fatti lievitare ancora una volta sulla teglia foderata con carta forno per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo ho acceso il forno ed ho infornatato a 190 °C per circa 15 minuti; in ultimo ho dato qualche minuto di grill per dorare la superficie. li ho fatti raffreddare in forno. Le Lumachelle che realizzerò per la festa le farò realizzando panetti di 30 g ottenendo dei bocconcini nichi nichi. Buone sono!

piccoli cake Du’ gust is megli che uan

In principio avrei voluto riprodurre questi, ma via via si sono trasformati aimè, l’aspetto si è emh… evoluto? no direi proprio di no anzi il contrario però tanto erano lariuliddi quanto buoni 😉 ed è per questo motivo che ve li propongo. Nella foto sotto ero abbastanza incapperata perchè al taglio la cottura non assomigliava nemmeno un pezzettino a quella della ricetta originale, pensando che non fossero cotti, credevo seriamente che avrebbero fatto una brutta fine…invece

Cake ai Du’ gust is megli che uan
intanto vi dico che avevo solo 3 stampi da mini plumcake e quindi ho riempito anche un paio di stampini di mini ciambella, intanto vi dico che non avevo amarene a sufficienza ( non-li-controllare-gli-ingredienti-prima-di-cominciare-a-fare-un-dolce-no-no!) quindi mi sono lanciata sugli ovetti al cioccolato e siccome non mi piace il liquore alle mandorle (leggi non avevo nemmeno quello!) ho cambiato qualche (?) cosa…
dai la ricetta vera la trovate da lei che è bravissima io vi dico cosa ho fatto ok?
ok!
10 amarene Fabbri (la ricetta prevede un piccolo vasetto di amarene (…))
220 g di farina
1/2 sacchetto di lievito
50 g di farina di mandorle
1 bacca di vaniglia
150 g di burro morbido
150 di zucchero Cassonade
4 uova
2 dl di VOV (la ricetta prevede il liquore alle mandorle)
10 ovetti kinder quelli piccoli piccoli

preriscaldate il forno a 180°C. In un recipiente setacciate la farina e il lievito, aggiungete la farina di mandorle i semi della bacca di vaniglia e il sale. In un altro recipiente mescolate lo zucchero e il burro morbido. Aggiungete le uova, uno alla volta, e poco alla volta il miscuglio di farina; aggiungete a questo punto il liquore. Versate l’impasto negli appositi stampini imburrati e infarinati, su due stampini posizionate le amarene e sugli altri due gli ovetti Kinder. Abbassate la temperatura del forno a 160°C e d infornate per circa 30 minuti fate la solita prova dello stecchino. Fate raffreddare nello stampo prima di sformarli.



cous cous alle verdure

il mio primo cous cous (precotto mica quello vero!) è stato battezzato da una telefonata inaspettata da parte di una trapanese vera, trapiantata a Roma, dico quale miglior presagio 😉
grazie per la bellissima notizia Enzù ti voLLIo BBBBene ****

per 4 persone:
300 g di cous cous
3 pomodori rossi a grappolo
6 pomodori secchi sott’olio
1 mozzarella
3- 4 cucchiai di pesto genovese
1 zucchina genovese
1 melenzana
basilico
1 scalogno
olio extra vergine d’oliva
Fate saltare lo scalogno in una padella con abbondante olio, aggiungete la melenzana e la zucchina tagliate a dadini, salate, pepate e aggiungete qualche foglia di basilico spezzettata grossolanamente e una spolverata di timo o maggiorana. Fate raffreddare.
seguite le istruzioni per la preparazione del cous cous riportate sulla scatola, attendete i minuti di riposo e poi insaporite con il pesto genovese, aggiungete i pomodori privati dai semi e tagliati a cubettin i pomodori secchi tagliati a listarelle, la mozzarella tagliata a cubetti e il condimento a base diverdure cotto precedentemente. Mescolate, fate riposare e servite. Il giorno dopo è ancora più buono 🙂

