…e’ prontoooooooooo!

ma si può? ogni volta che è pronto in tavola, devi chiamare a squarciagola e dire 1000 volte :-“LE MANI E A TAVOLAAAAAAA”
e chèchè…ma ‘unnannu pitittu?
fortuna che questa un’insalatona di rinforzo fredda è, quindi questa volta li ho fregati sul tempo ahahahahah

Insalata di purpicieddi, tonno fresco e fagioli:
per 8 cristiani
450 g di fagioli freschi già sgranati ( un kg circa da sgranare)
1kg di polpetti piccoli e teneri ( da pulire)
400 g di tonno fresco tagliato a dadini
2 cucchiai di vino rosso
1 foglia d’alloro
1 costa di sedano
1 spicchio d’aglio
1 scalogno
un trito di odori ( basilico, prezzemolo, maggiorana)
qualche foglia di lattughina ( a sentimento), se trovate gli spinacini freschi da insalata meglio ancora
300 pomodorini datterino
3 cm di zenzero fresco grattugiato
1 limone
1 lime
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

tritate finemente il sedano, lo spicchio d’aglio e lo scalogno, soffriggete in un tegame e aggiungete i fagioli, fate insaporire mescolando e sfumate con 2 cucchiai di vino rosso, aggiungete una foglia di alloro, mescolate e coprite con l’acqua. Fate cuocere a fuoco lento per circa un’ora, un’ora e mezza fino a cottura, aggiungendo dell’acqua bollente ove necessiti. Salate e pepate. Fate raffreddare la zuppa, scolate il brodo in eccesso e ponete i fagioli cotti in una insalatiera.
In un’altra ciotola mettete la scorza di 1 limone e quella di un lime grattugiate con uno zester, 4 cucchiai d’olio, mescolate e poi mettete a marinare i polpetti puliti insieme con il tonno; ponete in frigo per almeno un’ora, mescolando ogni tanto. Scottate su una piastra rovente i polpetti e il tonno, fate raffreddare e affettate il polpetti. Aggiungete il pesce ormai freddo ai fagioli, aggiungete i pomodorini, lo zenzero grattugiato, un trito di odori, qualche foglia di lattughina e basilico fresco; salate, pepate e condite con olio extra vergine d’oliva e servite.

è primaveraaaaaaaaa…

svegliatevi bambineeeeee, alle ‘Ascine messer aprile fa il rubacuooooorrrrrrr
ahahahah, evviva finalmente! da un po’ di giorni mi canto e mi ricanto la “mattinata fiorentina “
è, secondo me, la canzone più azzeccata per cominciare ogni santissima giornata di sole ahhhhhh non ne potevo più di pioggia freddo e ventazzo mallitto!
approfitto di queste mie pagine per augurare a tutti voi lettori adorabili (ma anche a quelli stolti) Buona Pasqua!
😀

questa ricetta è tratta dal numero di aprile de “la Cucina” del CORRIERE DELLA SERA
ho manipolato l’esecuzione avvicinandola ai miei gusti

per 4 persone:
4 medaglioni di filetto di manzo da 150 g ciascuno
90 g di burro a temperatura ambiente
una noce di burro
10 g di prezzemolo
10 g di basilico
10 g di timo
4 patate medie
4 spicchi d’aglio fresco
1 piccola cipolla rossa di tropea
2 fette pancarrè senza il bordo
1 cucchiaio di succo di limone sale e pepe
lavate le patate, mettetele in una casseruola con l’acqua fredda portate ad ebolizione, salate e fate cuocere per una ventina di minuti. Io le ho pelate dopo la cottura anche se la ricetta non lo prevede, mi ni futtivi ;), mettetele in una teglia irroratele con un filo d’olio e gli spicchi d’aglio con la buccia, infornate a 180°C per 30 minuti. Tritate le erbe aromatiche (tenete da parte un bel cucchiaio abbondante), mischiatele con il burro, il pepe e il succo del limone lavorando con una forchetta in una terrina; mettete il burro in un foglio di alluminio lavorandolo formando un salsicciotto. Chiudete e mettete in freezer a rassodare. Tritate la cipolla, mischiatela alle erbe aromatiche messe da parte, il pancarrè passato nel mixer, ponete le briciole ottenute in un padellino, sprcato da una goccia d’olio extra vergine d’oliva, fate tostare con pochissimo zucchero, la punta di un cucchiaino e mettete da parte. Legate i medaglioni con del filo da cucina.

