scorzadarancia

plum cake arancia_orizz_

Mi sono chiesta in questi (quasi) 10 anni di blog, quanto io abbia contribuito, nel mio piccolo, all’esplosione di questo fenomeno dilagante legato al cibo e quanto io sia stata chiara e esaustiva nel cuntariti  ‘na ricetta. Mi piacerebbe conoscere la tua opinione al riguardo; se hai tempo e voglia.
Hai un’idea dell’empatia che si genera, come una magarìa, quando penso a ciò che desidero proporti? Mizzica, dovresti vedermi al mercato, mentre scelgo gli ingredienti da intrecciare insieme in cucina per concretizzare il mio desiderio; mi dispiace infinitamente però, non poterti regalare il profumo quindi provo a restituirti, con la foto, il bisogno effimero di preparare ‘na cosuzza.
Vogghiu annari oltre, oltre l’evidenza, oltre il piatto, oltre un’esigenza, lasciandoti l’identità di un racconto e di un’immagine. Il mio busillisi è sapere quanto io riesca nell’intento.

Intanto, mentre ci rifletti, rispunnimi a ‘st’autra dumanna: che cos’è un dolcino?
Facile eh?

Una cosa buona a cui pensare, un inizio per “una buona bella giornata”, un buon motivo per pigghiare un pizzino e segnarti ‘sta ricetta.

Plumcake all’arancia
330 g di farina
8 g di lievito
un pizzico di sale
175 g di burro morbido
3 uova
200 g di zucchero di canna
la scorza di una grossa arancia grattugiata
150 ml di succo d’arancia

plum cake arancia_stampo

per la glasssa:
100 g di zucchero a velo
20 ml di succo d’arancia
una manciata di pistacchi tritati
riscalda il forno a 180°C, imburra uno stampo da plumcake e infarinalo, eliminando la farina in eccesso. In una ciotola mescola la farina, il sale e il lievito. Sbatti il burro con lo zucchero per un paio di minuti, aggiungi le uova, uno alla volta aspettando che il precedente venga inglobato dall’impasto prima di aggiungere il successivo. Aggiungi il mix di farina, la scorza d’arancia e il succo per fluidificare l’impasto. Versa nello stampo e inforna per circa 70 minuti poi copri la torta con un foglio di alluminio e cuoci altri 10 minuti. Fai sempre la prova stecchino prima di sfornare. Fai raffreddare dentro lo stampo per 10 minuti e poi capovolgi il dolce su una griglia per raffreddarlo completamente.
Prepara la glassa mescolando allo zucchero a velo il succo. Fai riposare qualche minuto e poi versalo sul plumcake, decora con la granella di pistacchio.

plum cake arancia_glassa

plum cake arancia_mano

plum cake arancia_fetta

otto

Ridendo e scherzando il 4 settembre la creatura bloggesca fici ott’anni. Tra il sacro e il profano il giorno della santuzza del 2007, qua s’incominciava a mettere le mani in pasta intraprendendo un percorso che mi pareva di fuoddi, Io ce lo dissi a Roberta, l’amica mia che aprì il blog a mia insaputa; non ci mettiamo mano e lasciamo tutto com’è.
Pensavo, da buona siciliana, che lasciare tutto esattamente com’è è molto più facile, non ci devi mettere la faccia, resti nell’anonimato, ti confondi con la massa e tutto scorre esattamente come nulla fosse, senza fatica. Al sud la fatica pesa, è un fardello che ti porti sulle spalle per tutto il santo giorno, non per niente al pomeriggio ci facciamo un pisolino, mangiamo tardi e facemu tutto con il suo tempo (ma suo di chi poi?Boh!).E invece le mani in pasta ce le ho messe insieme con la faccia, con i pro e i contro ho intrapreso il cambiamento; cosa assai difficile per chi, gattopardescamente, lascia tutto tale e quale.
Questa torta l’ho copiata da qui ma considerando che la ricetta originale non mi si confaceva totalmente ho cambiato, è il caso di dire, alcune cose.

