boeuf borgognone da me’ casa

L’ho detto, vero è! L’ho detto, mille e mille volte (mi piace esagerare) ma a mmia la Francia piace assai. Certo poi magari non pigghio tutto paro paro alla lettera, ma, ditemi, chi è che segue una ricetta uguale precisa ‘ntifica? Nuddu, picchì ognuno di noi desidera mettere la firma, il proprio tocco, e chistu mi pari giusto; questa ricetta l’avevo già realizzata qui ma questa volta l’ho voluta preparare nella pentola a pressione Perfct di WMF. Insomma gli eccessi, cottura lenta contro quella veloce, videmu chi cumminai:
per tre cristiani
tempo di preparazione: 15 minuti
cottura: 15 minuti
500 g di vitello tagliato a piccoli cubetti
50 g di lardo
250 g di funghi champignon
prezzemolo
una carota
una cipolla rossa
180 ml di salsa di pomodoro pronta
un cucchiaio di estratto di pomodoro
circa mezzo litro di Bordeaux rosso
2 cucchiai di farina setacciata
qualche fogliolina di salvia
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

Niente di più semplice, sul serio dico eh? Tritate la cipolla e la carota, poneteli nella pentola a pressione, con un giro d’olio e il lardo tagliato a piccoli cubetti, procedete come al solito; fate imbiondire la cipolla e schiarire il lardo, togliete le verdure dalla pentola, mettetele da parte e ponete la carne,mescolate bene per sigillare i tocchetti da tutti i lati. Versate la farina a setacciandola direttamente nel tegame, salate, pepate e mescolate per amalgamare ben bene il composto, unite le verdure, la salsa di pomodoro, l’estratto, i funghi, il prezzemolo, e la salvia, mescolate e coprite con il vino. Chiudete la pentola a pressione e quando il secondo anello viene fuori dal manico del coperchio, cuocete per 15 minuti. Sfiatate e aprite il coperchio facendo molta attenzione a non bruciarvi con i vapori della cottura, mescolate, aggiustate di sale e servite

parmentier alla vaniglia con zucca e pollo

 Anch’io, come la mia amichetta Enza, ho degli amici che non sanno di essere miei amici. Primo fra tutti il maestro Camilleri, il Sommo, il meglio di tutti, per me eh? Noi siamo amici ma lui non lo sa; niente ci fa l’importante è che lo sappia io. Pensare a lui come amico mi fa stare meglio. E poi che male c’è? S’affenne nuddu? E allora?!
Un altro amico importante e famoso è Gordon Ramsay che un giorno mi disse come estrarre tutti i semini della bacca di vaniglia; è un segreto eh? ma ve lo rivelo con piacere non se la prenderà a male, lui è un buono; è mio amico ma lui non lo sa.
Ponete su un tagliere la vaniglia e schiacciatela con la parte opposta della lama di un coltello, incidetela e estraete tutti i semini con la punta del coltello. Io non la schiacciavo, però ora che lo faccio ho notato che in effetti l’azione preventiva stacca prima i semini senza bisogno di grattare.
Dopo tutto ‘sto panegirico due parole su un altro mio amico che muriu mischineddu, non ve le devo dire? Trattasi del dottor Parmentier, farmacista, agronomo, igienista e nutrizionista francese che si operò nella diffusione e nella coltivazione delle patate alla fine del millesettecento. Visto che amici che ho?
La Parmentier è una torta salata realizzata con purea di patate con carne di manzo a tocchetti o macinata; una sorta di gateau di patate. Voi fate come me, realizzatela come più vi piace.

