il mango siculo

 mizzica acquazzone che fici ieri sira! Acqua, tuoni e fulmini che pariano giochi di focu, gli occhi mi facevano pupi pupi; il vento mi fici vulari le tende del terrazzo e, in un vidiri e svidiri,  dopo manco due ore tutto finì come cominciau. Oggi con il sole, le zanzare e il caldo tornarono alla carrica; manco ‘st’estate mi manciaru accussì. 
In quest’insalata ho previsto, per un per un cristiano, un mango siciliano; non conoscevo l’esistenza del frutto siculo, prima che il mio spacciatore di frutta e verdura me lo raccomandasse vivamente, e bonu fici. Una ducizza di polpa che manco vi posso raccontare quindi, accattatevillo. 

un mango
una mozzarella fiordilatte
un mucchio di lattuga mista
gocce di aceto balsamico
un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva
coriandolo in polvere
foglioline di basilico
sale
pepe
sbucciate il mango, affettatelo eliminando il nocciolo. Affettate anche la mozzarella e poi disponete sul piatto da portata tutti gli ingredienti, alternando i colori. Condite con l’olio, l’aceto, il sale, le spezie e le foglioline di basilico.

sempre a dieta sono

e per fortuna, mangiare in questa stagione, rende piacevole anche un’insalata. Ho realizzato anche una cosa, il mio cervello, per rimanere connesso alla dieta, deve considerare un certo tipo di lavoro per arrivare all’obiettivo. Se la mattina ho parecchie cosa da fare, la mia testa non pensa a mangiare. Al contrario ‘u ciriveddu macìna sempre una parola “manciari” e non si può. Allora, siccome sugnu giniusa, ingegnosa, il lavoro di preparazione deve essere lungo, assaporo il risultato finale senza sgarrare.Che fatica prendersi in giro ahahahah.
Insalata di asparagi e fave
per due cristiani
preparazione 40 minuti 
cottura: 25 minuti
500 g di asparagi 
800 g di fave da sgranare
mezzo radicchio
un piccolo scalogno
un cucchiaino d’olio extra vergine d’oliva
basilico
per l’emulsione
un cucchiaio di crema di aceto di mele
due cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
la scorza di mezzo limone gratugiata
sale
pepe

 sgranate le fave, eliminate la cuticola che le ricopre e stufatele in padella con un cucchiaino d’olio e un bicchiere e mezzo d’acqua. Appena saranno tenere spegnete e lasciate raffreddare. Pulite i gambi degli asparagi, lavateli e eliminate la parte più dura; cuoceteli in acqua bollente salata per dieci minuti, dentro la pentola alta. Scolateli e tagliateli a pezzi dopo averli fatti raffreddare. In  una ciotola mescolate gli ingredienti cotti, il radicchio affettato finemente, lo scalogno tagliato a rondelle e il basilico. Preparate l’emulsione mescolando gli ingredienti sbattendoli con una forchetta, versate sull’insalata, mescolate e servite.

Ciotole di Andrea Branciforti, Caltagirone

la cosa bella

Sapete qual’è la cosa bella di questa dieta? Il coinvolgimento di tre generazioni: mia madre, mia figlia e io. Tutte a dieta per scalare il panzonello, chi più chi meno certo, ma questo regime alimentare ha indotto Carlotta ad ampliare il suo range di alimenti. Mangiava cinque piatti a rotazione senza allargare i suoi orizzonti. adesso è un piacere aspettare il pranzo insieme con lei; pesce, verdure in insalata, carne bianca anche senza panatura… impressionata sono, soprattutto quando mi dice: “mamma mi fai il pesciolino?”. Sta crescendo a settembre compirà quattordici anni, una signorina, eh sì!

