cuore rosso

 Un cuore duci e zuccherato è quello della mia amica Erina che mi pensa sempre, anche quando il suo albero produce queste prelibatezze. Le amarene. Io le dedico questo dolcino, Erina, chistu è ppì ttia; tanto love.
Grazie!
 Il signò Fabbri nun s’avi a siddiari se gli farò ‘n’anticchia di concorrenza; amarene sciroppate a go-go! Prima di cimentarmi della pratica dello snocciolamento compulsivo vi lascio ‘sta ricetta d’impatto piacevole e di facilissima esecuzione. Sfogliando un ricettario di Sale& Pepe vitti ‘na foto bellissima di una panna cotta con il cuore di lamponi, ci futtivi l’idea modificando la ricetta alle mie esigenze sposando la panna con le mie amarene, Mizzica chi matrimoniu!

Panna cotta con il cuore d’amarena
per 8 cristiani
preparazione: 20 minuti
cottura: 5 minuti 
riposo: 4 ore
facilissima!
670 ml di panna fresca
100 g di zucchero di canna
16 g di gelatina in fogli
365 g amarene snocciolate
70 g di zucchero di canna
una bacca di vaniglia

 Ponete dentro il bicchiere del mixer 70 g di zucchero con le amarene, frullate e riducete in purea. Suddividete dentro 8 formine a forma di cuore e passate in freezer per un’ora o fino a quando saranno congelate.
Mettete la gelatina a bagno in acqua fredda, versate la panna in un pentolino con la vaniglia tagliata nel senso della lunghezza, distribuite anche i semi e cuocete fino quasi al bollore, spegnete, aggiungete la gelatina ammollata e strizzata, mescolate fino allo scioglimento; coprite con un coperchio e fate raffreddare mescolando ogni tanto.
Sformate i cuori dentro delle ciotole capienti di circa 11 cm di diametro e dai bordi bassi. Passate la panna dentro un colino e versatela tutt’intorno ai cuori, ponete in freezer per un’ora e poi in frigo fino al moneto di servire, non meno di un paio d’ore.

sarde imbottite alla sinfasò

 

sono a dieta da due_mesi_due e si vede. Si vede talìannu ‘ste paginette (nel senso che pubblicai picca e chiddu chi pubblicai non lo mangiai) e anche taliannu a mmia. Sono soddisfazioni per un semplice motivo: ho switchato. Nel ciriveddu ho girato la manopolina, cliccato l’interruttore, interrotto il desiderio di mangiare sempre e assai. Ma non ho modificato il modo di mangiare a meno di una prova fallimentare che, forse, un giorno, racconterò. Ora, ‘ste sardicedde cascano in una di quelle sere di “ho voglia di qualcosa di buono” e, vi assicuro, è proprio fame.
Sappiate che, per i non_a_dieta, il piatto si potrebbe arricchire con briciole di pane e frutta secca, bonu fussi.

per tre cristiani
tempo di preparazione: 15 minuti
tempo di cottura: 55 minuti
difficoltà: facile
450 g di sarde già pulite (16 sarde)
350 g di peperoni (2 piccoli)
3 cipollotti
300 g di piselli freschi o 150 surgelati
20 g di finocchietto di montagna
2 cm di zenzero grattugiato
mezzo bicchiere di vino
sale e pepe
lavate i peperoni, tagliateli a metà, eliminate i semi e il picciolo, tagliateli a fiammifero e poi a dadini piccoli; poneteli dentro una padella con un cucchiaio d’olio, l’acqua, i piselli, il finocchietto tritato e i cipollotti tagliati a rondelle. Cuocete con il coperchio fino a quando i piselli saranno cotti, circa 30 minuti e se l’acqua dovesse evaporare prima del tempo di cottura, aggiungetene poca e bollente. Sfumate con il fino e fate evaporare, infine salate, pepate e grattugiate lo zenzero.
Lavate le sarde e tamponatele con carta da cucina; ponete sul tagliere una sarda aperta a libro,   riempitela con il ripieno preparato e coprite con un’altra sarda; poggiatele, con delicatezza in una teglia, leggermente unta d’olio; versate il condimento rimasto, decorate con mezze fette di limone e il succo di mezzo limone. Infornate a 180°C per 20 minuti circa.

