la più buona; torta di mele e dove trovarla

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Ottobre non poteva che arrivare con tanta abbondanza e questa torta di mele controverte il concetto di “senza”; in questa ricetta il senza burro, senza uova e senza zucchero vanno a farsi un giro altrove.
Questa torta c’è e in maniera esuberante.
per una tortiera da 26 cm di diametro

250 g di zucchero più un cucchiaio per la “conza”
4 uova
250 g di burro
350 g di farina
2 mele golden
2 mele rosse
16 g di lievito
il succo di un limone
latte, quanto basta
fiocchetti di burro
una manciata di zucchero di canna
zucchero a velo

comincia lavando bene le mele, tagliale a quarti, elimina il torsolo e affettale con una mandolina, Mettile dentro un recipiente con il limone e lo zucchero, mescola con le mani e accendi il forno.
Con l’aiuto delle fruste elettriche o di una planetaria, monta i tuorli con lo zucchero per 4 o 5 minuti, aggiungi il burro fuso e, poco per volta unisci la farina setacciata con il lievito.
Monta gli albumi a neve e aggiungili al composto di tuorli, poco per volta e mescolando dal basso verso l’alto per non sgonfiarli. A questo punto l’impasto assumerà una consistenza molto soda, aggiungi il latte a cucchiaiate fino a quando l’impasto risulterà morbido e scivolerà dalle fruste “a nastro”. Versa l’impasto dentro la teglia imburrata e infarinata, affonda le mele di taglio, distribuisci qua e là dei fiocchetti di burro e infine spolvera lo zucchero di canna, inforna in forno caldo a 180°C, poi abbassa subito la temperatura a 160° e cuoci per circa un’ora e un quarto. Fai la prova dello stecchino prima di sfornare e fare raffreddare. Sfoma la torta su una griglia per dolci e poi, quando è fredda, adagiala su un piatto da portata e spolvera dello zucchero a velo, se ti piace.
Poi mi cunti.

 

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Una torta di mele in autunno? “Avanguardia pura!”

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Ma che ti devo dire? Arriva ottobre e diventano un’ossessione i colori caldi, come l’arancione e il rosso.
Quindi i protagonisti della scena sono le copertine, il crepitìo del fuoco, le pioggerelle fitte-fitte e i tramonti da sogno. Visioni che si vanno interiorizzando e che vengono restituite attraverso i sensi e quel processo meraviglioso che è la creatività, l’ingegno e la sagacia di ogni individuo.
È dunque, ovvio, pensare di ritrovarsi assittati su un divano morbido, una domenica pomeriggio di ottobre, con le gambe cummigghiate da una copertina, il fuoco acceso in una baita a Piano Battaglia (per i palermitani) con un tè fumante e una bella fetta di torta di mele calda calda.
Torta di mele? A ottobre? Avanguardia pura…

[non me ne voglia Miranda Priestly per la semi citazione]

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Questa, ennesima, torta di mele, aveva grandi prospettive, peccato che non fossi pronta a solcare i mari del copiato pedissequo; non avevo nessun mezzo di locomozione per reperire gli ingredienti mancanti e  davvero poco tempo a disposizione.
Avevo le mele, però.

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175 g di burro a temperatura ambiente
125 g di zucchero di canna fine (tipo lo Zefiro)
60 g di scorzette candite fatte dalle manine sante di mia mamma
2 uova
230 g di latte, circa
75 g di farina di pistacchio
50 g di cocco rapè
180 g di farina 0
8 g di lievito per dolci
la punta di un cucchiaino da tè di cannella
la punta di un cucchiaino da tè di chiodi di garofano
un pizzico di sale
3 mele
Il succo di 2 limoni
2 cucchiai di zucchero di canna
burro per la guarnizione
burro e farina per lo stampo
zucchero a velo, facoltativo