In una padella fate fondere una noce di burro e cuocete pochi minuti per parte, dai 5 ai 7 minuti, dipende moltissimo dall’altezza dei medaglioni se esagerate con la cottura sarà compromessa la morbidezza del risultato finale. Salate a fine cottura, mentre la carne è ancora sul fuoco ponete sulle fette le rotelline di burro aromatizzato cospargete con il miscuglio di pane ed erbe, spegnete il fuoco, eliminate il filo (io mu scurdai!)che tiene in forma la carne e servite subito con le patate tagliate a pezzetti grossolani.
Nelle foto noterete che ci sono anche dei carciofi…li ho aggiunti come contorno insieme con le patate. Prendete 2 carciofi puliteli e affettateli, immergeteli in acqua acidualata con il limone, scolateli e saltateli in padella con un paio di cucchiai d’olio, dell’aglio fresco intero e delle erbette aromatiche, quando sono cotti salate e pepate.

la mia maestra di Tango è diventata mamma *_*

e che mamma! adorabile ma che dico adorabile?

FA-VO-LO-SA!!!!!

la nica è una meraviglia delle meraviglia, è nata già con la caviglia “spezzata” uguale alla sua mamma ahahahah per il resto assomiglia alla zia vera ma anche un pochino alla zia acquisita…ma anche diciamoloooooo al suo papà (in verità è uguale precisa ‘ntifica a suo padre ihihih)
L’altra sera sono venuti a cena da noi, abbiamo festeggiato il primo complemese, OT aveva già una richiesta per il primo, per il secondo, avevo pensato ad una torta salata con i carciofi…La maestra allatta, e le credenze popolari dicono che i carciofi provocano aria nello stomaco alla picciridda… ho pensato non è vero ma ci credo e ho sostituito i carciofi con le zucchine 🙂

Per l’impasto:
450 g di farina manitoba
120 g di strutto
150 ml di aqua tiepida
8 g di sale
1 uovo
per il ripieno:
400 g di zucca rossa
300 g di zucchine genovesi
2 cucchiai d’olio
1 noce di burro
1/2 cipolla
2 spicchi d’aglio
250 di salsiccia
marsala secco
3 fette di pancarrè
40 g di mandorle
1 ciuffo di prezzemolo

Preparate l’impasto di farina mescolando nella planetaria (o a mano) tutti gli ingredienti, e fate raffreddare in frigo per un’ora almeno.
Tritate l’aglio e la cipolla, unite l’olio e il burro, fate rosolare, unite la zucca tagliata a dadini, coprite e fate stufare per 10 minuti, aggiungete la salsiccia sminuttata, senza budello e le zucchine tagliate a dadini, sfumate con 3 cucchiai di marsala e fate evaporare, cuocete fino a quando le verdere sono morbide circa 15 minuti, mettete da parte e fate raffreddare. Tritate nel mixer, le fette di pancarrè, poi le mandorle e dopo ancora il prezzemolo, mescolateli insieme con l’impasto di carne e verdure, avendo cura di lasciare tre o quatto pugni di pancarrè per coprire il fondo dell’impasto. Prendete l’impasto di farina dal frigo, dividetelo in due parti disuguali; stendete la parte più grande con un matterello su un piano leggermente infarinato, e mettetelo dentro una teglia rettangolare di 18×26 cm con i bordi alti, distribuite il pancarrè messo da parte, sul fondo della torta, versate il composto di carne e stendete la seconda parte di impasto di farina. con l’apposito attrezzo realizzate le losanghe (dovete applicare un po’ di forza) allargate la pasta e ponetela sulla torta sigillate i bordi con l’impasto sottostante, pennellate con dell’olio lka superficie e infornate per circa 20 minuti in forno caldo a 180°C o fino a che la pasta si sia dorata.

you bite and you escape

ahahahahahah che favola internet e tutte le sue innumerevoli possibilità di acquisire informazioni 😀
io sono una schiappa, l’inglese non lo conosco ma ho l’asso nella manica perchè esistono i traduttoriiiiii yeah 😉 tu digiti una cosa e quello te la traduce è o non è FAVOLOSO????
queste pallottoline qua sono delle palline mordi e fuggi o per usare un inglesismo un “you bite and you escape” buone una cifra, leggere perchè cotte in forno, e…buone 😉
le ciotoline monoporzioni sono uno degli innumerevoli regali che la mia sister :* mi fece quando venne a trovarmi 😉 belle vero?
pigghiate un pizzinu
per 8 persone:
400 g di pesce spada
2 patate medie
un mazzetto di prezzemolo
3 cm di zenzero sbucciato e grattugiato
2 uova piccole oppure uno grande
6 fette di pancarrè
pangrattato
insalata a piacere per accompagnare