siciliani si nasce

Potrebbe sembrare un luogo comune e molti mi hanno frainteso. Una persona che nasce in Sicilia prima o poi verrà assugliata dal “bisogno” di partire per trovare lavoro in Continente. L’Isola non dà sbocchi né prospettive quindi, il siciliano, deve emigrare. Questa tipologia di persone si scontra, da sempre, con quella che, gloriosamente, resta sul campo scatenando la diatriba del “è più facile partire o restare?”. Nnì talìamo con ‘n’anticchia d’invidia da ambo le parti.
  Chiddi chi patteru hanno un lavoro dignitoso ma talìano con nostalgia chiddu chi lassaru. A Chiddi chi ristaru ci rimasi ‘u suli, ‘u mari e un grandissimo senso d’appartenenza. Semu poveri e ricchi allo stesso tempo. Semu ricchi di storia, cultura, architettura e paesaggio naturale; ricchi di sole e di mare, un clima come il nostro è paradisiaco: dall’altro canto siamo poveri disadattati nel nostro stesso territorio, con una incapacità atavica di gestire cotanta ricchezza. Io dico che ci fussi lavoro per noi e molti altri.

Come il
cacio all’argentiera, questo piatto eleva il formaggio a livello di un secondo
di sostanza, la presenza della salsa di pomodoro rappresenta una base da
accompagnare con una scanata di pane
di casa e un bellu bicchierozzo di vinu bonu.
Cacio con la
salsa
Per due
cristiani:
300 g di
formaggio tipo caciocavallo fresco e primo sale
Una tazza di
salsa di pomodoro
Due spicchi
d’aglio
Sale
Pepe
Origano
Olio extra
vergine d’oliva
Versate un
cucchiaio d’olio in una padella, fatelo scaldare e aggiungete l’aglio intero,
rosolatelo da ambo i lati e poi aggiungete la salsa. Su fuoco molto leggero,
portate a bollore, salate leggermente e poi aggiungete le fette di formaggio
tagliate spesse circa un centimetro, coprite con il coperchio e cuocete a fuoco
leggio, per pochi istanti, fino a
quando comincerà a fondere. Spegnete il fuoco, scoperchiate e fate rassodare il
formaggio. Distribuite una generosa macinata di pepe e una spolverata
abbondante di origano. 

Oreo tart

Ma cosa C’è da dire? Infatti niente, guardate il video di questa crostata e facitila Perché oltre a essere bellissima, accattivante, ammaliante, facilissima è, cosa fondamentale, buonissima. 
Una torta senza bisogno di accendere il forno, solo due ore di riposo in frigo ed e pronta!
Accattate gli Oreo, accattatene tre confezioni perché ve ne serviranno due e un poco, il resto finiranno assaggiando assaggiando; uno tira l’altro non sono riuscita a fotografarli prima di scafazzarli picchì fineru. Io non li conoscevo. Meritano!
La ricetta l’ho presa qui 

Ingredienti per la base:
330 g di biscotti Oreo 
110 g burro fuso

Ingredienti per il riempimento:
200 g di cioccolato al latte
100 g di coccolato fondente
200 ml di panna

Ingredienti per la guarnizione
12 fragole
20 g di pistacchi tritati

Nie , Mettete in un mixer i biscotti con il burro fuso, distribuite il composto in una tortiera rettangolare con il fondo amovibile, di 11×35 cm, modellate sui bordi realizzando un comodo alloggiamento per la crema di riempimento e Mettete in frigo.
Tritate il cioccolato, mettetelo dentro Una ciotola e versate la panna calda; mescolate per amalgamare il composto. Tirate fuori dal frigo la teglia, versate il composto al cioccolato, livellate e distribuite le fragole lavate e asciugate e Mettete in frigo per due ore. Con delicatezza spingete il fondo amovibile della tortiera e disponete la torta su un piatto da Portata. Tritate il pistacchio e decorare la torta prima di Servire.  

al volo

Come perché ‘al volo??
Perché al volo si prepara, in un battibaleno, in un nano secondo. Va beh, esagero ma davvero non ci vuole molto eh? L’ho preparata l’altro giorno quando il gruppo di studio si è riunito qui da me. Dopo la frittata del pranzo una tortina per merenda, mi pare giusto, i picciutteddi hannu a studiari e il cervello ha bisogno di zucchero. ?Nsumma dopo aver rigovernato, lavato i piatti e messo in ordine ho impastato ‘sta tortina e alle cinque se la sbafarono ancora tiepida. Ho pensato di mettere nell’impasto la marmellata di arance fatta dalla mamà -che oggi fa il compleanno :D-, uno spettacolo!