300 g di farina
60 g di cacao amaro
18 g di lievito
200 g di zucchero di canna
225 g di burro morbido tagliato a dadini
una tazza di latte 125 g
1/2 cucchiaino di sale
4 uova
2 albumi
1 bacca di vaniglia
procuratevi due teglie apribili da 24 cm di diametro, imburratele, infarinatele e mettetele da parte Accendete il forno a 160°C e procedete alla preparazione della torta. In una ciotola sbattete leggermente le uova con gli albumi, i semi della vaniglia e mezza tazza di latte. Nel mixer setacciate la farina con il lievito e il cacao. Aggiungete lo zucchero e il sale, montate le fruste e fate partire la macchina per amalgamare gli ingredienti, aggiungete il burro e il latte rimasto, sbattete per 4 minuti a velocità media. Aggiungete 1/3 del composto di uova e latte e mescolate sempre bene prima di aggiungere l’alro terzo di mistura dopo due minuti di attività della macchina. Infine unite l’ultimo terzo di composto di uova e amalgamate bene. Dividete l’impasto nelle due teglie, livellate e infornate per circa 30 minuti. Per la cottura affidatevi alla conoscenza del vostro forno. Fate la prova stecchino prima di sfornare e fate raffreddare. Sformate e ponete su una griglia per raffreddare completamente.

Glassa al mascarpone adattato da un manuale di Martha Stewart.
450 g di cioccolato fondente
30 g di cacao amaro
6 cucchiai di acqua bollente
300 g di burro ba temperatura ambiente
1 tazza di mascarpone circa 115 g
40 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
Mescolate l’acqua bollente al cacao, per evitare di ottenere dei grumi e fate raffreddare. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e fate raffreddare per almeno mezz’ora. Sbatette lo zucchero con il burro nel mixer per 4 minuti. Aggiungete il mascarpone e il cacao sciolto nell’acqua. Unite il cioccolato e continuate a sbattere. Passate in frigo per circa 15 minuti prima di montare la torta.
Ponete il primo disco di torta su un piatto da portata della stessa misura della torta, magari di cartone. Racchiudete la torta in un ring per pasticceria e procedete con lo strato di crema al mascarpone e cioccolato, ponete l’altro disco e passate in frigo un’ora. Trascorso questo tempo eliminate il ring e procedete con la glassatura della torta. Se la grassa si fosse indurita troppo potete farla rinvenire a temperatura ambiente montandola con delle fruste elettriche.

conforto al cioccolato

Può capitare che la calma serafica che mi ammanta con un leggerissimo, impalpabile velo di accondiscendenza, si dissolva nell’aere. Può capitare, sono una donna come tante, bastevolmente educata che non attacca turilla; il mio motto è vivi e lascia(mi) vivere, senza rompermi i cabbasisi, sulu sulu pcchì io non li scafazzo a ttia. Mi pare equo e solidale con la mia tranquillità che, ultimamente e di ‘sti tempi, vacilla e non poco. Quando qualsiasi-siasi cristiano mi pigghia bellamente per i fondelli, ecco che il velo impalpabile se ne va a cataffottersi verso altri lidi.

Per riacchiappare il velo, per fortuna mia, mi basta (?) accendere il forno, indossare un bel fantale, legarmi i capelli, aprire il frigo e la dispensa; burro, farina, uova e cioccolato. La concentrazione si riappropria della mia mente e delle mie mani, fuori tutto dal cervello, solo manualità, gesti sicuri e semplici; certo, allordo tutta la cucina, tanto nnì mia ci voli picca! Pochi ingredienti che, confezionati nelle giuste proporzioni,  producono, dopo il passaggio nel forno, un ciavuru incoffessabile e una visione tale da rimanere alluccuti. 
La ricetta originale la trovai ccà ma, ‘o solitu, cangiai qualche cosuzza.

