risotto anzi no, farrotto

farrotto_2Per come s’appresentò la iurnata stamatina, capivi subitaneamente che  sarei riuscita a fare una carrettata di cose diverse dalle solite, il problema fu che a fine matinata mi rimasero le “solite cose” da fare…
Mizzica, quanto mi girano i cabasisi quannu il tempo mi squagghia tra le mani; quannu talìo ‘u roggiteddu e chiddu mi talia, quasi ridendo, con le due braccine in alto a segnare un tempo, oramà scaduto da spendere per ogni altra cosa  Bih, chi sulenne camurria.
E va beh, non ho il dono dell’ubiquità ma ho il Cook Expert che mi risolve un problema di gestione della cottura del pranzo. Mi calcolai 10 minuti per per il soffritto e la sfumatura del farro, impostai il programma esperto e lo salutai.
-Ciao -ci rissi- vado a fare altre cose, tra mezz’ora chiamami che vengo a mangiare.
Manco a dirlo, se hai tempo e non hai il magico mondo Magimix che t’aiuta, organizzati all’antica, fai meno cose e concentrati sul pranzo, fisicamente presente in loco; di pirsona pirsoalmente, per dirla come Catarella.

farrotto

per due cristiani:
una cipolla media di Tropea
3 zucchine medie
1/2 pompelmo rosa conserva la scorza prima di spremere il succo
120 g di farro
pepe garofanato (pimento)
50 ml di vino bianco secco
olio extra vergine d’oliva
timo limone
sale

per i ceci croccanti:
(le dosi delle spezie sono indicative, a me piacciono moltissimo quindi abbondo)
200 g di ceci cotti
un cucchiaino da caffè di curcuma
un cucchiainoda caffè di curry
un cucchiainoda caffè di zenzero
un po’ di peperoncino
un mazzetto di erbe aromatiche fresche tritate
basilico
due varietà di menta
timo limone
rosmarino
un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva
sale

nella bacinella d’acciaio metti la cipolla tagliata in quattro e due cucchiai d’olio. Seleziona il programma Esperto, lascia la temperatura a zero, porta la velocità a 13 e il tempo a un minuto. Mi piace che la cipolla tritata rilasciando l’acqua di vegetazione si emulsioni con l’olio realizzando una cremina. Porta la velocità 3, aggiungi il valore 110 alla temperatura e imposta il tempo a tre minuti. appena suona il segnale acustico aggiungi il farro e fai tostare per tre minuti velocità 2A temperatura 110. aggiungi il vino e sfuma con gli stessi valori di prima per tre minuti, senza tappo. Mi piace fare evaporare la parte alcolica.
A ‘sto punto, aggiungi le zucchine tagliate a cubetti l’acqua e il succo del pompelmo, sala leggermente, chiudi il coperchio con il tappo e imposta la velocità 2A, tempo 30 minuti, 110°C.
Prepara i ceci, devono essere ben scolati e asciugati, li poni dentro una ciotola con un cucchiaio d’olio, mescola bene e poi aggiungi le spezie, le erbe aromatiche tritate finemente e il sale. Distribuisci in una teglia foderata con carta forno, in un unico strato. Inforna a 200°C per 30 minuti.
Quando il farro è cotto lascia riposare un minuto, dai una grattatina di pepe garofanato macinato al momento, aggiungi la scorza del pompelmo, aggiusta di sale e manteca con un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva, mescola e disponi dentro il piatto. Per finire aggiungi i ceci croccanti, sparpaglia qua e la qualche fogliolina di timo limone e il gioco è fatto.

che te lo dico a fare?


