I doughnuts “de noiartri”

 Ppì mia, che parru a malapena  l’italiano (figurati l’inglese), già la parola è impronunciabile. Troppo difficile pure da scrivere, l’avrò scritta 10 volte e sempre l’ho dovuta copiare lettera per lettera e macari la sbagghiai puru. Mah! Che vi devo cuntari? Qua l’America sbarcò di striscio picchì ‘ste ciambelle sono vagamente somiglianti a quelle vere. La ricetta che ho trovato in rete è questa di “Un’americana in cucina” e mi pare perfetta; fui jo che, nell’esecuzione, non fui capace di seguirla alla lettera, appunto!
 Vi capita mai d’arrunzari?  Di fare le cose arrangiandovi e prendendole alla leggera dicendovi “ma si, tanto che ci fa?” Ecco, accussì fici iu.
 Vi cuntu:

  • lei, l’americana, dice di usare lievito di birra secco e io ho usato quello fresco; 
  • poi mi cadiu la mano con lo zucchero 5 g in più, va beh niente ci fa; 
  • lei dice 60 g di burro a temperatura ambiente e io ne ho usato 70, fuso leggermente; 
  • lei usa 2 litri d’olio di semi misti, io 600 ml di semi di arachidi. 
  • lei richiede un taglia biscotti di 8 cm di diametro e io ce l’avevo da 10 quello da tre cm l’avevo da 5…insomma non l’arte d’arrangiarsi ma d’arrunzari. 

In definitiva più che doughnuts sono enormi salvagente che si trasformeranno in maniglie dell’amore già al primo morso, questo è certo. 
 Ma credete che io abbia finito? Giammai:

  •  ho utilizzato la metà dello zucchero a velo richiesto per le glasse e non ho realizzato quella cremosa.

 Lo volete un consiglio? Andare da lei per farli come si deve!

 

14 ciambelle
per l’impasto
450 g di farina 0
240 ml di late tiepido
5 g di lievito
70 g di burro fuso leggermente
3 tuorli
30 g di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1/4 di cucchiaino di cannella
1/4 di cucchiaino di noce moscata
per le glasse:
trasparente
90 g di zucchero a velo setacciato
un paio di cucchiai di latte
al cacao
90 g di zucchero a velo
12 g di cacao amaro setacciato
un paio di cucchiai di latte
zuccheri colorati per decorare

 Sciogliete il lievito nel latte tiepido, ponetelo nella planetaria con la farina e lo zucchero, fate partire la macchina, unite il burro, le spezie e il sale, aumentate di poco la velocità e fate incordare. Ponete l’impasto in una ciotola unta leggermente, coprite con un canovaccio e fate lievitare per circa un’ora o due. Riprendete l’impasto, rovesciatelo su una spianatoia leggermente infarinata, fatelo riposare qualche minuto e stendetelo con un mattarello ad uno spessore di circa un cm 1/2, ricavate dei cerci con il taglia biscotti grande, poi con quello piccolo bucatelo al centro. Ponete le ciambelle su una leccarda foderata con carta forno. Rimpastate i ritagli e continuate fino a esaurire l’impasto; ponete a lievitare dentro il forno spento ma con la luce accesa per circa un’ora. Friggete una ciambella per volta in olio molto caldo, dentro un pentolino piccolo per pochi minuti ogni lato, scolate su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Preparate la glassa trasparente mescolando, in una bastardella, lo zucchero con il latte, utilizzate una frusta a fili manuale. Procedete allo stesso modo con l’altra glassa, aggiungendo allo zucchero il cacao.
Immergete un lato delle ciambelle nella glassa scelta e cospargeteli con codette o zuccherini colorati, fate velocemente picchì la glassa s’indurisce e gli zuccherini non s’appiccicano più.
Non sono uguali alla ricetta vera ma, purtroppo, erano buoni.

21 Comments

  1. Cla sei sempre troppo simpatica da leggere! 😀
    I doughnuts mi piacciono tanto, ma anche se li chiamiamo ciambelle non è che si offfendono! :-))) Bellissima Carlotta! Proprio belle foto e bel post!| :-*

  2. Aahahhahaha io amo questi salvagenti! Scherzi a parte, è un dolce che mi fa impazzire, mai provato, chissà perché mi spaventa tanto!
    Però è bello affrontarlo con la tua disarmante bravura e personalizzarlo fino a renderlo perfetto nella sua peculiarità!
    Mi piace, mi piace, mi piace!
    Sono certa che quando azzarderò proverò la tua di ricetta.. 😉
    baciotti, Annalisa

  3. Ciao Cla! accipicchia ma Carlotta è sempre più bella! e come ti assomiglia!!!
    Eddai che sicuramente anche questa versione "de nojialtri" è sicuramente ottima!! E poi..li hai realizzati in leggerezza, quidi neanche tanti sensi di colpa poi 😉

  4. le ciambelle sono quei dolci ai quali dico spesso di no, mio malgrado, perché in giro son solo reticoli di grasso idrogenato…
    farli in casa ridurrebbe il rischiaccio in effetti…

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