Torta alle fragole e marmellata di arance
3 uova
180 g di zucchero semolato
300 g di farina + un po’ per infarinare le fragole
180 g di burro
90 g di marmellata di arance fatta in casa e con poco zucchero
150 ml di panna fresca
250 g di fragole
mezza bustina di lievito (8 g)

Sbattete le uova con lo zucchero per circa cinque minuti; sciogliete il burro e poi mescolatelo con la marmellata. Unite il mix di burro e marmellata all’impasto e, sempre sbattendo, unite la panna. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e amalgamate bene. Affettate le fragole in quarti, dopo averle lavate e asciugate, setacciate una manciata di farina su di esse, eliminate quella in eccesso e tuffatele nell’impasto, mescolate e versate nella teglia precedentemente imburrata e infarinata (lo stampo che ho usato non ha necessità di questa operazione preventiva). Infornate in forno caldo a 170°C per circa 40 minuti, fate sempre la prova stecchino prima di sfornare.

Cosuzze niche

La ducizza di ‘sto pomodorino è inenarrabile, s’avi a tastari per capire di che cosa si tratta. Ho trovato questa ricetta su una raccolta di Sale & Pepe Collection dedicata al pomodoro risalente al 2010. Niè vi cuntu sulu che ho usato il pomodorino di Vittoria del consorzio agricolo Consagro,  ho aumentato le dosi, rimpicciolito i contenitori per realizzare dei piccoli antipasti e, infine, ho decorato il piatto con una striscia di curry. Niè che ve lo dico a fare, provateli!

Sformatini di ciliegino con timo e maggiorana
per 10 piccoli sformatini
600 g di pomodoro ciliegino di Vittoria Consagro
10 pomodorini col giummo per la decorazione
60 g di pomodoro secco sott’olio
3 scalogni
foglioline di timo e maggiorana
3 cucchiai di panna a lunga conservazione
3 uova
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale
pepe
burro per gli stampi
Curry
lavate i pomodorini, tagliateli a metà, metteteli dentro un tegame con l’olio, le erbe aromatiche, i pomodori secchi sgocciolati e tagliati a pezzetti, gli scalogni affettati. Poneteli sul fuoco e cuocete per 15 minuti mescolando ogni tanto. Frullate tutto dopo la cottura, aggiungete le uova, la panna e riavviate per qualche istante il frullatore, aggiustate di sale e pepate.
 La ricetta suggerisce di passare al setaccio, ho preferito lasciare il composto così granuloso. Imburrate degli stampini da creme caramel, Suddividete il composto e cuocete in forno caldo a 170°C per circa mezz’ora. Fate la prova stecchino deve venire fuori asciutto e pulito. Sfornate e fate raffreddare una decina di minuti prima di sformarli su un piatto precedentemente decorato con una striscia di polvere di curry.

Frittata

Mah, che vi devo cuntari… nun sacciu aunni accuminciari. Accumincio dal principio che fossi è megghiu.
Nella mia famigghia, da sempre, la frittata è con le patate, al forno o fritta in padella; non si discute. Quando mia mamma alla domanda: che si mangia oggi? Rispondeva frittata era condicio sine qua non, ovvio, scontato e assodato che fosse con le patate. Come si dice qua, “mezza parola”.
Crescendo e niscennu fora di casa, mi accorsi che la frittata, in genere, nel mondo intero, non è con le patate ma va specificato sempre. Una fatica inutile ppi mmia.
 Una frittatona o la fai con le patate oppure si cangia in una frittatina; qualunque cosa ci metti dentro, una cosuzza ppì fimmine ca mancianu picca e nenti.
E questo è l’antefatto che risale agli anni miei, di quann’era nicaredda. Ora s’appresentò una situazione che ha dell’incredibile. Quando si riunisce il gruppo di studio di me figghia a me casa, i figghioli vogliono sempre mangiare per pranzo la frittata al forno. Ora dico io, ma è mai possibile che ogni volta che venunu ccà vonnu manciari sulu ‘sta frittata?
 Sunnu talmente affatati che il gruppo su uozzapp lo chiamarono FRITTATA…