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dice…”ma la zuppa ai frutti di mare la mangi anche d’inverno? Non è un piatto estivo?”
“Eh, cosa che cosa?” dico
La Zuppa ai frutti di mare è un piatto tipico delle zone di mare, punto e basta.
Quindi, che te lo dico a fare? Io di fronte a un piatto così, semplice e gustoso mi emoziono, sempre


Zuppa di frutti di mare, cavoletti di Bruxelles e crostini di pane di segale Huber

Per 4 cristiani
600 g di sedano rapa
un kg di cozze pulite
800 g di vongole spurgate
350 g di cavoletti di Bruxelles
un mazzetto di prezzemolo
uno spicchio d’aglio
un pezzetto di peperoncino
100 ml di vino bianco secco

cuoci al vapore i cavoletti tagliati a metà con il sedano rapa pelato e tagliato a dadini. Sala e metti qualche foglia di prezzemolo nell’acqua che servirà per la cottura al vapore.
Taglia il pane a quadrucci e abbrustoliscilo su una piastra rovente pochi minuti per lato, colloca da parte.
Metti in un tegame l’aglio e un mazzetto di prezzemolo tritati, un pezzetto di peperoncino e un giro d’olio. Aggiungi i frutti di mare e chiudi con un coperchio, poni sul fuoco vivo per farli aprire. Raccogli i molluschi e metti il liquido di cottura filtrato dentro un pentolino con 100 ml di vino su fuoco vivace per fare evaporare e stringere il sugo. Mescola i molluschi dentro il tegame con le verdure cotte al vapore e la salsa preparata. Servi in delle fondine con i quadrucci di pane di segale abbrustoliti.

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quando un ingrediente fa la differenza

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– Ciao mamma, che si mangia oggi?
– Ciao curò, insalata e mozzarella
– AH!

Un monosillabo che non lascia fraintendimenti, che include una profonda delusione. Non ci crede ancora, mi talìa e ciavurìa l’aria…
– e… questo profumo che c’è nell’aria che è?
Non si può nascondere niente, il profumo del fritto che aleggia in tutta la casa scopre gli altarini e lei, senza alcun indugio, si precipita in cucina e mi talìa con un sorriso sardonico che la dice lunga sull’appagamento delle sue aspettative.
In effetti basta poco, una panatura particolare realizzata con il pane di segale Huber e la classica insalata di veste a festa

Insalata di bufala e panatura di pane di segale Huber e salsa alle acciughe

Per 4 cristiani
Per la salsa alle acciughe
35 g di acciughe sott’olio
10 g di pinoli
un cucchiaio di succo di limone
uno spicchio d’aglio
2 cucchiai di olio di oliva
pepe garofanato

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per l’insalata
una pera
due carote
200 g di songino
400 g di bocconcini di mozarella di bufala
240 g di pane integrale di segale Huber
2 pomodori rossi grossi
timo
2 cm di zenzero grattugiato
un uovo leggermente sbattuto
farina di semola rimacinato
sale
pepe garofanato
olio extra vergine d’oliva
prepara la salsa frullando le acciughe con il limone, l’aglio e i pinoli; aggiungi l’olio poco alla volta e amalgama. Macina il pepe garofanato e mescola.

Nel mixer metti il pane di segale a pezzetti con il timo lo zenzero grattugiato, il sale e il pepe. Frulla tutto e metti in una ciotola con il pomodoro privato della pelle e dei semi e ridotto a piccolissimi pezzetti a coltello.

Passa i bocconcini di mozzarella nella farina, poi nell’uovo e poi nel mix di pangrattato di segale Huber, ponili in una teglia e poi in frigo. Ti consiglio di lavarti spesso le mani perché durante quest’operazione rischi di rovinare il lavoro di panatura che è fondamentale. Prepara l’insalata mettendo in una ciotola la carota pelata e affettata sottilmente, la pera affetta anch’essa sottile ma con la buccia e il songino, condisci con olio sale e pepe, mescola e metti nei piatti. Tira fuori le mozzarelline dal frigo e friggile in olio bollente, dentro un pentolino piccolo dai bordi alti. È preferibile friggere i bocconcini pochi per volta. Poni su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso e servi sul piatto con l’insalata e la salsa alle acciughe.

di piaceri e di altri appagamenti


fagiolini lunghi resize

Ecco ciò che mi piace di questo blog.