Insalata di quinoa, uova e pere
per due cristiani
tempo di preparazione 10 minuti
cottura 15 minuti
100 g di quinoa
4 uova sode
una carota tritata
una pera williams rossa
100 g di radicchio
un cucchiaino di crema di aceto di mele
un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
un finocchio
un mazzetto di prezzemolo
un cucchiaino di curry
sale
Portate a bollore un pentolino d’acqua, versate la quinoa e cuocete per quindici minuti. scolate e fate raffreddare. Affettate la pera e disidratatela in forno a 180°C per mezz’ora circa, poi fate raffreddare su una griglia. Affettate tutta la verdura e tritate il prezzemolo. Mescolate la quinoa con le verdure, la pera disidratata, condite con il sale, il curry, la crema di aceto balsamico e l’olio, mescolate e componete i piatti con le uova tagliate in due, distribuite il prezzemolo e servite.

e l’insalata che non deve mancare mai!


anche se sono sazia, stracolma fino all’inverosimile, l’insalata non avi a mancari mai! Mangiarla, mi da la sensazione di pulizia, di lavaggio interno, di leggerezza, nonostante abbia mangiato di tutto prima, no? E’ così anche per voi? 🙂
Vi conto cosa c’è dentro questa cofana
eravamo 18 cristiani:
mezzo cespo di indivia riccia
una manciata di passolina (uva passa)
una mela Pink Lady
una manciata di pistacchi non salati
un cespo di radicchio variegato
mezzo cavolo rosso
5 bacche di cardomomo 
aceto di mele a sentimento (q.b.)
mezzo limone
olio extra vergine d’oliva a sentimento (q.b.)
sale e pepe 
sbucciate la mela, togliete il torsolo con l’apposito attrezzo e affettatatela molto finmente, mettetela dentro una ciotola con il succo di mezzo limone. affettate finemente il cavolo rosso, tagliate a coltello il radicchio e l’indivia. Raccogliete le verdure in una larga ciotola, unite la passolina, i pistacchi, la mela e i semi delle bacche di cardamomo, precedentemente pestati in un mortaio. Preparate un’emulsione con l’olio, l’aceto, il sale, il pepe e condite l’insalata, mescolate e servite

a Natale comincio con l’insalata

per mantenermi leggera leggera! Non un’insalata così, a com’è gghiè, nonsì! Un’insalata spettacolare di quelle che ne mangeresti una cofana intera. E poi si sa, dopo un pranzo luculliano, anche se ti senti pieno come un uovo, stracolmo che potresti rotolare in discesa e con il vento a favore, l’insalata te la mangi con piacere perché ti fa digerire e ti da l’impressione che ti purifichi lo stomaco; se poi è pure buona te ne mangi un altro po’. Chista che vi propongo, non è solo buona, pure bedda è! Pensateci dunque, l’insalata ci vuole sempre.
per circa 8 cristiani a cui ci piace l’insalata
un cavolo cinese
1/2 cavolo rosso
400 g di topinambur
una mela Pink Lady
40 g di passolina rinvenuta in poco brandy o, se ci sunnu picciriddi, in acqua tiepida per pochi minuti
60 g di nocciole tostate tritate grossolanamente a coltello
un limone
un ciuffetto di menta fresca
4 alici sott’olio
4 cucchiai di aceto di mele
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe
C’aviti a fari? Praticamente niente di difficile. Affettate sottilmente e a coltello il cavolo cinese, mettetetelo in una bella insalatiera capiente; con una mandolina a mestiere cioè professionale che permette di affettare quasi a velo, affettate il cavolo rosso e aggiungetelo nel contenitore; sbucciate la mela e affettatela sottile con la mandolina oppure con un attrezzo che la riduce a elica…me lo regalarono da pochissimo :). Ponetela in un altro recipiente e irroratela con il succo del limone, mescolate e mettete da parte. Sbucciate il topinambur, lavatelo e lessatelo  fino a quando i rebbi di una forchetta lo penetrano con delicatezza, non deve essere troppo morbido; dopo affettatelo e fatelo raffreddare. Mettete il topinambur insieme con le altre verdure, l’uvetta strizzata, la mela sgocciolata dal limone e le nocciole. Frullate la menta lavata e asciugata con le alici, l’aceto e l’olio, circa 7-8 cucchiai dipende dal vostro gusto e condite l’insalata, mescolate e servite.

