cosa avete comprato?

Su Cucinando_Web_Shop? Guardate questa teglia favolosa, potete vedere tutte le caratteristiche qui 
e sempre per stuzzicarvi le narici con un’aromatica e invitarvi ancora una volta a partecipare al contest di Cucinando, non poteva mancare nella mia collezione, una toTTa ciavurusa! mi sono lasciata avvoltolare da questa dolce, aromatica e speziata ciambella…che dite vi ho convinto? Lasciatevi pregare ahahahahah
Ciambella alle mele ciavurusa di salvia
4 uova
190 g di burro salato,
200 g di zucchero Zefiro
200 g di farina 00 
100 g di fecola di patate
200 ml di latte
60 g di mandorle
40 g di pistacchi
2 mele Pink Lady
1 pizzico di sale
foglie di salvia
una grattatina di noce moscata
1 bustina di lievito
50 ml di Calvados
Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a dadini picciriddi, mettetele in una ciotola con la frutta secca tritata grossolanamente, una grattatina di noce moscata e il Calvados, mescolate e fate riposare. Imburrate uno stampo a ciambella apribile, imburrate delle foglie tenere di salvia e appiccicatele lungo il bordo, questa cosa bellissima la vidi in un sale e pepe e mi rimase impressa nella memoria; spolverate di farina ed eliminate quella in eccesso. Sbattete a lungo il burro morbido con lo zucchero, unite un uovo alla volta, la farina a pioggia setacciata con la fecola, il lievito e il sale. Versate il composto nello stampo e cuocete in forno caldo a 180°C e poi abbassate subito la temperatura a 160° e cuocete per 35 minuti, fate la prova dello stecchino. Non mi stancherò mai di dirvi che, sulla temperatura, dovete basarvi sempre sulla conoscenza del vostro forno.

C come CRAMBOOL

 
C Come Claudia
C Come sCorza d’aranCia
C Come Che bello sta affacciando la primavera
C Come Che buono questo Crambool 😀
C come Calvados ( qua ci sta preciso ‘ntifico)
C Come dovete farlo perChè merita!
C Come sono modestaaaaa
ahahahahahahah su_dai segnatevi ‘sta ricettuzza
Crumble di mele con prugne secche e Calvados
per una teglia ovale con l’asse maggiore di 34 cm e quello minore di 24 cm
per il ripieno:
4 mele Pink Lady
5 prugne secche
1 arancia
1 cucchiaino raso di cannella 
50 g di burro salato
1 cucchiaio di zucchero di canna
50 ml di Calvados
per le briciole:
175 g di burro salato morbido
230 g di farina 00
120 g di zucchero semolato
per la finitura:
una spolverata di zucchero di canna
tagliate a cubetti piccoli le mele dopo averle sbucciate e private del torsolo, riducete a piccoli pezzi anche le prugne, mettete la frutta in una ciotola con la scorza dell’arancia, grattugiata  con uno zester e il suo succo, unite anche la cannella e lo zucchero di canna, mescolate. In un wok sciogliete il burro, unite il composto di frutta, mescolate e bagnate con il liquore, alzate la fiamma e cocete per 5 minuti. 
preparate le briciole; se non avete la planetaria o un comune robot da cucina, mettete gli ingredienti in una ciotola e impastate con la punta delle dita; nella planetaria invece, montate la frusta K, mettete il burro a pezzetti, la farina e lo zucchero, accendete la macchina a media velocità e fatela andare fino a quando non si formano le briciole…abbiate fiducia 😉 
distribuite le mele cotte dentro la teglia, livellate con un cucchiaio o una spatola, distribuite le briciole ben bene e finite con una spolverata di zucchero di canna. Infornate a 180°C per circa 40 minuti o fino a quando la superficie sarà dorata.

ci state pensando?

come a cosa? al contest, al ciavuro delle piante aromatiche, ai premi ghghghghgh che sono favolosi!
voglio solleticarvi le narici con le foglioline del mio timo e proporvi una ricetta assolutamente fuori concorso 🙂
per due persone pigghiate 200 g di favette tenere, tenere già sgranate, 200 g di polpetti nichi, nichi, 25 g di pinoli, 2 cipollotti, 140 g di riso basmati, un pomodoro, foglioline di timo a tinchitè, n’anticchia di vino bianco, un lime, una bustina di zafferano, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
nichi=piccoli
a tinchitè= in abbondanza
n’anticchia= un poco
 
