una cosa da ultimo minuto a 4 giorni dalla fine

tutto sommato ce la faccio tranquillamente a partecipare in tempo, senza nemmeno tanta acqua alla gola no? ahahahah come a cosa? ma al contest di Zagara no? 😀

per 6  persone
una confezione di pasta sfoglia rettangolare
una zucchina
uno spicchio d’aglio
peperoncino fresco (io lo surgelo)
olio extravergine d’oliva
peperoncino secco o pepe nero
Con una mandolina affettate finemente la zucchina, fatela saltare su fuoco moderato in padella con un fondo d’olio il peperoncino e l’aglio tritato. Mescolate e fate raffreddare. Tagliate il rettangolo di pasta sfoglia in 6 piccoli rettangoli, adagiateli su una leccarda foderata con carta forno, disponete le rondelle di zucchina, spolverate con del peperoncino secco oppure con del pepe nero macinato al momento infornate a 200°C per circa 15 minuti o fino a quando la sfoglia risulta dorata e croccante.

e se fossi un frutto della terra?

 

sarei una cipolla mica un’arancia! ahahahahah almeno d’inverno mi trasformo in cipolla, e non vedo l’ora che arrivi la primavera per cominciare a levare qualche strato! 57 giorni appena… e che saranno di fronte all’eternità? nulla! devo solo concentrarmi, ancora un piccolo sforzo e ci siamo!poi è tutta discesa fino all’estate ahahahahahahah sono un disco rotto lo so!
la concentrazione mi induce a pensare al mare, alla leggerezza, alla freschezza, ad una bella giornata di sole in spiaggia 😀

Tocchetti di pesce spada e calamaretti alla piastra
per 6 persone
4 fette di pesce spada circa 700 g
3 piccoli calamari circa 200 g
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
1 limone
1 acciuga sott’olio
1 spicchio d’aglio
un mazzetto di prezzemolo tritato
30 g di pinoli tostati
pepe nero
pulite i calamari e lavateli sotto l’acqua corrente. Tagliate a dadini di 2 cm di lato il pescespada dopo aver eliminato la pelle. Mettete i pesci in una ciotola con l’olio, l’aglio schiacciato, l’acciuga,la scorza del limone prelevata con un rigalimoni e il suo succo , mescolate, coprite e fate marinare in frigo per almeno un’ora e mezza mescolando ogni tanto. Scaldate un’ampia piastra fatela arroventare e poi cuocete per pochi minuti per lato i calamaretti con i tentacoli, metteteli da parte poi scottate il pesce spada, girando spesso per colorirlo da tutti i lati, tagliate ad anelli i calamari e uniteli alla dadolata di pesce spada insieme con la marinata. Spegenete fate riposare pochi minuti, mettete in una ciotola, condite con il prezzemolo, i pinoli ed una macinata di pepe nero.

mi potrai mai perdonare?

 un anno passò…a dire il vero anche di più, perchè questi biscotti  li ho pubblicati qua, senza la ricetta ma con la promessa di postarla dopo qualche giorno…un po’ più di qualche giorno passò e in tutto questo tempo la sorella della mia gigina mi ha chiesto la ricetta un paio di volte…

SILVIA PERDONAMI!!!!!!
sono ancora in tempo per lasciarti la ricetta del pane biscottato al cioccolato e pistacchi?
Sono  biscotti senza burro che preparai per la mia amiKetta che non tollera più tutta una serie di cosette buone ma dannose. Sono desunti da uno dei libri di Sale&Pepe collection Cioccolato/dolci da forno
165 g di farina
40 g di cacao amaro
6 albumi grandi
235 g di zucchero semolato
150 g di pisatcchi non salati

 riscaldate il forno a 150 °C, imburrate uno stampo da plumcake  e rivestitelo con carta forno.
Setacciate insieme farina e cacao.
Montate a neve gli albumi aggiungendo lo zucchero poco alla volta, continuando a sbattere e sciogliendolo. Con una spatola di gomma incorporate la farina setacciata con il cacao, in ultimo unite i pistacchi. Versate il composto nello stampo e infornate per 40-45 minuti fate sempre la prova dello stecchino. Fate raffreddare lo stampo su una griglia, dopo sformate il dolce e affettatelo, adagiate le fette su una placca foderata con carta forno e fatele tostare  a 140°C per 15-20 minuti ma senza farle colarare quindi occhio al forno, rigirate le fette e fatele tostare dall’altro lato sempre per il tempo necessario. Fate raffreddare su una griglia diventeranno croccanti e friabili. Questa la ricettuzza para, provate però a mangiare il dolcino prima di quest’ultimo passaggio se lo volete morbido 😉

non se ne può più!