allora ecco qua la ricetta, una delle tante picchì la frittata cangia sempre a secunna di chiddu che c’è nel frigo eccetto uova e patate!
ora viene il bello, per quanti cristiani? Beh erano tre i figghioli, sono avanzati quei due pezzettini nell’ultima foto.
2 kg di patate a pasta gialla
6 uova
100 ml di panna fresca
90 g di pancetta dolce tagliata a cubetti
3 cucchiai di parmigiano grattugiato + uno per la finitura
olio extra vergine d’oliva
mollica di pane fresco o secco
sale
pepe

lavate le patate, pelatele e ponetele dentro una ciotola piena d’acqua. Scolatele asciugatele e tagliatele a pezzi non troppo grossi. Mettete i tocchetti dentro una ciotola capiente, salate, pepate e irrorate con un paio di cucchiai d’olio, mescolate per fare insaporire. Foderate la placca del vostro elettrodomestico con carta da forno, distribuite le patate in un solo strato e cuocete in forno caldo a 180°C per circa 40 minuti.
Separate i tuorli dagli albumi, montate a neve quest’ultimi e metteteli da parte. In una ciotola capiente montate i tuorli con il parmigiano grattugiato, unite la panna e continuate a montare per qualche minuto; aggiungete la pancetta, le patate sgocciolate dall’olio in eccesso e, infine, con una spatola inglobate gli albumi montati a neve. Mescolate per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Foderate con carta forno una teglia di 24×30 cm, versate il composto, livellatelo, cospargete con il parmigiano e la mollica di pane. Infornate per circa 25 minuti.

Nutella e panna

Più non posso mangiare più mi sfirnicìa preparare dolci che non mangerò mai, Questa toTTa ha un aspetto paradisiaco e, a quanto pare, anche il sapore; sono felice che se la sbafaru i picciotti a scuola. Tuttu bonu e biniditto.
Salutamu.

3 uova
300 g di farina 0
mezza bustina di lievito (8 g circa)
100 di burro fuso freddo
130 g di zucchero di canna
300 ml di panna fresca
2 bacche di cardamomo
una piccola bacca di pimento
250 g di Nutella

accendete il forno a 170°C, imburrate e infarinate una teglia da 26 cm di diametro e mettete da parte. Sbattete il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta e continuate a sbattere per circa cinque minuti. Unite, a cucchiaiate, la farina setacciata con il lievito e le spezie pestate finemente, alternate gli ingredienti secchi ala panna. Dopo aver amalgamato gli ingredienti, versate dentro la teglia e livellate l’impasto. Ponete la Nutella dentro un pentolino posto su un altro per il bagnomaria. Ammorbitela leggermente deve avere la consistenza del cioccolato fuso; spegnete il fuoco, asciugate il fondo del pentolino e versate a tratti sull’impasto seguendo una spirale immaginaria che dall’esterno della torva corre verso l’interno. Prendete uno spiedino e infilzate l’impasto seguendo questa spirale nello stesso verso iniziale; realizzerete un disegno concentrico quasi floreale. Infornate per 30-32 minuti o fino a quando, infilzando la torta con uno spiedino, questo ne uscirà asciutto e pulito. Sulla cottura del dolce fidatevi della vostra esperienza e della conoscenza del vostro forno.

Shortbread

Voglio concludere il tour attraverso l’esposizione di alcuni dei prodotti finum® con un oggetto particolare; Hot Glass System 130 ml.
Un bicchiere, direte voi, no! Non un semplice bicchiere ma un contenitore individuale con una doppia parete in vetro borosilicato che permette di mantenere calda o fredda la vostra bevanda senza bruciarvi o raffreddarvi le mani. La temperatura rimane all’interno della coppa lasciando le vostre mani alla vostra temperatura corporea, percepirete soltanto un leggerissima variazione.

La confezione contiene anche un filtro permanente dotato di una griglia in acciaio inossidabile, per porre in infusione tea a foglia larga. Il filtro è provvisto anche di un coperchio dalla duplice funzione:

1) mantiene all’interno il calore gli aromi e i profumi;

2) trascorso il tempo necessario all’infusione, si capovolge e si usa come gocciolatoio.