Crostata ai mirtilli

buona ma buona davvero, sbriciolosa al punto giusto e buona, l’ho detto che è buona?
ahahahah, questa ricetta è desunta e monipolata da “Cucina Italiana” di marzo 09
l’aviti un pizzinu?
😉
per la frolla:
250 g di farina 00
50 g di farina di grano saraceno
150 g di burro
50 g di zucchero
50 g di panna fresca
un tuorlo
una bustina di vanillina
3 nocciole
un pizzico di sale

per la farcia e la guarnizione:
una manciata di mirtilli freschi
2 mele golden
50 g di burro più qualche fiocco
50 g di zucchero a velo
50 g di farina di mandorle
50 g di zucchero semolato
un piccolo uovo
un cucchiaio abbondante di marmellata di mirtilli
una manciata di zucchero di canna
un pizzico di sale

In un mortaio pestate le nocciole con mezzo cucchiaino di zucchero e un pizzico di sale. Nella planetaria, lavorate il burro morbido a pezzetti con il tuorlo e lo zucchero, aggiungete le farine , la panna e la vanillina, unite anche le nocciole pestate. Avvolgete il panetto nella carta d’alluminio e ponetela in frigo per almeno mezz’ora. Preparate la farcia montando il burro morbido con lo zucchero a velo e un pizzico di sale, incorporate la farina di mandorle e l’uovo, aggiungete la marmellata di mirtilli. Stendete la frolla e foderate uno stampo per crostata di 24 cm di diametro, precedentemente imburrato e infarinato; distribuite la farcia copritela con 2 giri di fettine di mela, sbucciate, private del torsolo e affettate sottilmente con una mandolina, ponete al centro la manciata di mirtilli, finite con qualche fiocchetto di burro e infornate a 160°C (dipende dal vostro forno) per circa 30 minuti. Se volete, prima di servire, spolverate con zucchero a velo.

costolette di maiale agli aromi e purea di melenzane alla menta

Il lunedì di Pasqua da queste parti c’è stato tempo brutto, nonostante ciò siamo riusciti, tra una pioggia e una schiarita a gustare un po’ di carne alla brace come da tradizione 😀
la ricetta è liberamente tratta da una raccolta di sale & pepe
per 6
6 costolette di maiale (ovviamene potete usare altra carne il manualetto consigliava l’agnello)
3 melenzane lunghe medie
2 spicchi d’aglio
un ciuffetto di menta
3 rametti di rosmarino
6 foglie d’alloro
un ciuffo di salvia
un ciuffo di timo
un ciuffo di maggiorana
la scorza di un limone
olio extra vergine d’oliva

Tritate il rosmarino, l’aglio degerminato, l’alloro, la salvia, il timo e la maggiorana; grattugiate la scorza del limone e mescolate tutti gli aromi in una ciotola capiente con l’olio. La sera prima della grigliata, immergete le fette di carne nella marinata e lasciate insaporire in frigorifero sino al momento di grigliarla. Preparate il purea di melenzane arrostendo le melenzane con la buccia su una piastra rovente. Quando le melenzane sono cotte eliminate la buccia e frullate la polpa con la menta e un poco d’olio. Scolate le fettine di carne e cuocetele sulla griglia accompagnate con il purea.

biscotti al burro

Ecco la mia versione di questi adorabili biscottini. Vi do la mia parola, che uno tira l’altro i miei fianchi ne sono testimoni ahahahahah!

piagghiate un pizzino e ‘na penna che vi conto ‘sta ricetta
350 g di farina
250 g di burro
150 g zucchero
2 tuorli
1 fialetta aroma vaniglia
1 cucchiaino raso di lievito
1 pizzico di sale
4 cucchiai colmi di marmellata a piacere io ho usato quella ai mirtilli

nella planetaria con il gancio K, lavorate il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema, aggiungete i tuorli e continuate a lavorare per amalgamare bene all’impasto di burro. Unite il sale e l’aroma vaniglia; setacciate la farina con il lievito ed aggiungeteli all’impasto poco alla volta. Se i tuotli sono di uova grosse avrete sicuramente bisogno di aggiungere qualche cucchiaio di farina 😉
realizzate una palla e fatela riposare almeno un’ora in frigo e poi un quarto d’ora nel congelatore. Grattugiate, con una grattugia a fori grossi, metà dell’impasto, in una teglia 20×30 cm foderata con carta forno, cospargete la marmellata precedentemente ammorbidita a bagnomaria e poi grattugiate la seconda metà dell’impasto. Infornate a 160°C per circa 30 minuti. Fate raffreddare nella teglia, sformate e tagliate a quadrucci.