Cuocete le patate in acqua fredda senza buccia. Nel mixer tritate il pesce spada privato della pelle, ponetelo in una ciotola; eliminate il bordo dal pan carrè e tritatelo nel mixer, ponetelo nella stessa ciotola del pesce, unite le uova, le patate sciacciate con uno schiacciapatate, il prezzemolo tritato e lo zenzero grattugiato, salate pepate, mescolate e formate delle piccole palline che passerete nel pan grattato. Accendete il forno a 180°C, foderate una teglia con carta forno sulla quale porrete le palline leggermente distanziate tra loro, 10 minuti o un quarto d’ora di cottura e via col mordi e fuggi 😉

siore e siori sul palco il cous cous fest

E’ partita la manifestazione, il festival internazionale dell’integrazione culturale, così viene definito quest’evento, che da 11 anni vede il fulcro nel ridente paesello marinaro di San Vito Lo Capo
dal 22 al 27 settembre il programma ricchissimo, prevede l’abbuffata mega di couscous si comincia a degustare a menzuiornu e si finisce a menzannotte, ci saranno le sfide gastronomiche con i più grandi chef come protagonisti, spettacoli di intrattenimento, il sole (si spera), il mare e…voi che fate?
n’incocciamu al cous cous fest?

nell’attesa di festeggiarlo in loco avete mai usato il cous cous per una croccante panatura?
(sembro uscita da una pubblicità della findus…ahahahahahah)
Pesce spada al cous cous
per 4 persone
4 fette di pesce spada
80 g di cous cous precotto
uno spicchio d’aglio
un limone
2 uova piccole
3 bacche di pimento
un cucchiaino raso di maggiorana secca
un cucchiaino raso di coriandolo in polvere
2 cm di zenzero fresco grattugiato
farina
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

preparate il cous cous semplicemente ammollandolo in una ciotola con circa 2oo ml di acqua bollente leggermente salata, fatelo riposare coperto per 5 minuti e poi sgranatelo con una forchetta.Schiacciate le bacche di pimento, liberate i semini e pestateli nel mortaio. In un altro contenitore possibilmente basso e largo preparate la marinata con l’aglio tritato, la scorza e il succo del limone, le spezie compreso il pimento pestato, 3 cucchiai d’olio, sale e pepe. Fate insaporire nella marinata il pesce per circa mezz’ora . Infarinate le fette di spada, passateli nell’uovo sbattuto precedentemente con un pizzico di sale, e poi panatele nel cous cous, scuotetele per evitare che la panatura sia troppo spessa. Friggetele in olio ben caldo per un paio di minuti.

mi hanno detto che è già arrivato…

…SETTEMBRE 0_o

ma dico…ma come si permette ho faticato tanto per raggiungere quella fantastica stagione che è la MIA e che mi contraddistingue e lui è già arrivato? al posto suo mi vergognerei, come una ladra mi vergognerei, non sono cose che si fanno ad una signora 😀
ho pensato di avvolgerlo dentro un rotolino di carne rossa mischiato a un po’ d’estate che dite se ne accorgerà?

rotoli di scaloppine speziate
per 2 persone
230 g di scaloppine di vitello
60 g di pangrattato
10 fettine di speck tagliate sottili
20 g di pistacchi non salati
olio extra vergine d’oliva
20 g di parmigiano grattugiato
1 punta di cucchiaino di cannella in polvere
1 spicchio d’aglio
1/2 filetto d’acciuga sott’olio
2 cucchiai d’olio
250 g di pomodori piccadilly
50 g di olive verdi snocciolate
pepe bianco
sale
Tagliate le scaloppine a misura di involtino (10×6 cm circa), battetele con un batticarne fra due fogli di carta forno, fatele marinare per circa mezz’ora a bagno con olio e sale. Preparate il ripieno con il pangrattato, i pistacchi tagliati a coltello, il parmigiano, la cannella, un pizzico di sale e una generosa macinata di pepe bianco, amalgamate con un paio di cucchiai d’olio. Stendete le fettine di carne su un tagliere. Adagiate le fettine di speck a misura riempite con il mix di pangrattato, arrotolate, infilzate con uno spiedino e ripassateli sul pangrattato.
In un tegame, soffriggete l’aglio affettato finemente in un paio di cucchiai di olio, sciogliete l’alice, agggiungete i pomodori tagliati a metà, le olive tagliate grossolanamente. Cuocete per 10 minuti, unite il pangrattato avanzato, unite i rotoli di carne e fate cuocere a fuoco leggero con il coperchio, girando spesso. Servite gli spiedini con la salsina di pomodoro.