Ora vi devo cuntari la ricetta che ho letto dalla mia amica e cummari, Patrizia di Via delle Rose, la vera ricetta degli shortbread, ci stanno precisi ‘ntifici con il tè delle cinque, il vero problema è che, come dice lei creano dipendenza. Nella ricetta lei usa la farina 00, io ho usato la 0 e vinniro boni ‘u stissu.

225 g di farina 0
115 g di farina di riso
100 g di zucchero di canna chiaro
225 g di burro leggermente salato a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia, fatto in casa.

Con le fruste elettriche, montate, il burro insieme con lo zucchero, fino a rendere il composto spumoso e gonfio. Se avete la planetaria montate il gancio K e aggiungete le farine precedentemente setacciate e la vaniglia. In alternativa all’impastatrice elettrica, ovviamente, potrete impastare a mano.
Accendete il forno a 180°C
Prendete un foglio di carta forno, ponetelo su una spianatoia, appoggiate l’impasto morbido, copritelo con un altro foglio di carta forno e stendetelo con un mattarello raggiungendo uno spessore di circa 2 cm. Trasferite l’impasto dentro una teglia dai bordi bassi del diametro di circa 32 cm di diametro, continuate a stendere l’impasto con le mani fino a raggiungere i bordi della teglia. Eliminate la carta forno superiore, effettuate dei tagli sulla superficie e bucherellatela con una forchetta. Infornate per circa 20- 25 minuti. La cottura dello shortbread non deve essere dorata ma chiara. Infatti consiglio, per la cottura, di basarvi sulla conoscenza del vostro forno.
Fate raffreddare e poi cospargete con lo zucchero a velo vanigliato. Tagliate i biscotti seguendo i tagli fatti prima d’infornare e conservate dentro una scatola di latta.

English version of Tiziana Sanzone

Shortbread and Hot Glass System 130 ml

I want to end this tour through the finum® products with a particular object; the Hot Glass System 130 ml. A glass, you say, no! It’s not just a simple glass but an individual container with a double wall that keeps your drink hot or cold for longer burning your hands or making them too cold. The temperature of your beverage remains inside the glass only, leaving your hands at body temperature; you’ll only notice a slight change.

The package also contains a permanent filter, equipped with a stainless-steel mesh, in which you can brew whole-leaf tea. The filter is also provided with a lid that has a double function:

• Retains heat and the aroma of tea or other beverage

• After tea brewing, you can use it as a drip-off tray.


The recipe I linked to this stylish and functional product is typically Scottish, a very crumbly butter cookie that has, in general, one part sugar, two parts butter and three parts flour. A very crumbly dough which is suitable for the most pleasant time of the day.
225 g of 0 type flour
115 g of rice flour
100g light brown sugar
225 g of lightly salted butter at room temperature
1 teaspoon vanilla extract
flavoured powdered sugar, homemade. 

With an electric mixer, beat the butter and sugar until the mixture is light and fluffy. If you have the ok understood., it should write: the complimentary attachment, the K hook and add the previously sifted flour and vanilla. As an alternative to the electric kneader, of course, you can knead it by hand. Preheat the oven to 180°C. Take a sheet of parchment paper, place it on a work surface, lay the soft dough, cover with another sheet of parchment paper and roll it out with a rolling pin, to a thickness of about 2 cm. Transfer the mixture into a baking dish with low boarders and a diameter of about 32 cm, continue to roll out the dough with your hands until it reaches the edges of the pan. Remove the top sheet of parchment paper, make cuts on the surface and punch with a fork. Bake for about 20 to 25 minutes. The shortbread’s colour should not be golden but very light. For the cooking time, I suggest that you base yourself on your knowledge of your oven. Let cool and then sprinkle with the vanilla flavoured powdered sugar. Cut the biscuits following the cuts made before baking and store in a tin box.

Non è la solita zuppa

No, perché è associata alle spezie che amo e alle erbe aromatiche che non si disfano più durante la cottura ma resteranno in infusione dentro il filtro Floating Basket L.
Non esclusivamente tè o caffè, dunque ma uno strumento eclettico che finum® ha in commercio da sempre e che risolve, finalmente, il problema dei sacchetti con le spezie o dei mazzetti di erbe che navigano incontrollate nei tegami. Il filtro galleggerà sulla superficie del liquido in cui lo avrete messo in infusione. E’ termoresistente con una struttura in plastica e un tessuto in acciaio inox, non rilascia sapori strani perché realizzato con materiali insapori; lo potrete lavare in lavastoviglie e, in ultimo, ma non per importanza, il disegno del suo coperchio è studiato per assolvere a due requisiti: il cilindro alto rende facile la presa sulla superficie del liquido in cui si trova e può essere usato come gocciolatoio semplicemente capovolgendolo. Great!