Sgranate le favette, tritate i cipollotti, metteteli in un wok con un filo d’olio, soffriggete leggermente e poi aggiungete le fave, fate insaporire un paio di minuti, aggiungete 100 ml di acqua calda in cui avrete sciolto lo zafferano, coprite e fate cuocere per 10 minuti. Nel frattempo tostate i pinoli e metteteli da parte, sporcate d’olio la stessa padella e mettete i polpetti tagliati a listarelle, fateli saltare a fuoco vivo, sfumateli con un’idea di vino, alzate la fiamma, 2 minuti e spegnete. Pelate il pomodoro, privatelo dei semi, tritatelo e unitelo alle fave, due minuti di cottura e aggiungete i polpetti con il loro sughetto. mescolate e spegnete. Unite a questo punto la scorza grattugiata del lime, le foglioline di timo, i pinoli e una macinata di pepe, aggiustate di sale se necessario. Cuocete il riso per 10-12 minuti scolatelo, disponetelo sul piatto, allargatelo leggermente formando una conca, mettete al centro il condimento, aggiungete ancora una grattatina di lime e altre foglie di timo per decorare.

Cucinando con…le erbe aromatiche

vi starete chiedendo ma che cos’è? perchè ve lo state chiedendo vero? io qua sono, per rispondere alle vostre domande. Per adesso provo a immaginarle e a soddisfare alcune curiosità dopo, se avrete altri dubbi, risponderò, come sempre. 😉
Assittatevi che vi conto ‘sta cosa
Esiste sulla scena commerciale, un bellissimo negozio reale, gestito da due simpatici e attivissimi ragazzi, Riccardo&Valentina. Il negozio è un punto di riferimento fondamentale per chi adora la cucina, i suoi utensili, i libri dedicati, i vini, gli alimenti artigianali e tutto l’occorrente per servire e ricevere. Il negozio è innovativo non “solo” per la particolarità dei suoi prodotti,  ma anche per la presenza di una cucina funzionante, per cui tutto ciò che è in vendita può essere provato, fantastico no? E’ il posto giusto giusto per noi!!! In più, in questo spazio, vengono organizzati anche corsi di cucina con cuochi professionisti. Il negozio si chiama Cucinando. L’unico piccolo dettaglio non trascurabile per me che abito un tantinello fuori mano, è che si trova a Massa. Ma ho un asso nella manica che posso giocarmi senza indugio. Eccolo: Riccardo&Valentina con il supporto di Lory curatrice dell’ e-commerce, si lanciano in un’altra avventura, l’apertura di un negozio on-line Cucinandoweb … ma ditemi, non è una cosa favolosa? 😀

Adesso andiamo al Contest 
Per inaugurare l’apertura del loro negozio on-line, Riccardo, Valentina e Lory, desiderano lanciare un Contest; chi naviga sul web sa che un contest è una gara culinaria basata su un ingrediente scelto dai propositori. Le vostre ricette dovranno avere come ingrediente di base un’erba aromatica a vostra scelta. Abbiamo bisogno di proposte e idee nuove, liberate la vostra fantasia! Perchè le tre ricette migliori verranno premiate. Possono partecipare tutti possessori di blog o lettrici e tra l’altro in modo semplice; se avete un blog postate la vostra ricetta con la foto del piatto realizzato inserendo ovviamente il Banner del Contest con il link a questo post sul blog della Pippi. Lasciatele un commento, perché da oggi, il suo blog, diventerà una sorta di blog/raccoglitore. Se non avete un blog mandate la ricetta e la foto a questo indirizzo mail: claudia.magistro@tiscali.it oppure 
 

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Avete tempo da oggi, 7 marzo, fino alla mezzanotte del 7 maggio 2011.
Alla fine del contest verrà realizzato un bel pdf, comodo da consultare, dove verranno raccolte tutte le ricette partecipanti.

vi starete chiedendo ma che ci azzecchi tu? eddai che ve lo state chiedendo! 😀
sotto la supervisione di Valentina, Riccardo e Lory, insieme con altre 9 colleghi blogger, giudicheremo le ricette che concorreranno al Contest; pubblicheremo qualche ricettuzza in tema al contest per invogliare ad aromatizzare tutti voi…ma poi non la sentite? è nell’aria la primavera!  
Guardate un po’ qua di seguito, troverete i premi, messi gentilmente in palio da WMF, un’azienda favolosa che produce prodotti di ottima qualità. Cliccate sull’imagine per vedere la scheda dei prodotto