Parmentier alla vaniglia con pollo e zucca
per 6 cristiani
tempo di preparazione due ore
tempo di cottura  20 minuti
1 kg di patate
uno spicchio d’aglio
un porro
350 g di zucca
300 g di petto di pollo tagliato a fettine sottili
70 g di pane grattugiato più altro per spolverare
150 g di parmigiano grattugiato più altro per spolverare
olio extra vergine d’oliva
50 g di burro più altro per imburrate le teglie
400 ml di latte caldo
sale
pepe
zenzero in polvere
una bacca di vaniglia

preparate il purè lavando bene le patate e mettendole dentro una pentola con dell’acqua fredda. Portate l’acqua a bollore e cuocete per circa 20-25 minuti o, fino a quando, infilzando le patate con la lama di un coltello, queste cederanno perché sono al giusto punto di cottura. Eliminate l’acqua bollente e ponete la pentola piena di patate dentro il lavello pieno d’acqua fredda. Le patate si intiepidiranno e potrete procedere alla pelatura senza scottarvi.Schiacciate le patate con l’apposito attrezzo, raccogliete il composto dentro una ciotola capiente, aggiungete il formaggio, il burro, i semi della bacca di vaniglia il pepe e il sale. Riscaldate il latte con il baccello di vaniglia ormai vuoto, versatelo poco per volta dentro la ciotola e mescolate per amalgamarlo tutto. Nel frattempo che le patate cuociono, preparate il ripieno. Oleate il pollo e massaggiatelo con il sale e lo zenzero, cospargetelo con il pane grattugiato e e panatelo da ambo i lati. cuocete le fettine per pochi istanti su una padella caldissima, tagliate la carne a piccoli pezzi e mettete da parte.Affettate il porro, tritate l’aglio e soffriggete il tutto con due cucchiai d’olio in un wok. Aggiungete quasi subito la zucca tagliata a cubetti e cuocete fino ad asciugare l’acqua di vegetazione, spegnete, salate e pepate. Unite i pezzetti di pollo alla zucca, mescolate per fare insaporire.

 Imburrate una teglia da forno grande o tre piccole, regolatevi a occhio; cospargete con del pane grattugiato eliminando quello in eccesso; distribuite parte del purè sul fondo della pirofila modellandolo sui lati, facendolo aderire ai bordi, versate il ripieno e chiudete con uno strato di purè, distribuitelo bene sul ripieno con una spatola di metallo. Grattugiate del parmigiano sulla sommità e infornate in forno caldo a 200°C per 20 minuti, poi date una doratura sotto il grill, sfornate e servite tiepido.

un arrosto leggero

non lo sapete picchì nun vu dissi nenti ma la mia dieta alimentare ha dissolto quasi cinque chili in sei settimane, non senza sacrifici. Certo che uno dei miei adorati dietisti si putissiru pigghiari la briga di contarmi le calorie di questo piatto, anzi vi sfido a dirmi che questo arrosto sia grasso, evvabeh!
per 4 cristiani
per il pesto di finocchietto light
500 g di finocchietto di montagna da mondare (un mazzo)
20 g di olio extra vergine d’oliva
50 ml di vino bianco
mondate e lavate il finocchietto cuocetelo al vapore, riducetelo a pezzetti con un coltello e poi frullatelo con l’olio e il vino

 

per l’arrosto
380 di filetto di vitello
30 g di pistacchi sgusciati
130 g di pesto di finocchietto
un giro d’olio
100 ml di vino bianco
uno spicchio d’aglio
sale
pepe
crema di aceto balsamico
400 g di zucca decorticata cotta al vapore

massaggiate la carne con il sale e il pepe e fate riposare; pestate il pistacchio e unitelo al pesto di finocchietto. distribuite il pesto sulla carne  dopo aver fatto dei tagli nel senso della lunghezza, legatelo con dello spago da cucina, salate leggermente.
Utilizzate una teglia di coccio o di ghisa dai bordi bassi, ponetela sul fuoco con uno spicchio d’aglio schiacciato e un giro d’olio, passate la carne sul fuoco da tutti i lati per sigillare, versate il vino e infornate a 180°C per circa 20-30 minuti: durante la cottura irrorate la carne con il fondo di cottura. Sfornate e fate riposare prima di servire tagliato a fette, con la zucca cotta a vapore e un filo di crema di aceto balsamico.