di queste ondate di malattie della carne! polli, uova, maiali, mucche pazze… Pazza sto diventando io, già che mangiamo poca carne, che dobbiamo fare, smettere definitivamente? mi associo alla cummari parisienne, chiediamoci cosa abbiamo mangiato fino ad oggi…forse è meglio di no in effetti 🙁
non so quanti di voi realizzeranno questa ricetta con carne assolutamente incriminata oggi, ma che “ieri” abbiamo mangiato  con grande piacere, vi assicuro, si deve perdere il mio nome, che il risultato finale è fantastico! speriamo che rientri l’allarmismo!!! Forse potrei lanciare il primo contest “mucca pazze&Co”

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SCHERZOOOOOO!!!!!

per sei persone:
600 g di cosce di pollo disossate
600 g di lombata di maiale
80 g tra pistacchi e nocciole
5 fette di pancarrè private del bordo
un cucchiaino di pepe in grani bianchi, rosa, verdi e neri, pestati insieme con un cucchiaino raso di semi di finocchio
60 g di burro
60 g di parmigiano grattugiato
400 ml di brodo di carne
100 ml di vino biano
1 cipolla rossa
una carota tenera
una costa di sedano
un rametto di rosmarino
un mazzetto di prezzemolo e basilico tritato
latte q.b.
sale
fatevi macinare le due carni insieme, dal vostro macellaio di fiducia, oppure fatelo voi con un piccolo tritacarne. Mettetela in una terrina e unite il parmigiano, il prezzemolo, il basilico, il pepe e i semi di finocchio pestati, il pancarrè ammollato in un po’ di latte e il sale. Mescolate con le mani e formate le polpette morbide, aggiungete dell’atro latte se serve, non è necessario legare con le uova, potete evitarle 😉
tritate finemente, la cipolla, il sedano, la carota e gli aghi di un rametto di rosmarino, mettete il burro e un giro d’olio in un largo tegame e stufate leggermente, unite le polpette, bagnate con il vino bianco, dopo che è evaporato unite il brodo caldo coprite con un coperchio e cuocete le polpette, girandole ogni tanto. Quando saranno quasi cotte, unite il trito di frutta secca mescolate delicatamente e servite accompagnando con il sughetto.

Se desiderate una
salsa più densa potete stemperare un cucchiaio di farina con il sugo facendolo
stringere su fuoco. Sfumate con un paio di cucchiai di brandy e poi riunite la
salsa con le polpette, fate riposare prima di servire.

…capodanno da lei

 una festa di fine anno strepitosa, eravamo 19 ed ognuno si è prodigato a preparare qualcosa sulla base di un menù stabilito a monte. L’obiettivo era quello di realizzare una cena abbondante si, ma senza sprechi. Giovanni, Carlotta ed io abbiamo preparato uno dei due primi, ravioli con patate e speck; rigorosamente tre a persona 😀 direi che abbiamo centrato l’obiettivo ahahahahah

per circa 100 ravioli
800 g di patate rosse con la buccia
100 g tra scalogni e cipolle rosse mondati
80g di parmigiano grattugiato
200 g di speck, tagliato sottile e poi a fiammifero
50 g di burro
qb 4 pepi pestati al momento (bianco, verde, rosa, nero)
olio extra vergine d’oliva
sale
Lessate le patate con la buccia, schiacciatele con lo schiacciapatate  e mettetele da parte. Soffriggete con il burro e una girata d’olio, lo scalgno con la cipolla tritati finemente, unite lo speck 1- 2′, fate insaporire, spegnete e fate intiepidire. Mischiate alle patate il parmigiano, il miscuglio di pepe e quello di speck, impastate con le mani fino a rendere omogeneo il composto, aggiustate di sale se necessario.
Preparate la pasta utilizzando 500 g di farina e 5 uova, preparatela anche nella planetaria se volete, ma abbiate l’accortezza di sbattere con la forchetta le uova dentro la farina nel bicchiere del Ken. Poi azionate la macchina con il gancio al minimo, fino a quando l’impasto diventa sodo; in caso contrario aggiungete farina o qualche goccia d’acqua. L’impasto non deve essere appiccicoso. Riscaldate con dell’acqua calda una ciotola di metallo (trucchetto della Mercante magica maestra), asciugatela e coprite a campana l’impasto; prelevatelo a piccoli pezzi e lavoratelo con la macchina per stenderlo, seguite le istruzioni della casa produttrice. Questa operazione è bene farla almeno in due, mentre uno lavora la pasta l’altro riempie le strisce con il ripieno e li confeziona. Noi eravamo tre 😉 meglio abbondare no? ahahahah
Giovanni stendeva la pasta e la rendeva sottile tacca n°7 nella mia macchina Atlas, Carlotta ed io realizzavamo i mucchietti di impasto li poggiavamo sulle strisce, bagnavamo leggermente la base, poggiavamo l’altra striscia e, con lo stampo a stella li chiudevamo sigillandoli.
La cottura; 5 minuti in acqua bollente salata e poi un tuffo in padella con burro, salvia e pepe rosa.