Primo premio: Rostiera Vitalis per cottura a vapore aromatica

Secondo premio: ben 2 Ciotole cucina

Terzo premio: Termometro digitale

ed infine ecco il gruppo dei dieci giurati che avranno l’onore e l’ònere di giudicare le ricette aromatiche 
Anna di Anna the nice
Aurelia di Profumi in cucina
Claudia di Scorza d’arancia
Valentina di L’aroma del caffè
Sara e Paolo di  Fico secco e uva passa
Eddai che siamo una gran bella squadra! Dunque, cosa state aspettando? Inebriateci con le vostre  idee  mangerecce aromatiche 😀

Una rosellina a te

Una rosellina a te
una a te
una rosellina pure a te
così fanno 3
Una rosellina per questa serata che non può finire
una per trovarti
e l’altra per sparire
Una rosellina a te
una a te
un’altra rosellina pure a lei
così fanno 6
Una rosellina per sapere
che non ho sbagliato mondo
Adesso, le riconto
se no mi confondo

parafrasando “Monetine” di Daniele Silvestri

Elisa grazie :* una rosellina pure a te 🙂 a prescindere

 
torta di rose singole, per regalarne una te 
per l’impasto
380 g di farina
50 g di burro
15 g di lievito di birra
80 g di zucchero semolato
190 ml di latte tiepido
1 tuorlo
un pizzico di sale
per il ripieno
350 ml di latte
4 tuorli
90 g di zucchero
20 g di farina setacciata
10-12 g di zenzero grattugiato
5 cm di cannella intera
100 g di pandoro raffermo oppure pandispagna
per la guarnizione
20 g di mandorle a lamelle
20 g di zucchero di canna
circa 15 g di burro fuso per gli stampi
  
sciogliete il lievito nel latte tiepido con 2 cucchiaini di zucchero prelevato dal totale, fate riposare coperto per una ventina di minuti. Fondete 40 g di burro e fatelo raffreddare. Mescolate la farina con il burro fuso ormai freddo, il tuorlo, lo zucchero rimasto e il sale, unite dopo il lievito sciolto nel latte; impastate fino a quando l’impasto sarà liscio, circa 10 minuti. Fate lievitare l’impasto in una ciotola coperta, dentro il forno spento con la luce accesa per almeno 2 ore mezza. Preparate la crema per il ripieno. Portate a ebollizione il latte con lo zenzero grattugiato e la stecca di cannella sbriciolata, spegnete e lasciate intiepidire. Se dovesse impazzire…non ci fate caso e soprattutto non fatevi prendere dal panico, frullate il tutto e poi filtrate 😉
montate i tuorli con lo zucchero finchè diventano belli chiari e spumosi, unite il latte filtrato e rimettete sul fuoco mescolando sempre sino a velatura del cucchiaio, non fate bollire per piacere. Fate intiepidire.
riprendete la pasta, infarinate il piano da lavoro, il matterello e poi stendete l’impasto sottile realizzando una forma “simil rettangolo” che poi sarà una specie di ovoidale con l’asse minore di circa 35 cm e l’asse maggiore, sempre circa, di 45 cm, non vi verrà mai un rettangolo a meno che non tagliate la pasta, fregatevene! Frullate il pandoro e riducetelo in farina, distribuitelo sull’impasto…tutto anche se vi sembra troppo, distribuite la crema tiepida e con una spatola stendetela delicatamente fino quasi a mezzo cm dal bordo. Arrotolate l’impasto dal lato lungo, ovviamente la crema sborderà fregatevene anche qui, procedete senza indugio. Elga nella sua torta di rose, suggerisce di utilizzare un coltello a lama liscia ed io così ho fatto, quindi affettate il rotolo in 10 parti, le due estremità saranno quelle più brutte e micragnose, vi serviranno per aggiustare l’ovoide e per la prova assaggio…fondamentale per capire se l’esperimento è buono 😉 le altre otto saranno le roselline belle, quelle da regalare 😉 ponete ogni porzione in una cocottina imburrata con il burro fuso. Ponete le cocottine su una teglia in modo da manovrarle tutte insieme, mettetele nel forno spento con la luce accesa ancora mezz’ora abbondante; distribuite le mandorle e lo zucchero di canna e infornatele a 180°C per circa 30-40 minuti…nel mio forno però, nel vostro non saprei 🙂 quando la superficie delle rose sarà dorata sarà il momento giusto per tirarle fuori.
allora sono dimagrita?
ahahahahahahahah

non mi trovate dimagrita?