Un giorno Fabio, un mio amico, mi disse: Cla, tu sei una blogger di fama mondiale…
Seee, ci rissi iu.
Se ci pensi, mi ha detto, sei sul web e hai un po’ di lettori dal mondo, quindi…
Mizzica, ragione hai, gli ho detto, e me ne sono acchianata sulla mia nuvoletta personale.
Ogni tanto bisogna alimentare la propria autostima quando se ne scende di livello, se non te ne accorgi da solo devi avere la fortuna di avere amici che te lo ricordano.

L’altro giorno Marco mi ha chiesto, preoccupato: che fine facisti? Picchì anche se del nord (ma che dico nord, del nordissimo) frequentando queste pagine si sta sicilianizzando, puru iddu.

Nessuna fine, gli ho detto, ho poca voglia in effetti, sarà un po’ di stanchezza, buh, l’effetto agostano?
Beh, no, mi ha detto, scrollati di dosso ‘st’effetto che non ti si addice.
Ecco allora questo piatticeddu lo dedico a te, Marco, assiduo lettore di scorza d’arancia, amante della buona tavola,  sapiente cuoco, conoscitore di vino e, mi permetto, amico mio oramà. Ora hai un compito, svegliarmi dal torpore ricordandomi che ho un impegno, quello di scrivere una pagina da leggere. Speriamo che non me lo tiri in testa, ‘sto piatticeddu Marcuzzo.

‘Sta ricetta è facile facile, le dosi sono per 4 cristiani, e ti ci vuole mezz’ora totale di cottura ma almeno un’ora per la preparazione.

fagiolina di carini

A Carini ci vantiamo di avere una fagiolina (leggi fagiolini, da noi è femmina) speciale; è lunga che pare pasta formato spaghetto anzi meglio bucatino. Molti, anche della zona, esclamano “ma che è?” Ancora c’è gente che non l’ha mai vista…mah!
Ora, chi glielo dice ai compaesani che ‘sta fagiolina lunga si chiama di Sant’Anna o a metro o serpente o in mille altri modi e mai mai mai di Carini? Io no!
Nsumma, accattai mezzo chilo di ‘sta fagiolina, mezzo chilo di calamaretti, 200 g di ceci pronti, mi seccava cocerli,  un piccolo mazzetto di prezzemolo e uno di finocchietto di montagna, una foglia d’alloro la scippai alla mia piantozzola, pigghiai anche due cm di zenzero, un pizzico di peperoncino secco e mi misi all’opra. Intanto t’ha diri ‘na cosa, ce l’hai un pescivendolo di fiducia innamorato di te? Allora fai come me, armati di santa pacienza  e pulisci i calamaretti, uno a uno. Niè, fai accussì, se ti schifii ti infili un paru  di guanti, attipo quelli in lattice, prendi un calamaretto, gli togli i tentacoli, la boccuccia, gli occhi e le interiora. Dalla sacca elimini la pelle, poi sciacqui e asciughi con un pezzo di carta assorbente. Ecco, fallo per mezzo chilo di calamaretti. poi li tagli a rondelle o li incidi lungo la sacca li metti dentro una ciotola con dell’olio etra vergine d’oliva, una grattugiata di zenzero, una foglia d’alloro e un pizzico di peperoncino secco se ti piace, copri con la pellicola e metti in frigo per una o due ore. Lava i fagiolini, togli solo la parte apicale e cocili per circa 25 minuti o fino a quando sono cotti, dentro una pentola d’acqua bollente salata, scolali e fai raffreddare. Fai arroventare una piastra e cuoci i calamaretti ponili dentro una ciotola con i ceci mescola e fai insaporire. Impiatta facendo un nido di fagiolina, aiutatati con un coppino e un forchettone, gira la verdura dentro il mestolo e poi ponilo dentro il piatto, allarga il nido e metti dentro un quarto di condimento a base di ceci e calamari, distribuisci un trito di prezzemolo e finocchietto, un giro d’olio extra vergine d’oliva di qualità, crudo, servi e poi mi cunti.