torta al cioccolato e barbabietola rossa
200 g di burro
250 g di barbabietole precotte
200 g di cioccolato fondente
60 g di panna acida
5 uova separate
140 g di farina
190 g di zucchero di canna
8 g di lievito
20 g di cacao amaro
un pizzico di sale

per il ripieno e la copertura
120 g di burro
100 g di panna acida
200 g di cioccolato fondente

Per mantenere alta la concentrazione suggerisco di preparare tutti gli ingredienti e averli a portata di mano. Accendete il forno a 180°C, io dopo ‘n’anticchia l’abbasso a 160 picchì il mio elettrodomestico è troppo potente, la teglia è piccola e alta quindi rischio che si bruci all’esterno e rimanga cruda all’interno.
Imburrate e infarinate uno stampo in alluminio di 20 cm di diametro e alto 10. Tritate il cioccolato, mettetelo dentro un pentolino insieme con il burro a pezzetti e scioglietelo a bagno maria, facendo attenzione che l’acqua mantenga una temperatura al di sotto dei 100°C e che non tocchi il pentolino con il cioccolato, fate intiepidire. 
Setacciate il cacao, la farina e il lievito, mettete da parte. In un boccale riunite le barbabietole, con un frullatore a immersione riducetele in purea. In una ciotola montate i tuorli con lo zucchero per 10 minuti, unite il cioccolato fuso, il purea e la panna. In un’altra ciotola montate gli albumi con un pizzico di sale Con un frusta a fili amalgamate gli albumi con movimenti dal basso verso l’alto, unite in tre volte gli ingredienti secchi e legate sempre con delicatezza. Versate nella teglia e infornate per quasi un’ora, controllate la cottura con uno stecchino. Fate raffreddare la torta completamente nel suo stampo e poi trasferitela, su una gratella per dolci.

preparate il ripieno e la copertura, fondendo il cioccolato con il burro, sempre a bagno maria,  fate intiepidire aggiungete la panna e montate il composto con una frusta elettrica. Tagliate in due la torta ormai fredda, farcitela con metà del ripieno preparato, copritela con l’altra metà della torta e versate al centro la glassa rimasta. Con una spatola per pasticceria spalmate con delicatezza in modo da fare scivolare qualche goccia dal bordo. Ponete in frigo e tiratela fuori una decina di minuti prima di servire.

rustica ai fichi neri

le farine, diverse da quella raffinata, sono più granulose e rustiche al gusto. Il sapore prepotente dei fichi mi ha portato, mano manuzza, a scegliere un mix di due farine, quella di grano saraceno e la farina 0. Se decidete di usare una farina 00 il sapore e la consistenza saranno tutta un’altra cosa. Scegliete voi dunque.
Usate l’accortezza di rivestire la teglia con un foglio di carta forno picchì io fici dannu, imburrai e infarinai con la farina di grano saraceno per avere una patina granulosa all’esterno, ma mi s’incollò la torta sul fondo a causa dei fichi ‘mpiccicusi.
Torta rustica ai fichi neri
per 8 cristiani
difficoltà: facile
tempo di preparazione: 10 minuti
tempo di cottura: 35 minuti
630 g di fichi neri
150 g di grano saraceno
100 g di farina 0
100 g di zucchero di canna
5 uova
8 g di lievito
30 g di pinoli
10 g di acqua 10 g di miele di fichi o confettura di fichi
gelato alla panna per servire

tritate grossolanamente 300 g di fichi e metteteli da parte. mescolate insieme le farine, il lievito e i fichi tagliati a pezzetti; sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere una bella massa gonfia. aggiungete il mix di farine e frutta con delicatezza e a cucchiaiate. Versate l’impasto dentro uno stampo da 26 cm di diametro, precedentemente foderato con carta forno, disponete i fichi rimasti tagliati a rondelle e i pinoli, infornate in forno caldo  a 150°C per 35 minuti. Fate intiepidire prima di sformarla, sciogliete il miele con l’acqua in un pentolino e poi con un pennello distribuite sulla torta.