Natale da me!

nessuna invenzione, copiato paro paro senza nessuna variazione e per la prima volta, senza possibilità di replica. Un esercizio riuscito al primo colpo ahahahah
l’esercizio lo trovate sulla mia rivista preferita mancoadiLLo SALE&PEPE, nel numero di gennaio 2003

allora, per eseguire a mestiere l’esercizio, andate dal vostro macellaio di fiducia e, se siete 12 quanti eravamo noi, fatevi dare un kg e mezzo di filetto di vitello 😉
accattate anche; 60 g di mandorle e 60 g di pistacchi, un po’ di senape delicata e 250 g di pancetta tagliata a fettine sottili, 5 cucchiai di miele di melata, 10 scalogni, 5 mele rosse, 100 ml di aceto di mele, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe.

In una ciotola mettete gli scalogni sbucciati e tagliati a metà e le mele lavate, private del torsolo e tagliate a spicchi; bagnate con l’aceto e mescolate il miele, lasciate insaporire ben bene; nel frattempo fate tostare le mandorle in un padellino antiaderente e poi, dopo averle fatte raffreddare, tritatele grossolanamente insieme con i pistacchi. Spalmate, con una spatolina, tutta la superficie del filetto con la senape, mettetelo su un foglio di carta forno cosparso con il trito di frutta secca e fatelo girare facendo aderire la granella. Allineate metà delle fette di pancetta su un tagliere, adagiate al centro la carne e copritela con le fatte rimaste, avvolgendola completamente. Fermate la pancetta con un giro di spago e trasferite il tutto dentro una teglia unta d’olio. Distribuite intorno l’insieme di scalogni, mele e il sughetto di aceto; ungete con 8 cucchiai d’olio, aggiungete un pizzico di sale e una macinata di pepe. Mettete la teglia con un coperchio, in forno caldo a 200°C per un’ora e mezza durante la quale bagnate spesso la carne con il fondo di cottura. Controllate la cottura con l’apposito termometro, dopo un’ora abbiate cura di togliere il coperchio. Togliete il filetto dal fondo fatelo riposare 5 minuti e poi tagliatelo a fettine non tropo sottili e disponetelo su un piatto da portata con il fondo di cottura e le mele.

aprite con me una finestra temporale?

Olio Sasso dà l’opportunità di aprire una finestra sulla stagione più tiepida dell’anno, proprio durante quella più fredda…anche se ancora l’inverno non è arrivato ufficialmente, la neve in molte regioni la fa da padrona. E per chi, come me, adora la stagione calda, questa è una fantastica iniziativa!
Lo sapevate che Olio Sasso festeggia 150 anni di vita? Per celebrare questa ricorrenza, l’azienda ha organizzato una mostra fotografica itinerante in molte piazze italiane, dedicata alla primavera, Adesso la mostra itinerante è terminata ma prosegue su Flickr entro il 28 febbraio 2011 tutti noi abbiamo la possibilità di inserire una nostra foto, già scattata o da scattare anche se il sole oggi fuori non splende. Cito testualmente “cerca ispirazione anche al di là delle stagioni. La primavera può essere stato d’animo, vitalità, affrontare le cose con leggerezza. La primavera può essere tutto l’anno.”

[…] REGOLE

Poche regole, semplici e chiare. Rispettare il tema, prima di tutto. Le foto inviate devono evocare la primavera, il suo senso di leggerezza e di benessere o il piacere di vivere all’aria aperta. Cerca di essere originale, in primavera non ci sono solo farfalle e fiori che sbocciano. Hai piena libertà d’espressione. Puoi scattare foto a colori o in bianco e nero, ritratti o paesaggi, o quello che vuoi tu. Infine ricordati di inserire sempre il TAG che indica la regione italiana in cui è stata scattata la fotografia o la regione da dove carichi l’immagine: troverai così le tue foto all’interno di un percorso fotografico sul sito[…]

ve la lascio la ricettuzza di una torta di mele? va bene in ogni stagione 😉
140 g di farina che lievita
3 uova
50 g di burro
100 g di zucchero
un limone
2 mele
montate le uova con lo zucchero fino a renderle gonfie, incorporate la farina con un pizzico di sale. Sciogliete il burro  e, quando sarà tiepido, aggiungetelo al composto di uova insieme con la scorza di limone grattugiata. Grattugiate anche le mele, con una grattugia a fori grossi, dopo averle sbucciate e private del torsolo. Versate il composto in una teglia da 20 cm di diametro imburrata e infarinata, cuocete nel forno caldo a 160°C per circa 30 minuti.

com’è e come non è …sempre in ritardo sono!