una ricetta scopiazzata dalla tradizione

questa ricetta l’ho vista su due, dico due pubblicazioni diverse…uguale testo, uguali foto, stesso editore 😉
ci metto il carrico da undici e la faccio pure io perchè, mi sono detta, tutto il mondo e provincia non avrà letto quelle due pubblicazioni…
😀
sono un tantino presuntuosa?
ahahahahah
vogliatemi bene :*

Ovviamente la mia versione è un tantino diversa quindi segnatevela 🙂
PRE SUN TUO SA
Involtini di pesce spada  melenzane
per 4 persone:
3 melenzane lunghe medie
500 g di pesce spada in una sola fetta
20 g di pinoli
20 g di passolina (uva passa)
60 g di pecorino grattugiato
70 g di pangrattato
mezzo bicchierino di brandy
pesto alla genovese fatto in casa

Mettete il trancio di spada nel freezer per circa 15-20 minuti. Nel frattempo, lavate le mulinciane, spuntatele e tagliatele a fette, nel senso della lunghezza, di circa mezzo cm di spessore; mettetele in uno scolapasta e, salatele e fate perdere l’aqua di vegetazione per circa un’ora. Prendete il pesce e affettatelo con un coltellaccio moooolto affilato a fettine moooolto sottili. Sciacquate e asciugate le melenzane. Scaldate una griglia arrostite le fette per un paio di minuti per lato e fate raffreddare. Ammollate la passolina in un bicchierino con il Brandy per una ventina di minuti e poi sgoggiolata. Preparate il pangrattato mescolando i pinoli, la passolina, il pecorino, un filo d’olio e una macinata di pepe. Stendete la melenzana, adagiatevi una o due fette di pescespada a seconda della loro dimensione rispetto alla fetta di melenzana, cospargete con il pangrattato insaporito, un filo d’olio e chiudete l’involtino. Oleate una teglia, disponete gli involtini ben compattati con le mani, cospargete con il restante pangrattato, un altro filo d’olio e infornate per 6-10 minuti a 190°C
suddividete gli involtini sul piattoservite con il pesto alla genovese.

grigliamo?

certo cu tuttu ‘stu malu tempu…c’è poco da grigliare ma prima che si scatenasse Giove Pluvio [cu fu? cu fu che lu fici ‘ncazzari?] serate meritevoli ce ne sono state 😉
Non so nelle altre regioni della nostra amata Italia, ma in Sicilia l’involtino o semplicemente lo spiedino, impazza ce ne sono di tutte le misure e di tutte le miscellanee. Ve ne propongo 2 tipologie; un gruppo abbastanza veloce perchè realizzato con verdure, pezzi di carne bianca e rossa. L’altro gruppo è un po’ più laborioso ma se avete tempo a disposizione vi consiglio di proporli perchè buoni sono!

spiedini di carne mista:
per 8 persone:
6 fette di petto di pollo
400 g di salsiccia a nastro
3 puntine di maiale
1 peperone verde
1 peperone verde
2 pannocchie precotte
1 cipolla rossa
foglie di alloro
per la marinata:
2 spicchi d’aglio
3 rametti di rosmarino
6 foglie d’alloro
un ciuffo di salvia
un ciuffo di timo
un ciuffo di maggiorana
la scorza di un limone
olio extra vergine d’oliva

Il 12 ore prima, realizzate la marinata; tritate il rosmarino, l’aglio degerminato, l’alloro, la salvia, il timo e la maggiorana; grattugiate la scorza del limone e mescolate tutti gli aromi in una ciotola capiente con l’olio. Immergete la carne nella marinata e lasciate insaporire in frigorifero sino al momento di grigliarla. Preparate tutti gli ingredienti sul piano di lavoro in modo da essere pronti per infilzare il tutto negli spiedini. Lavate i peperoni, puliteli internamente e tagliateli a pezzetti. Pulite la cipolla e tagliatela a spicchi. Tagliate a rondelle le pannocchie. Tagliate la carne a tocchetti e il pollo in piccole striscioline e poi arrotolatele. Procuratevi degli spiedini e cominciate ad infilzare la carne alternandola alle verdure e alle foglie di alloro. Finite con una ruota di pannocchia.
In ultimo ma non per importanza, dovete procuravi uno sposo come il mio, che è bravissimo a cuocere alla griglia 😉