ho realizzato 2 volte l’impasto perchè ho voluto provare a stendere metà dell’impasto, spalmare la marmellata e ricoprire con l’altra metà…buoni son buoni uguale, ovvio l’impasto è lo stesso però la versione grattugiata è molto più mobbida 😉

bluberry shortbread…insomma si parla di biscotti al burro

veramente non ne posso più! il mio problema?
l’inglese, c’è dovunque, in ogni dove, troppo inglese dappertutto per i miei gusti
ahahahaha
che brutta l’ignoranza eh?
bando alle ciance questi biscotti al burro con marmellata di mirtilli, li ho trovati nel blog del Cavoletto
vi trascrivo la ricetta uguale uguale, ma sappiate che secondo il mio modestissimissimo parere troppo zucchero c’è! Sappiate anche che ho impastato una mia variante e a breve ve la mostrerò 😉
250 g di farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
una presa di sale
240 g di burro
250 g di zucchero
2 tuorli
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
q.b. marmellata di mirtilli

Mescolate la farina setacciata, il lievito e il sale. In una ciotola capiente lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema, aggiungete i tuorli sbattuti con la vaniglia e poi la farina. Impastate velocemente, avvolgete nella pellicola e fate raffreddare in frigo per un’ora. Trasferite poi l’impasto nel congelatore per 15 minuti. Rivestite una teglia rettangolare circa 20×30 con della carta forno; con una grattugia a fori grossi distribuite metà dell’impasto sulla teglia, scaldate a bagnomaria (questo ve lo suggerisco perchè altrimenti non si riesce a stendere in maniera fluida la marmellata) circa 4 cucchiai di marmellata e livellatela sulla frolla grattugiata, ricoprite con l’altra metà di impasto sempre grattugiato e infornate per circa 30 minuti a 160°C (il mio forno è molto potente quindi abbasso sempre un tantino la temperatura) sfornate e fate raffreddare, tagliate i biscotti a quadrucci.

ho rubato la pasta al contadino

ah ah ah no in verità sempre a Sale & Pepe l’ho rubata, nel numero di aprile ci sono tutta una bella serie di pasticelle fresche con condimenti super tutte da cucinare 🙂
questa mi acchiappò e ve la ripropogo con pochissime varianti…

Perciatelli laziali con patatine e carciofi
ingredienti per 6 persone
500 g di perciatelli
6 carciofi
6 scalogni
400 g di patatine precotte
100 g di bacon a fette
olio extra vergine d’oliva
una manciata di erbe di provenza
un limone
sale e pepe
Pulite i carciofi, togliete le foglie esterne dure, eliminate le punte, divideteli a metà ed eliminate il fieno se necessario. Immergeteli in acqua acidulata con il succo del limone. Soffriggete gli scalogni affettati sottilmente con una mandolina, unite i carciofi scolati e tagliati a fettine sottili, salate pepate e aggiungete le erbe di Provenza; cuocete con un coperchio fino a quando i carciofi non sono cotti. Tagliate a cubetti le patate e soffriggeteli a fuoco medio in una padella antiaderente senza mescolareper dieci minuti, mescolate adesso delicatamente salate e mettete da parte. Nello stesso olio scottate il bacon fino a farlo arricciare, pochissimi minuti uno per parte circa. Unite ai carciofi, le patate e il bacon “strappato ” grossolanamente. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e poi scolatela nella padella, saltatela con il condimento di verdure, aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta per ottenere un sughetto umido ed evitare così che la pasta si asciughi troppo.