un’emozione duci e zuccherata

sono tornata da una “due giorni a Milano col sole”. Niente nebbia, niente acqua, nemmeno una nuvola a pagarla oro, un cielo celeste manto della Madonna, una temperatura isolana settembrina che se chiudevo l’occhi non capivo dov’ero; lo smog solo un’idea campata in aria e un’atmosfera di festa nemmeno fosse Natale.
Ho scoperto Milano. Come scoprire l’America dentro ‘u bagghiolu, praticamente un’ovvietà. Due giorni dicevo, volati dentro un vortice di volti conosciuti e nuovi, abbracci e chiacchiere tra amici che si rincontrano per cucinare insieme una toTTa, anzi dieci. Dieci torte tratte dal libro C’è tort@ per te 2
Non esagero, eravamo 33 food blogger con una nutrica come mascotte, la piccola Cattelina, in una cucina da favola, quella della Cucina Italiana; travestiti da mastri pasticceri, con tanto di casacca da cuoco con loghi, marchi e brand, divisi in gruppi abbiamo realizzato le torte alla velocità del suono, chi sbatteva le uova, chi setacciava la farina con il lievito, chi invece tritava o affettava e chi fotografava tutti i passaggi.
Fu un’altra idea di quella fucina che è la genialità di Claudio Iannetta. Il suo obiettivo è quello di concretizzare un’idea: rendere tangibile il mondo della rete. Oltre i due libri di cui ti ho ampiamente parlato, altri contenuti di valore sono visibili sul sito di Vallè (centinaia di ricette per dolci fatte da foodblogger), una app per mandare auguri customizzati, la possibilità di vincere una torta al giorno e poterla inviare a chi vuoi tu in tutta Italia ed eventi e collaborazioni con riconosciute foodblogger italiane. Un filo rosso che lega utenti, brand e foodblogger e, attraverso un confronto giornaliero, il format è già riconoscibile ed è diventato un esempio nell’ambito food italiano.
La giornata organizzata nei minimi dettagli è stata assolutamente divertente! La presentazione del medesimo libro alla Mondadori in piazza Duomo, fu uno spettacolo pirotecnico; la sala piena zeppa di gente e tante barchette che pendevano dal soffitto, il simbolo del viaggio insieme alla valigia, rigorosamente di cartone. Grande è stata l’emozione, sempre piena di sorprese!!! A questo punto ti aspettate la ricetta di una toTTa? E no! Il tema del viaggio con i blogger erano le spezie ed io di spezie ti parlo, una ricetta salata di carne rossa di passione e profumi inebrianti.
Il libro? accattatelo!
Filetto di manzo, speck, pere e riduzione al vino rosso
per due cristiani:
2 fette di filetto da circa 160 g l’una
50 g di speck tagliato sottilissimo
sale e pepe
per la riduzione al vino rosso
750 ml di Chianti o un vino rosso corposo
4 chiodi di garofano
4 bacche di pimento
una cipolla rossa di Tropea
30 g di zenzero sbucciato e grattugiato
8-10 cm di cannella
una pera
2 cucchiaini di miele di acacia
Sbucciate la pera, tagliatela a metà lasciando intatto il picciuolo; privatela del torsolo e affettatela a ventaglio. In un tegame, mettete il vino, le spezie, la cipolla tritata e la pera. Portate a bollore e cuocete per circa 40 minuti. Estraete la pera delicatamente, facendo attenzione a non romperla, filtrate la riduzione in un pentolino, aggiungete il miele e cuocete ancora dieci minuti scarsi.
 Avvolgete i filetti con le fette di speck, legate con lo spago da cucina e cuocete al sangue, o secondo il vostro gusto, su una piastra rovente. Salate, pepate e servite subito su un piatto grande dove avrete già disposto la pera, irrorando con la salsa al vino

 

 