Spiedini di carne rossa
per 8 persone:
600 g di carpaccio
300 g di formaggio tipo Galbanino
1 cipolla rossa
foglie d’alloro
200 g di prosciutto cotto
pangrattato
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
Metete a bagno la carne nell’olio, con il sale e una macinata di pepe per almeno mezza giornata, Tagliate a pezzetti il formaggio e il prosciutto. Panate la carne che deve essere ridotta a fettine piccole ma non troppo, riempitele con poco formaggio e poco prosciutto arrotolatele chiudendone i lati ed infilzatele negli spiedini alternate con spicchi di cipolla e foglie d’alloro.
Cuocete nella griglia ben calda ma se volete anche in forno vengono buoni.


sarde ai mirtilli al profumo d’arancia

ricetta banale se volete ma che incontra i palati come il mio, che adorano i contrasti acidulo/dolce/salato…
per 4 persone

600 g di sarde
un mix di pangrattato, prezzemolo tritato, parmigiano grattugiato
un chiodo di garofano pestato nel mortaio
30 g di pinoli tostati
100 g di mirtilli
un pizzico di zucchero
polvere d’arancia
sale
olio extra vergine d’oliva
mescolate al mix di pangrattato il chiodo di garofano pestato, i mirtilli, i pinoli tostati e lo zucchero, irrorate con un filo d’olio e amalgamate bene. Pulite le sarde eliminate la testa e la lisca, apritele a libro. Su un tagliere posizionate un pesce dal lato della pelle mettete un po’ del miscuglio di pane sulla parte interna, coprite con un’altra sarda a panino lasciano la pelle in alto; passate il panino di sarde sul pangrattato, schiacciatele leggermente con il palmo della mano. Finite così tutti i pesci componendoli a due a due ripieni. Foderate una teglia con carta forno, adagiate i pesci e spolverate con la polvere d’arancia di Alex, condite con un filo d’olio e infornate a 180°C per 10-15 minuti.
e vidi chi manci…
😉

tabella di marcia e ricette

…e vi giuro che mi fermerò qui, ci metto un bel punto e passiamo ad altro ok?
ok!
comincio col dire che, dopo aver studiato il menù con l’aiuto di molte di voi, compresa la mia amica Frenci che mi ha regalato un libriccino davvero utile e a me molto caro :*

ho scritto una tabella di marcia per poter realizzare tutto nei tempi dovuti, qualcuno ride di ciò, ma se non avessi avuto tutto scritto avrei perso qualcosa per strada ahahahah!
Il giovedì è arrivata la mia mamma, che partita da Messina è passata da Acireale facendo incetta di calle 😉
è anche arrivato tutto il materiale della Gamma servizi, ed ho realizzato l’addobbo della “sala”.
Il venerdì alle 5 del mattino ho realizzato i biscotti al burro e il brownies nelle dosi indicate dalle ricette originali. Ho realizzato la base per la torta, preparato le braciole, preparato il ragù per i cannelloni, preparato la glassa reale e gli anelli per la decorazione della torta.
il sabato alle 6 del mattino abbiamo cominciato a fare gli antipasti, poi la torta, il cous cous, i cannelloni, la macedonia, lavato e affettato l’insalata, preparato i cocktail.
La mattina della Domenica abbiamo apparecchiato e coperto i tavoli con dei grandi fogli di cellophane.
adesso le ricette considerando le quantità per 23 persone e in funzione di tutto ciò che era preventivato dal menù

Canapè di bocconcini di mozzarella, crudo e fichi secchi

26 ciliegine di mozzarella
13 fichi secchi
150 g di prosciutto crudo dolce
timo fresco
un filo d’olio
dividete a metà i fichi secchi, ponete sopra una ciliegina avvolta in unpiccola fettina di prosciutto, infilzate il trittico, ponete in dei piccoli pirottini di carta, spolverate con le foglioline di timo e passate un filo d’olio finale.

Involtini di tonno e zucchine di Ann@ccì

3 zucchine genovesi medie
2 scatolette di tonno da 80 g
un uovo
un cipollotto
una manciata di pan grattato
30 g di parmigiano grattugiato
olio per amalgamare
2 alici sott’olio
1 cucchiaio di capperi
un mazzetto di prezzemolo
sale e pepe
Lavate e asciugate le zucchine, affettatele finemente nel senso della lunghezza, conservate quelle più belle circa una trentina, tagliate a julienne nel senso corto le zucchine rimanenti. In una padella con un cucchiaio d’olio sciogliete le alici e soffriggete il cipollotto affettato sottilmente con una mandolina, unite i capperi e le zucchine tagliate a julienne; fate cuocere per 5-7 minuti. Frullate il tonno sgocciolato con l’uovo e il parmigiano e unitelo al composto di zcchine ormai freddo. Su un tagliere, stendete i nastri di zucchine, mettete ad un estremo una pallina di composto e poi arrotolatele e infilzatele con uno stecchino. Ponete i rotoli in piedi su una teglia foderata di carta forno, irrorate con un filo d’olio, spolverate con il pangrattato e infornate per circa 25 minuti a 200°C. Dopo la cottura spolverate con del prezzemolo tritato fresco.