cotta e cruda

verdure zenit

Pinterest, l’ho detto un monte di volte, è un social fantastico, un luogo dentro il quale ci sono millemila immagini di bellezza allo stato puro. Io le raccolgo nelle mie bacheche “pinnando” in giro per il mondo con forsennata foga. Ah, che meraviglia!
L’altro ieri ho visto un’immagine collegata a questo sito, mi sono innamorata al primo colpo d’occhio e sono andata a leggere la ricetta. Niè come te lo conto? Dai, ci provo. Ho copiato pressocchè pedissequamente, a meno dell’avocado che proprio non mi fa impazzire, sostituendolo con il mango. Il suo sapore dolce Meccia (to match) alla grande con tutti gli altri sapori, e per esaltare ancora di più il dolce dell’agro_dolce, ho pensato di aggiungere il miele; pioggia di foglie di di basilico finiscono il piatto. Tu, manco a dirlo, fai come ti pare, ma sappi che che è una bella idea.carote mazzo
i grandi dell’orto; frutta e verdura in speziata veste
Per 4 cristiani
un mazzo di carote con ciuffo (circa 10)
una melanzana lunga grossa
500 g di patate tonde piccole
harissa
sale
pepe
cumino intero
olio extra vergine d’oliva 4 cucchiai (almeno)
due cucchiai di miele
230 g di ceci cotti sgocciolati
6 pomodori tiger
un mango
un mazzetto di basilico
100 g di feta
taglia il ciuffo alle carote, lavale e pelale. Lava la melanzana, tagliala nel senso della lunghezza, poi in quarti e poi ancora a pezzetti non troppo piccoli. Taglia in due le patate. Metti le patate, e le melanzane dentro una ciotola capiente, distribuisci il sale, il pepe, l’harissa e il cumino a piacere, il miele e l’olio, mescola con le mani per distribuire il condimento, inserisci anche le carote e manipola per insaporire anch’esse. Fodera una placca con carta forno, distribuisci le verdure in un solo strato e cuoci in forno caldo a 200°C per 30 minuti, tirale fuori e distribuisci i ceci. Rimetti in forno per, ancora, un quarto d’ora. Tirale fuori e fai raffreddare completamente. Aggiungi i pomodori tagliati a rondelle e precedentemente conditi con sale e olio e il mango sbucciato e tagliato a dadini, mescola e servi con la feta sbriciolata.

cose strane ma non troppo

Più di una persona mi disse che uso ingredienti strani, con rispetto parlando, ammia non mi pare, ma tant’è che dai il primo, dai il secondo e dai il terzo cristiano mi cuntò la stessa sonata: si ma tu usi cosi strani, difficili da trovare…
Ma state dicendo vero? Da quando c’è ‘sto blog e vado scaminiando in rete, ne leggo di cotte e di crude, e di cosuzze strane da trovare ci nni sunnu talmente tante che manco io l’attruvai
Va beh, lo confesso! E’ una malatia che acchiappa tutti (o quasi tutti) quelli che gestiscono un blog di cucina, oltre al bisogno viscerale di trovare la “caccavella” che fa potrebbe fare al caso in qualche foto (leggi props o accessori di scena) nasce spontaneo, graduale e assolutamente inavvertito, quello di trovare tutte le spezie del mondo, il the stratosferico, magari quello verde che fa tanto figo, il riso ciavurusu dal chicco lungo, la farina buona, quella prodotta da frumento non modificato geneticamente e magari siciliana che è meglio, il formaggio stagionato in una fossa o quello ubriaco e chi più ne ha più ne metta. In questi otto anni ne ho lette “di ogni” alcune cose le truvai, altre no, almeno non ancora…
Questa ricetta nasce da qui ma poi pigliò una ‘piega al curry’ perché, alle volte, capita di non avere voglia di seguire pedissequamente una ricetta vuoi picchì non hai gli ingredienti, vuoi picchì ti siddia di andarli a cercare. Ecco!