Servite fredda con una o due palline di gelato.

la torta di “buon compleanno Cla”

è bellissimo il mondo dei foodblogger, certo magari non con tutti si stringe buoni rapporti, ma con alcuni si, e quando qualcuno chiede a flotte rispondono. E’ il mio caso perché avevo visto da Sarah Fel una torta del genere e volevo scopiazzare quella ma la volevo morbida a quel punto chiedendo lumi risponde anche Genny e mi regala una ricetta. Per farla vastasa all’ennesima potenza al posto del burro ci misi il burro di cacao; eh lo so, ma io il compleanno una volta l’anno lo faccio, non so voi. Insomma vi cuntu che avevo in testa: ultimamente impazzano sui blog americani le torte multistrato, alte e magre per intenderci, di magro però hanno solo l’aspetto perché dal punto di vista calorico grassissime sono e io quale volevo? Quella ma colorata tipo red velvet ma con diverse nuance.
 

per 10 cristiani
difficolta: media
tempo di preparazione: 30 minuti
cottura: 15 minuti a strato
tempo per la decorazione: 30 minuti
riposo: tutta la notte
225 g di burro io ho usato burro di cacao
350 g di zucchero
350 g di farina
una bustina di lievito
4 uova
120 ml di latte
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di estratto di vaniglia
1300 ml di panna
130 g di zucchero a velo
200 ml di acqua
15 g di zucchero
25 ml di Martini
colorante alimentare rosso in polvere
frutti rossi :
200 g di fragoline di bosco
130 g di mirtilli
130 g di gelsi neri
130 g di lamponi
una decina di ciliegie
tre rose rosse

accendete il forno a 150°C, se avete due teglie apribili da 18 cm, meglio se no pazienza, farete come ho fatto io. Foderate il fondo dello stampo con un foglio di carta forno, chiudete l’anello e mettetelo da parte. Pesate il bicchiere della vostra planetaria e scrivete l’appunto del peso su un pizzino, vi servirà successivamente. Fondete a bagnomaria il burro, toglietelo dalla fonte di calore e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
in una ciotola unite lo zucchero, il sale, la farina e il lievito, mescolate e poi aggiungete il burro sciolto, sbattete con uno sbattitore elettrico, otterrete un impasto granuloso, mettete da parte. Nella planetaria unite le uova, il latte, la vaniglia sbattendo; aggiungete in due volte il composto di farina sempre sbattendo fino a quando otterrete un impasto liscio. Pesate il bicchiere del Ken con l’impasto, sottraete il peso di quello vuoto, scritto sul pizzino e dividete per cinque. Io ho ottenuto circa 1,250 kg di impasto, ho suddiviso in 5 ciotole 250 g di impasto e l’ho colorato partendo dal più scuro realizzando 5 nuance. Versate il composto contenuto in una ciotola dentro la teglietta e infornate per 15 minuti o fino a quando lo stecchino infilzato nella torta uscirà pulito. Sfornate, sganciate l’anello e fate scivolare con delicatezza la tortina tirando la carta forno su una gratella per dolci per fare raffreddare. Continuate così fino a completamento della cottura di tutti gli strati che dovranno essere ben freddi prima di essere composti. Preparate la bagna scaldando 200 ml di acqua 25 ml di Martini  e 15 g di zucchero, bagnate le torte, in maniera uniforme e montate metà della panna con metà dello zucchero a velo. Ponete il primo disco rosso su un piatto di cartone di 18 cm, riempite con la panna un sac-a-poche usa e getta e senza beccuccio, tagliate la punta in modo da avere un foro di uscita da circa 3 cm di diametro, distribuite la panna dall’esterno verso l’interno seguendo il contorno della torta, farcite con parte delle fragoline e chiudete con l’altro disco con sfumatura digradante, continuate con la farcitura alternando i frutti, gelsi, lamponi e mirtilli lasciando qualche frutto per la decorazione finale. Con una spatola da pasticcere spalmate l’esterno della torta con un velo di panna e ponete in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo montate il resto della panna con lo zucchero a velo rimasto, mettete la panna dentro un sac-a-poche con un beccuccio liscio di un cm e cominciate a realizzare dei pallini, dal basso verso l’alto, con una spatola schiaccerete il lato destro con delicatezza, proseguite così fino a completamento del rivestimento.