Tartufini di caprino del Cavoletto

600 g di caprino morbido
40 olive nere tritate
foglioline di timo
scorza d’arancia secca
100 g di pistacchi non salati tritati
in una ciotola mescolate il formaggio, le olive, il timo e la scorza d’arancia, formate delle palline e poi passatele sul trito di pistacchi.
ponete su piccoli pirottini di carta e poi sul piatto da portata.

Fagottini di pasta sfoglia

3 rotoli di pasta sfoglia rettangolare
24 cubetti di parmigiano
24 cucchiaini di pesto genovese
24 fettine di melenzane fritte
un uovo sbattuto
stendete leggermente con il mattarello i fogli di pasta sfoglia su un piano leggermente infarinato, ritagliate 24 rettangoli, in ognuno di essi mettete un cubetto di parmigiano, una fettina di melenzana e un cucchiaino di pesto, piegate la pasta a triangolo formando dei fagottini, poneteli su una placca foderata con carta forno, spennellate con l’uovo sbattuto ed infornate per circa 20 minuti a 200°C.

Pecorino di fossa con pere e gelatina di Nero D’Avola, della Scorza


vi rimando alla ricetta indicata dal link

Bonbon salati

250 g di ricotta sgocciolata
un mix di salvia, erba cipollina, timo fresco, rosmarino fresco, alloro fresco tritati
30 g di pinoli
30 g di parmigiano grattugiato
sale e pepe
80 g di nocciole tritate
mescolate in una terrina il formaggio, le erbe tritate e i pinoli tritati grossolanamente, salate e pepate, realizzate delle piccole palline passatele sul trito di nocciole e poi mettetetele in dei pirottini di carta.

Quadrotti al formaggio i Sale & Pepe del maggio 2004


250 g di farina
225 g di burro
100 g di parmigiano grattugiato
1 uovo
1 dl di acqua fredda
3 cucchiaini di rosmarino tritato finemente
slae e pepe
Lavorate la farina con il burro morbido, aggiungete 3/4 di parmigiano, il rosmarino tritato, un pizzico di sale, una macinata di pepe e l’acqua. Lavorate fino a quando l’impasto sarà liscio e omogeneo. Formate una palla e ponetela in frigo per 2-3 ore. Trascorso questo tempo lavoratela leggermente con le mani, stendetela in una sfoglia di un cm di spessore e tagliatela a quadrotti di circa 4 cm di lato, poneteli su una placca foderata di carta forno, spennellate con l’uovo sbattuto, sploverate con il formaggio grattugiato rimasto ed infornate a forno caldo a 190°C per 15-20 minuti

Lumachelle Orvietane di Paoletta


250 g di farina
140 g di acqua
100 g di pancetta
50 g di parmigiano ( Paoletta ha utilizzato il pecorino)
10 g di strutto
10 g di olio extra vergine d’oliva
12 g di lievito
4 g di sale (Paoletta ne usa un pizzico per ovvi motivi il pecorino è molto più saporito del parmigiano)
una macinata di pepe

Nella planetaria con il gancio, ho messo il lievito sciolto nell’acqua tiepida, aggiunto la farina poco alla volta e nell’ultima manciata ho unito il sale e il pepe. Infine ho amalgamato il parmigiano, lo strutto e l’olio, facendo lavorare la macchina per un quarto d’ora. Ho trasferito l’impasto in una ciotola e l’ho fatto riposare più di un’ora. Dopo ho lavorato a mano l’impasto unendo la pancetta tagliata a cubetti molto piccoli ed ho diviso l’impasto in palline di 30 g l’una. Ho realizzato dei cannellino sottili, li ho arrotolati e poi li ho fatti lievitare ancora una volta sulla teglia foderata con carta forno per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo ho acceso il forno ed ho infornatato a 190 °C per circa 15 minuti; in ultimo ho dato qualche minuto di grill per dorare la superficie. li ho fatti raffreddare in forno.