Accendi il forno e portalo a 180°C. Lava le mele, togli il torsolo e tagliale a quarti; affettale sottilissime, a 2 mm sarebbe perfetto, usa una mandolina o un robot, verranno precise. Mettile dentro una ciotola e irrorale con il succo del limone.
Sbatti il burro con lo zucchero, le scorzette candite le spezie in polvere e un pizzico di sale. Lavora fino ad ottenere un composto spumoso e amalgamato. A parte sbatti  leggermente le uova e aggiungile al composto di burro poco per volta. Unisci le farine con il lievito alternando il latte, per fluidificare, mescolando con una spatola.
Imburra e infarina una tortiera di 28 cm di diametro, versa l’impasto e livella con una spatola, adagia le fette di mele a gruppi e leggermente sovrapposte, completa con pezzetti di burro su ogni “gruppo di mele” e una spolverata di zucchero di canna, per finire. Inforna per circa 40-50 minuti, controlla la cottura con uno stecchino.
Sforna e fai raffreddare dentro lo stampo. Spolvera, se vuoi, con zucchero a velo.
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un intreccio morbido di mele e speranza

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Mai come ora mi sono sentita isolana ma soprattutto, isolata.
Un’isola, quella che ognuno di noi in quarantena vive giornalmente e che affiora in un mare in cui  si scontrano due correnti: quelle dell’indolenza e quella della frenesia.
Da un mese mi bagno in quelle acque, quelle della smania. Una irrequietezza che si traduce in un bisogno di fare triplicato, che mi fa schizzare fuori dal letto la mattina presto e che, nel dipanare le ore della giornata facendo mille cose, mi accompagna alla fine e mi fa dire: minchiasquagghiò!
Ore di un giorno dissolte, come un cubetto di giaccio in un bellissimo Martini abbandonato al sole; praticamente non ho tempo. Assurdo, no?
Per fortuna esistono i lievitati e con questi rallento la corsa, mi impongo di scollegare ‘stu firticchiu e comincio a tampasiare casa, casa rallentando il ritmo.
Questa morbida Babka o treccia polacca te la regalo, augurandoti buona Pasqua e sperando di ritornare a quella meravigliosa routine che tanto mi manca.

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Ingredienti per l’impasto:
170 g di lievito madre o due grammi di lievito di birra fresco
60 g di acqua
60 g di zucchero
60 g di burro a pezzetti
50 g di latte
2 uova piccole
un pizzico di sale
370 g di farina
prepara questo impasto la sera prima: sciogli il lievito nella planetaria con l’acqua. Monta il gancio, fai partire la macchina e aggiungi lo zucchero, il burro, il sale, il latte,  le uova e 200 g di farina, fai lavorare la macchina fino a quando gli ingredienti saranno amalgamati e lisci, continua a lavorare aggiungendo la farina rimasta e se l’impasto risulta troppo appiccicoso aggiungi ancora una manciata di farina.
Spolvera un po’ di farina sulla spianatoia e lavora l’impasto con le mani, realizza delle pieghe e poni a lievitare dentro una ciotola unta; copri con un cavovaccio pulito e metti la ciotola al riparo da correnti, per esempio dentro il forno spento.

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Ingredienti per il ripieno:
180 g di marmellata di mandarini o di arancia
una mela o due, dipende dalla dimensione
30 g di zucchero
30 g di burro
un cucchiaino di raso cannella
Il giorno dopo lava la mela, tagliala in quattro e poi affettala molto finemente con una mandolina. Sciogli il burro in una padella, aggiungi lo zucchero, la cannella e poi le mele, cuoci pochi minuti, giusto il tempo di ammorbidire le fettine di mela e amalgamare il tutto, poi fai raffreddare.
Recupera l’impasto, adagialo delicatamente sulla spianatoia leggermente infarinata e allargalo con le mani e poi stendilo con un matterello realizzando un rettangolo di circa 40×35 cm. Distribuisci la marmellata lasciando libero un cm dal bordo, poi le mele allineate lungo il lato corto

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arrotola il rettangolo dal lato lungo realizzando un salsicciotto, sigilla il lembo finale e mettilo sotto, a contatto con la superficie del piano di lavoro. Taglia in due il rotolo, nel senso della lunghezza e avvolgi le due metà una attorno all’altra realizzando un intreccio.

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Ingredienti per la finitura:
latte
mandorle a lamelle
zucchero a velo
imburra e infarina uno stampo di circa 35 cm di lunghezza, adagia con delicatezza l’intreccio dentro la teglia, spennella con il latte e distribuisci le mandorle.