Sulla cima della torta distribuite la frutta rimasta, le ciliegie con il picciolo e i fiori.

e finalmente arrivò l’estate

non ho parole per raccontare la gioia che mi procura questa favolosa stagione quindi, forse, è il caso di lassari parrari ppì mia ‘sta ricetta che fresca e estiva è!
Cheesecake alla vaniglia, mirtilli e timo
per otto cristiani
difficoltà: facile
preparazione: 30 minuti più il riposo
cottura: 5 minuti
200 g di biscotti Digestive
100 g di burro
500 g di Philadelphia
250 ml di panna fresca semi montata
150 g di zucchero di canna
un baccello di vaniglia
per la decorazione:
250 g di mirtilli
20 g di burro
30 g di zucchero di canna
timo

 fondete il burro a bagno maria, aggiungetelo ai biscotti ridotti in farina nel mixer e mescolate per amalgamare. Foderate con un foglio di carta forno, il fondo di una teglia apribile da 22 cm di diametro e bloccatelo con l’anello. Distribuite il composto di biscotti e burro, compattate con una spatola rigida e riponete in frigo. In una terrina mescolate il formaggio con i semi di vaniglia e lo zucchero. Quando otterrete un composto cremoso e omogeneo aggiungete, con delicatezza, anche la panna. Versate la crema dentro la teglia, compattate, livellate e ponete in frigo tutta una notte. Un paio d’ore prima di servire caramellate, dentro una padella e su un fuoco leggero, i mirtilli con il burro e lo zucchero, cuocete circa 5 minuti o fino a quando il sugo assumerà un bel colore viola; fate raffreddare completamente prima di versare sulla torta che riporrete in frigo. Poco prima di servire sformate il dolce e completate con le foglioline di timo.

Amor di polenta




Questa ricetta me l’ha regalata mia cognata Antonella, è buonissima e la dedico a Stella di Sale che di polenta se ne intende 😉
Ingredienti
75 g di farina di mais tipo “fioretto”
75 g di farina 00
50 g di mandorle
125 g burro
2 uova intere + 2 tuorli
130 g di zuchero a velo
25 ml di brandy (mezzo bicchierino)
2 cucchiaini di di lievito
100 ml di latte
un pizzico di sale
Lavorate il burro morbido con le fruste fino a renderlo una crema, incorporate lo zucchero a velo amalgamando con cura, unite le uova uno alla volta, e poi i 2 tuorli. Lavorate ancora una decina di minuti. Vi sembrerà che la crema stia “impazzendo”…lo fa con tutti, non preoccupatevi 😀 continuate incorporando prima la farina bianca e poi quella gialla setacciandole, mescolate a lungo, unite il sale e le mandorle tritate finemente, precedentemente tostate in un padellino. Unite il brandy, mescolate bene per ottenere un impasto omogeneo che “allenterete” con il latte versato a “filo”. Unite il lievito setacciato e versate in uno stampo di amor di polenta precedentemente imburrato e infarinato, sbattetelo sul piano da lavoro per assestare il composto. Infornate a 160°C per circa 40 minuti. Fate raffreddare e cospargete di zucchero a velo