un’insolita insalata (di riso) sulu pì mia

E’ estate! ve ne siete addunati? Eccerto che ve ne siete accorti, fa caldo, l’aria è afosa, il tasso di umidità fa rasentare la follia. E io? Io bene sto, almeno con questo scenario…è il mal di denti che mi fa uscire fuori di senno e per questo vi propongo un piatto da mangiare a temperatura ambiente o tiepido. Niente cose calde o fredde per me adesso, la mia bocca non le tollera. Considerando che molti odiano accendere fuochi e fornelli è un piatto ideale anche per quelli, io ne conosco alcuni ahahahahah!

La cottura del riso è facilissima, accendi il fuoco sotto un tegame pieno d’acqua e ti allontani, sei solo, magari sfogli una rivista o leggi un bel libro; quando l’acqua bolle metti il sale (poco perchè fa male), 80 g di riso misto basmati, avvii il timer e te ne vai, tanto non devi mescolare. Su un tagliere affetti un quarto di cavolo cappuccio viola e lo metti in una bella insalatiera; nel bicchiere del minipimer unisci 2 cucchiai di succo di limone, erbette aromatiche (io ho usato un rametto di rosmarino e 4 di timo limone), 4 cucchiai d’olio e una macinata di pepe. Aziona le lame e fai un’emulsione. Quando il riso è pronto, elimina l’acqua di cottura con uno scolapasta, mescolalo nell’insalatiera con il cavolo e condisci con l’emulsione. Poi ritorna qui e mi dirai com’è!

com’è che dalla mamma, le cose sono più buone?

una cosa semplice, eppure dimenticata; un sapore antico impreziosito dal profumo del prezzemolo, una poesia che solo le mamme sanno generare. Hai visto mamma? l’ho rifatta ma la tua più buona era! Qual’è l’ingrediente segreto?
🙂
grazie mamma :*
amunì pigliate 2 arance belle grosse
2 bei finocchi croccanti
un mazzetto di prezzemolo
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
affettate a velo con una mandolina (obbligatorio!!!) i finocchi mondati e lavati; sbucciate le arance, togliete quanto più è possibile la parte bianca, dividetele a metà e su un tagliere, affettatele abbastanza sottilmente. Mettete gli ingredienti affettati in una ciotola; raccogliete il succo che si è disperso sul tagliere e unitelo all’insalata. Tritate a coltello il prezzemolo e cospargetelo sull’insalata, salate, pepate e irrorate con un filo d’olio. Buona sarà buona, ma non sarà quella fatta dalla mia mamà 😉

…e’ prontoooooooooo!

ma si può? ogni volta che è pronto in tavola, devi chiamare a squarciagola e dire 1000 volte :-“LE MANI E A TAVOLAAAAAAA”
e chèchè…ma ‘unnannu pitittu?
fortuna che questa un’insalatona di rinforzo fredda è, quindi questa volta li ho fregati sul tempo ahahahahah

Insalata di purpicieddi, tonno fresco e fagioli:
per 8 cristiani
450 g di fagioli freschi già sgranati ( un kg circa da sgranare)
1kg di polpetti piccoli e teneri ( da pulire)
400 g di tonno fresco tagliato a dadini
2 cucchiai di vino rosso
1 foglia d’alloro
1 costa di sedano
1 spicchio d’aglio
1 scalogno
un trito di odori ( basilico, prezzemolo, maggiorana)
qualche foglia di lattughina ( a sentimento), se trovate gli spinacini freschi da insalata meglio ancora
300 pomodorini datterino
3 cm di zenzero fresco grattugiato
1 limone
1 lime
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe

tritate finemente il sedano, lo spicchio d’aglio e lo scalogno, soffriggete in un tegame e aggiungete i fagioli, fate insaporire mescolando e sfumate con 2 cucchiai di vino rosso, aggiungete una foglia di alloro, mescolate e coprite con l’acqua. Fate cuocere a fuoco lento per circa un’ora, un’ora e mezza fino a cottura, aggiungendo dell’acqua bollente ove necessiti. Salate e pepate. Fate raffreddare la zuppa, scolate il brodo in eccesso e ponete i fagioli cotti in una insalatiera.
In un’altra ciotola mettete la scorza di 1 limone e quella di un lime grattugiate con uno zester, 4 cucchiai d’olio, mescolate e poi mettete a marinare i polpetti puliti insieme con il tonno; ponete in frigo per almeno un’ora, mescolando ogni tanto. Scottate su una piastra rovente i polpetti e il tonno, fate raffreddare e affettate il polpetti. Aggiungete il pesce ormai freddo ai fagioli, aggiungete i pomodorini, lo zenzero grattugiato, un trito di odori, qualche foglia di lattughina e basilico fresco; salate, pepate e condite con olio extra vergine d’oliva e servite.

Insalata di totanetti e pinoli

dico…ma secondo voi poteva mancare nella mia cucina un libro così?
NAAAAAAAAAAA! direte voi..ditelo, su ditelo!
ah che bello che è, le foto t’affascinano subito, bellissime! E le ricette meritano più delle foto. Vi siete fatti un’idea? 🙂
Ho preparato quest’insalata rinforzata, che va benissimo anche come secondo, l’originale recita “insalata di calamari e pinoli”, ma si sa quando vai al bancone del pesce prendi quel che c’è. E di calamari piccoli nemmeno l’ombra, o meglio c’erano calamari piccolissimi o grandissimi a me servivano piccoli con la carne tenera…quindi ho preso dei totanetti belli belli 😉
ah se andate a vedere le dosi sul libro sono leggermente diverse, ma è ininfluente al fine del gusto…ma che fa’ non vi fidate di me?
ahahahah

Per 4 persone
500 g di totanetti medio piccoli
4 filetti d’acciuga sott’olio tagliati a pezzetti
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
la scorza e il succo di un limone
1 spicchio d’aglio o 2 piccoli schiacciati
70 g di rucola
un mazzetto di prezzemolo
50 g di parmigiano a scaglie
30 g di pinoli tostati

pulite e lavate i totanetti, metteteli in una ciotola con l’olio, le acciughe, la scorza del limone e l’aglio, mescolate bene fino a insaporire i totani, coprite e fate marinare in frigo per un’ora, mescolando ogni tanto. Su una piastra rovente scottare i totanetti per 2 minuti per lato, poi versate la marinata e cuocete per altri 30 secondi. Spegnete il fuoco e fate riposare per alcuni minuti prima di tagliarli ad anelli sottili. Mettete gli anelli in una ciotola, unite la rucola, i pinoli tostati (mi scurdai di tostarli ihihihih), le foglie intere di prezzemolo e il parmigiano a scaglie, condite con il succo del limone e aggiungo io un filo d’olio etra vergine d’oliva crudo.

Insalata di terra



Adoro le insalate miste, ed anche quelle fuori dal comune. In Sicilia mangiamo le arance anche in insalata, ho visto che per ora gira su qualche blog, ma la vogliamo fare l’unità d’Italia? Accostiamo allora, le puntarelle laziali alle arance di Sicilia con la guarnizione di finocchi e aceto balsamico di Modena. Ma che buono il contrasto dell’amarognolo delle puntarelle con il dolce delle arance. Provate per credere 🙂 .
Ingredienti per 4:
1 arancia grossa o 2 piccole
un mazzo di puntarelle
2 finocchi
olio extravergine d’oliva
aceto balsamico oppure crema di aceto balsamico
sale
pepe
Lavate le puntarelle, asciugatele, eliminate le foglie esterne e le parti dure, affettatele nel senso della lunghezza. Togliete le foglie esterne ai finocchi, lavateli e affettateli con una mandolina. Sbucciate l’arancia e pelatela a vivo, tagliatela a rondelle e poi a settori. Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola, condite a piacere con sale, pepe, olio extravergine d’oliva e l’aceto balsamico. Volendo, a chi piace, si potrebbe aggiungere lo scalogno tagliato sottile sottile.