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Copri l’intreccio e fai lievitare ancora fino al raddoppio, nel forno spento con la luce accesa. A seconda lievitazione avventuta tira fuori lo stampo.

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Accendi il forno, portalo a 180°C e inforna la teglia per circa mezz’ora. Se possiedi uno stampo Emile Henry, avrai bisogno di un’ora di cottura.
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Dopo la cottura fai raffreddare qualche minuto nello stampo, poi, con delicatezza sforma la treccia e ponila a raffreddare su una griglia. quando sarà tiepida, spolvera, se ti piace, un po’ di zucchero a velo.

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cedevole torta di mele

 

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Quante ricette esistono al mondo di torte di mele? Un delirio, davvero! e mi fermo alla parte dolce picchì se sbordiamo nel salato non ce ne usciamo più, potremmo scrivere un trattato. E non mi pare il caso.
La cosa bella è che è sempre la stagione giusta per sfruttare le mele in cucina per questo mi piace approfittarne sempre e poi, basta davvero poco per dare voce e corpo a una torta, per intrattenere i picciriddi in un pomeriggio uggioso o anche solo per ciavuriare la casa  di un profumo che sa di ricordi e di buono.
In questa ricetta ho previsto nell’impasto, una composta di mele senza zuccheri aggiunti che ho preparato per le mie colazioni leggere; il concetto è che mi piace assai il sapore della mela ma molto spesso, se le mele sono tagliate a cubetti troppo grossi, non impazzisco per la consistenza che assumono in cottura; la decorazione delle fettine tagliate sottili invece la gradisco eccome! La mela già cotta, all’interno, regala alla torta una tonnellata di morbidezza, sofficissima al tatto e alla mozzicata; la cannella poi finisce l’opera. Provala e poi mi cunti.

Torta di mele morbida morbida
3 uova
320 g di farina di tipo 1
160 g di zucchero di canna
375 g di composta di mele senza zucchero (*)
160 g di burro morbido
una bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
un cucchiaino cannella macinata
una grattugiata di noce moscata
per la finitura:
2 mele
burro a fiocchetti
due cucchiaini di zucchero di canna
zucchero a velo

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Riscalda il forno a 175°C.
Imburra una teglia da 26 cm di diametro, spolvera con della farina eliminando quella in eccesso. Sbatti le uova con lo zucchero, aggiungi il burro morbido, aggiungi la composta di mele continuando a sbattere per amalgamare. Aggiungi la farina a pioggia miscelata con il lievito, la cannella e la noce moscata. In ultimo aggiungi il sale, versa nella tortiera e inserisci le mele tagliate a quarti e detorsolate, distribuisci qualche fiocchetto di burro e lo zucchero per la finitura. Inforna per circa 45 minuti, controlla il grado di cottura inserendo uno stecchino dell’impasto, questo dovrà essere asciutto e pulito. Sforna e fai raffreddare qualche minuto prima di sformare. Se ti piace spolvera dello zucchero a velo sulla superficie della torta.

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(*) per la composta di mele senza zuccheri aggiunti, hai bisogno di:
1 kg di mele
un limone
150 ml di acqua
3 cucchiaini di cannella macinata
lava, sbuccia e detorsola le mele, tagliale a cubetti e ponile nel Cook Expert, aggiungi la scorza del limone con il suo succo e la cannella. Fai partire il programma esperto, velocità 1A, temperatura 100°C per 45 minuti. Quando la composta sarà pronta mettila dentro dei vasetti sterilizzati, chiudili con il coperchio e fai raffreddare capovolti. Consuma la composta nel giro di tre mesi.
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plumcake di mele ubriache e noci

plumcake mele e noci_00001Queste piccole mele sono deliziose da mangiare accussì come sono, calano sole sole. Quann’eru picciridda le vedevo più spesso, quindi quannu li vitti a Messina, dal fruttivendolo di me matri, l’accattai subitaneamente. Vengono chiamate in modi diversi anche in Sicilia, da te come si chiamano?
Mentre aspetto di sentirti, anzi di leggerti, ti cuntu ‘sta ricetta facilissima; forse l’unica cosa fuori dal cuntu della solita procedura è la cottura delle mele nel vino, ma niente ci fa. Attent’a mmia.
5 meline gialle intere
4 meline gialle tagliate a ottavi e private del torsolo
500 ml di nero d’Avola
200 ml di acqua
180 g di zucchero
2 grani di pepe lungo divisi a metà
2 cm di zenzero sbucciato
una stecca di cannella
4-5 fiori di cannella