che dite? sono ancora in tempo per darvi qualche ricettuzza per decorare la vostra casa? Boh! io ve la lascio, magari ci sta qualcuno che è più in ritardo di me 😉
procuratevi delle strutture circolari o a cuore, in midollino o in spugna o di rametti intrecciati per realizzare le vostre ghirlande; avrete bisogno anche di nastri, cordoncini colorati, 2 o 3 arance 2 o tre mele a seconda di quante ghirlande vorrete ralizzare ;), pigne, rametti contorti, fiori secchi, anice stellato, stecche di cannella, borchiette per tappezziere, un bel ramo di abete, colla a caldo, palline dorate, filo dorato, una sfera di polistirolo di 10 cm di diametro circa un kg di noci.

 

prima di cominciare seccate la frutta; affettate le arance e le mele, mettele su una griglia in forno a 150°C per circa 30-40 minuti, abbiate cura di porre sotto la griglia una leccarda forderata con carta forno per evitare che il succo della frutta macchi la base del forno. Continuate il processo di essiccamento in un luogo ventilato coperto, per esempio sul terrazzo oppure sui radiatori del riscaldamento. Poi lasciate libero sfogo alla vostra fantasia, intrecciando ghirlande, applicando la frutta secca con armonia fermando tutti i componenti con la colla a caldo. Per realizzare la sfera di noci, applicate il nastro che la sorreggerà (occhio che sarà pesante) io ho utilizzato una graffetta di metallo, l’ho  modellata a mo’ di gancio e l’ho applicata dentro la sfera con la colla a caldo, su questa ho annodato il nastro;      
applicate, sempre con la colla a caldo, le noci dalla parte piatta, e finite riempiendo gli interstizi con rametti di abete. Per l’alberello quasi ikebana ho utilizzato dei rametti contorti, quelli di nocciolo vanno benisimo, ho riempito un vaso di vetro con palline dorate e addobbato i rametti con altre palline più piccole fermandole con del filo sottile anch’esso dorato.

non è come sembra

posso spiegare…ahahahah alle volte le apparenze ingannano, in effetti queste madeleine potrebbero sembrare dei dolcetti, invece sono madeleine mordi e fuggi al curry

l’idea è della mia rivista preferita, ho solo aggiunto della panna e sostituito alla senape il curry, se volete andate a spulciare negli archivi, il numero di ottobre del lontano 2003 😉 
per circa 30 madeleine
230 g di zucchine
150 g di farina 00
1/2 cucchiaino in polvere di lievito per torte salate
1 scalogno
2 uova
2 cucchiai di panna fresca
1 cucchiaio di curry
100 g di emmental
25 g di burro
sale
sgusciate le uova in una ciotola, aggiungete la panna, il curry, il burro molto morbido  e una presa di sale; sbattete a lungo con una frusta e poi incorporate poco alla volta la farina setacciata con il lievito. Unite lo scalogno tritato e sbattete fino ad ottenere un composto omogeneo. Spuntate le zucchine, lavatele ed asciugatele, grattugiatele con una grattugia a fori grossi; fate lo stesso con il formaggio ed aggiungete entrambi gli ingredienti al composto di uova. Suddividete negli stampi per madeleine leggermente unti d’olio e passate in forno caldo a 210°C per circa 20′. Sfornate e fate intiepidire qualche minuto prima di togliere le forme dagli stampi. Io ho usato degli stampi in silicone.

i bon bon di commy Cuore

sono facilissimi, hanno bisogno solo di un po’ di pazienza per la realizzazione vera e propria delle palline, ma chi non ha ancora un po’ di pazienza conservata da qualche parte?
Ahahahah!
questa è la ricettuzza che mi diede  la mia commy scritta di suo pugno, io l’ho incollata precisa precisa sul mio quadernetto di ricette, nell’esecuzione però ho usato un cucchiaio di passito, forse assai era, quindi per compattare il composto ho utilizzato 100 g di biscotti in più. Tra parentesi trovate le variazioni alla ricetta originale

Farina di cocco
350 g di biscotti secchi (+100 g)
100 g di burro fuso
150 g di zucchero semolato
3 uova
un po’ di liquore (un cucchiaio di passito di Pantelleria)

Sbriciolate i biscotti nel mixer e metteteli da parte. Io ho usato la planetaria, nel bicchiere ho messo  le uova con lo zucchero, ho sbattuto il composto per qualche minuto, ho sostituito la frusta a fili con il gancio K  aggiungendo poco alla volta, a bassa velocità, i biscotti sbriciolati, il burro e il passito. Realizzate le palline che passerete poi nella farina di cocco. Sistemate le palline in dei pirottini e mettete in frigo per qualche ora prima di servire. Vi dico subito di che sanno? Di biscotti al mou al profumo di cocco 😀