Potrete usare questo filtro permanente per tutti i tipi di infusione inserendo in qualunque bevanda, caffè, tè, vino e molto altro come vedrete nella ricetta. Il filtro è disponibile in due formati; medium e large di colore nero.

Per 4 persone

Zuppa aromatica e speziata con lenticchie e fave spezzate

300 g di lenticchie mignon
130 g di fave spezzate
1 carota
2 gambi di sedano
1 grossa cipolla
10 pomodorini ciliegia
un mazzetto aromatico composto da:
2 foglie di alloro
2 piccoli rametti di rosmarino
pepe in grani macinato al momento
sale grosso macinato al momento
circa 2 litri d’acqua
una manciata di bacche di ginepro
1 cucchiaino colmo di semi di cumino
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
2 piccoli scalogni freschi

Tritate finemente la cipolla, il sedano e la carota, ponete il battuto dentro una pentola di coccio a bordi alti, versate due cucchiai d’olio e ponete sul fuoco per soffriggere il trito. Sciacquate le lenticchie e le fave spezzate, scolatele e aggiungetele al soffritto, mescolate e fate insaporire due-tre minuti. Unite i pomodorini tagliati a metà, versate l’acqua dentro la pentola e girate; preparate le spezie, lavate le erbe aromatiche e inserite tutto dentro il Floating Basket L. Quando il liquido sarà caldo ponetelo dentro la pentola e cuocete a fuoco molto basso senza coperchio per circa due ore, l’acqua evaporerà lentamente e il cestello con le spezie galleggerà insaporendo delicatamente la vostra pietanza. Dopo la cottura salate, pepate, distribuite lo scalogno tagliato a rondelle, l’olio e servite la zuppa, se volete, con dei crostini di pane raffermo.

English version of Tiziana Sanzone
It’s not the usual soup

And that’s because it is associated with spices and herbs that I love and do not come apart anymore during cooking, they now remain in infusion in the Floating Basket L filter.
So It is not just for tea or coffee, but an eclectic tool that finum® has always had on the market and that finally solves the problems with spice bags or herb bunches that float uncontrollably in pans. The filter will float on the surface of the liquid in which you have put it for you spices to be infused. It’s a heat-resistant plastic structure with a stainless-steel mesh, it doesn’t release any strange flavor because it is made with tasteless materials; it can be washed in the dishwasher and, last but not least, the design of the lid is designed to fulfill two needs: the high cylinder makes it easy to pick up from the surface of the liquid in which it is located and it can be used as a drip-off tray by simply turning it over. Great!

You can use this permanent filter for all types of infusions by putting it into any beverage, coffee, tea, wine and much more as you will see in the recipe. The filter is available in two sizes; medium and large and black colour.

Aromatic and spicy soup with lentils and dried beans

For 4 people

300 g of mignon lentils
130 g of dried beans
1 carrot
2 stalks of celery
1 large onion
10 cherry tomatoes
a bouquet garni consisting of:
2 bay leaves
2 small rosemary sprigs
freshly ground pepper
freshly ground salt
2 liters of water
a handful of juniper berries
1 heaping teaspoon of cumin seeds
3 tablespoons of extra virgin olive oil
2 small fresh shallots

Finely chop the onion, celery and carrot, place the mirepoix in a crock pot with high sides, pour two tablespoons of olive oil and place on the stove to fry the mince. Rinse the lentils and dried beans, drain and add to the pan, stir and cook for 2 to 3 minutes. Add the tomatoes, cut in half, pour the water into the pot and stir; prepare the spices, wash the herbs and place them all into the Floating Basket. When the liquid is hot, place it in the pot and cook over in low heat without a lid for about two hours, the water will slowly evaporate and the basket with the spices will gently float around and season your dish. After cooking, season with salt and pepper, spread the shallots cut into rings, the oil and serve the soup, if you like, with some toasted bread.