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300 g di farina
150 ml di latte
2 uova
100 g di burro fuso
160 g di zucchero
40 g di noci
una bustina di lievito
un pizzico di sale
mezzo cucchiaino di cannella in polvere

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metti le meline a bollire dentro una mistura realizzata con le spezie, il vino, lo zucchero e l’acqua. Cuoci per 15 minuti circa. Nel frattempo prepara l’impasto sbattendo lo zucchero con il burro fuso, aggiungi un uovo alla volta, la cannella in polvere e, poco per volta, la farina mescolata con il lievito alternando con il latte, aggiungi il sale.
Scola le mele tagliate, passale nella farina e scuotile per eliminare la farina in eccesso, aggiungile all’impasto mescolando con un leccapentola. Passa nella farina anche le noci, sminuzzate grossolanamente e scuoti anch’esse, prima di aggiungerle all’impasto, mescola per amalgamare bene tutto il composto. Versa dentro una teglia da plumcake imburrata e infarinata, infarina leggermente la base delle meline intere, appoggiale sulla superficie dell’impasto e inforna in forno caldo a 180°C per circa 45 minuti o fino a quando, inserendo uno stecchino all’interno dell’impasto, questo ne uscirà asciutto.

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confortami con le mele

crostata

Le mele si, ma non dimenticare le arance. Almeno in questo blog, lo sono, importanti.

A scorzameravigliosadarancia, a me.

Crostata di mele e marmellata di arance

300 g di farina 0
70 g di strutto
80 g di burro
un uovo
qualche goccia di acqua fredda
150 g di zucchero di canna Zefiro
un cucchiaino di estratto di vaniglia
350 g di marmellata di arance
2 mele golden
cannella
zucchero di canna
20 g di burro per la finitura

impasta gli ingredienti della frolla, realizza una palla e avvolgila nella pellicola per il consueto riposo in frigo; almeno un’ora. Accendi il forno a 180°C.
Spolvera un po’ di farina sulla spianatoia e stendi la maggior parte dell’impasto con un matterello, il resto rimettilo in frigo. Fodera una tortiera di 26 cm di diametro dai bordi alti, precedentemente imburrata e infarinata. Bucherella il fondo dell’impasto con i rebbi di una forchetta e distribuisci la marmellata. Sbuccia le mele, tagliale a quarti, elimina i semi e la parte interna del torsolo quindi affetta i quarti con una mandolina. Adagia le fettine di mela sulla marmellata, distribuisci il burro a fiocchetti e il mix di zucchero e cannella.
Stendi la parte di impasto avanzata; con un rotella realizza delle strisce che userai, incrociandole, come grata sulle mele. Richiudi il bordo della crostata sulla griglia, sigillandola.
Inforna per circa 35-40 minuti o fino a quando la crostata sarà cotta. Dopo la cottura, se vuoi, spolvera dello zucchero a velo.

 

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n’addivittemmu!

guarda il video -Metti una cena in vetrina con “Palermo al contrario”spazio c_1

L’ho detto? Si, l’ho detto in tutte le salse; in Sicilia non siamo abituati al freddo, pochi giorni ci fanno andare fuori di testa.

-Ma siamo a febbraio, inverno quindi freddo!
-E va beh, lo capisco, ma non siamo abituati, che ti devo dire?