Bocconcini Salati di Ady

200 g di farina 00
80 di olio extravergine d’oliva
100 g di latte
80 g di parmigiano grattugiato
4 uova
1 bustina di lievito in polvere
80 g di mortadella
80 g di emmental grattugiato
sale e pepe
Nel mixer frullate le uova per 10 secondi, quindi unite l’olio, aggiungete il parmigiano, la farina a pioggia, il lievito, il latte il sale e il pepe. Otterete un impasto fluido, versate metà in una teglia ci 20×25 cm foderata di carta forno, quindi adagiatevi la mortadella e il formaggio grattugiato, ricoprite con l’altra metà dell’impasto e cuocete a 180°C 30 minuti. Fate dorare con il grill.

Rotoli di mozzarella della Scorza

5 uova
origano
sale e pepe
2 sfoglia di mozzarella
4 fette di pane per tramezzini lunghi
4 cucchiai di pesto alla genovese
2 zucchine genovesi
uno spicchio d’aglio piccolo
1 fetta di mortadella
burro salato
olio extra vergine d’oliva

Sbattete le uova con l’origano (a piacere) il sale e il pepe, cuocete la frittata in una padella antiaderente larga almeno 30 cm in modo da farla bassa e larga, si cuocerà in pochi minuti. Toglietela dal fuoco e fatela raffreddare un un tagliere. Su un foglio di carta d’alluminio stendete una fetta di pane per tramezzini schiacciatela con un mattarello, spalmate il pesto alla genovese, adagiate 1/4 di frittata, mezza fetta di mortadella ed in ultimo mezzo rotolo di mozzarella. Arrotolate delicatamente aiutandovi con l’alluminio, sigillate e riponete in frigo per almeno un paio d’ore. Fate la stessa cosa con un’altra fetta di pane per tramezzini. In una padella affettate sottilmente lo spicchio d’aglio e soffriggetelo con un paio di cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, aggiungete le zucchine grattugiate con una grattugia a fori grossi. Fate rosolare qualche minuto…pochissimo e fate raffreddare. Su un altro foglio di alluminio stendete un altra fetta di pane per tramezzini, schiacciatelo con un matterello, spalmatelo con il burro salato a temperatura ambiente, adagiate 1/4 di frittata, mezza mozzarella rimanete e metà delle zucchine ormai fredde. Arrotolate delicatamente e sigillate, ponete in frigo sempre per un paio d’ore. Fate lo stesso con l’ultima fetta di pane per tramezzini. Spacchettate i rotoli e tagliateli a fette, di circa 6 millimetri.

I Cannelloni alla bolognese con un’ideuzza sicula li tovate qui

ho moltiplicato per due le dosi

Il Cous cous alle verdure lo trovate qui

ho moltiplicato per due le dosi

Braciolettine alla messinese

1200 g di carpaccio di vitello400 g di pangrattato
200 g di parmigiano grattugiato
1 mazzo di prezzemolo
200 g di olio extravergine d’oliva
olio per l’ammollo della carne
Tagliate a piccole fettine la carne e immergetela in una ciotola con dell’olio e il sale. fate riposare per circa un’ora. Preparate il pangrattato con il prezzemolo tritato, il formaggio e l’olio, amalgamate bene e poi riempite le fettine di carne, richiudetele dai lati e arrotolatele fermatele in uno stecchino a due a due per realizzare dei piccoli bocconcini. Ripassatele nel pangrattato e infornate per 15 minuti a 180°C

Torta glicine

Base torta margherita da preparare sempre un giorno prima
4 uova
150 g di zucchero
la scorza grattugiata di un limone
1 pizzico di sale
100 g di farina
100 g di frumina
1/2 bustina di lievito
4 cucchiai di olio di semi
Sbattete a schiuma i tuorli con 4 cucchiai d’acqua bollente e d aggiungete 100 g di zucchero, la scorza del limone ed il sale. Sbattete fino ad ottenere una crema. Monate gli albumi a neve fermissima, aggiungete 50 g di zucchero e continuate a sbattere. Pineteli sul composto di tuorli e con una spatola incorporateli con movimenti dal basso verso l’alto, aggiungete poco alla volta, la frumina, la farina setacciati e infine il lievit. In ultimo unite anche l’olio a cucchiaiate. Versate l’impasto in una teglia da 26 cm di diametro a 160°C per 25-30 minuti

Crema pasticcera alla vaniglia

500 ml di latte
40 g di farina
4 tuorli
120 g di zucchero a velo
1 baccello di vaniglia
1 noce di burro
1 pizzico di sale
Portate a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia tagliato a metà nel senso della lunghezza e del quale avrete liberato i semi. Togliete dal fuoco e lasciatelo in infusione. In una terrina montate i tuorli con lo zucchero e il sale, amalgamate al composto la farina setaciata e versate a filo il latte filtrato. Mescolate con una frusta, versate in una casseruola e cuocete a fiamma dolce fino a quando la crema non si sarà addensata. toglietela dal fuoco e aggiungete una noce di burro, mescolate e fate raffreddare.

