Cucinare e pubblicare con costanza è diventato davvero difficile per me. Oltre ai cantieri che seguo per lavoro mi sto occupando del progetto e della direzione lavori della ristrutturazione di un giardino, quello di casa mia…
Considerando che l’interno della casa aveva bisogno di una ripulita alle pareti, ho deciso di mettere un altro po’ di carne al fuoco, tinteggiando l’interno. Il risultato per adesso è un grande delirio e una gigantesca rottura di cabasisi. Il lavoro di pulizia delle pareti è finito ma c’è, ovviamente, quello megagalattico, del ripristino dello stato iniziale delle cose. Dopo avere imballato tutto dentro il cellophane e collocato i mobili al centro della casa, riportare l’ordine non è una cosa semplice né veloce.
Come ciliegina sulla torta i lavori in giardino sono fermi con le quattro frecce, per motivi vari che non sono imputabili alle persone che ci lavorano. Quindi fuori e dentro c’è ‘u buiddellu, non mi resta che recitare un mantra per proteggere la mia mente e quella della nostra adorabile cliente che ha la casa senza finestre e i lavori di ristrutturazione bloccati dai suddetti motivi: gatto Vinicio capocantiere e Gatto Tabby stressati, anche loro.
Questa ricetta duci e zuccherata l’ho scovata su una raccolta di Sale&Pepe “Dolci fatti in casa” volume II edito da Guido Tommasi Editore, dal confronto noterai che ho apportato qualche piccola variante pressochè insignificante.
Da gustare recitando il mantra, meglio abbondare per indirizzare più energia positiva possibile.
300 g di polpa di banana (460 g con la buccia)
il succo di un limone
250 g di farina
100 g di cioccolato al 70%
120 g di zucchero di canna
120 g di burro a temperatura ambiente, tagliato a pezzetti (più quello per imburrare lo stampo)
2 uova
1 bustina di lievito per dolci (16 g)
2 cl di rum
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
recupera uno stampo da plum cake, ungilo e infarinalo eliminando la farina in eccesso scuotendolo su una superficie; io ho 3 stampi in alluminio e 2 in ceramica Emile Henry. Questi ultimi li preferisco perché trasmettono il calore all’interno del composto in maniera uniforme e lentamente. Anche dopo l’estrazione dal forno continuano a cuocere fino al cuore della torta.
Scalda il forno a 180°C.
Schiaccia la polpa delle banane con una forchetta e versa su questa purea il succo del limone e il rum. In una ciotola capiente o nella planetaria lavora il burro con lo zucchero. Quando il composto diventa chiaro aggi un uovo alla volta aspettando che il precedente sia stato inglobato dall’impasto prima di aggiungere il secondo. Trita il cioccolato a coltello e mettilo da parte. In un’altra ciotola, mescola farina, lievito e sale; aggiungi questo mix al composto di burro e e zucchero, poco alla volta. Aggiungi la purea di banana, la vaniglia e il cioccolato. Versa l’impasto nella teglia da plum cake e inforna per circa 40 minuti o fino a quando inserendo uno stecchino all’interno del dolce questo ne uscirà asciutto e pulito.
Se ti piace irrora, il plumcake tiepido, con qualche cucchiaio di rum.
E poi mi cunti.
Con la prima foto ho partecipato, insieme con gli allievi di Dazzero con la prof. Monique D’anna_Ph al compito per casa “Fatti a fette”. Cosa aspetti a iscriverti a uno dei suoi corsi itineranti in giro per l’Italia?
LaRicciaInCucina
Eh sì…ci va davvero calma e sangue freddo per destreggiarsi tra tutti quei lavori…soprattutto con imprevisti/ritardi/blocchi. Non ti invidio affatto!
Il RUMantra mi sembra un ottimo alleato per non lasciarsi sopraffare da quella camurrìa 😉 e devo dire che questo plumcake, invece, te lo invidio un po’ (soprattutto se irrorato di rum una volta tiepido)!
Un grande abbraccio ed in bocca al lupo per gli n-cantieri!!!