Non siamo abituati neanche a più di un giorno di pioggia, male che vada ci accolliamo quella pioggerellina attipo assuppaviddano, perfetta per le colture. Giriamo per le strade senza paracqua, tanto non serve, siamo convinti che affaccerà il sole da un momento all’altro. Io ho sempre gli occhiali da sole inforcati; quando si dice l’ottimismo…
Ma tutta ‘sta pioggia che è caduta sull’Isola, no, ci ha destabilizzato, ci convinciamo di non potercela fare; non siamo neppure attrezzati. Le fognature tutta ‘st’acqua non l’hanno vista mai, anche picchì s’attuppano per le tonnellate di aghi di pino e foglie di varia natura che poi galleggiano sull’acqua trasformando le strade in fiumi equatoriali. Ci vogliono quattro ruote attipo SUV (vedi che servono?), a piedi sono obbligatori gli stivali alti dei pescatori.
Diciamolo, viviamo in città in cui non è previsto ‘u malu tempu, solo sole, animi rilassati e schiticchi a tinchitè.
Allora niente facciamo? N’organizzamu!

spazio cooking
Ecco, manco a farlo apposta, a Palermo ha aperto uno spazio favoloso, Spazio Cooking si chiama, dove si coniuga la sensazione di casa con la comodità che poi qualcuno metterà a posto al posto tuo. Chistu ficimu l’autra sira. Eravamo dieci; gli amici blogger di Palermo al Contrario, il mio sposo e io, abbiamo prenotato uno dei tre spazi disponibili completo di cucina, attrezzatura varia, una sala con un tavolo e mise en place. Ficimu ‘a spisa, ma potresti fartela fare da loro se non hai tempo. N’arricampammu all’ora convenuta, e nnì misimu all’opera.

tavola

Amunì, mentre inforno il pane chi arrotola i cornetti di pasta sfoglia con pere e parmigiano?

Mizzica in dieci cristiani ci sunnu 20 brazza ‘i mari che si adoperano per realizzare anche le sicarette di pasta phyllo abbrazzate a fettine di prosciutto crudo; uno spettacolo! Mentre io cuocevo i vermicelli al vino rosso un ciavuru paradisiaco ci affatava e nel frattempo con un calice di Syrah in mano qualcuno immortalava questi momenti di condivisione allo stato puro.

calici

spaghetti al vino

-…Ma, e di secondo?
-Uddiu, chi stende la pasta brisée per la quiche lorraine?

quiche lorraine
Il forno ha lavorato tantissimo, l’abbiamo stressato fino all’ultimo cuocendo anche una crostata di mele e marmellata di arance. poi, felici, n’assittammu e ficimu ‘u schiticchiu!

crostata fetta
La cosa bella di ‘sto posto? Poi ti alzi e te ne vai.

noi spazio cooking

 

sapore rustico

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Si ‘sta torta ha un sapore rustico, grezzo, come poco lavorato ma deciso, forte, volitivo.
Ai picciutteddi, ieri pomeriggio non ci piaciu, probabilmente perché non è la solita torta frufrù. Questa è realizzata con una farina di grano saraceno e nocciole tritate, birra, prugne e mele. Mi tocca dirti che al primo mozzicone sotto i denti senti tutti gli ingredienti, la consistenza friabile, morbida e croccante. Quindi ti avviso subito se non ti piace la determinazione lassa peddiri, cancia strata, aria, ricetta. Ma, se minimo_minimo sei stuzzicato dalla voglia di assaggiare qualcosa di diverso, particolare, risoluto allora questa torta sta per te. Buona con il the, a colazione, o sorseggiando una birra; ammia mi piaciu0!

Torta di prugne, mele, nocciole e birra bionda

160 g di burro morbido
300 g di prugne secche con il nocciolo o 230 snocciolate
170 g di zucchero di canna
190 g di farina di grano saraceno
100 g di farina di nocciole
3 uova
una bustina di lievito (18 g)
20 g di pinoli tostati
una mela
100 ml di birra bionda
zucchero a velo
scalda il forno a 180°C imburra e infarina una teglia da torta di 20 cm di diametro dai bordi alti. Taglia a tocchetti le prugne lasciandone 4 intere. Monta il burro con lo zucchero aiutandoti con le fruste elettriche aggiungi un uovo alla volta e il mix di farine e lievito alternando con la birra. Unisci le prugne mescolando con una spatola e versa il composto dentro la teglia livellandolo. Disponi a raggiare la mela detorsolata, sbucciata e tagliata a spicchi, le prugne rimaste tagliate a metà e i pinoli. Inforna per circa un’ora, fai la prova stecchino prima di sfornare. Fai raffreddare dentro la teglia per qualche minuto e poii sformala su una griglia da pasticceria. Prima di servire cospargi con lo zucchero a velo.