Bagna al alimoncello
200 ml di acqua
300 ml di limoncello
in un contenitore emulsionate i due liquidi.

Taglio della torta
Se la parte superiore della torta margherita non è omogeneoa tagliate con un lungo coltello segettato, la parte in eccedenza ottenendo una superficie piatta, con lo stesso coltello effettuate due tagli orizzontali, ottenendo 3 dischi di uguale dimensione.

Farcia alla panna e fragoline
500 ml di panna fresca
60 g di zucchero a velo
500 g di fragoline di bosco
Montate la panna con lo zucchero a velo, poco prima di farcire la torta aggiungete le fragoline e amalgamatele alla panna.

Montaggio della torta
Sul piatto da portata mettete l‘anello di metallo, componete la torta con il primo disco di torta margherita, imbibite con un pennello da cucina intinto nella bagna al limoncello, siate generosi, deve esser molto bagnato, fate la prova appoggiando il palmo della mano, la superficie della torta dovrà risultare ben bagnato e spugnoso. Disponete un abbondante strato di crema pasticcera alla vaniglia, la metà di quella che avete preparato, poi uno di panna e fragoline, anche questo la metà. Bagnate un lato del disco centrale della base della torta su una gratella per dolci e poi facendo molta attenzione adagiate la parte bagnata sullo strato di panna, premete leggermente con le mani, per appiattire e assestare le creme sottostanti, bagnate ancora la faccia superiore generosamente con il pennello. disponete lo strato di crema pasticcera e quello di panna e fragoline, ponete il il terzo e ultimo disco bagnando solo la faccia che va a contatto con la panna. assestate con le mani premendo delicamente e ponete in frigo.

Pasta di zucchero di Rosannina
30 ml d’acqua
5 g di gelatina in polvere
50 g di glucosio
450 g di zucchero a velo setacciato
una fialetta di essenza di vaniglia
una puntina di colore alimentare in polvere viola
amido di mais per spolverare il piano di lavoro
marmellata di albicocche setacciata

Mettete la gelatinain un pentolino a bagno nell’acqua e mescolate per far assorbire tutto il liquido accendete il fuoco, aggiungete il glucosio e l’estratto di vaniglia. portate a fuoco bassissimo allo stato liquido senza fare mai bollire; versate il liquido dentro dentro una terrina dove avrete già messo lo zucchero setacciato e il colore in polvere, lavorate a mano aggiungendo se è il caso un po’ d’acqua per ottenere un impasto morbido. Sul piano da lavoro spargete come se fosse farina, un po’ di amido di mais per evitare che l’impasto si attacchi. Stendete l’impasto di zucchero con un matterello ottenendo un disco delle dimensioni della torta compresi i lati; ogni volta che passate il mattarello tirate su l’impasto e spolverate il piano di lavoro evitando che si attacchi, spolverate anche il mattarello 😉
La mia amica Mich Turner consiglia di adagiare uno strato di marzapane su tutte le torte rivestite di pasta di zucchero, in effetti aveva ragione, io non ho seguito il suo consiglio e la superficie della torta non era liscia 🙁
Eliminate l’anello e prima di rivestire la torta, spennellate la superficie con la marmellata di albicocche scaldata a bagno maria e setacciata. Stendete la pasta di zucchero sulla torta, lisciate la superficie e i lati, eliminate con un coltellino la pasta in eccedenza e bucate eventuali bolle d’aria con uno spillo.

Glassa reale da prepaparare il giorno prima
resa 400 g
1 albume di un uovo medio
350 g di zucchero a velo setacciato
il succo di mezzo limone setacciato
In una ciotola perfettamente pulita e asciutta, montate a neve ferma l’albume, aggiungete lo zucchero e sbattete ancora alla massima velocità per un minuto. Aggiungete il succo del limone e sbattete ancora per un minuto.

Fiocchi di glassa

Con la glassa riempite una tasca da pasticcere fornita di un beccuccio a foro liscio di 3 mm, realizzate una serie di piccoli fiocchi su un foglio di carta forno e fate riposare tutta la notte; la glassa rimanente potete conservarla in un contenitore a chiusura ermetica in frigo, si conserva morbida per 6 giorni.
Metete al centro della torta una cupoletta di glassa reale, staccate delicatamente i fiocchi dalla carta forno e fissateli una alla volta sulla torta, realizzando la composizione desiderata.
Decorate la torta con un nastro e un fiocco.