nemmeno uno zinzino? niente_niente?
eCCerto non mi guardate mai! Sempre a sbavare sulla tastiera, davanti al monitor… allora beccatevi questa care amiche che chiedete una cosina dietetica_ma anche buona_ed anche bella…insomma ho amiche incontentabili, vogliono godere anche con gli occhi oltre che con il palato…

VERGOGNA!!!

ahahahahah
Non si parla sempre delle amiche, quando si vuole parlare di noi stessi? ecco! Questa sono io (sempre, perennemente, faticosamente, miseramente) a dieta 😀
1 pomodoro
1 costa di sedano
1 ciuffetto di finocchietto
2 centimetri di zenzero grattugiato
1 cipollina
1 zucchina
1 carotina
…tutto in ina ahahahah
mezzo litro d’acqua
sale e pepe
1 cucchiaio di crema di lenticchie (rubato dal pranzo di mia figlia)
50 g di riso mix Basmati e serbaggio (selvaggio)
un’idea di olio extra vergine d’oliva
un pizzico di mix di spezie

tagliate tutte le verdure a quadrucci nicareddi, perdeteci tempo perchè la minuteria inganna l’occhio…il piatto sembra più pieno; grattugiate lo zenzero, coprite con l’acqua e cuocete a fuoco lento, senza fretta ma nemmeno troppo, le verdure si devono sentire sotto i denti mica devono diventare pappetta 😉 Unite se volete e se l’avete pronta, la crema di lenticchie che lega il tutto e poi bene ci sta 😀
salate pepate e irrorate con n’aticchia d’olio…basta!
cuocete il riso in acqua salata, scolatelo e servite con una grattata di pepe e un pizzico abbondante di spezie miste.
allora mi trovate dimagrita?

com’è che dalla mamma, le cose sono più buone?

una cosa semplice, eppure dimenticata; un sapore antico impreziosito dal profumo del prezzemolo, una poesia che solo le mamme sanno generare. Hai visto mamma? l’ho rifatta ma la tua più buona era! Qual’è l’ingrediente segreto?
🙂
grazie mamma :*
amunì pigliate 2 arance belle grosse
2 bei finocchi croccanti
un mazzetto di prezzemolo
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
affettate a velo con una mandolina (obbligatorio!!!) i finocchi mondati e lavati; sbucciate le arance, togliete quanto più è possibile la parte bianca, dividetele a metà e su un tagliere, affettatele abbastanza sottilmente. Mettete gli ingredienti affettati in una ciotola; raccogliete il succo che si è disperso sul tagliere e unitelo all’insalata. Tritate a coltello il prezzemolo e cospargetelo sull’insalata, salate, pepate e irrorate con un filo d’olio. Buona sarà buona, ma non sarà quella fatta dalla mia mamà 😉

B come è Buona la Bavarese!

TRATTORIA MUVARAAA!!!

 Siamo ancora agli alBori e per questo contenta sono! Mi piace trovarmi all’inizio di qualcosa; è come leggere un libro che m’acchiappa dalla prima pagina, sono felice di avere ancora pagine e pagine da leggere, prima che finisca. Dunque siamo alla B dell’abecedario culinario 😀 

 

Bavarese alla vaniglia con coulis di mirtilli rossi
per tre formine da 200 ml di capacità ho usato:
2 tuorli
40 g di zucchero
200 ml di latte
200 ml di panna
5 g di gelatina in fogli
1 baccello di vaniglia
marsala secco q.b.

