il mango siculo

 mizzica acquazzone che fici ieri sira! Acqua, tuoni e fulmini che pariano giochi di focu, gli occhi mi facevano pupi pupi; il vento mi fici vulari le tende del terrazzo e, in un vidiri e svidiri,  dopo manco due ore tutto finì come cominciau. Oggi con il sole, le zanzare e il caldo tornarono alla carrica; manco ‘st’estate mi manciaru accussì. 
In quest’insalata ho previsto, per un per un cristiano, un mango siciliano; non conoscevo l’esistenza del frutto siculo, prima che il mio spacciatore di frutta e verdura me lo raccomandasse vivamente, e bonu fici. Una ducizza di polpa che manco vi posso raccontare quindi, accattatevillo. 

un mango
una mozzarella fiordilatte
un mucchio di lattuga mista
gocce di aceto balsamico
un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva
coriandolo in polvere
foglioline di basilico
sale
pepe
sbucciate il mango, affettatelo eliminando il nocciolo. Affettate anche la mozzarella e poi disponete sul piatto da portata tutti gli ingredienti, alternando i colori. Condite con l’olio, l’aceto, il sale, le spezie e le foglioline di basilico.

la cosa bella

Sapete qual’è la cosa bella di questa dieta? Il coinvolgimento di tre generazioni: mia madre, mia figlia e io. Tutte a dieta per scalare il panzonello, chi più chi meno certo, ma questo regime alimentare ha indotto Carlotta ad ampliare il suo range di alimenti. Mangiava cinque piatti a rotazione senza allargare i suoi orizzonti. adesso è un piacere aspettare il pranzo insieme con lei; pesce, verdure in insalata, carne bianca anche senza panatura… impressionata sono, soprattutto quando mi dice: “mamma mi fai il pesciolino?”. Sta crescendo a settembre compirà quattordici anni, una signorina, eh sì!

Insalata di quinoa, uova e pere
per due cristiani
tempo di preparazione 10 minuti
cottura 15 minuti
100 g di quinoa
4 uova sode
una carota tritata
una pera williams rossa
100 g di radicchio
un cucchiaino di crema di aceto di mele
un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
un finocchio
un mazzetto di prezzemolo
un cucchiaino di curry
sale
Portate a bollore un pentolino d’acqua, versate la quinoa e cuocete per quindici minuti. scolate e fate raffreddare. Affettate la pera e disidratatela in forno a 180°C per mezz’ora circa, poi fate raffreddare su una griglia. Affettate tutta la verdura e tritate il prezzemolo. Mescolate la quinoa con le verdure, la pera disidratata, condite con il sale, il curry, la crema di aceto balsamico e l’olio, mescolate e componete i piatti con le uova tagliate in due, distribuite il prezzemolo e servite.

‘a frittedda

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‘A frittedda potrebbe sembrare una frittata o qualcosa di simile e invece…no!
è un piatto a base di verdure freschissime, un contorno cotto in umido facilissimo ma anche un condimento per la pasta. Forse ‘nanticchiedda camurriusu per la preparazione ma  talmente buono che ti scordi del lavoro al primo boccone. Ah! viene mangiato anche nella versione agrodolce, ma non da me.

ingredienti per 4 persone
1 kg di fave fresche
600 g di piselli freschi
un mazzetto di finocchietto di montagna
3 carciofi piccoli
2 scalogni
peperoncino a piacere
4-5 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
1 limone

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Sgrana i piselli e sgusciate le fave, se sono piccoline e tenere meglio, in caso contrario elimina la buccia dura, immergendole in acqua bollente per qualche minuto. Monda i carciofi, (qui è molto diffusa la varietà con le spine) elimina le punte, le foglie più dure e il fieno; affettali a spicchi e mettili in acqua acidulata con il limone spremuto.
In una padella fai dorare nell’olio lo scalogno affettato sottilmente, aggiungi i carciofi, le foglioline tenere del finocchietto tritate e cuoci per circa 10 minuti con mezzo bicchiere d’acqua, unisci le fave e i piselli, fai insaporire e versa ancora un bicchiere d’acqua. Aggiungi il sale e il peperoncino e cuoci a fuoco basso per circa 20 minuti con il coperchio, poi ancora altri 5 minuti senza il coperchio.
Nella versione in agrodolce, basterà aggiungere alle verdure già cotte, l’aceto mescolato allo zucchero, fai evaporare a fuoco vivace e poi fai riposare.

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Bocconcini di vitello marinati

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Questo piatto lo considero un jolly, lo preparai la prima volta per un buffet con 40 invitati, per festeggiare i “primi” quarant’anni del mio sposo, ero alle prime armi in cucina e mi avvalevo di riviste patinate come Sale&Pepe (non è cambiato niente, in effetti), fu un successo, ppì ranni e picciriddi. Da quel dì lo sfrutto tutte le volte che devo preparare con un certo anticipo un banchetto e quando conosco appieno i gusti dei miei commensali. Se ti piace la carne, prova ‘sta ricetta e poi mi cunti.
Ingredienti per 8 persone:
1 kg di filetto di vitello
8 cucchiai di aceto balsamico
1 bucchiere di olio extravergine d’oliva
alloro
rosmarino
timo
maggiorana
7 carote
7 zucchine
sale e pepe

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Priva il filetto del grasso in eccesso, taglialo a fette spesse, circa un centimetro e mezzo; sigilla la carne in padella con un paio di cucchiai d’olio extra vergine d’oliva. Rigira più volte, finche avrà assunto un colore uniforme in superficie. Togli dal fuoco e fai raffreddare.
Nel frattempo versa in un contenitore capiente l’olio che resta, l’aceto balsamico, le erbe aromatiche, il sale e il pepe, sbatti tutti la marinata con una forchetta per emulsionare. Taglia a cubetti le fette ormai fredde e adagiali nella ciotola con la marinata. Mescola per ricoprire tutta la carne, copri e fai insaporire per circa mezz’ora, rigirando ogni tanto.

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Monda le zucchine e le carote, affettatele a nastro con una mandolina o meglio, usa lo Spiral expert, un nuovo accessorio Magimix, che prepara spaghetti, tagliatelle o fusilli di verdure; lessa la verdura, poco per volta e per pochi istanti in acqua bollente salata, scola e ponila dentro un colapasta fino al momento di servire. Disponi i nastri di verdura sul piatto da portata, sistema sopra i bocconcini di vitello con la loro marinata, decora con le erbe aromatiche e se ti piace aggiungete della crema di aceto balsamico.

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