Pollo speziato, quinoa e sesamo
per due cristiani
difficoltà: facile
preparazione: 20 minuti più il riposo della marinata
cottura: 30 minuti
Marinata
300 g pollo tagliato a tocchetti
un cucchiaino di curcuma
un cucchiaino di curry
sale e pepe
un pezzetto di zenzero grattugiato
20 g di olio extra vergine d’oliva
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti e fate riposare per un paio d’ore in frigo.
Preparate il brodo che vi servirà per la salsa al limone con
400 ml di acqua
una carota
una costa di sedano
una cipolla
sale
Ponete in un pentolino l’acqua, la carota tagliata a metà e poi a quarti, la costa di sedano a filetti e la cipolla a rondelle, salate e cuocete per circa 20 minuti.
per la cottura
il succo di un limone
un cucchiaio raso di amido di mais
un cucchiaio di miele
il brodo ristretto a 70 g
un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva.
70 g di quinoa
una manciata di cimino sesamo
Scolate il brodo, rimettete il pentolino sul fuoco pieno d’acqua con le stesse verdure che vi sono servite per ottenere il brodo. Portate a bollore, salate e unite la quinoa, lavata sotto l’acqua corrente dentro un colino. Cuocete per venti minuti e scolate mantenendo anche le verdure.
In una ciotola mescolate con una forchetta o una frusta manuale, il succo di limone, il miele e l’amido setacciato, stemperate con il brodo e mettete da parte.
In un wok ponete l’olio, dopo pochi minuti aggiungete il pollo con la marinata, mescolate e poi aggiungete la salsa al limone, portate a cottura, vi occorreranno circa 10 minuti a fuoco leggero, aggiungete la quinoa con le verdure, mescolate e servite con qualche foglia di salvia spezzettata o intera e il sesamo.

 

la dieta e io

Credo che questa che sto seguendo, sia la dieta più bella che una disgraziata, che deve perdere peso, possa seguire. Si mangia a tinchité, più devi perdere peso e più mangi; ‘nsumma, qua dobbiamo darci di “tu” con il metabolismo, picchì nnì desimo sempre del “voi”. Non può essere chiù!
Ora, ‘nta sta dieta, è previsto lo scialapopolo nel uicchend che accumincia il venerdì. Il pollo al curry è una delle pietanze che si ponnu manciari, io non lu fici mai e, Alessio, grande sostenitore di diete sane, spezie, aromi e buona cucina  mi regalò la sua versione che vi vogghiu cuntari. Assittatevi e pigghiate un pizzino, io vaju a ringraziare Alessio!

Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 15 minuti più il riposo della carne
tempo di cottura: 15 minuti
Per 4 cristiani:
600 g di petto di pollo intero
un cucchiaino da the colmo (assai) di curry
un cucchiaino da the colmo (assai) di curcuma
peperoncino in polvere a vostro gusto
olio extra vergine d’oliva
tre cm di zenzero da grattugiare o in alternativa in polvere
200 g di cipolle
400 g di carote
200 ml di latte di cocco
200 g di riso basmati
abbondante lattuga romana o cristallina tagliata a filetti e salata.
sale
Mescolate insieme il curry, la curcuma, il sale, il peperoncino e olio quanto basta per amalgamare e fluidificare il composto. Tagliate il pollo a cubetti, indossate dei guanti se non volete diventare cristiani dalle mani gialle, e massaggiate la carne per fare aderire la marinata. Coprite con la pellicola e fate riposare in frigo dalle 3 alle 4 ore; più riposa e meglio è, che ve lo dico a fare?
Trascorso il tempo di riposo affettate le cipolle nel senso della lunghezza e le carote a fiammifero, ponetele dentro un wok con due cucchiai d’olio, fate appassire con mezzo bicchiere d’acqua, quando questa è evaporata unite il pollo con la marinata. Mescolate per dividere i tocchetti di carne, grattugiate lo zenzero, aggiungete il latte di cocco e cuocete fino a doratura. Spegneete il fuoco e fate riposare qualche istante. Preparate il riso basmati lessandolo in acqua salata; scolatelo e ponetelo sul piatto a servire, a fianco aggiungete una quarta parte della lattuga e infine il pollo con la sua crema. Ogni commensale deciderà se mescolare tutto o mangiare separatamente. Io arrimino tutte cose, vui, chi faciti?