io porto il dolce

sciroppo d'acero.gimpCome vu cuntu?
Va beh, meglio cominciare dal fatto che amo lo sciroppo d’acero Maple Joe; sui pancake è un must, dentro questa torta è da urlo. Non ho usato zucchero, non c’era motivo, perché ho dolcificato l’impasto con lo sciroppo d’acero. La consistenza della pasta è quasi come quella dei pancake… Picchì non la faciti? é facilissima, una torticedda casereccia , di mele che piace sempre, aromatizzata al Porto e zuccherata con la ducizza di sciroppo d’acero. Vi ho convinto?
Amunìììììììì, pigghiate un pizzinu
Torta di mele e sciroppo d’acero Maple Joe

3 mele golden
40 g di Porto*un cucchino di amido di mais setacciato
225 g di burro
250 g di sciroppo d’acero Maple Joe
un pizzico di sale
un uovo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
320 g di farina
8 g di lievito
100 g di panna
10 g di granella di pistacchi
mescolate l’amido con il liquore, affettate le mele a 4 mm e mescolatele insieme con la miscela alcolica.
Sbattete l’uovo con il burro a dadini, aggiungete 210 g di sciroppo d’acero, il sale, la vaniglia e la panna. Aggiungete la farina con il lievito. Imburrate e infarinate una teglia di 26 cm di diametro, versate i 3/4 dell’impasto, ripartite le mele con il liquido e schiacciate con le mani.

sciroppo prepgimp

Distribuite lo sciroppo rimasto nella bottiglia e coprite con l’impasto avanzato. Aggiungete la granella di pistacchi e infornate a 170°C per circa 40 minuti. Per la cottura basatevi sulla conoscenza del vostro forno, fate la prova stecchino prima di sfornare, dovrà uscire fuori dalla torta asciutto e pulito.

finum® e io: tortine di mele e pimento

La Germania è ritornata in Sicilia, affacciandosi sul mediterraneo direttamente a casa mia, in questa timida primavera illuminata  da un sole splapito.
No certo non è una novità, ‘u
sacciu
, ma voglio catturare la vostra attenzione raccontandovi la novità, finum® e io:  vi faccio talìare i congegni a marchio finum®. Un’azienda che produce una vasta gamma di prodotti per il the e per il caffè ma
non solo, come ho avuto modo di cuntarvi qui. 

 Ma non voglio anticipare troppo, scopriremo insieme, forme e
colori generati da finum®, lungo un tragitto che faremo mano manuzza.
E ora Attenti a mmia.

 Comincio con il mostrarvi una tra le idee geniali.
Signore e signori,
il Tea Control; una teiera in vetro borosilicato, leggerissima, robusta,
inattaccable dagli acidi e resistente agli chock termici. A parte la bellezza
del design, che è evidente, vi faccio notare il funzionamento ingegnoso del
filtro: realizzato in Tritan ™ (BPA-free); permette di mettere in
infusione il the e, trascorso il tempo desiderato, lasciarlo nel filtro
relegandolo all’interno del vano “chiuso”, basterà ruotare il
coperchio in senso orario. Lo dicevo io che era geniale!
Questa teiera soddisfa
diverse capacità di carico; 0,4 l 0,8 l e 1l.

Se le foto non vi sembrano abbastanza esplicative, qui,
nel sito finum®, potrete fare partire un filmato che vi illuminerà sul semplice
funzionamento.

Nel frattempo che voi talìate,
per capirne di più, io mi faccio un the, forte e speziato, accompagnato da
deliziosi dolcetti di mele.