Cake di carne e pisellini

ma che bella giornata di sole! finalmente comincio a ragionare (…forse ahahahahah)
volevo segnalarvi questa ricettuzza, ho modificato una ricetta di uno degli speciali di Sale&Pepe, un polpettone mobbido mobbido, che vale la “pena” di provare…
ingredienti per 4 persone
400 g di tritato di vitello
200 g di salsiccia
200 g di tritato di maiale
150 g di pisellini freschi già sgusciati
una cipolla rossa
un uovo
100 g di parmigiano grattugiato
mezzo bicchiere d’acqua
mezzo dado per brodo vegetale
2 fette di pane americano
150 g di bacon tagliato non troppo sottile
8 chiodi di garofano
una grattugiata di noce moscata
la punta di un cucchiaino di paprica forte
un paio di cucchiai d’olio
latte q.b.
timo fresco
sale
pepe

cuocete al vapore i pisellini fino a quando non si ammorbidiscono, circa una decina di minuti dal bollore. In una padella soffriggete con l’olio la cipolla tritata molto finemente, fatela appassire e poi unite l’acqua, il dado e il pane sbriciolato mescolate e spegnete. Raccogliete in una ciotola, la carne e la salsiccia sbiciolata e privata del budello, il parmigiano, l’uovo, il composto di pane e cipolla, il timo, le spezie e i chiodi di garofano pestati, amalgamamte ben bene, aggiustate di sale e pepate; unite un paio di cucchiai di latte se necessario. Rivestite le pareti di uno stampo da 30 cm per plum cake, con le fette di bacon facendole sbordare, trasferite il composto di carne all’interno dello stampo, livellatelo e ripiegate le fettine di bacon che sbordano. Infornate in forno caldo a 180°C per 20 minuti, poi coprite con un foglio di carta d’alluminio e fate cuocere per altri 20 minuti a 150°C. Sformate delicatamente, affettatelo dopo qualche minuto.

AGGIORNAMENTO: il giorno dopo ho sbriciolato il cake avanzato in una padella antiaderente, con un filo d’olio l’ho maneggiato, ho aggiunto un’idea di vino bianco e ho sfumato, ho agggiunto anche un’idea di estratto di pomodoro. Ho cotto la pasta e poi l’ho daltata in padella con la carne e il bacon ho aggiunto anche qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta…ed era buonissima

Bocconcini di vitello marinati

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Questo piatto lo considero un jolly, lo preparai la prima volta per un buffet con 40 invitati, per festeggiare i “primi” quarant’anni del mio sposo, ero alle prime armi in cucina e mi avvalevo di riviste patinate come Sale&Pepe (non è cambiato niente, in effetti), fu un successo, ppì ranni e picciriddi. Da quel dì lo sfrutto tutte le volte che devo preparare con un certo anticipo un banchetto e quando conosco appieno i gusti dei miei commensali. Se ti piace la carne, prova ‘sta ricetta e poi mi cunti.
Ingredienti per 8 persone:
1 kg di filetto di vitello
8 cucchiai di aceto balsamico
1 bucchiere di olio extravergine d’oliva
alloro
rosmarino
timo
maggiorana
7 carote
7 zucchine
sale e pepe

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Priva il filetto del grasso in eccesso, taglialo a fette spesse, circa un centimetro e mezzo; sigilla la carne in padella con un paio di cucchiai d’olio extra vergine d’oliva. Rigira più volte, finche avrà assunto un colore uniforme in superficie. Togli dal fuoco e fai raffreddare.
Nel frattempo versa in un contenitore capiente l’olio che resta, l’aceto balsamico, le erbe aromatiche, il sale e il pepe, sbatti tutti la marinata con una forchetta per emulsionare. Taglia a cubetti le fette ormai fredde e adagiali nella ciotola con la marinata. Mescola per ricoprire tutta la carne, copri e fai insaporire per circa mezz’ora, rigirando ogni tanto.

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Monda le zucchine e le carote, affettatele a nastro con una mandolina o meglio, usa lo Spiral expert, un nuovo accessorio Magimix, che prepara spaghetti, tagliatelle o fusilli di verdure; lessa la verdura, poco per volta e per pochi istanti in acqua bollente salata, scola e ponila dentro un colapasta fino al momento di servire. Disponi i nastri di verdura sul piatto da portata, sistema sopra i bocconcini di vitello con la loro marinata, decora con le erbe aromatiche e se ti piace aggiungete della crema di aceto balsamico.

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