 

fame lupigna

Oggi avevo una fame lupigna; considerando che non aju ‘na cammarera, tipo Adelina, che mi fa truvare cose buone nel frigo o nel forno mi devo dare adenzia da sola. E va beh!
 Dopo aver firriatu una matinata sana sana taliai dentro il frigo e c’attruvai la trovatura. Niente di pronto, certo, ma qualcosa che messa ‘nsemmola cu n’autra poteva mecciare. Pronto in pochissimo tempo, attipo menz’ora, questo piatto istigava alla disubbidienza, manco m’assettai a tavola ma accussì com’era nella ciotola, m’assittai ‘ntu divano e mu manciai.

per due cristiani affamati
(l’autru cristiano sugnu sempre io)
200 g di asparagi già mondati
150 g di piselli già sgranati
due scalogni
olio extra vergine d’oliva
160 g di riso basmati
200 g di filetti di sgombro affumicati alle spezie
lavate gli asparagi, poneteli a lessare in una pentola con acqua bollente salata, cuoceteli fino a quando il gambo sarà tenero; occhio però non dovranno disfarsi, a mia le cose troppo moddi non mi piacciono, le voglio vedere nel piatto. Per carità, non buttate l’acqua di cottura!
in un altro tegame ponete un cucchiaio d’olio i piselli e lo scalogno affettato, fate insaporire mescolando e coprite con dell’acqua calda; appena arriva a bollore versate il riso e finite di cuocere aggiungendo l’acqua bollente in cui avete cotto gli asparagi.
a questo punto il più è fatto, salate solo se è necessario, versate il riso dentro una ciotola, unite gli asparagi tagliati a tocchetti e sfilettate lo sgombro, mescolate, fate riposare qualche minuto e servite tiepida.

sale e pepe

I prodotti di finum® sono assà; ppì mmia, è difficile fare una selezione da mostrarvi. Quanto meno ci provo. Gli amanti del the resteranno ammaliati ancora e ancora nei prossimi giorni ma vi cuntu e vi fazzu abbidiri la settimana prossima.
 Oggi lasciatemi raccontare dei macina spezie, dei quali vi ho già cuntato qui quando ficimu il contest. Sono, indubbiamente, elementi di design ad altissimo livello. La bellezza dei mini LOOK TOUCH TASTE™, è tradotta anche in praticità; da tenere sempre vicino come set di sale e pepe da tavola, è dotato di piccolo un vassoio che permette di spostarli insieme. Piccoli, ergonomici e adorabili picchì sunnu nichi.
LOOK TOUCH TASTE™è un progetto vincente, talmente tanto che ha conquistato l’Interior Innovation Award 2014 e il Good Design Award; è un macina spezie brevettato, pensato alla praticità della presa grazie alla sua sinuosa forma a campana. I progettisti hanno avuto una grande intuizione realizzando un elemento di raccolta della spezia macinata; una conca che permette di macinare la spezia accogliendo la macinatura al suo interno per versarla direttamente dove si desidera.
 Io macino, sale, pepe al momento in cui mi servono per mantenere inalterate profumo e aroma. Qui potrete vedere il video del funzionamento dei LOOK TOUCH TASTE™

Oggi vi cuntu di un’insalata bedda da vedere, colorata e leggera.
Un piatto unico facilissimo per due persone.
Insalata tiepida di verdure, ceci e pesce spada
150 g di ceci già cotti
130 g di barbabietola precotta
160 g di pesce spada in una sola fetta
un cuore di sedano
un finocchio
15 g di pinoli
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
un limone
sale & pepe

tostate i pinoli  su una piastra rovente e metteteli da parte. Tagliate a cubetti il finocchio mondato e lavato; scottate, sulla piastra rovente usata per i pinoli, la barbabietola tagliata a metà per asciugare un po’ del suo succo, trasferitela su un tagliere e tagliatela a dadini. Cuocete il pesce spada da ambo i lati per pochi istanti, dovrà essere rosa al suo interno, tagliatelo a dadini e aggiungetelo al resto degli ingredienti. Tritate il cuore di sedano, unitelo all’insieme e mescolate; macinate al momento prima il sale, poi il pepe e mescolate bene. Prendete un ring da 8 cm di diametro, ponetelo sul piatto a servire, e riempitelo con metà della dadolata. Compattate con un cucchiaio, irrorate con un’emulsione di olio e limone, distribuite metà dei pinoli tostati, sfilate il ring e servite subito.