 Tortine mele e pimento
per 17 piccole tortine
180 g di farina 0
5 mele annurche
80 ml di acqua
130 g di burro fuso
2 uova
5 g di lievito chimico
100 g di zucchero di canna
un cucchiaino di pimento macinato al momento
un pizzico di sale
tagliate le mele a quarti, eliminate il torsolo e affettatele finemente dentro un tegame, aggiungete l’acqua, mezzo cucchiaino di pimento e ponete sul fuoco leggero. Portate a cottura mescolando e spegnete quando l’acqua si sarà prosciugata. Fate intiepidire.
Ponete dentro una ciotola, dai bordi alti, il burro con lo zucchero, sbattete con una frusta elettrica, aggiungete le uova mescolando sempre.Ponete le mele cotte dentro il frullatore  e, se necessario, aggiungete una goccia d’acqua per fluidificare il composto e agevolare lo sminuzzamento, frullate fino a ridurre in purea; unite le mele frullate al composto di uova insieme con il pimento rimasto. Setacciate la farina con il lievito e aggiungete al composto di mele insieme con il sale, poco alla volta senza mescolare troppo. Versate due o più cucchiaiate di composto dentro i pirottini in carta rigida oppure dentro quelli morbidi posti all’interno dell’apposito stampo. Comunque non superate i 3/4 della loro dimensione. Lavate le mele rimaste, tagliatele a a quarti, eliminate il
torsolo e affettatele finemente con una mandolina. Prima di infornare affondate
tre o più fettine nell’impasto. Ponete in forno caldo a 170°C per 20 minuti
circa o fino a quando, inserendo uno stecchino questo ne uscirà asciutto e
pulito.


English version of Tiziana Sanzone

Germany has returned to Sicily, overlooking the Mediterranean, directly to my house, in this shy spring lit by a splapito-moderate sun. No, of course that’s not anything new, ‘u sacciuI know but I do want to catch your attention by telling you some real news, about finum and me: I’ll let you take a peek at- taliare the devices branded finum. A company that produces a wide range of products for tea and coffee but not just that, as I already had the chance to tell- cuntarvi here.
But I dont’ want to anticipate too much, we’ll find out together, the shapes and colours genereted by finum, by going down a road that we will take mano manuzza-hand in hand.

And now Listen to me- Attenti a mmia.
I’ll start by showing you one of their brilliant ideas.
Ladies and gentlemen, the Tea Control; a teapot in borosilicate glass, lightweight, robust, resistant to acid and resistant to thermal shock. Aside from the beauty of design, which is evident, I would like to point out how the ingenious filter works: made of Tritan™ (BPA-free) that allows you to brew your tea and, after the desired time, leave it in the filter locked inside the “closed” compartment, by simply turning the lid clockwise. I told you it was brilliant! This teapot meets different load capacites; 0,4 l, 0,8 l and 1l
If the photos aren’t explanatory enough, here, on the finum site, you can watch a clip that will enligten you on the simple way it works.
Meanwhile you take a look- talìate, to understand more, I’ll make myself a cup of tea, strong and spicy, accompanied by some delicius apple treats.

Apple pies and allspice
for 17 little pies
180 g of flour 0
5 annurca apples
80 ml of water
130 g of melted butter
2 eggs
5 g of chemical yeast
100 g of brown sugar
a teaspoon of freshly ground allspice/pimento
a pinch of salt
Cut the apples into quarters, remove the core and cut them into thin slices in a pan, add water, half a teaspoon of allspice and put on a low flame. Continue the cooking process while stirring and turn off when the water has reduced completely. Allow to cool.
Place the butter and sugar in a bowl with high sides, beat with and electric mixer,
 and add the eggs, while gradually stirring. Put the cooked apples in the blender and, if necessary, add a drop of water to thin the mixture and to help shaddering, blend until puree; add the apple puree to the egg mixture along with the remaining allspice. Sift flour with the baking powder and add to the apple mixture along with the salt, a little at a time and without mixing too much. Pour two or more tablesoons of mixture into the cupcake liners or inside the soft ones you can find in the proper mold. However do not exceed 3/4 of their size. Wash the remaining apples, cut into quartes, remove the core and slice them into thin slices with a mandolin. Before baking sink three or more slices in the dough. Place in oven at 170 °C for 20 minutes or until inserting a toothpick, this comes out dry and clean.