fate ammollare la gelatina in acqua fredda. Cuocete il latte in una casseruola, portandolo a bollore con il baccello di vaniglia tagliato a metà nel senso della lunghezza. Spegnete e lasciate in infusione. Sbattete i tuorli con lo zucchero, rendondo il composto leggero e bianco; aggiungete poco alla volta il latte filtrato, mescolando con una spatola in silicone. Trasferite sul fuoco dentro una casseruola e cuocete a fuoco lento la crema per dieci minuti sempre mescolando senza portare a bollore. Noterete che la crema comincerà a perdere la schiuma bianca del latte, assumerà un colore giallo e piano piano velerà il cucchiaio prendendo una leggera consistenza. Fuori dal fuoco, incorporate la gelatina strizzata, mescolate bene per farla sciogliere. Montate la panna ed aggiungetela delicatamente con una frusta a fili manuale. Bagnate gli stampini con il marsala, versate la crema e ponete in frigo per almeno 4 ore.
Preparate la coulis:
300 g di mirtilli, io li avevo congelati per avere una scorta nei momenti di bisogno 😉
60 g di zucchero
frullate i mirtilli con lo zucchero, metteteli in  un pentolino con un cucchiaio di acqua abbondante, portate a bolloremescolando per qualche minuto, fate raffreddare e ponete in frigo.
Al momento di servire, bagnate il fondo delle formine con acqua tiepida, girate sul piattino e irrorate con la coulis, se volete decorate con dei mirtilli interi.

non abbiate fretta

perchè per preparare un piatto del genere dovete avere tempo a disposizione, calma e tranquillità, se no, cambiate ricetta ahahahah
dovete cominciare il giorno prima con un esercizio facilissimo: mettere a bagno i ceci 😉 ne ho messo a bagno 250 perchè metà mi servivano per un’altra preparazione, ma ne bastano appunto, la metà.
La mattina dopo, di buon’ora, seguite le indicazioni della mia amica Lia 😉
io che fretta non ne ho, ho preso la mia pentola de coccio…della serie cotti piano, piano.
Tritate una cipolla rossa, un mazzetto di prezzemolo, una carota, unite mezzo cucchiaino di concentrato di pomodoro, i ceci sciacquati, coprite con 1 lt di acqua, mettete 2 dadi per brodo e fate andare per un’ora e mezza da quando comincia il bollore.

 
Mezze maniche affumicate con ceci e carciofi 
per 4 persone:
300 g di mezze maniche rigate
100 g di pesce spada affumicato
una costa di sedano
1 carota
130 g di ceci lessati
2 cucchiai di polpa di pomodoro
1 mazzetto di finocchietto selvatico
50 ml di brandy
3 carciofi
un limone
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

Pulite i carciofi, eliminando le foglie più dure, le punte e il fieno, metteteli già affettati a bagno in acqua acidulata con il succo di un limone; realizzate un battuto con il sedano, la cipolla e la carota, scaldate l’olio in una padella e fate stufare le verdure, aggiungete i carciofi sgocciolati, 2 mestoli di brodo di cottura dei ceci e fate cuocere per 5 minuti con il coperchio, trascorso il tempo toglietelo, alzate la fiamma e fate cuocere facendo evaporare il brodo. Unite il pesce spada tagliato a piccoli pezzi, sfumate con il brandy e fate evaporare, unite la polpa di pomodoro, i ceci e cuocete per cinque minuti ancora. Lessate il finocchietto dopo averlo lavato, in abbondante acqua salata, scolatelo, tagliuzzatelo e amalgamatelo al condimento. Aggiustate di sale se fosse necessario e pepate. Cuocete la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto, scolatela, ripassatela in padella con il condimento e servite.

Problema

La mamma, l’altra sera a cena, ha preparato 13 polpette moBBide, noi eravamo 3 e ne abbiamo mangiate 9.
Che fine ha fatto fare, la mamma, alle 4 polpette crude rimaste e a quella ‘nticchia di purea avanzata? 😀
(oh! che fa, ce li giochiamo questi numeri? ahahahahah)
Cocotte in crosta di patate
vi servono 2 cocotte
che spennellerete di olio, poi le spolverate con del pangrattato

in ognuna, spingete dentro una polpetta,

 distribuite 2 fettine di formaggio, io ho usato svizzero originale,

 mezza fetta di prosciutto cotto,

l’altra polpetta,

la purea di patate avanzata, che avrete sciolto sul fuoco, con un po’ di latte, ovviamente tirandola fuori dal frigo una mappazza è!

 distribuitela bene,

 spolverate con del pangrattato,

infornate in forno caldo a 200°C per circa mezz’ora

 questa ricetta partecipa al contest “tutto in cocotte” di Imma di “dolci a go go” in collaborazione con Le Creuset