English version of Tiziana Sanzone

The finum® products are a lot; it’s hard for me to choose
only five
products to show you. But I’ll try to. The tea-lovers will be fascinated again
and again in
the next few days but I’ll tell you about it and show you next week.

Today let me tell you about the spice grinders, which I have already told you
about here when we had the contest. They are, without doubt, elements
of design at the highest level. The beauty of mini LOOK
TOUCH TASTE™
, can also
be translated into functionality; to always keep close as a salt and
pepper table-set or other herbs, it is equipped with a small tray
that allows you to move the set as one. Small, ergonomic and adorable
because they’re small.LOOK TOUCH TASTE™ is a winning project, so much that it won the Interior Innovation Award 2014 and the
Good Design Award
 ; it is a patented spice grinder, thought to have
a practical grip thanks to its curvy bell shape. The designers had a great
idea by creating a collecting pool that gathers the ground spices; a pool
that allows you to grind the spice gathering the ground spices within then
to pour them, directly where you want to.
I grind
salt or/and pepper at the moment when I need them to maintain an optimal
flavor and aroma. Here you can watch the video of how LOOK TOUCH TASTE™ 

Today I’ll tell you about a nice salad to look at, colorful and light; a dish easily made for two people.
Warm vegetables, chickpeas and swordfish salad
150 g of cooked chickpeas
130 g of precooked beets
160 g of swordfish in a single slice
1 celery heart
1 fennel
15 g of pine nuts
2 tablespoons extra virgin olive oil
1 lemon
salt & pepper

Toast the pine nuts on a frying
pan and set aside. Dice the washed fennel, cook on the frying
pan that you already used for the pine nuts, cut beets in half and let dry a bit of its juice, then transfer to a cutting board and cut into cubes. Cook swordfish from both sides for a few moments, it should be pink on the inside, cut into cubes and add to the rest of the ingredients. Chop the celery heart, add to mixture and stir; grind the salt and then the pepper at the moment of use and mix well. Take an 8 cm diameter ring, place it on the serving plate, and fill it with half of the diced mixture. Press with a spoon, drizzle with an emulsion of oil and lemon, spread half of the toasted pine nuts, gently raise the ring and serve immediately.

piatto ricco

Oggi ho pranzato da sola; figghioli, non ci crederete ma oggi ho realizzato un solo piatto! Ah, e chi la vuole ‘cotta’ e chi la vuole ‘cruda’, per fortuna siamo solo in tre ma certe vote m’arriduco a preparare tre cose diverse e mi siddiò, eccome se mi siddiò. Ma che pozzu fari? I cibi nuovi vengono accolti con facce strane. Lo sposo, dopo una giornata fuori, arriva a casa che si voli assittari comodo e manciari cosi di sostanza, come un bello piatticello di pasta. Che ci voi diri? ?Nzù, nenti ci poi diri. La picciuttedda mi segue in molte divagazioni ma non proprio su tutte. Ecco che oggi, in un momento di solitudine, mi preparai ‘sto piatto unico senza ‘se’  e senza ‘ma’ e m’ha scialai.

 sulu ppì mia

150 g di pesce spada
50 g di quinoa
un broccoletto ridotto in cimette
una manciata di mandorle a lamelle
un cucchiaino di olio extra vergine di oliva
un lime
sale
pepe

lavate la quinoa, cuocetela in acqua bollente salata per circa 10 minuti. Scolatela e mettetela da parte. Pulite i broccoletti, cuoceteli con un dito d’acqua in un tegame con il coperchio,lasciateli al dente. Su una piastra scottate il pesce spada: tagliatelo a cubetti e conditelo con il succo del lime e la sua scorza. In una ciotola mescolate la quinoa, con il pesce e la verdura unite l’olio, aggiustate di sale e pepate al momento, distribuite le mandorle e servite subito.