Plum cake 7 vasetti al cioccolato



La ricetta originale è di Lalla e vi consiglio di andare a leggerla qui perchè io l’ho pasticciata 😀
E’ divertente la storia dei 7 vasetti, si potrebbero coinvolgere i bambini nella preparazione, è più facile avere l’unità di misura tra le mani.
Ingeredienti:
1 vasetto di yogut bianco (o alla frutta se non aggiungete il cioccolato)
3 vasetti di farina
2 vasetti di zucchero semolato
1 vasetto di olio di semi
3 uova
1 bustina di lievito
100 g di cioccolato amaro
2 cucchiai di panna
1 pizzico di sale
zucchero al velo
Devo premettere che il vasetto di yogurt l’ho riempito fino all’orlo con altro yogurt di un altro vasetto 😀 quindi tutte le altre quantità sono da considerarsi fino all’orlo del vasetto. Accendete il forno a 180°C e ungete uno stampo da plum cake.
Un consiglio: svuotate il vasetto, lavatelo, asciugatelo e misurate gli ingerdienti secchi. In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete lo yogurt, l’olio e la farina setacciata con il lievito. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato tagliato a pezzettini e 2 cucchiai di panna, aggiungetelo al composto. Sbattete gli albumi a neve con un pizzico di sale, amalgamateli all’impasto delicatamante dal basso verso l’alto. Versatelo nello stampo e infornate per circa 45 minuti.

Torta aromatica di nocciole, pistacchi e miele

In verità la ricetta non era mica così…Adrenalina si che è una purista! Sai quando ti fissi che devi fare una cosa?…ma non hai le potenzialità per farla e la fai ugualmente? Ecco, questo ho combinato!



Ingredienti:
200 g di miele d’Asfodelo (o millefiori) io avevo fiori d’arancio
3 uova
3 cucchiai di semi di girasole
4 o 5 cucchiai di acqua calda
1 cucchiaino scarso di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 cucchiaini di lievito per dolci metà me lo sono buttato addosso
150 g di farina
250 g di nocciole tostate e tritate io avevo 190 g di nocciole il resto ho messo pistacchi, li ho tritati ma non tostati

Preriscaldate il forno a 180°. Mescolate in una terrina il miele, i tuorli, l’acqua calda e l’olio. In un’altra terrina incorporate alla farina le spezie, la frutta secca frullata grossolanamente e il lievito. Unite i due composti e lavorate per 5 minuti. Montate a neve ferma gli albumi ed incorporateli all’impasto. Versate in uno stampo da plum cake rivestito di carta forno. Mettete lo stampo in forno ed abbassate a 160° (almeno nel mio) e cuocete per 30 minuti. Controllate la cottura con lo stecchino al centro del dolce. Sformate e lasciate raffreddare su una griglia. Servite con una tazza di latte, come suggerisce Adre, latte fresco.
E’ ottimo!!!

torta soffice con scorza d’arancia

La parentesi dolce di Angie è meravigliosa, soffice e gustosa.
ecco gli ingredienti:
100 g di farina
50 g di amido
125 g di zucchero
150 g di burro
3 uova
scorza grattugiata di un’arancia
1 bustina di lievito
latte per ammorbidire l’impasto

per la salsa:
il succo di 2 arance
il succo di un limone ma io ho usato il lime
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio raso di amido di mais
zucchero al velo
arancia candita per guarnire
Imburrate ed infarinate uno stampo per plum cake, accendete il forno a 180°C e setacciate insieme amido, farina e lievito. Ammorbidite il burro a temperatura ambiente e riducetelo a crema con lo zucchero. A parte sbattete le uova e rendetele spumose, aggiungetele poco alla volta al composto di burro e zucchero, amalgamando bene. Aggiungete la scorza d’arancia, mescolate ed aggiungete poco alla volta le farine, se l’impasto dovesse risultare duro, aggiungete poco latte alla volta. Versate nello stampo e cuocete in forno per circa 30 minuti, almeno nel mio forno. Controllate la cottura della torta con il solito metodo dello stecchino inserito al centro del dolce. Sformate e fate raffreddare. Preparate la salsa mescolando lo zucchero con l’amido, aggiungete poco alla volta il succo degli agrumi. Passatela sul fuoco e mescolate fino a quando non si addensa, considerate che la consistenza rimane abbastanza fluida; lasciate raffredddare.
Tagliate il plum cake in 2, distribuite la salsa e ricomponetelo. Come giustamente suggerisce Angie, ricoprite con lo zucchero al velo solo poco prima di servire.